Le specie erbose da prato più diffuse in assoluto appartengono alla grande famiglie delle Graminaceae: Poa, Festuca, Agrostis, Paspalum, Lolium, Cynodon, solo per citarne alcune. La conoscenza delle loro caratteristiche e delle loro possibilità di impiego è fondamentale, poichè la felice riuscita della semina dipende soprattutto dalla scelta del tipo di sementi più adatte al tipo di prato che vogliamo creare, alla zona climatica in cui viviamo e alla posizione dell’area che abbiamo scelto di destinare alla realizzazione del manto erboso.
erba da prato
Erba da prato: le principali tipologie
Il primo cambiamento evidente che viene notato, con l’arrivo della primavera, è il rinfoltimento dell’erba nel giardino. La sua manutenzione è uno dei lavori più importanti da condurre da questo momento in poi ad intervalli regolari. Vi siete mai chiesti quali erbe fossero adatte al vostro giardino a seconda della loro crescita? Abbiamo visto brevemente qualche giorno fa come ottenere un giardino a bassa manutenzione. Affrontiamo insieme ora le principali tipologie di erba da prato.
Il prato a bassa manutenzione? E’ senza graminacee
L’arrivo della primavera e la nascita dei primi fiori nei prati ci mettono davanti ad una necessità assoluta: quella di iniziare a tosare il nostro prato con una maggiore frequenza. Mantenere un giusto livello di altezza del manto erboso è un lavoro faticoso e impegnativo. Per renderlo meno pesante, creando un mantello che “non ha bisogno di essere rasato”, la scelta migliore da mettere in pratica è quella di dire addio alle graminacee.
Semine di settembre, il trifoglio
Tra le semine di fine settembre e inizio ottobre ci sono alcune piante erbacee per il prato tra le quali il trifoglio, un genere appartenente alla famiglia delle Fabaceae comprendente circa 300 specie di piante erbacee. Il trifoglio, il cui nome botanico è Trifolium, è diffuso nelle zone temperate dell’emisfero boreale e in quelle montuose dei tropici; il suo nome deriva dalla caratteristica forma delle foglie, ognuna divisa in tre foglioline.
Incendi, attenzione al vostro giardino
A molti potrà sembrare assurdo, ma non di rado, specialmente se si abita in campagna, vi è il rischio che con l’avvicinarsi della stagione calda e soprattutto con il suo arrivo si sviluppino degli incendi. Per quanta attenzione possiate farci, per quanta cura possiate utilizzare nel tenere in buone condizioni il vostro spazio verde, potreste avere a che fare con l’incuria di un vicino, o con una superficie riflettente che involontariamente dia fuoco alla vegetazione.
Sono molte le casualità che possono presentarsi e dare vita ad un incendio proprio nel giardino di casa vostra. Tentiamo di fare il punto della situazione sulle maggiori cause e scopriamo come prevenirle. Ovviamente si tratta di consigli mirati per riuscire ad affrontare l’emergenza. Non dimenticatevi che bisogna sempre rivolgersi ai vigili del fuoco in caso di incendio.
Macroterme
Sotto il nome di macroterme vanno alcune specie di Graminaceae utilizzate per la realizzazione di prati e manti erbosi. Caratteristica delle macroterme è che la loro fase di accrescimento si verifica nei periodi più caldi della stagione vegetativa, con temperature comprese fra 27 e 35 °C. Le macroterme, a differenza delle microterme, sono quindi caratterizzate da una spiccata resistenza alle temperature elevate e alla siccità e si sviluppano in estate entrando in dormienza durante la stagione invernale, quando diventano di un colore giallo paglierino.
Microterme
Vanno sotto il nome di microterme alcune specie di Graminaceae impiegate per la realizzazione di tappeti erbosi. La fase di accrescimento delle microterme coincide con i periodi più freschi della stagione vegetativa e si verifica specialmente in primavera e autunno, quando le temperature medie sono comprese fra 15 e 23 °C. Si tratta quindi di specie scarsamente resistenti alle alte temperature e alla siccità che durante l’estate entrano in dormienza. Per questa loro caratteristica, le microterme si prestano alla creazione di manti erbosi in zone caratterizzate da climi freschi.
Dichondra repens per un prato rigoglioso
La Dichondra repens è un’erbacea strisciane appartenente alla famiglia delle Convolvolacee, molto usata per la formazione dei prati, caratterizzata da foglie tondeggianti che ramificano molto velocemente permettendo alla pianta di propagarsi rapidamente. La Dichondra repens può essere coltivata in quasi tutte le fasce climatiche, anche se predilige le alte temperature, vegeta in tutti i mesi dell’anno e preferisce i suoli acidi o alcalini freschi e poco compatti.
La Dichondra è molto richiesta per la formazione di tappeti erbosi grazie alle sue caratteristiche e alle sue esigenze colturali contenute: non supera mai i 4 o 5 centimetri e non necessita di cure particolari. Se esposta in luoghi soleggiati tende a formare cuscini uniformi, mentre cresce verso l’alto e si dirada se è esposta all’ombra.