Bulbose da piantare in autunno: la Romulea bulbocodium

La Romulea bulbocodium è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Iridacee ed originaria dell’Europa (in particolare della zona mediterranea). E’ caratterizzata da fusti molti corti, che raramente superano i 10 centimetri e da fiori particolarmente decorativi, costituiti da sei petali di colore viola e bianco.

La divisione dei bulbi si pratica proprio in questo periodo dell’anno (in autunno), per ammirare poi la splendida fioritura nella stagione primaverile. La Romulea bulbocodium è una pianta che si adatta alla decorazione di bordure, aiuole o giardini rocciosi, sebbene regali il meglio di sé come pianta tappezzante, avendo una notevole capacità di allargarsi. La coltivazione è abbastanza semplice, purché si rispettino le esigenze della pianta in fatto di luce e temperatura. Di seguito trovate la scheda relativa alla coltivazione.

Bulbose da piantare in autunno: la Leucocoryne ixioides

La Leucocoryne ixioides è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliacee, molto apprezzata per la splendida fioritura primaverile. E’ costituita fa fusti esili, che portano fiori riuniti in ombrelle dal colore blu, viola o bianco, a seconda della specie. Le foglie sono strette e poco decorative ed è per questo che solitamente le Leucocoryne ixioides si coltivano insieme ad altre piante, nella formazione di bordure, aiuole o giardini rocciosi.

Solitamente si pianta in vaso nella stagione autunnale, per poi essere messa in piena terra nella primavera successiva, dove assumerà un aspetto tappezzante, ricoprendo vaste zone di terreno. Temperatura a parte, la Leucocoryne ixioides non richiede particolari cure ed attenzioni, come dimostra la scheda che segue.

Piante tappezzanti: il Camedrio alpino

camedrio alpino

Il Camedrio alpino (Dryas octopetala) è una pianta tappezzante originaria dell’Europa e appartenente alla famiglia delle Rosacee, molto apprezzata per la particolarità delle infiorescenze. E’ caratterizzata da fusti legnosi e foglie ovali e dentellate dal colore verde scuro. I fiori, vera bellezza della pianta, sono di colore bianco, molto simili agli anemoni, e fanno la propria comparsa nella tarda primavera per poi mostrare il meglio di sé fino all’estate inoltrata. Nel nome botanico, il termine octopetala sta ad indicare il numero dei petali (8 appunto), sebbene alcuni esemplari ne presentino 7, 9 o 10.

Generalmente il Camedrio alpino cresce allo stato spontaneo negli ambienti montani, ma può anche essere utilizzato nella coltivazione domestica, purché gli vengano assicurate le giuste cure colturali. Subito dopo il salto troverete tutte le indicazioni per la corretta coltivazione di questa spendida e decorativa pianta da giardino.

Piante tappezzanti: l’Helxine

helxine

La Helxine (altrimenti detta Soleirolia soleirolii) è una pianta appartenente alla famiglia delle Urticacee ed originaria dell’area mediterranea, particolarmente diffusa in Sardegna ed in Corsica. Si tratta di una pianta tappezzante caratterizzata da fusti sottili e foglie di piccole dimensioni, tondeggianti e dal colore verde chiaro. Anche i fiori sono di colore verde, anche se scarsamente decorativi, e fanno la propria comparsa nel periodo estivo.

Coltivare la Helxine è operazione piuttosto semplice ed in breve tempo si possono ottenere dei larghi tappeti, ideali per coprire zone morte del giardino, aiuole e bordure. Volendo, la si può coltivare anche in vaso, all’interno delle pareti domestiche, ove tenderà a crescere come una pianta ricadente, non trovando lo spazio necessario alla crescita in larghezza. Ricordiamo in particolare la varietà aurea, caratterizzata da foglie di colore bianco o giallo, e la varietà argentea, caratterizzata da foglie tendenti al grigio.

Piante da giardino: il Carice

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Il Carice (Carex) è una pianta appartenente alla famiglia delle Cyperacee ed originaria dell’Europa e dell’Asia centrale. E’ caratterizzata da un ciuffo molto denso, con foglie strette, arcuate, dal colore verde brillante (a volte bicolore), che raggiungono la lunghezza di mezzo metro. Con il trascorrere del tempo, la pianta tende ad allargarsi, formando una sorta di cuscino che le dona l’aspetto di una tappezzante.

Nel periodo primaverile tra le foglie spuntano dei lunghi fusti, che portano fiori scuri riuniti in spighe. Successivamente compariranno i frutti, ovvero dei semi anch’essi scuri, che permetteranno alla pianta di autoriprodursi. Il Carice si adatta perfettamente alla coltivazione in piena terra, arricchendo il giardino di un allegro disordine, ma si può allevare anche in vaso, ove assumerà dimensioni contenute. In ogni caso, è importante che il Carex non soffra mai per l’eccessiva siccità, essendo una pianta che può essere tranquillamente classificata tra le acquatiche.

