Potatura, un breve sguardo sulle tecniche

Spesso si parla di potatura, ma molte volte si accenna a lei ed alle sue metodologie solo quando, in concomitanza con un certo periodo o una certa stagione si ha la necessità di sfrondare un poco determinati alberi da frutto per poterne ricavare della utile materia prima. Difficilmente ci si concentra sulle differenti tipologie e sulle loro caratteristiche. E’ quello che vogliamo fare oggi introducendovi  le principali tipologie di intervento.

Partendo da quelle obbligatorie, di normale utilizzo, fino a quelle che consentono di dare una forma ben precisa all’albero o la siepe. Iniziamo a conoscerle.

Noce, l’amica del cuore

noce

Il noce è una pianta proveniente dall’Asia, più precisamente dalla zona Himalayana, diffusasi poi in tutto il bacino del Mediterraneo. Il nome scientifico è Juglans, contrazione di Jovis glans (ghianda di Giove), perché in epoca romana si riteneva che tale albero fosse protetto dal Padre degli dei.

Parliamo di una pianta che può superare i 20 metri di altezza, con il suo tronco eretto e robusto (fino a due metri di diametro) e la folta chioma tondeggiante. Ha foglie ellittiche, vellutate, di colore verde scuro nella pagina superiore e leggermente più chiaro in quella inferiore.

Per quanto riguarda i fiori, occorre ricordare che il noce è una pianta monoica, il che significa che possiede entrambi i sessi sullo stesso individuo, pur mantenendo apparati distinti. I fiori maschili sono rappresentati da infiorescenze pendule, mentre quelli femminili sono raccolti in gruppetti. I frutti sono delle drupe verdastre che, maturando in autunno, si aprono e lasciano cadere le noci vere e proprie.

Come allestire un frutteto in vaso nel balcone di casa

frutteto in vaso

Se si dispone di terrazzo piuttosto grande, è possibile adibirne una parte alla creazione di un piccolo frutteto in vaso, che garantirà una produzione di frutta fresca durante il periodo estivo e primaverile. Per decidere quali specie coltivare dovrete tenere presente due fattori: il clima e le dimensioni che possono raggiungere gli alberi; le piante più adatte sono il ciliegio, il pesco, l’uva fragola e il melograno, ma nei terrazzi delle zone del sud Italia si possono coltivare anche limoni e aranci.

Gli alberi devono essere piantati in questo periodo dell’anno in contenitori i circa 50×50 centimetri, ed esposti in una zona arieggiata e soleggiata, in modo da far crescere bene la pianta e poi permettere ai frutti i maturare bene.

Se decidete di coltivare degli alberi da frutto è importante non utilizzare i prodotti chimici, e nel caso in cui la pianta sia attaccata dagli insetti, eliminateli manualmente o con delle spruzzature; anche nel caso di insorgenze di funghi, usate di trattamenti ecocompatibili. Anche per i fertilizzanti utilizzate quelli di origine naturale e nel caso dei concimi quelli di tipo organico.

Melo decorativo, come prendersene cura

melo decorativo

Il Malus communis, ovvero il melo appartiene alla famiglia delle rosacee; questa pianta non è solo un albero da frutto, perché ci sono delle specie ornamentali molto decorative, che garantiscono bellissime fioriture in primavera oltre ai caratteristici frutti.

Il melo decorativo va piantato in pieno sole, su un terreno non calcareo, fresco e fertile, ed è importante non fargli mai mancare l’acqua, soprattutto durante la maturazione dei frutti. La concimazione va effettuata d’autunno con concime organico, mentre in primavera con concime minerale composto. Il periodo migliore per la messa a dimora del melo va da metà ottobre fino a fine novembre; l’ideale è piantarlo in buche di circa 80 centimetri di larghezza e di profondità, con l’aggiunta, nel fondo, di terriccio miscelato; dopo averlo messo a dimora, è necessario annaffiarlo molto.