I vasi da fiori possono essere utilizzati in moltissimi materiali e varietà, magari anche con oggetti vecchi o in disuso che potrete far rivivere valorizzando un angolo della vostra casa. Oggi vi daremo alcuni spunti simpatici per realizzare dei vasi di fiori alternativi o con materiale di scarto. Iniziamo subito a scoprire come!
composizione floreale
Fiori come gioielli con la vetrificazione
Nel corso della storia l’uomo è stato in grado di trovare diversi modi di conservare i fiori, rendendoli facilmente riutilizzabili in molti modi ed assicurando loro una sorta di “vita perenne”. Molti metodi possono essere riprodotti facilmente da noi. Altri, come la vetrificazione, che li rendono veri e propri “gioielli”, necessitano di particolari cure e materiali.
Composizione floreale con anemoni e bacche rosse
Gli anemoni, appartenenti alla famiglia delle Ranuncolaceae, comprendono specie diverse, alcune spontanee dell’Europa, altre provenienti dal SudAfrica e dal Sud America. Il nome del genere attribuito da Teofrasto significa fiore del vento, dal greco “anemos”, che appunto significa vento, in ragione delle sue fragili corolle.
Centrotavola con orchidee e papaveri bianchi per una tavola elegante
Nelle composizioni floreali la scelta del colore è un “termometro” della nostra sensibilità: possiamo scegliere un unico colore o miscelare tonalità differenti, per esprimere eleganza, allegria, romanticismo, e attraverso i fiori e la loro mescolanza rifletteremo stati d’animo, parole non dette e sensazioni di diverso tipo.
Segnaposto e decorazioni natalizie con agrifoglio
Decorare una tavola con i fiori non significa solamente pensare a un bel centrotavola o un mazzo di fiori importante: sono i dettagli che la rendono speciale, e oggi proponiamo un’idea che può aiutarci a raggiungere questo risultato, anche in ragione dell’avvicinarsi delle feste natalizie.
Un bouquet per l’inverno
E quando l’ora della partenza fu vicina: “Ah!” disse la volpe, “…Piangerò”.
” La colpa è tua”, disse il piccolo principe, “Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…”
” E’ vero”, disse la volpe. ” Ma piangerai!” disse il piccolo principe.
” E’ certo”, disse la volpe. ” Ma allora che ci guadagni?” ” Ci guadagno”, disse la volpe, ” il colore del grano”.
soggiunse: ” Va a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo”.
“Quando ritornerai a dirmi addio ti regalerò un segreto”.
Ghirlanda nei toni del bianco e del verde
E’ forse perchè con la sua indefinitezza, adombra i vuoti e le immensità disumane dell’universo e, in tal modo, ci colpisce alle spalle con il pensiero dell’annullamento, quando contempliamo le bianche profondità della Via Lattea? O è forse perché, nella sua essenza, il bianco non è tanto un colore quanto l’assenza visibile del colore e, al tempo stesso, la fusione di tutti i colori; è forse per questi motivi che c’è una così muta vacuità, piena di significato, in un vasto paesaggio nevoso – un incolore onnicolore d’ateismo dal quale rifuggiamo?
Moby Dick, Herman Melville
Composizione floreale per l’addio all’estate
“Portami il girasole ch’io lo trapianti
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
del cielo l’ansietà del suo volto giallino.Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche. Svanire
è dunque la ventura delle venture.Portami tu la pianta che conduce
dove sorgono bionde trasparenze
e vapora la vita quale essenza;
portami il girasole impazzito di luce.”E.Montale, Ossi di Seppia
Cosa porteremo con noi di questa estate che sta finendo? Iniziata tardi e passata, come tutte le estati, troppo in fretta, ha lasciato un gusto amaro, come quando viaggiando in macchina alla radio, cambiando stazione, trovi la tua canzone preferita ma non riesci a finire di ascoltarla perchè inesorabile arriva una galleria. Nella prima giornata uggiosa che il cielo ci regala, rispondo con un girasole, che è come avere un pezzettino di sole anche se il sole non c’è. Come guardare la fotografia di qualcuno che è partito.
Flower preservation: cosa è
Quante volte avete desiderato far durare a lungo un fiore o un bouquet (quello del vostro matrimonio ad esempio) in modo tale da tenerlo con voi sempre, a ricordo di una bella esperienza o di un regalo davvero gradito? La risposta è ovvia: moltissime. Avete mai sentito parlare della “flower preservation”? Si tratta di una tecnica, una vera e propria arte, in grado di trasformare il vostro desiderio in realtà.
