coleus forskohlii uso fitoterapia

Coleus Forskohlii: uso in fitoterapia

coleus forskohlii fitoterapia

Il Coleus Forskohlii è un’erba perenne aromatica dai fiori dal colore blu intenso e lilla molto graziosa a livello estetico e contemporaneamente molto utile a livello fitoterapico. La pianta, che può raggiungere i novanta centimetri di altezza, è originaria delle Filippine della Malesia e di tutte le zone sub-tropicali dell’est asiatico ed è largamente coltivata in Europa per le sue proprietà benefiche. La principale è quella di essere un ottimo brucia grassi.

aiuole erbe aromatiche

Aiuola: le erbe aromatiche da utilizzare

aiuole erbe aromaticheL’arrivo della bella stagione ci consente di eseguire oltre ai soliti lavori di manutenzione necessari a rendere il nostro spazio verde un piccolo paradiso, anche una sana e naturale progettazione del giardino in base alle nostre esigenze. E l’aiuola è uno dei fini ultimi più graziosi e interessanti da prendere in considerazione. Specialmente se possiamo unire l’utile al dilettevole creandone una di erbe aromatiche.

Le proprietà del rosmarino

Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) è una delle erbe aromatiche più diffuse e infatti è molto usato in cucina per insaporire diversi piatti e in erboristeria per le sue numerose proprietà curative; il rosmarino è una delle piante aromatiche più antiche: basti pensare che era considerato sacro dai greci e dagli egizi, che già ne avevano scoperto le tante virtù. Nonostante le diverse diatribe sul suo nome, pare che la parola “rosmarino” derivi dal greco “rops”, arbusto, e “myrinòs”, odoroso.

Cosa piantare a settembre, la Maggiorana

La Maggiorana (Origanum majorana) è una pianta erbacea o cespugliosa appartenente alla famiglia delle Lamiacee ed originaria dell'Africa centrale e del continente asiatico, dove cresce spontanea, al contrario di quanto accade in Europa. Si tratta di una pianta caratterizzata da un fusto eretto e ramificato lungo fino a 60 centimetri. Le foglie sono ovali, di colore verde chiaro o grigio verde e ricoperte di peluria. I fiori sono raccolti in spighe di colore bianco-rosato e fanno la propria comparsa nel corso della stagione estiva.

Piante aromatiche, la Menta

Tra le erbe aromatiche maggiormente utilizzate in cucina, occorre ricordare la Mentha o Menta, appartenente allla famiglia delle Lamiacee e molto diffusa in Europa, Africa ed Asia. Si tratta di una pianta caratterizzata da foglie lanceolate, di colore verde scuro o variegate e ricoperte di peluria. I fiori sono campanulati o tubolari, riuniti in pannocchie di colore rosa, bianco o lilla e fanno la propria comparsa nella stagione estiva o in autunno.

La Menta viene coltivata in piena terra o in vaso ed utilizzata per lo più a scopo alimentare nel condimento di gustosi piatti. Si può utilizzare fresca o essiccata, raccogliendone le foglie al termine della stagione vegetativa e lasciandole seccare in un luogo fresco ed asciutto. La coltivazione della Menta è abbastanza semplice e non richiede interventi particolari, a parte una buona illuminazione nel corso della giornata.

Coltivare le erbe aromatiche in casa

Le piante aromatiche che si mantengono di dimensioni contenute (erba cipollina, prezzemolo, santoreggia, maggiorana, basilico) possono benissimo essere coltivate in casa all’interno di cassette per davanzali o di vasi circolari del diametro di 12-14 centimetri. Cosa c’è di più bello infatti che cogliere direttamente dalla pianta quella fogliolina di basilico che poi useremo per guarnire il sugo? Tuttavia, al contrario di quanto si crede comunemente, il luogo più adatto per la loro coltivazione non è il davanzale interno della finestra o una mensola in cucina, ma all’interno di una stanza luminosa e non troppo umida in prossimità di una finestra o di una porta a vetri.

