Oggi ci occupiamo di una pianta fiorita diffusissima nei nostri giardini e balconi, ovvero la Impatiens. Siamo abituati a vederla, coloratissima, nei vasi mentre si gode la luce del sole. Ma in realtà quante tipologia di questa pianta esistono? Eccovi una galleria con le più diffuse.
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Bocca di leone, cure estive (gallery)
La bocca di leone, o antirrhinum majus, è una pianta erbacea che si trova nei nostri giardini, splendida e molto colorata. Non necessita di grandi cure estive, ma con alcuni accorgimenti potrete ottenere una fioritura bellissima che vi rallegrerà il giardino!
Piante grasse: lo Stenocactus
Pronti per un nuovo capitolo dedicato alla piante grasse? Stavolta ad attirare la nostra attenzione è lo Stenocactus, pianta dalla straordinaria bellezza che, grazie alle sue particolarità, si guadagna un posto di primo piano tra le amiche da tenere in casa in questo periodo dell’anno.
Si tratta di una succulenta appartenente alla famiglia delle Cactacee ed originaria dell’America Centrale (in particolare del Messico), dove vive generalmente allo stato spontaneo su deserti aridi e rocciosi.
In natura ne esistono una decina di specie, ma c’è una vasta letteratura sul tema, poiché lo Stenocactus è molto simile ad altre piante grasse, il che dà origine a parecchie discussioni riguardo alla classificazione. Ma andiamo a conoscere più da vicino questa caratteristica pianta, in modo che possiate apprezzarne la bellezza e magari sceglierla nella vostra prossima visita al vivaio di fiducia.
Narciso, la bulbosa dai mille colori
Delle bulbose da piantare in autunno abbiamo già trattato diffusamente in capitoli precedenti, illustrandone caratteristiche generali e modalità di coltivazione. In questa sede ci occuperemo invece di una delle bulbose di maggior effetto scenografico, nella speranza che tra settembre ed ottobre vi siate ricordati di piantarla nel vostro giardino.
Parliamo del Narciso, una pianta che richiama alla mente antiche leggende, secondo le quali Narciso, appunto, era un fanciullo condannato ad amare la sua immagine, tanto da morire per la disperazione, lasciando al suo posto uno splendido fiore.
Ed in effetti, il fiore el Narciso (nome scientifico Narcissus, della famiglia della Armaryllidacee) non ha nulla da invidiare agli altri ospiti del nostro giardino, presentando delle fioriture diverse tra loro, ma ugualmente spettacolari per la vista.
Protea, il fiore a forma di carciofo
Se siete appassionati di fiori dalle forme curiose e stravaganti, non potete non conoscere la Protea, pianta dalla straordinaria bellezza che regala uno spettacolo con pochi eguali in natura. Si, lo so, lo abbiamo detto per molte altre piante in precedenza, ma la Protea è realmente uno dei fiori che incarnano nel migliore dei modi l’ideale di eleganza, con le sue forme che variano a seconda della specie, somigliando ora ad un carciofo, ora ad una pigna.
Si tratta di una pianta arbustiva sempreverde, appartenente alla famiglia delle Proteacee e originaria dell’Africa e delle zone tropicali. E’ caratterizzata da fusti lunghi ed eretti, poco ramificati, che presentano foglie allungate da colore verde scuro.
La fioritura avviene in estate, quando sarà possibile ammirare la comparsa di infiorescenze riunite al centro, “abbracciate” da lunghe brattee colorate di bianco, rosa, arancio o rosso. I fiori come detto possono assumere le forme più disparate (vedi gallery in fondo all’articolo) e restano vivi per intere settimane.
Castagno, pianta preziosa
E’ difficile parlare dell’autunno senza nominare la castagna, frutto tipico della stagione e molto apprezzato nella dieta nostrana. Ma prima di arrivare a sbucciare le nostre caldarroste, cominciamo dalla descrizione della pianta, diffusa in tutta l’area mediterranea e nel sud dell’Inghilterra.
Il nome scientifico è Castanea sativa, appartenente alla famiglia delle Fagacee e comprendente diverse specie, tra le quali il Castagno europeo, il Castagno giapponese ed il Castagno americano.
