prato protegge caldo

Il prato protegge dal caldo

prato protegge caldoPossedere un giardino con tanto di prato? Una vera fortuna in questo periodo di caldo asfissiante. Non solo l’occhio, infatti, può beare di uno spettacolo gradevole alla vista, ma anche il nostro organismo può trarne giovamento. Lo sapevate che la presenza del prato è in grado di attenuare le calde temperature tipiche dell’estate?

erba prato principali tipologie

Erba da prato: le principali tipologie

erba prato principali tipologieIl primo cambiamento evidente che viene notato, con l’arrivo della primavera, è il rinfoltimento dell’erba nel giardino. La sua manutenzione è uno dei lavori più importanti da condurre da questo momento in poi ad intervalli regolari. Vi siete mai chiesti quali erbe fossero adatte al vostro giardino a seconda della loro crescita? Abbiamo visto brevemente qualche giorno fa come ottenere un giardino a bassa manutenzione. Affrontiamo insieme ora le principali tipologie di erba da prato.

prato bassa manutenzione senza graminacee

Il prato a bassa manutenzione? E’ senza graminacee

prato bassa manutenzione senza graminaceeL’arrivo della primavera e la nascita dei primi fiori nei prati ci mettono davanti ad una necessità assoluta: quella di iniziare a tosare il nostro prato con una maggiore frequenza. Mantenere un giusto livello di altezza del manto erboso è un lavoro faticoso e impegnativo. Per renderlo meno pesante, creando un mantello che “non ha bisogno di essere rasato”, la scelta migliore da mettere in pratica è quella di dire addio alle graminacee.

Le cure autunnali per il prato

Fino alla fine di ottobre bisogna dedicare alcune cure al prato, in modo da prepararlo nel migliore di modi all’arrivo dell’inverno e, oltre a proteggerlo dal freddo, renderlo resistente ai frequenti calpestamenti e ad eventuali malattie. La prima operazione da fare e quella del taglio in modo da diradare e modificare l’altezza dell’erba, poi la concimazione, l’areazione del terreno e, volendo, anche la semina autunnale del prato.

Semine di settembre, il trifoglio

Tra le semine di fine settembre e inizio ottobre ci sono alcune piante erbacee per il prato tra le quali il trifoglio, un genere appartenente alla famiglia delle Fabaceae comprendente circa 300 specie di piante erbacee. Il trifoglio, il cui nome botanico è Trifolium, è diffuso nelle zone temperate dell’emisfero boreale e in quelle montuose dei tropici; il suo nome deriva dalla caratteristica forma delle foglie, ognuna divisa in tre foglioline.

Le cure estive al prato

I mesi estivi sono i più difficili per la cura del prato, non tanto perché servono interventi particolari, quanto perché è necessario annaffiare in modo e in quantità adeguata. Ad esempio, se le irrigazioni sono frequenti ma poco abbondanti, c’è il rischio di uno sviluppo superficiale dell’apparato radicale che non riuscirebbe ad accedere alle riserve idriche più profonde; per questo motivo è meglio fornire almeno 10 mm d’acqua per ogni annaffiatura. 

Procedete con le irrigazioni nelle ore serali oppure al mattino presto, ovvero quando il terreno non sarà caldo e l’evaporazione ridotta al minimo; allo stesso modo evitate di annaffiare nei giorni di vento, a meno che non sia veramente necessario, perché la perdita d’acqua sarebbe quasi totale e, quindi, l’intervento pressoché inutile.

Per assicurare al prato annaffiature regolari, il sistema migliore è quello di usare impianti di distribuzione automatica, che permettono di aumentare o diminuire la quantità d’acqua a seconda della necessità.

Dichondra repens per un prato rigoglioso

dichondra repens

La Dichondra repens è un’erbacea strisciane appartenente alla famiglia delle Convolvolacee, molto usata per la formazione dei prati, caratterizzata da foglie tondeggianti che ramificano molto velocemente permettendo alla pianta di propagarsi rapidamente. La Dichondra repens può essere coltivata in quasi tutte le fasce climatiche, anche se predilige le alte temperature, vegeta in tutti i mesi dell’anno e preferisce i suoli acidi o alcalini freschi e poco compatti.

La Dichondra è molto richiesta per la formazione di tappeti erbosi grazie alle sue caratteristiche e alle sue esigenze colturali contenute: non supera mai i 4 o 5 centimetri e non necessita di cure particolari. Se esposta in luoghi soleggiati tende a formare cuscini uniformi, mentre cresce verso l’alto e si dirada se è esposta all’ombra.

Prato, a Dicembre, siamo ancora in tempo per rinnovarlo

pratro

Se avete la necessità di rinnovare una parte del vostro prato o di sistemare «ex novo» una zona del vostro giardino tenuta ad erba, non aspettate troppo ad occuparvene, soprattutto se avete la grande fortuna di vivere in una zona dove l’inver­no ha una relativa mitezza. Approfittate, dunque, di qualche bella gior­nata di sole per compiere queste prime due opera­zioni:

asportare l’attuale strato erboso, scortican­do il terreno in modo da eliminare anche tutto l’ammasso delle radici della vecchia erba e ripulire completamente il terreno dai sassi più grossi. Per operare questo scorticamento bisogna agire con il badile tenuto quasi piatto, inci­dendo terra e radici al di sotto del tappeto erboso con rapidi e ben piantati colpi di punta, quindi fa­cendo leva per scalzare tutta la zolla. In questo modo, nel terreno resteranno solo poche ra­dici che potranno essere eliminate a mano durante le successive fasi di zappatura, erpi­catura e rastrellatura;

Prato all’inglese, ad ogni regione climatica il suo manto

prato all'inglese

Il prato ornamentale richiede senza dubbio molto impegno e dedizione, tuttavia con i necessari accorgimenti può essere realizzato e mantenuto al meglio anche da chi si dedica al giardinaggio per passione. Eleganza e comodità sono assicurate e con la scelta adeguata della vegetazione circostante si possono ottenere risultati davvero sorprendenti. Come vi abbiamo già accennato però sono molteplici i fattori di cui bisogna tenere conto durante la progettazione di un prato, che sia o meno all’inglese, prime fra tutti le condizioni climatiche della zona nella quale viviamo e che dovrà ospitarlo.

Allo stesso modo, vi abbiamo già parlato della differenza tra specie erbacee macroterme e specie microterme. Adesso vediamo in quali percentuali queste dovranno essere presenti nel nostro prato in funzione del clima che caratterizza la nostra regione:

Regione alpina

Il clima freddo con estati fresche e piovose  e gli inverni innevati rendono le specie microterme resistenti al freddo indispensabili nei prati alpini. La scelta dovrebbe ricadere su quelle più resistenti come festuche, agrostidi, loiette e poe.