Alberi da frutto: il Nespolo comune

nespolo comune

Il Nespolo comune (Mespilus germanica) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rosacee ed originario della zona caucasica, diffuso ormai in tutta l’Europa sia allo stato spontaneo che coltivato.

Si presenta in forma arbustiva o arborea, superando raramente i 5-6 metri di altezza, con portamento eretto e corteccia liscia dal colore grigiastro. La chioma è tondeggiante e presenta foglie ovali molto grandi, colorate di verde scuro sulla pagina superiore e più chiare in quella inferiore.

I fiori fanno la propria comparsa nel periodo primaverile, lasciando poi il posto a frutti arancioni sormontati da una sorta di “corona”. Se consumati freschi, risultano acidi ed amari per il palato, ed è per questo che solitamente vengono messi ad appassire al buio per essere consumati successivamente o per farne delle marmellate.

Eichornia crassipes, ovvero il giacinto d’acqua

giacinto d'acqua

L’Eichornia crassipes, meglio conosciuta come giacinto d’acqua è una pianta acquatica appartenente alla famiglia delle Pontederiaceae, originaria del Brasile, ma diffusa come pianta selvatica in molte zone subtropicali. Il giacinto d’acqua si propaga molto velocemente, tanto che sta creando dei problemi ambientali per il suo carattere di pianta infestante; proprio per questo, se desiderate coltivarlo, è opportuno farlo in laghetti chiusi, anche se in Italia non sono stati registrati problemi.

Quest’acquatica possiede stoloni carnosi, foglie cuoiose tenute alte sulla superficie dell’acqua, e fiori di colore blu-viola con macchie gialli, disposti a spiga, che spuntano in primavera.

Tipi di felce: la Davallia

davallia

La Davallia è una pianta da appartamento o da giardino appartenente alla famiglia delle Polipodiacee ed originaria di Europa, Asia ed Africa. Si tratta di un genere che comprende una quarantina di specie di Felci, particolarmente apprezzate per lo splendido fogliame decorativo.

La specie più diffusa è la Davallia canariensis, detta anche zampa di lepre per via dei rizomi che pendono dal vaso, ed originaria delle Isole Canarie. Ha foglie pennate dal colore verde brillante e trova la collocazione ideale nella coltivazione in vasi sospesi, dove regala il meglio della sua bellezza.

In linea generale si può dire che la Davallia ama l’esposizione in piena luce, ma non ai raggi diretti del sole, specie nella stagione più calda dell’anno, quando ha bisogno di essere collocata nei pressi di alti alberi che possano garantirle la giusta dose di ombra. Non ama le temperature troppo basse ed è per questo che in inverno ha bisogno di essere collocata all’interno delle pareti domestiche ed al riparo dalle correnti d’aria.

Duchesnea indica, ovvero la falsa fragola

Duchesnea indica

Duchesnea indica è il nome botanico di una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Rosacee, meglio conosciuta come falsa fragola o fragola matta, che molto spesso viene confusa con la Fragaria vesca.

La falsa fragola è stata portata in Italia dall’Asia nell’800 come curiosità botanica all’Orto Botanico di Torino, e poi si è diffusa in tutto il territorio italiano privilegiando le zone poco assolate sia in pianura che in altitudine.

Torba, che cos’è e a cosa serve

torba

La torba è un materiale organico molto usato per la coltivazione delle piante ornamentali, che deriva dalla decomposizione, in ambiente freddo e umido, di alcune specie vegetali acquatiche; come formazione carboniosa, la torba ha poco potere calorifero. Contiene meno fosforo e potassio rispetto al letame e, per questo motivo, viene considerata più un ammendante che un concime, ovvero un miscuglio che migliora le caratteristiche del terreno.

La torba è una sostanza acida con un ph che si attesta intorno a 4, infatti se si vuole usarla al naturale deve essere corretta con del carbonato di calcio in modo da diminuirne l’acidità, anche perché la maggior parte delle piante, escluse quelle acidofile, richiedono un ph compreso tra 5,5 e 6.

Piante grasse: il Chamaecereus silvestri

chamaecereus silvestri

Torniamo ad occuparci di piante grasse, fermandoci ad ammirare un esemplare di Chamaecereus silvestri, magnifica pianta appartenente alla famiglia delle Cactacee ed originaria delle montagne argentine.

E’ caratterizzata da fusti striscianti che si allungano per una quindicina di centimetri sul terreno, adattandosi perfettamente alla coltivazione in vasi sospesi. Le coste dei fusti sono piene di areole, dalle quali partono spine corte e pungenti.

I fiori sono grandi ed appariscenti e fanno la loro comparsa nella tarda primavera o in estate, rallegrando l’ambiente circostante con colori che vanno dall’arancio al rosso.

Ipomea, ovvero le campanelle

ipomea campanella

Al genere Ipomea appartengono circa 500 specie di piante rampicanti e arbustive, succulente e bulbose (Ipomoea bonariensis e Ipomoea pandurata). Originarie delle zone tropicali del sud America, le ipomee sono molto diffuse anche nel nostro paese dove sono note con il nome comune di campanelle a causa della forma a imbuto dei fiori (di colore viola, bianco, giallo o blu) che crescono solitari o raccolti in pannocchie.

Le varietà rampicanti hanno il pregio di accrescersi molto rapidamente ma sono molto invadenti, motivo per cui richiedono ampi spazi; abbarbicate a tralicci e pergolati raggiungono facilmente i due-tre metri di altezza donando fioriture abbondanti e prolungate.

Cure colturali

Esposizione

Le ipomee amano le esposizioni luminose o in penombra purchè al riparo dal vento.

