Xylella, gli ispettori europei nei vivai

Come anticipato nei giorni scorsi il piano di emergenza contro la xylella fastidiosa non si ferma in Puglia. E mentre le visite di sopralluogo proseguono nei vivai, continua anche l’avanscoperta dei commissari europei per verificare che le decisioni prese in merito siano state rispettate.

vivaio

L’Europa ha infatti spinto per l’abbattimento degli esemplari infetti di ulivo: non si può rischiare secondo i loro esperti un contagio esteso. Motivazione per la quale si intende agire sugli alberi contaminati dal batterio e sulle altre piante ospiti per creare una sorta di zona cuscinetto nei confronti degli altri uliveti presenti nelle altre province della Regione. Ad essere “esentate”  dall’eradicazione solo quelle proprietà appartenenti a coloro che hanno fatto ricorso contro questa azione, grazie al Tar del Lazio prima ed al Consiglio di Stato dopo.

Di sicuro vi state chiedendo perché gli ispettori hanno deciso di analizzare anche le piante nei vivai: è molto semplice. E’ possibile che una volta dopo l’eradicazione si voglia “bonificare ” la zona e ritentare con nuove piante. Questo può essere possibile solo se le stesse sono sane. E per quanto possa sembrare poco ortodosso, eseguire la verifica ora getta le basi per una eventuale “rinascita” degli spazi colpiti da eradicazione. Giovani ulivi non potranno sostituire degli alberi centenari, ma sicuramente possono rappresentare un nuovo inizio. Soprattutto se pensiamo all’impatto ambientale che potrebbe avere un eradicazione a tappeto di ulivi, oleandri ed altre piante a causa della xylella. La speranza è quella che concludendo le loro visite nelle giornate di domani i commissari si possano ritenere soddisfatti delle misure attuate.

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