Fino a qualche decennio fa la pianta del Castagno veniva considerata estremamente preziosa, poiché rappresentava una valida risorsa per l’alimentazione, fornendo al tempo stesso legna da ardere nel periodo invernale. Poi se ne scoprì l’uso commerciale, specie per le varietà più pregiate, vendute “a peso d’oro” dai produttori. Un buon aiuto, insomma, per l’economia delle zone montane e collinari, che poteva contare sulla stagione autunnale per risollevarsi e progredire.
Coffea, la pianta del caffè (ma non solo)
La Coffea, meglio conosciuta come pianta del caffè, appartiene alla famiglia delle Rubiacee ed è originaria delle zone tropicali dell’Africa. Si tratta di una pianta arbustiva o arborea, coltivabile sia in piena terra che in vaso, che può raggiungere un’incredibile altezza.
Generalmente viene coltivata nei Paesi a clima mite, ma non è raro trovare anche alle nostre latitudini degli spendidi esemplari di Coffea, usati per lo più a scopo ornamentale.
Questo genere di pianta, infatti, è particolarmente decorativo, per via delle grandi foglie ovali e seghettate che le donano un aspetto caratteristico. Per non parlare poi dei fiori bianchi raggruppati in grappoli, che lasciano via via il posto a delle meravigliose bacche rosse, contenenti due semi (i chicchi di caffè veri e propri).
Peonia, varietà e cure
Nella scelta della pianta giusta per il nostro giardino siamo spesso condizionati dal fattore-temperatura, poiché non sempre è facile trovare specie capaci di sopportare i rigidi inverni italiani (specie nel centro-nord). E allora ecco giungere in nostro soccorso la Peonia, pianta dalla fioritura spettacolare e particolarmente adatta ai climi freddi.
Appartiene al genere delle Peoniacee ed il suo nome è legato alla tradizione greco-romana. Peone, infatti, era il nome del medico degli dei, trasformato in fiore dopo aver alleviato i dolori del parto di Latona. La tradizione orientale racconta invece che la Peonia era il fiore degli imperatori, ai quali era riservato il privilegio di coltivarla e raccoglierla.
Leggende molto diverse tra loro, ma che comunque ci danno l’idea di quanto sia antica la coltivazione della Peonia, usata per lo più a scopo ornamentale per le sue fioriture colorate e molto profumate.
Gelsomino, varietà e cure
Quello che chiamiamo comunemente Gelsomino altro non è che una varietà del Jasminum, genere appartenente alla famiglia delle Oleacee, proveniente dalle zone temperate del Pianeta. Si tratta di una pianta arbustiva o rampicante, coltivata per lo più a scopo ornamentale, anche se bisogna riconoscergli delle proprietà officinali (specie nell’industria dei profumi) e omeopatica (contro influenza, mal di testa e raffeddore).
Avere cura di una pianta di Gelsomino è operazione piuttosto semplice, purché si rispettino le esigenze di luce (abbondante, ma proteggendo la pianta dai raggi diretti del sole), acqua (poca in inverno, specie per le piante coltivate in serra) e temperatura (attenzione alle gelate della stagione rigida).
Queste sono le norme generali da seguire per una buona coltivazione, ma è chiaro che ogni specie di Jasminum abbia delle richieste particolari da presentare alla mano del giardiniere. E allora andiamo a conoscere più da vicino le varietà più diffuse di questa splendida pianta, che appaga la vista e l’olfatto con i suoi profumatissimi fiori bianchi o gialli.
Glicine, il fiore dell’amicizia
Raffinato ed elegante, delicato nella colorazione e profumatissimo, il Glicine è quanto di meglio si possa trovare in circolazione per arredare muri e ringhiere, pergolati e recinzioni. Il nome scientifico è Wisteria (o Wistaria) – appartenente alla famiglia delle Fabacee – ed ha origini radicate nell’antico oriente, dove simboleggiava l’amicizia e la disponibilità.
E’ una pianta rampicante che regala il massimo dello splendore in primavera, quando si adorna di fiori riuniti in grappoli pendenti dal profumo molto intenso. A fioritura conclusa, invece, lo spettacolo si trasformerà in un verde brillante, fitto e compatto, ideale per la copertura e piacevole alla vista.
Il Glicine predilige l’esposizione in pieno sole su terreno argilloso e rende al massimo della bellezza se curato con innaffiature moderate e potature annuali. La varietà più nota è la Wisteria sinensis (il Glicine comune, appunto), che può raggiungere i 20 metri di altezza e donare una cascata di fiori viola-lilla. Ma per la gioia dei nostri occhi sono stati creati diversi ibridi dalle sfumature rosa, bianche, blu e persino rosse. Dopo il salto troverete alcuni esempi con tanto di gallery delle varietà più curiose.