Composizione con rami di mitzumata, ortensie blu e rose
“Ma due o tre volte, quella notte, ci fu anche il vero silenzio, il solenne silenzio degli antichi boschi, non comparabile con nessun altro al mondo e che pochissimi uomini hanno udito.”
Il segreto del bosco vecchio” Dino Buzzati
I rami di Mitsumata sono un elemento compositivo elegante e versatile. L’arbusto da cui sono ricavati si chiama Edgeworthia Mitsumata o Paper bush: decorativo anche posizionato in un giardino, anche se qui da noi è ancora poco diffuso, è originario della Cina e del Giappone ed è stato utilizzato sin dal 17 ° secolo per la produzione di alcune delle più alte qualità di carta “Washi.”
I fiori “firmati” Armani arrivano on line
Se pensavate che anche i fiori non potessero essere “griffati”, siamo costretti a dirvelo, sbagliavate. E’ stata una sorpresa anche per noi scoprire che dal 2002 esiste la “Armani Fiori”, catena di distribuzione di composizioni floreali e piante in diverse parti del mondo. Da oggi questa “realtà” è disponibile anche online, tramite un sito dedicato. E voi, comprereste mai dei fiori firmati?
Centrotavola: tre piccole idee
“Il vento, venendo in città da lontano, le porta doni inconsueti, di cui s’accorgono solo poche anime sensibili, come i raffreddati del fieno, che starnutano per pollini di fiori d’altre terre”
Italo Calvino, da Marcovaldo.
La gerbera, il cui nome deriva da dal cognome del naturalista tedesco Traugott Gerber, amico del più conosciuto Carlo Linneo, appartiene alla famiglia delle Astaraceae; ne esistono circa 70 specie, tra le quali la più conosciuta é Gerbera jamesonii, detta anche Margherita del Transval (questo perchè il fiore è molto simile a una margherita, e perchè il Transvaal è la regione dell’Africa meridionale da cui questa pianta proviene). Fu portata in Italia per la prima all’inizio del ‘900, ed oggi è certamente molto diffusa. Viene usata infatti sia come pianta ornamentale che recisa nelle composizioni e negli allestimenti floreali. Infatti ne esistono di molti colori diversi, il che permette di utilizzarla per creare composizioni di diverso tipo.
Centrotavola con rose e bacche di iperico
L’iperico, detto anche “cacciadiavoli” o “erba di San Giovanni“, è una pianta che storicamente è sempre stata considerata “magica”. Per quanto riguarda il primo soprannome, Ippocrate e Dioscoride sostenevano che il suo nome significasse “al di sopra”, ossia più forte delle apparizioni dell’oltretomba e del mondo infero, perciò venne soprannominato cacciadiavoli. Nel Medioevo invece veniva appeso alle finestre e sulle porte per impedire ai demoni di entrare liberamente nelle case. Per quanto riguarda, invece, il secondo soprannome, anticamente chi si trovava per la strada nella notte della vigilia di San Giovanni quando le streghe si recavano a frotte verso il luogo del convegno annuale, se ne proteggeva infilandoselo sotto la camicia con altre erbe, come aglio, artemisia e ruta. In molti paesi europei coloro che danzavano nella notte di San gGovanni intorno al fuoco si cingevano le tempie con le fronde di questa pianta e poi spenti i fuochi le gettavano sui tetti delle case per preservarle dai fulmini.
Composizione floreale di bambù e fiori rosa
Sali il primo gradino: i grandi ventagli verdi dell’Hydrangea macrophilla si schiudono in una varietà di sfumature verdi che sembrano dipinte ad acquerello sulla carta; il garofano rosa carnoso e vellutato apre i suoi petali reclamando spazio; le violette fanno capolino, cercano in basso, punteggiando di colore intenso. Secondo gradino: l’achillea apre i suoi ombrellini chiari, in contrasto con il porpora intenso dell’echinacea. Ultimo gradino: un balconcino fiorito, pelargoni odorosi di vari colori si abbinano ad altri garofani e a rametti di abelia grandiflora.
La composizione è sorretta da una struttura metallica, all’interno della quale è posizionata la spugna imbevuta d’acqua e ricoperta nella parte inferiore di cellophane per evitare gocciolamenti. Tutto intorno, all’esterno, sono posizionate canne di bambù tagliate a diverse altezze e legate insieme da un filo metallico.