Azalee, malattie

galle sulle foglie

Tutte le piante del genere Rhododendron, quali le azalee sono soggette a malattie fungine che si manifestano con i seguenti sintomi: marciumi del colletto e delle radici, galle e perdita delle foglie, boccioli secchi.

Marciumi del colletto e delle radici

I marciumi del colletto e delle radici sono causati dalla Phytophtora cinnamoni, un parassita che si diffonde attraverso il terreno e l’acqua di irrigazione; i sintomi comprendono chioma appassita, foglie secche e ingiallite. Per scongiurare l’attacco della Phytophtora occorre evitare di ferire le piante, non esagerare con le concimazioni ricche di azoto, migliorare il drenaggio del terreno in modo da evitare ristagni idrici.

Se invece il parassita ha già infestato la pianta è necessario tagliare i rami colpiti oppure, se la pianta appare ormai completamente priva di vita, estirpare e bruciare gli esemplari irrimediabilmente danneggiati avendo cura di non reimpiantare nulla per i due anni successivi e di disinfettare la buca con prodotti a base di rame e fosetil-alluminio.

Alberi da frutto: l’Actinidia (kiwi)

actinidia

L’Actinidia chinensis, meglio conosciuta come kiwi, è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Actinidiacee ed originaria della Cina meridionale, molto apprezzata per la deliziosità dei suoi frutti.

Generalmente non supera i 4-5 metri di altezza ma a seconda della specie e delle condizioni ambientali può raggiungere dimensioni molto più consistenti. Si presenta come una liana, che si arrampica ai sostegni attraverso i viticci, con foglie cuoriformi o tondeggianti, dal colore verde scuro sulla pagina superiore e più chiaro su quella inferiore.

I fiori sono costituiti da 5-6 petali color bianco crema e compaiono sui rami nel periodo che va da giugno ad agosto. I frutti sono ovali, di colore marrone, ricoperti di peluria e contengono una polpa verde puntinata di semi neri o viola e particolarmente ricca di vitamina C.

Parassiti delle piante: il rodilegno giallo

rodilegno giallo

Il rodilegno giallo, il cui nome scientifico è Zeuzera pyrina, è un lepidottero che attacca il legno delle piante da frutto e della maggior parte delle piante ornamentali. Questo lepidottero si presenta come una farfalla della dimensione di 5 o 6 centimetri con ali bianche punteggiate di nero; le larve sono gialle con punti neri disposti in file longitudinali sul dorso.

Le larve agiscono partendo dai germogli, per poi passare nei rami più giovani, nei quali scavano gallerie, soprattutto nella parte centrale, rendendo il legno molto fragile e soggetto a rotture, creando, inoltre, le condizioni favorevoli per attacchi da parte di altri parassiti o di funghi.

Piante acquatiche: l’Elodea densa

elodea densa

L’Elodea densa è una pianta acquatica perenne appartenente alla famiglia delle Hydrocharitaceae originaria dell’America centrale e meridionale; l’elodea possiede fusti sottili, lunghi fino 5 metri e molto flessibili, lungo i quali spuntano molte foglie dal colore verde scuro e dalla forma allungata. Tra giugno e luglio spuntano dei fiori bianchi seguiti da piccole capsule che contengono i semi.

Per crescere nel modo migliore, l’elodea ha bisogno di essere affondata sui fondali di corsi d’acqua o laghetti tranquilli e luminosi, in quanto non ama l’ombra; per potersi sviluppare bene necessita di essere interrata e non lasciata galleggiare sulla superficie dell’acqua, perché una prolungata esposizione delle foglie ai raggi del sole rischia di far morire tutta la pianta; l’elodea non teme il freddo, anzi, riesce a sopportare, seppur per brevi periodi, le temperature vicine allo zero.

Rododendri e azalee cure colturali

azalea coltivazione

Dopo aver visto quali caratteristiche deve avere il terreno ideale per azalee e rododendri ci occuperemo oggi delle cure colturali delle quali queste stupende piante necessitano. In particolare, tratteremo i temi della concimazione e della innaffiatura.

