Rodilegno giallo, insetto parassita

Il rodilegno giallo è uno degli insetti più fastidiosi con i quali un vivaista, un giardiniere o un semplice appassionato può avere a che fare. Esso infatti colpisce i cimali, scavando gallerie nei germogli e mettendo a rischio le sue “vittime” in più di un modo, dando spazio anche a diverse malattie.

Gli ospiti preferiti di questo tipo di rodilegno sono le pomacee e le drupacee, gli ulivi e le piante da frutto. Ma anche le latifoglie di qualsiasi specie. Gli adulti di questo insetto parassita sono farfalle dall’apertura alare di circa 4-7 centimetri, dotate di ali anteriori di colore bianco, punteggiate da numerose macchie nerastre o bluastre, Il loro torace è bianco con 6 grosse macchie bluastre. Le larve sono invece giallastre con il corpo pieno di tubercoli nerastri con il capo ed il protorace di questo stesso colore ed una lunghezza di 5-6 centimetri.

E’ l’attività trofica di questo stadio a causare il danno peggiore. Esse infatti come vi abbiamo anticipato scavano delle gallerie sui cimali, colpendo in particolare i germogli ed i rami più giovani salvo con la maturità attaccare anche le parti di albero più “anziane”. Questo causa il disseccamento dei germogli colpiti, la perdita di resistenza delle parti legnose colpite che possono spezzarsi naturalmente o per colpa degli agenti atmosferici. Il tutto porta ad una degenerazione delle condizioni generali della pianta ed ad una sua maggior debolezza nei confronti di carie e cancro.

Il loro ciclo, biennale, fa in modo tale che il rodilegno giallo sfarfalli d’estate ed attacchi la pianta per il resto del tempo tolta la pausa invernale. La lotta contro il rodilegno giallo è essenzialmente chimica ed effettuata in primavera al comparire dei primi danni con dei prodotti specifici. Negli ultimi anni si è andata perfezionando una lotta di tipo guidato basata su un attento monitoraggio ambientale per colpire direttamente le uova subito dopo l’ovideposizione. Se l’infestazione è in atto, essa diventa di tipo meccanico, estraendo con il fil di ferro le larve dalle gallerie da loro scavate.

Photo Credit | ForesPest