Settembre è il mese migliore per moltiplicare le Ortensie arbustive con la tecnica della talea. Basta prelevare delle porzioni di ramo lunghe almeno 10 centimetri e lasciarle radicare in vaso fino all’arrivo della primavera successiva, quando le nuove piantine potranno essere trapiantate direttamente a dimora. Le Ortensie rampicanti si propagano invece nei mesi estivi, facendole radicare in cassone per alcuni mesi e poi trapiantandole in vaso nel corso della stagione autunnale.
ortensia
Hydrangea petiolaris, l’Ortensia rampicante
Tra le tante specie di Hydrangea, una delle più spettacolari è senza dubbio l’Ortensia rampicante (Hydrangea petiolaris), originaria del Giappone ed alta fino a due metri e mezzo. E’ caratterizzata da foglie ovali con margine seghettato, lucide, di colore verde brillante nella stagione vegetativa, giallo in quella autunnale. I fiori sono bianchi, di forma irregolare e fanno la propria comparsa nella tarda primavera, per poi abbellire la pianta per quasi tutta l’estate.
L’Ortensia rampicante si coltiva in piena terra, sia come arbusto singolo che nei pressi di un muro, dove si arrampicherà con radici aeree fino a raggiungere l’altezza massima. Non ha particolari esigenze riguardo alla collocazione ed al terreno e si adatta perfettamente anche alla coltivazione in zone con inverni molto freddi, essendo in grado di sopportare anche temperature inferiori allo zero.
Ortensie, varietà e cure
Al genere Hydrangea, meglio conosciuta come Ortensia, appartengono circa ottanta specie di piante dal portamento sia arbustivo che rampicante, caratterizzate da fusti piuttosto robusti che possono raggiungere i 15 metri di altezza, sebbene le specie più coltivate alle nostre latitudini non superino i 4 metri. Le foglie sono lobate, a margine dentato, di colore verde chiaro o scuro, a seconda della specie. I fiori possono essere sterili o fertili, a forma di stessa e riuniti in pannocchie di colore bianco, rosa, lilla malva o azzurro e fanno la propria comparsa nella stagione estiva.
La specie più coltivata è senza dubbio l’Hydrangea macrophylla, originaria del continente asiatico (in particolare della Cina e del Giappone) e caratterizzata da portamento tondeggiante e da foglie dentate di colore verde chiaro. I fiori sono riuniti in corimbi sterili di colore rosa, azzurro, bianco o lilla, spesso sfumati. All’interno della stessa specie si distinguono due varietà differenti, il Gruppo Hortensia, con corimbi globosi ed appariscenti, ed il Gruppo Lace Caps, con corimbi composti da fiori ancora schiusi circondati da infiorescenze aperte.
Fiori da piantare a Dicembre, Hydrangea Quercifolia
Dicembre è il mese ideale per piantare l’Hydrangea quercifolia ovvero l’ortensia a foglie di quercia. Si tratta di un grande arbusto rustico caducifoglio appartenente al genere Hydrangea (sotto il quale vanno tutte le piante indicate con il nome di ortensia) che può raggiungere i tre metri di altezza; deve il proprio nome alle ampie foglie lobate di colore verde scuro che in autunno si tingono di rosso. Fiorisce da Maggio a Giugno a seconda della varietà e dell’esposizione e, rispetto alla Hydrangea macrophylla, ha minori esigenze colturali: si adatta anche alle posizioni soleggiate e in qualunque tipo di terreno, ha necessità idriche meno importanti e non bisogna potarla quanto piuttosto limitarsi ad eliminare i fiori appassiti.
Sotto il nome di Hydrangea quercifolia sono comprese diverse varietà distinguibili in base a dimensioni ed epoca di fioritura. Tutte producono fiori raccolti in pannocchie. Vediamole:
Hydrangea Alice
Può raggiungere i tre metri di altezza; da fine Giugno ad Agosto produce fiori rosa o cremisi.
Hydrangea Quercifolia
Può raggiungere uno-due metri di altezza; da Luglio a Settembre produce fiori bianchi.
Ortensie, curiosità e altri usi
Oltre che come piante ornamentali adatte alla coltivazione sia in vaso che in piena terra, le ortensie si prestano alla realizzazione di magnifiche composizioni floreali, sia fresche che essiccate. Ma le virtù di questa bellissima pianta fiorita, quella che io amo di più in verità, non finiscono qui: sapevate infatti che alcune specie di ortensia hanno proprietà medicinali?
Le radici di Hydrangea arborescens ad esempio erano utilizzate dagli indiani Cherokee come diuretico, mentre gli estratti di radice della specie Hydrangea paniculata (nella foto) venivano impiegati per la cura di meteorismo e dispepsia e ancora oggi è possibile trovare appositi preparati presso farmacie specializzate ed erboristerie (mentre non si devono assolutamente assumere parti della pianta poichè contengono sostanze altamente tossiche!)
Ortensie, come essiccare i fiori recisi
La pianta di ortensia, delle cui caratteristiche generali vi abbiamo già parlato, si caratterizza per l’aspetto rigoglioso di fiori e fogliame che fanno bella mostra di sè in giardini e appartamenti dall’inizio dell’estate all’autunno inoltrato per molti anni (essendo l’ortensia una pianta piuttosto longeva). I grandi fiori, una volta recisi, si prestano però anche alla realizzazione di composizioni floreali di grande effetto, sia freschi che essiccati.
Un vaso di ortensie può infatti rappresentare, se collocato sapientemente, un vero e proprio elemento di arredo qualunque sia lo stile della vostra casa. Per le composizioni di fiori freschi abbiate cura di scegliere fiori dai fusti abbastanza resistenti perchè reggano il peso dei maestosi capolini, quindi una volta recisi dalla pianta eliminate le foglioline più vicine alla base e immergete immediatamente in acqua fresca.
Le ortensie, qualche informazione per cominciare
Con il nome di ortensie si indicano comunemente le piante appartenenti al genere Hydrangea, al quale appartengono circa 90 specie di piante sia rampicanti che arbustive. La varietà maggiormente diffusa in giardini e appartamenti è la Hydrangea Macrophylla (o Hydrangea Ortensis), varietà della quale fanno parte anche le cosiddette Lacecap.
Il colore dei fiori delle ortensie (rosa, azzurro, violaceo, rosso e così via) può variare in base al ph del terreno: le stessa varietà può produrre fiori rosa o rossi in terreni alcalini e azzurri in terreni acidi.
Ma veniamo alle cure colturali: Le ortensie coltivate in giardino sono in genere molto longeve e possono raggiungere anche dimensioni piuttosto ragguardevoli, le varietà più grandi possono raggiungere infatti anche i 3 metri tanto in larghezza, quanto in larghezza. In genere crescono bene in penombra, ma alcune varietà si mostrano resistenti anche in pieno sole, l’importante è che vengano annaffiate con regolarità. Le ortensie infatti hanno bisogno di molta acqua e le radici vanno mantenute costantemente umide.