Piante tappezzanti: la Pervinca

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La Vinca, meglio nota come Pervinca, è una pianta erbacea perenne originaria dell’Europa e dell’Asia ed appartenente alla famiglia delle Apocinacee.

E’ caratterizzata da fusti eretti o striscianti, foglie lanceolate a margine intero, scure e lucide nella pagina superiore e più chiare ed opache in quella inferiore. I fiori sono costituiti da cinque lobi, di colore viola o bianco a seconda della specie.

Generalmente la Pervinca viene coltivata come pianta da interno o nella decorazione di terrazzi e balconi, ma non è così raro vederla nei giardini, utilizzata per lo più come tappezzante, specie nelle zone a clima più mite.

Piante tappezzanti: l’Acaena

acaena

Torniamo ad occuparci di piante tappezzanti per presentare stavolta l’Acaena, magnifica pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee ed originaria di Australia, Nuova Zelanda ed America del sud.

E’ caratterizzata da fusti striscianti ricoperti di piccole foglie, che nella stagione fredda tendono ad assumere una colorazione rossastra, donando un tocco di magia all’ambiente circostante.

I fiori non assumono una grande importanza a livello ornamentale e fanno la loro comparsa in primavera, per abbellire la pianta fino al termine dell’estate con colorazioni diverse a seconda della specie. Molto più appariscenti sono invece i frutti, costituiti da acheni tondeggianti rossi o brunastri, contenenti un gran numero di semi.

Piante tappezzanti: l’Abelia

abelia

Se avete l’esigenza di creare una siepe nel vostro giardino o se volete ricoprire una zona di prato di difficile coltivazione, può venire in vostro soccorso l’Abelia, una splendida pianta appartenente alla famiglia dele Caprifoliacee ed originaria di Messico, Cina e Giappone.

A seconda della specie, può avere portamento arbustivo o tappezzante, adattandosi quindi alle più svariate esigenze di coltivazione e rallegrando l’ambiente circostante con la bellezza della sua fioritura.

E’ caratterizzata da foglie ovali e dentellate, che nel periodo autunnale passano dal colore verde scuro al bronzo, donando uno spettacolare effetto cromatico alla pianta. I fiori sono a forma di trombetta, di colore bianco rosato e delicatamente profumati, il che contribuisce a regalare all’Abelia un aspetto ancor più affascinante. La fioritura fa la sua comparsa in primavera o in estate, a seconda della varietà, mantenendosi poi per lungo tempo.

Evonimi: la pianta con una cattiva reputazione

evonimi

II nome di queste piante deriva dal greco eu, bene, e ònoma, nome, ossia «pianta dal buon nome, dalla buona reputazione». Que­sta definizione contrasta sensibilmente con le proprietà benefiche degli evonimi, ma è opportuno ricordare che nei tempi antichi, come del resto ancora oggi in Oriente, si usava chiamare con gli appellativi più dolci gli dei apportatori di malefizio proprio per ingraziarseli e sperare nella loro clemenza. Evidentemente lo stesso stratagemma veniva messo in atto anche per le piante più peri­colose.

Le specie di cui stiamo parlando servono per la realizzazione di siepi, grandi macchie verdi o variegate al centro del prato, ciuffi isolati, oppure per la coltura in grandi vasi adatti ad essere collocati sul balcone o in terrazza. Le varietà nane si prestano anche per la decorazione delle roccaglie oppure per formare basse bordure con funzione di­visoria fra l’una e l’altra parte del giardino.

Progettare il giardino, le conifere nane

juniperus communis ginepro comune

Se state progettando un giardino o siete alla ricerca di un modo per abbellire la vostra terrazza con piante e fiori, non potete assolutamente tralasciare l’aggiunta delle conifere nane; insieme al prato e alle tappezzanti infatti le conifere sono tra gli elementi più eleganti, versatili e funzionali di un giardino che si rispetti. Vediamo di conoscerle un po’ meglio e di capire come possiamo utilizzarle.

Le conifere nane sono piante di modeste dimensioni che si prestano a valorizzare angoli non troppo grandi del giardino; possono però essere coltivate anche in vaso e svolgere la medesima funzione in terrazza e in balcone. Quasi tutte sono rustiche e non hanno grandi necessità in fatto di terreno e cure colturali, adattandosi, a seconda della specie, alle condizioni climatiche più disparate; al gruppo delle conifere nane sempreverdi appartengono infatti sia specie adatte ai climi montani e temperati, che specie che tollerano il clima mediterraneo; nella scelta delle conifere occorrerà quindi tener conto della zona climatica in cui si trova lo spazio verde che  le ospiterà.

Anche le conifere nane, analogamente a quanto già visto a proposito delle tappezzanti, possono essere impiegate per valorizzare zone impervie e difficilmente raggiungibili del giardino o ricoprire quelle in cui il prato stenta a crescere, oppure ancora per delimitarne lo spazio o suddividere il giardino, o la terrazza, in aree distinte.