Questo periodo è il più indicato per trasferire in vaso alcune delle aromatiche perenni che durante l’estate sono state coltivate in giardino, in piena terra: salvia, erba cipollina, maggiorana e menta. Lo stesso può essere fatto con il prezzemolo, anche se è maggiormente opportuno per questo eseguire l’operazione inversa, ossia coltivarlo direttamente in vaso a giugno per poi trasferirlo in casa all’arrivo dei primi freddi. Le cassette o i vasi dovranno però essere riempite con del terriccio molto ricco per ottenere risultati simili a quelli ottenuti all’aria aperta.

Erbe aromatiche: il Cumino

Il Cumino (Carum carvi) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Umbrelliferae, originaria dei paesi del bacino Mediterraneo, ma coltivata in tuta l’Europa e in Asia come pianta aromatica e medicinale. Fisicamente si presenta come un cespuglio dalle piccole foglie verdi di forma allungata, dotato di fiori a forma di ombrello di colore rosa o bianco che compaiono in tarda primavera e in estate. Quasi a fine estate, la pianta produce dei semi molto profumati che vengono usati in erboristeria, per produrre liquori, e anche in cucina per aromatizzare pane e dolci. Tutta la pianta del cumino è commestibile.

Il cumino viene considerato una pianta medicinale in quanto possiede importanti proprietà digestive e antispasmodiche ed è utile in caso di flatulenza, indigestione, diarrea e crampi intestinali; inoltre, è ottimo per rinfrescare l’alito e come acqua di colonia.

A parte i semi che vengono usati per aromatizzare diversi piatti, del cumino si utilizzano anche le foglie e le radici; le foglie fresche possono essere consumate in insalata, mente le radici possono essere essiccate e polverizzate, oppure cotte come verdure; infine, l’olio essenziale viene impiegato nella fabbricazione di liquori e digestivi.

Erbe aromatiche: il rabarbaro

rabarbaro

Il rabarbaro, il cui nome scientifico è Rheum officinale, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Polygonaceae, che cresce spontaneamente in Europa e in Asia. Le piante appartenenti al genere Rheum, che sono circa 60, sono caratterizzate da un rizoma carnoso e da cespi che possono raggiungere altezze anche di tre metri.

Il rabarbaro è una pianta molto antica, pare addirittura che venisse coltivata in Asia già 2700 anni avanti Cristo; il suo nome attuale lo dobbiamo ai Greci che al sostantivo “ra” che indicava questa erbacea, aggiunsero l’aggettivo “barbaron”, ossia coltivato in terre barbare. Il rizoma di questa pianta possiede un caratteristico sapore amaro dalle ha proprietà aromatiche e medicinali, ovvero è in grado di stimolare l’appetito e le funzioni digestive.

Fisicamente, il rabarbaro possiede grossi gambi rossastri che vengono usati in cucina per confezionare marmellate, foglie grandi di colore verde con sfumature rosse, e fiori giallastri, verdi o rossi che spuntano in estate. Il terreno ideale per questa aromatica è quello leggero e sciolto; predilige le esposizioni sol beggiate o a mezz’ombra. Per quanto riguarda le annaffiature, esse devono essere regolari, e gli va fornito del concime organico; inoltre, ogni cinque anni le piante di rabarbaro vanno divise per essere più produttive.

Erbe aromatiche: l’issopo

Issopo

L’issopo, il cui nome botanico è Hyssopus officinalis e una pianta aromatica, erbacea e perenne appartenente alla famiglia delle Labiatae, originaria dell’Europa e dell’Asia. L’issopo nasce spontaneo in molte zone dell’Italia settentrionale montana, anche se in alcune regioni si sviluppa pure in pianura. L’issoppo è formato da fusti eretti ramificati alla base che possono raggiungere i 50 centimetri d’altezza, le foglie sono strette e lunghe e di forma appuntita, di colore verde intenso; i fiori sono riuniti in una spiga e sono di colore azzurro.

