Significato dei fiori, il basilico

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Se vi apprestate a regalare una pianta di basilico ad una persona c’è da ben sperare che lo facciate perché sapete che ama il pesto fresco. In caso contrario non fatelo: ha un significato nel linguaggio dei fiori che di sicuro nessuno vorrebbe che venisse lui dedicato.

 

Esso ha infatti un connotato decisamente negativo, ma prima di raccontarvelo vogliamo indugiare un attimo su qualche cenno storico relativo al basilico. Per gli antichi greci e gli egiziani, il basilico ha sempre rappresentato un qualcosa di collegato alla morte, quasi di buon auspicio nei confronti di ciò che si trovava dall’altra parte e per tale motivo era uno degli ingredienti delle imbalsamature. Ma queste due non erano le uniche popolazioni che utilizzavano il basilico per le sue proprietà: è stato infatti tradizionalmente usato da arabi e cinesi per combattere i cattivi odori e per mandare via gli insetti. Va detto però che contemporaneamente non era considerato benissimo tra gli antichi romani ed i greci e questo ci porta al suo significato. Nel linguaggio dei fiori esso rappresenta l’odio.

Le suddette popolazioni lo interpretavano come qualcosa di diabolico, come simbolo di sfortuna e di odio. Addirittura Plinio il Vecchio attribuisce alla pianta la capacità di generare stati di torpore e pazzia negli uomini. I romani arrivarono addirittura ad associarlo con il mitologico Basilisco, una creatura a forma di serpente in grado di uccidere con il solo sguardo. Il basilico infatti sarebbe servito come antidoto al suo veleno. Secondo gli africani ha la proprietà di proteggere dagli scorpioni.

Nel nostro paese è utilizzato e coltivato quasi esclusivamente per l’uso alimentare che ne facciamo: è presente in numerose varietà in natura, e cresce molto bene negli orti in piena terra sia sia nei vasi dove spesso viene coltivato. A livello botanico il suo periodo di fioritura è tra giugno e settembre. Ricordatevi di regalarlo solo se ci si deve creare un buon pesto e non per il suo significato!

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