Fioriture di maggio: il Lillà

lillà

Il Lillà (nome botanico Syringa) è una pianta da esterno appartenente alla famiglia delle Oleacee ed originaria dell’Europa e dell’Asia, particolarmente apprezzata per la splendida fioritura e per il gradevole profumo.

Si tratta di una pianta arbustiva, con rami che possono raggiungere i 5-6 metri di altezza, foglie lanceolate e cuoriformi, a seconda della specie, e fiori riuniti in pannocchie di vario colore (dal bianco al giallo, dal rosa al rosso porpora).

Solitamente il Lillà viene utilizzato per la decorazione di giardini e parchi pubblici, ma non è poi così rara la coltivazione in vaso, specie nei primi anni di vita. Si può coltivare anche a livello industriale per la produzione di fiori recisi (in particolare la varietà dai fiori bianchi per battesimi e matrimoni).

Il Tiglio, utile e decorativo

tiglio

Il Tiglio (nome botanico Tilia) è un albero maestoso appartenente alla famiglia delle Tiliacee ed originario del continente Europeo.

Può raggiungere i 30 metri di altezza con il suo fusto eretto e ramificato e la chioma tondeggiante ed allargata. Le foglie sono a forma di cuore, dal colore verde scuro e con margine dentato. I fiori sono di colore bianco-giallastro, costituiti da peduncoli protetti da una brattea a mo’ di ala, che favorisce la dispersione dei frutti anche a lunga distanza.

E’ una pianta coltivata per lo più a scopo ornamentale per decorare viali e parchi o per creare delle zone d’ombra all’interno dei giardini domestici. La coltivazione è abbastanza semplice, a patto che si abbia sufficiente spazio a disposizione, visto che il Tiglio è fornito di lunghe radici.

Parassiti delle piante: la Lymantria dispar

limantria

La Lymantria dispar, meglio conosciuta semplicemente come Limantria oppure Bombice dispari, è una farfalla appartenente alla famiglia delle Lymantriidae, che si nutre di piante da frutto e di specie ornamentali e forestali.

Gli esemplari maschi adulti sono color nocciola, mentre le femmine sono bianche; le larve sono pelose e di colore grigio con due serie di tubercoli blu seguiti da due serie di tubercoli rossi, che una volta mature possono raggiungere gli 80 mm di lunghezza.

Come dividere il rabarbaro

rabarbaro

Come anticipato ieri nel post ad esso dedicato, la durata di una pianta di rabarbaro è di diversi anni, ma affinché conservi tutto il sui vigore, è necessario dividere il ceppo ogni cinque anni. Questa operazione può essere effettuata ad inizio primavera, ma ancora siete in tempo, soprattutto se abitate in una regione fredda. Vediamo come fare.

Quando spuntano i primi boccioli di rabarbaro vuol dire che è arrivato il momento di fare la divisione; praticate un taglio verticale con un colpo di vanga affilata; dopodiché estraete dalla terra tutto il ceppo di radici. Una volta estratto il ceppo posatelo a terra con delicatezza o sopra il tavolo da lavoro.

Mimulus, coltivazione e cure

mimulus

Il Mimulus o Mimolo è una pianta annuale o perenne (a seconda della coltivazione), originaria dell’America del Nord ed appartenente alla famiglia delle Scrophulariacee.

Può essere coltivata sia in vaso che in piena terra e proprio in questo periodo dell’anno (da inizio aprile a maggio inoltrato) si mostra in tutta la sua bellezza, rallegrando l’ambiente circostante con la sua fioritura dal colore giallo, arancio, rosa o rosso.

Si tratta di una pianta particolarmente indicata per la decorazione di bordure ed aiuole o per la composizione di giardini rocciosi, dove formerà un magnifico tappeto multicolore.

Erbe aromatiche: il rabarbaro

rabarbaro

Il rabarbaro, il cui nome scientifico è Rheum officinale, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Polygonaceae, che cresce spontaneamente in Europa e in Asia. Le piante appartenenti al genere Rheum, che sono circa 60, sono caratterizzate da un rizoma carnoso e da cespi che possono raggiungere altezze anche di tre metri.

Il rabarbaro è una pianta molto antica, pare addirittura che venisse coltivata in Asia già 2700 anni avanti Cristo; il suo nome attuale lo dobbiamo ai Greci che al sostantivo “ra” che indicava questa erbacea, aggiunsero l’aggettivo “barbaron”, ossia coltivato in terre barbare. Il rizoma di questa pianta possiede un caratteristico sapore amaro dalle ha proprietà aromatiche e medicinali, ovvero è in grado di stimolare l’appetito e le funzioni digestive.

Fisicamente, il rabarbaro possiede grossi gambi rossastri che vengono usati in cucina per confezionare marmellate, foglie grandi di colore verde con sfumature rosse, e fiori giallastri, verdi o rossi che spuntano in estate. Il terreno ideale per questa aromatica è quello leggero e sciolto; predilige le esposizioni sol beggiate o a mezz’ombra. Per quanto riguarda le annaffiature, esse devono essere regolari, e gli va fornito del concime organico; inoltre, ogni cinque anni le piante di rabarbaro vanno divise per essere più produttive.

Come piantare la Fragaria vesca

fragaria vesca

Abbiamo già parlato della Fragaria vesca, ossia della fragola di bosco che cresce spontaneamente nelle maggior parte delle nostre regione; queste piantine sono molto facili da coltivare in piena terra e producono all’incirca 100 o 150 grammi di frutta. Adesso è il momento giusto per piantarle.

Innanzi tutto scegliete un posto poco assolato durante le ore calde e lavorate bene il terreno togliendo tutte le erbacce, e compattate la superficie del terreno con un rullo. A questo punto potete piantare la Fragaria lasciando un metro tra un filare e l’altro e circa 40 centimetri tra una piantina e l’altra; in questa operazione è importante che il colletto della pianta affiori dal terreno.