Struggigrano, insetto parassita

Lo struggigrano è un coleottero il cui nome esprime in modo alquanto diretto il danno che è in grado di causare alle colture. E che a dispetto dello stesso non si limita semplicemente alle granaglie, ma è rilevabile anche alle cariossidi, ai diversi tipi di frumento ed ai loro derivati ed a frutta secca come arachidi, castagne e noci.

Insomma, nonostante i suoi 10 mm di lunghezza, lo struggigrano è un vero e proprio pericolo per le colture sopracitate se presente attraverso grandi infestazioni. E’ un insetto abbastanza riconoscibile: ha una livrea nerastra-bruno brillante dorsalmente, mentre ventralmente è bruno-rossiccio ha un capo ben sviluppato. Le sue larve sono invece lunghe circa 1-1,5 cm, di colore tra il bianco ed il giallognolo, con il capo, il prototorace e la parte finale dell’addome di colore più scuro. A creare i maggiori danni è l’attività trofica delle larve e l’approvvigionamento degli adulti per la loro sopravvivenza.

Lo struggigrano possiede una particolare caratteristica; quella di preferire all’infestazione della pianta in crescita, quella della stessa una volta raccolta. Trova più comodo “attaccare” i frutti. Ecco quindi che la sua presenza è più che altro riscontrabile nei magazzini dove vengono conservati i cereali, le noci, le arachidi e tutti i vegetali dei quali si nutre. Non solo: è capace di riprodursi più volte l’anno attraverso l’ovideposizione, in particolare d’estate ed un adulto è capace di vivere fino a due anni. Devono preoccuparci di più delle larve però: lo struggigrano adulto si ciba anche di altri insetti granivori, e mostrare in tal senso la sua utilità.

La lotta allo struggigrano passa prima di tutto per la prevenzione: magazzini a prova di insetto, con finestre e porte dalla chiusura ermetica e dotate in aggiunta di reti di metallo o nylon a maglia fine per evitare che gli insetti entrino all’interno. Si sono rivelate utili le trappole alimentari, quelle luminose a scarica elettrica e le trappole sessuali per la cattura di massa degli insetti. Si può agire con la fumigazione, ma deve essere eseguita da personale specializzato della Asl di competenza previa autorizzazione.

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