Concimazione

Azalee e rododendri in generale non richiedono elevati quantitativi di concime e questo è tanto più vero quando decidiamo di coltivarle in vaso dal momento che potrebbe derivarne un innalzamento della salinità molto dannoso per queste acidofile. In ogni caso, la somministrazione del concime deve essere calibrata in base al ciclo vegetativo della pianta: a inizio primavera, ad esempio, sarà opportuno intervenire con del concime a base di azoto per favorire la ripresa vegetativa, mentre a primavera inoltrata è consigliabile non concimare affatto. La concimazione delle azalee potrò riprendere in piena estate intervenendo stavolta con concimi ricchi di fosforo e potassio. In autunno invece potrete procedere alla concimazione con fertilizzanti a lenta cessione ricchi di azoto, utili a rifornire le piante del nutrimento necessario per l’inverno, periodo durante il quale potrete sospendere del tutto questo tipo di intervento.

Jacaranda, per un giardino tinto di viola

jacaranda

La Jaracanda, nota anche con il nome di Falso Palissandro, è una pianta arborea o arbustiva appartenente alla famiglia delle Bignoniacee ed originaria dell’America centrale e meridionale, sebbene la sua coltivazione sia attualmente diffusa soprattutto nel continente australiano.

Può raggiungere i 15 metri di altezza con il suo fusto eretto dalla corteccia scura. La chioma è tondeggiante e composta da foglie bipennate, costituite a loro volta da una serie di foglioline simili a quelle dell’Acacia.

I fiori sono a forma di trombetta e nel periodo primaverile compaiono in gran numero sui rami, colorando con splendidi grappoli viola l’ambiente circostante.

Papaver rhoeas, ovvero il papavero comune

papavero

Papavero è il nome comune di un genere di piante erbacee della famiglia delle Papaveraceae, al cui genere appartengono circa 125 specie; quella più conosciuta è il Papaver rhoeas, ovvero il classico papavero che si vede nei campi, una pianta diffusa in tutte le zone a clima temperato dell’Europa e dell’Asia. Il papavero comune, chiamato anche rosolaccio, possiede il fusto eretto ricoperto da peli grigiastri che, se tagliato, emette un liquido bianco; i fiori sono rossi con i petali molto delicati che spuntano da aprile fino a luglio; i frutti sono composti da capsule contenenti dei piccoli semi neri.

I fiori del papavero sono ermafroditi e sprovvisti di nettare per cui l’impollinazione avviene grazie agli insetti che sono attirati dai suoi colori vivaci. Nel papavero selvatico si trovano diversi principi attivi che sono contenuti nel latice che la pianta produce, sostanza che va usata con molta cautela, anche se non è pericolosa come quella del papavero da oppio.

Del papavero si utilizza tutta la pianta che va preferibilmente raccolta prima della fioritura, anche se i petali sono la parte più usata; una volta raccolti vanno seccati in un ambiente ombroso e caldo e conservati in un contenitore di vetro a chiusura ermetica.

Campsis, la rampicante delicata

campsis

La Campsis – detta anche Bignonia o Tecoma – è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Bignoniacee ed originaria dell’America Settentrionale, della Cina e del Giappone, particolarmente apprezzata per la sua splendida fioritura.

E’ una pianta che può raggiungere velocemente i 10 metri di alezza, arrampicandosi su muri, recinzioni e pergolati, grazie alle numerose radici avventizie. Le foglie sono ovali e dentate, dal colore verde brillante, e rappresentano un ottimo elemento di decorazione.

Ancor più decorativi sono i fiori, a forma campanulare e costituiti da 5 petali. Il colore va dal giallo all’arancio al rosso, e pur sembrando piuttosto delicati, regalano uno spettacolo con pochi eguali per un periodo abbastanza prolungato nel tempo.

Erbe aromatiche: l’issopo

Issopo

L’issopo, il cui nome botanico è Hyssopus officinalis e una pianta aromatica, erbacea e perenne appartenente alla famiglia delle Labiatae, originaria dell’Europa e dell’Asia. L’issopo nasce spontaneo in molte zone dell’Italia settentrionale montana, anche se in alcune regioni si sviluppa pure in pianura. L’issoppo è formato da fusti eretti ramificati alla base che possono raggiungere i 50 centimetri d’altezza, le foglie sono strette e lunghe e di forma appuntita, di colore verde intenso; i fiori sono riuniti in una spiga e sono di colore azzurro.

