Scioglimento ghiacci, pericolo dietro l’angolo

Va monitorato il pericolo dello scioglimento ghiacci. Non sembra assolutamente utopia la possibilità che il ghiaccio marino possa sciogliersi in maniera definitiva nell’Artico, ma come a livello globale. Attraverso diverse simulazioni effettuate dagli scienziati è stato possibile anche capire quando avverrà tale cambiamento.

scioglimento ghiacci
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Cosa sappiamo ad oggi sullo scioglimento ghiacci

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications, con l’Artico che si ritroverà ad essere privo di ghiaccio addirittura nell’estate del 2027. Si pensava che lo scioglimento potesse avvenire in tempi decisamente più lunghi, invece questa realtà potrebbe verificarsi tra pochissimi anni. Sono stati i climatologi Alexandra Jahn, dell’Università del Colorado, e Céline Heuzé, dell’Università di Goteborg ad occuparsi di questo particolare studio, dando vita poi alle varie simulazioni.

Sono stati analizzati dati provenienti da oltre 300 modelli climatici e qui gli scienziati hanno osservato che il giorno in cui l’Artico sarà privo di ghiaccio potrebbe verificarsi in un arco temporale compreso tra 2 e 20 anni, a seconda delle emissioni globali di gas serra. Il punto è che, se si continuerà con il ritmo attuale, è probabile che la soglia critica potrà essere raggiunta prima del previsto.

Tra l’altro, stando agli ultimi elementi raccolti dal National Snow and Ice Data Center, la copertura di ghiaccio marino, nel settembre scorso, ha raggiunto al sua estensione minima di 4,28 milioni di chilometri quadrati, uno dei valori più bassi registrati dal 1978. Una notizia piuttosto preoccupante, visto come il ghiaccio marino artico negli anni si sta riducendo in maniera davvero troppo rapida.

Cosa accade con un Artico senza ghiaccio? Le conseguenze sono alquanto complicate, ci si ritroverebbe in primis con un cambiamento totale delle dinamiche ambientali del Mar Glaciale Artico. Questa trasformazione porterà degli effetti sul clima dell’intero pianeta, alterando i pattern di circolazione atmosferica e oceanica, senza poi contare l’accelerazione del riscaldamento globale.

Non solo però, perché molte specie animali rischierebbero l’estinzione senza il loro habitat naturale, come gli orsi polari e le foche. La soluzione però a questo scenario drammatico, quanto meno provare a ritardarlo, c’è e riguarda la riduzione delle emissioni globali. Bisogna quindi ridurre l’uso di combustibili fossili e soprattutto puntare su energie rinnovabili. L’Artico è un indicatore della salute del pianeta e bisogna preservarlo per salvaguardare l’intero clima. La comunità scientifica ritiene necessario accelerare i tempi per dar vita ad azioni concrete per affrontare l’emergenza climatica in corso.

Deve insomma essere chiaro a tutti che quanto sta accadendo nell’Artico influisce pesantemente sull’intero pianeta ed è quindi necessario preservare questo ghiaccio marino, evitare che si sciolga con una certa velocità. Dunque, massima attenzione al tema scioglimento ghiacci.

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