Lilium, purezza ed eleganza
Se volete regalare un tocco di eleganza al vostro giardino, troverete nel Lilium la soluzione ideale. Appartiene alla famiglia delle Liliacee ed in natura è possibile trovarlo in ottanta specie diverse, accomunate dalla bellezza maestosa che offre la fioritura.
La specie più nota è senza dubbio il Lilium Candidum, conosciuto a livello popolare come Giglio della Madonna, Giglio di San Luigi o Giglio si Sant’Antonio, ed è per questo che appare frequentemente in ritratti o statue di natura religiosa. Da sempre infatti il Giglio simboleggia la purezza e la castità, anche al di fuori dell’ambiente prettamente cristiano. La tradizione mitologica vuole che il Giglio sia nato da una goccia di latte sfuggita dal seno di Alcmena mentre allattava il piccolo Ercole.
Verbena, le specie più diffuse
La Verbena è una pianta annuale, biennale o perenne (a seconda della specie e della collocazione geografica) appartenente alla famiglia della Verbenacee. Comprende più di 250 specie, in genere spontanee, anche se non è difficile trovarne alcune che si adattano perfettamente alla coltivazione domestica.
Il nome deriva dal latino Verbenae, che stava ad indicare un ramoscello sacro, dato che questo genere di pianta veniva spesso usato in cerimonie religiose. Ma c’è anche un’etimologia diversa che associa il termine Verbene al celtico Ferfaen, ovvero “scacciare via la pietra”, visto l’impiego della pianta nella cura dei calcoli.
Uso officinale a parte, la Verbena è una pianta molto adatta ad arredare giardini ed aiuole ed a mostrarsi in tutto il suo splendore nella fioritura estiva, quando esplode in una miriade di fiori colorati e dalla gradevole profumazione. Come detto, esistono diverse specie di Verbena, ognuna delle quali presenta caratteristiche ed esigenze differenti. Dopo il salto troverete un elenco delle specie più diffuse con relativa gallery finale.
Piante tappezzanti, la soluzione ideale per angoli ‘morti’
In un capitolo precedente noi di PolliceGreen ci siamo occupati ampiamente di prato ornamentale, elencando le differenze tra il rustico, l’estetico e lo sportivo. Oggi vogliamo entrare nel dettaglio del prato ornamentale rustico, nella speranza che i nostri consigli possano esservi d’aiuto per la scelta del giusto tipo di pianta che renda i vostri giardini gradevoli alla vista.
Non tutti infatti hanno la pazienza o il tempo necessario per curare come si deve un prato all’inglese, come è vero che non sempre questa soluzione è attuabile per via del terreno più o meno fertile o della collocazione geografica. Ecco allora una valida alternativa all’erbetta verde del prato, rappresentata da un vasto numero di piante dette “tappezzanti” per via della capacità di fungere da tappeto e riempire in modo uniforme il terreno.
In genere per tappezzante si intende un tipo di pianta che cresce quasi esclusivamente in larghezza, sebbene alcuni esperti del settore inseriscano nella categoria anche piante di dimensioni più elevate. La caratteristica principale è la scarsa cura di cui abbisognano ed è per questo che spesso vengono preferite al classico prato.
Orchidea, eleganza e sensualità
Qual è il fiore più elegante del giardino? Molto dipende dai gusti personali, ma è innegabile che l’Orchidea sia tra i fiori che meglio rappresentano la raffinatezza ed il lusso, tanto da essere scelta per esaltare momenti importanti della vita quotidiana.
Appartiene alla famiglia delle Orchidacee e proviene dalle zone umide subtropicali, dove è più facile ammirare esemplari delle venticinquemila specie diffuse nel mondo. La caratteristica principale dell’Orchidea è il polimorfismo, ovvero la capacità di assumere forme diverse a seconda della specie e dell’habitat di appartenenza, come dimostra la gallery che vi proponiamo in fondo all’articolo.
Ma veniamo alla coltivazione di questo stupendo fiore, che può essere tenuto in casa sia come pianta che come fiore reciso. Occhio alla cura, però, perché pur essendo un fiore particolarmente resistente, ha comunque delle esigenze particolari, in fatto di luce, temperatura e fabbisogno di acqua.