Rhapis excelsa, ovvero la palma cinese

rhapis excelsa

La Rhapis excelsa, meglio conosciuta come palma cinese, è una pianta da appartamento appartenente alla famiglia delle Arecacee, originaria del Giappone e del sud della Cina; esistono una dozzina di specie appartenenti al genere Rhapis, ma la più conosciuta è appunto la varietà excelsa.

La Rhapis excelsa è una pianta dai fusti rigidi non ramificati dall’aspetto simile ad una palma, che può raggiungere il metro e mezzo d’altezza e che fiorisce in estate; è una pianta delicata che necessita di essere esposta a un’intensa fonte di luce ma non ai raggi diretti del sole; ha bisogno di essere rinvasata annualmente e di essere annaffiata frequentemente e abbondantemente; inoltre, il substrato deve essere sempre umido.

Piante aromatiche: la Noce moscata

noce_moscata

Quella che noi chiamiamo comunemente noce moscata non è altro che una spezia estratta dal frutto della Myristica fragrans, pianta appartenente alla famiglia delle Myristicacee ed originaria delle Isole Molucche, ma coltivata ormai in tutte le zone a clima tropicale.

Si tratta di un albero che può raggiungere i 10 metri di altezza con il suo fusto eretto e la chioma allargata molto simile nell’aspetto alla pianta di arancio. Le foglie sono ovali ed appuntite, dal colore verde brillante nella pagina superiore, mentre i fiori sono a forma di campanula, riuniti in racemi o singoli (a seconda del sesso) e presenti sui rami per quasi tutto l’anno.

I frutti somigliano a delle pesche, sebbene siano di dimensioni più contenute, dal colore verde o giallo a seconda del grado di maturazione. La polpa viene utilizzata nella preparazione di marmellate e confetture, specie nelle zone di origine, anche se la coltivazione della pianta è finalizzata alla produzione della classica noce moscata, ovvero del seme contenuto nella grossa noce al centro del frutto.

Riprodurre l’azalea: aprile è il mese giusto

azalea

L’azalea è la pianta perfetta per dare un tocco di colore a balconi e giardini; dopo la fioritura va trapiantata incidendo il pane di terra e usando un vaso largo e riempito con terriccio specifico per acidofile; sempre dopo la fioritura tagliate i rami in modo da darle una forma arrotondata.

Aprile è il mese giusto anche per riprodurla, utilizzando la tecnica della propaggine. Vediamo come fare. Prendete un ramo sano e vicino al terreno, tagliate tutte le foglie e i rametti laterali per circa 15 centimetri e lasciate intatta la parte finale.

L’importanza del sottovaso

sottovaso

Chiunque pratica giardinaggio, o comunque ama prendersi cura di piante e fiori, conosce l’importanza del sottovaso, un complemento indispensabile per i vasi, soprattutto per quelli di piccole e medie dimensioni.

La funzione del sottovaso è quella di trattenere l’acqua di annaffiatura e di evitare che si disperda sul pavimento; il sottovaso serve anche a fornire alla terra del vaso la giusta umidità; inoltre, se viene riempito di ghiaia o argilla, crea un microclima benefico per la pianta.

Piante da giardino: la Nomocharis

nomocharis

Volete circondarvi della bellezza di una pianta capace di colorare le vostre estati? E allora provate a piantare qualche esemplare di Nomocharis, originaria della Cina occidentale ed appartenente alla famiglia delle Liliacee.

Si tratta di una pianta erbacea coltivabile sia all’interno delle pareti domestiche che in piena terra, dove raggiungerà anche altezze prossime al metro, a seconda della specie. E’ caratterizzata da un lungo stelo, dal quale partono delle foglie lanceolate e strette dal colore verde brillante. I fiori sono molto appariscenti, a margine intero o seghettato, e presentano colorazioni diverse, a tinta unita (rosa, bianco, lilla) o puntinati di rosso.

Generalmente la Nomocharis fiorisce in tarda primavera o ad inizio estate, colorando in modo piuttosto vivace balconi, terrazzi o interni per un periodo piuttosto lungo. Come coltivarla per poter godere pienamente della sua bellezza?