Piante aromatiche: il genere Patchouli

PATCHOULI

Del genere Patchouli fanno parte circa quaranta specie di piante perenni sempreverdi appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae e originarie dell’Asia; la specie più conosciuta è la Pogostemon cablin, che si sviluppa come un piccolo arbusto dai fusti legnosi, dotato di molte foglie lucide, ovali, dal margine dentellato e dal colore verde scuro. Se le foglie di questa varietà di Patchouli vengono strofinate, emettono un acuto profumo speziato molto usato dall’industria profumiera per produrre diverse fragranze; in erboristeria sono usate le foglie essiccate.

Il Pogostemon cablin ama essere coltivato in zone ombreggiate e con temperature non inferiori agli 8°C; può essere usato anche come pianta da appartamento, in quanto è molto decorativa, sia per le sue grandi foglie, sia per piccoli fiori color lilla che spuntano in estate.

Erbe aromatiche di Marzo (seconda parte)

erbe aromatiche

CIPERO (Cyperus longus)

Cyperus longusErbacea perenne a rizoma tuberoso, stri­sciante, fusti eretti, foglie lineari, scabre al margine; i fiori consistono in lievi spighette rossastre o giallastre che appaiono d’estate. Questa pianta vive nei luoghi ombrosi e umidi di tutta la Penisola, sia in pianura che a una certa altitudine.

Si coltiva seguendo le norme indicate per le specie acquatiche decorative, in terra soffi­ce e molto coibente, in acqua stagnante o sulle rive molto umide, in ombra o a mez­z’ombra.

Serve per profumare la farina da impiegare nella preparazione di dolci. Per quest’uso si impiegano i rigonfiamenti del rizoma sotter­raneo, rizoma che emana un leggero odore di viola mammola. Alcuni usano affondare le radici del cipero anche nello zucchero per dargli un particolare aroma che ricorda quello della vaniglia.

Erbe aromatiche di Marzo (prima parte)

erbe aromatiche di marzo

FRAGOLA (Fragaria vesca)

FRAGOLA

Ben nota pianticella erbacea perenne, stolo­nifera, che viene coltivata ovunque per la raccolta dei profumati, dolcissimi frutti. Cre­sce anche allo stato spontaneo sui primi con­trafforti alpini o al margine dei boschi. Ne esistono numerosissime varietà, a frutto gros­so o piccolo.

Si coltiva con discreta facilità purché si ab­bia a disposizione ottimo terreno, ben con­cimato.

Per evitare che le aiuole di fragole si co­prano di erbe infestanti, si usa coprire il terreno dove si sono appena interrate le giovani piante, con teli di plastica nera bu­cherellata. Dai fori usciranno soltanto le piante di fragola e le restanti specie erbacee finiranno per soccombere.

Serve, oltre che come prelibata frutta e per la preparazione di marmellate, gelatine e succhi, anche come diuretico, antireumatico, depurativo e antigottoso. A questo scopo basta bere 6 tazze al giorno di infuso prepa­rato con 5 gr di foglie ogni 100 di acqua.

Alloro, leggende e curiosità

alloro curiosità

Secondo il mito, la pianta di alloro fece la propria comparsa sulla terra a causa di un amore non corrisposto: si narra infatti che Apollo, il dio greco del sole, amasse alla follia la bellissima Dafne; un giorno quindi, scorta la fanciulla lungo le pendici del monte Parnaso, cercò di attirarla a sè. Questa però vedendolo arrivare si diede alla fuga e fu inseguita; fu proprio nel momento in cui il dio stava per raggiungerla che Dafne invocò l’aiuto di Gea (la dea della terra) che la trasformò in un albero di alloro, pianta che da allora divenne sacra proprio ad Apollo e le cui fronde vennero usate per incoronare le teste dei poeti, degli eroi, dei vincitori. Usanza che si è mantenuta in gran parte anche ai giorni nostri.

L’alloro è un albero sempreverde che cresce anche spontaneo; appartiene alla famiglia botanica delle Lauracee e può raggiungere altezze comprese fra 2 e 8 metri. E’ dotato di foglie lanceolate, coriacee, che si possono raccogliere durante tutto l’anno, e di piccoli fiori di colore bianco o giallastro che fanno la propria comparsa tra marzo e aprile. Tra ottobre e novembre, fanno la propria comparsa sugli alberi femmina i frutti, piccole drupe di colore scuro simili a olive.