La primavera è bellissima con i suoi profumi ed i suoi colori. Il suo avvicinarsi riempie i campi di fiori freschi ed allegri alla vista. Se si ha un appartamento e l’unica possibilità di coltura è rappresentata dai fiori in vaso posti sul terrazzo o sui balconi cosa si può fare? Negli ultimi tempi sono tornati in voga gli iris nani, molto simili alla specie originale e sicuramente più adattabili, grazie alle piccole dimensioni, a spazi minori.
piante d’appartamento
Piante d’appartamento: come far crescere i rampicanti in casa
Partiamo dal presupposto di amare tanto le piante rampicanti senza avere un giardino o un terrazzo adeguato per poterle far crescere in modo libero ed artistico come sempre sognato. Come potersi regolare? Anche in questo caso, come in molti altri è il design a venirci incontro, basta sapere dove cercare. E l’idea della De Castelli, una azienda italiana, ci sembra la più adatta e utile anche per chi, solitamente ha difficoltà a far crescere fiori e piante.
Piante d’appartamento, favorire la crescita con la luce artificiale
Quando si decide di far crescere una pianta in un appartamento sono molte le variabili che è necessario tenere sotto controllo. La tipologia di vaso, ed i numerosi esempi di design stravagante ce lo confermano, spesso è l’ultimo problema di chi ha intenzione di mettere a frutto il proprio pollice verde. La tematica più importante da affrontare è espletata dalla domanda che sto per porvi: quando c’è bisogno di utilizzare della luce artificiale per aiutare la fotosintesi clorofilliana?
Piante d’appartemento: è possibile appenderle in verticale al muro
Quando parliamo di piante d’appartamento, il più grande problema nel quale la maggior parte delle persone si imbattono è quello dello spazio. Talvolta le locazioni sono così ristrette che è impossibile dare l’adeguato spazio vitale ad una pianta. Stesso problema se in casa vi sono degli animali. Come sempre però in questo caso è il design a venire in aiuto: ora è possibile far crescere delle piante anche verticalmente sul muro.
Piante molto resistenti: Zamioculcas e Capelvenere
Come abbiamo già visto ieri, non tutti coloro che hanno la passione per le piante sono bravi ad accudirle, ma non per questo devono privarsene!
Esistono in natura e, ovviamente anche in commercio, delle piante che non richiedono una particolare attenzione nel curarle. Ieri ne abbiamo viste alcune, e oggi ve ne presento altre due altrettanto resistenti.
La Zamioculcas ha un aspetto insolito e moderno (in effetti è sul mercato solo dal 1996). Alta tra 25 cm e 1 metro, ha foglie spesse e carnose, che brillano come fossero appena state trattate con lucidante fogliare. In realtà sono così di natura. Sistematela alla luce viva, ma non al sole diretto, o in mezz’ombra. Tenetela al caldo (sopra i 18 gradi) e non esponetela mai a temperature inferiori ai 10 gradi.
Piante molto resistenti: l’Aglaonama e l’Aspidistra
Non avete una particolare predisposizione per il giardinaggio, siete pigri e sbadati? C’è qualcosa che fa al caso vostro:
L’Aglaonema:
questa pianta d’appartamento sopporta quasi tutto, tranne le aree sature di fumo di sigaretta e l’acqua calcarea. L’altezza è compresa fra 50 cm e 1 metro. La foglie offrono un’ampia gamma di colori e di disegni: sulla base verde trovate venature, macchie o strisce di colore bianco, argento o giallo. Le varietà a foglia verde e bianca sono perfette per rischiarare gli angoli più bui della casa. «”Tenetela in luce media: evitate i raggi diretti del sole, che bruciano le foglie.
L’Aglaonema vuole temperature sopra i 20 gradi di giorno e non inferiori ai 16 gradi di notte. Cresce bene anche con poca luce e aria secca (come quella prodotta da termosifoni e condizionatori); resiste alla siccità.
Pandano, albero a vite
L’origine del nome di queste piante è assai antica e si riferisce direttamente al termine malese pandang che gli indigeni del grande arcipelago asiatico usano per indicare, appunto, le grandi distese di pandani, alti anche 10-15 metri che affiorano dalle paludi o lungo i bordi delle lagune sorretti da alte radici che sembrano vere e proprie zampe. Gli inglesi chiamano i pandani «albero a vite» o «pino a vite» per indicare la strana inserzione a spirale delle foglie sul tronco. In India, i germogli del «cavolo-palmizio» o Pandanus odoratissimus o P. utilis, costituiscono una vera e propria leccornia e una provvida risorsa alimentare.
Dato che il pandano non emette corolle di particolare bellezza, la simbologia floreale lo ignora del tutto; viceversa è bene ricordare che nelle Filippine e in Malesia esso è considerato sacro, tanto è vero che fra le alte zampe delle sue radici non è raro vedere i resti di antiche pagode o di templi votivi.
L’utilizzazione del pandano è quella comune a tutte le piante d’appartamento, senza dimenticare che i pandani, purché in clima favorevole, possono costituire un ottimo elemento decorativo anche per il giardino, soprattutto se questo ha una impostazione di stile mediterraneo o addirittura esotico, con molte piante grasse, rocce e stagni con specie acquatiche, papiri, fior di loto e così via. Per ovviare al colore polveroso che spesso assumono, si deve ricorrere a frequenti spruzzature con un buon lucidante fogliare.
Pianta di vetro
Il nome scientifico della pianta di vetro o Impatiens deriva con ogni probabilità da una caratteristica tipica di queste specie, o meglio dell’involucro che contiene i loro semi. Infatti, allorché i semi stessi sono completamente maturi, la piccola sacca si fende spontaneamente lanciando lontano i piccoli frutti che vanno così a disseminarsi nel terreno provvedendo alla naturale e spontanea riproduzione quasi fosse impaziente di rinnovarsi.
La pianta di vetro viene impiegata, per solito, come specie da appartamento, dato che essa continua a fiorire per tutto l’inverno se collocata in ambiente adatto, poco riscaldato ma molto luminoso, e in posizione protetta dai raggi diretti del sole.
A parte questa utilizzazione, la pianta di cui ci stiamo occupando svolge un’importante funzione decorativa anche all’aperto, purché in ombra o in semiombra, sia in piena terra sia in vaso. Con la pianta di vetro, infatti, si possono realizzare bellissime bordure, aiuole, macchie al margine del tappeto verde, si possono ravvivare le zone meno buie del sottobosco e arricchire il giardino roccioso o i muri fioriti.
Fra l’altro, l’utilizzazione della pianta di vetro è facilitata dalla straordinaria rapidità con cui queste piante si possono riprodurre attraverso le talee da far radicare in acqua e che si ottengono semplicemente staccando un rametto e ponendolo in un vasetto trasparente da tenere in buona luce e al caldo. A radificazione avvenuta, la talea può essere piantata in terriccio universale o in terra normale mista a sabbia e a torba.