Piante aromatiche: lo zenzero

zenzero

Lo zenzero, il cui nome scientifico è Zingiber officinalis, è una pianta erbacea perenne originaria dell’Asia, appartenente alla famiglia delle  Zingiberaceae, che attualmente viene coltivata in tutti i paesi tropicali; lo zenzero è conosciuto fin dall’antichità come pianta medicinale e terapeutica. È provvisto di un grande rizoma aromatico, fusti eretti con due file di foglie lanceolate e spighe di fiori giallo-verdastri.

Lo Zingiber officinale può essere consumato anche in casa, procurandosi una radice fresca da sistemare in un vaso di coccio largo e profondo, ricoprendola con del terriccio universale; le annaffiature devono essere regolari e da effettuare appena il terreno appare secco, facendo attenzione a non provocare dei ristagni nel sottovaso, per evitare la formazione di marciumi radicali. La pianta va esposta in una zona soleggiata ma non esposta direttamente alla luce del sole; se intendete usarla come spezia, fate attenzione a non usare concimi e fertilizzanti chimici.

La parte della pianta che contiene i principi attivi è il rizoma, dal quale si ricavano olio essenziale, resine e mucillaggini, che lo rendono così usato come spezia; il rizoma può essere consumato essiccato, polverizzato o anche fresco, tagliato in piccole fette.

Cosmea, maestosa margherita

cosmea

La Cosmea (cosmus bipinnatus)

Fioritura: da giugno a novembre
Impianto: a inizio primavera
Tipo di pianta: annuale semirustica
Altezza max: 60-120 cm

Le cosmee, note anche con il nome di astro del messico, sono grosse margherite con centro giallo e petali dai colori sgargianti che crescono a mazzi formando ampi cespugli alti fino a un metro e mezzo, motivo per cui sono indicate per la coltivazione in piena terra o in grossi vasi (anche se esistono alcune varietà nane). Il mese di maggio è un buon momento per procurarsene qualche esemplare da trapiantare in giardino (la cosmea rientra fra le piante che è possibile acquistare già pronte da trapiantare presso vivai e garden center) ma volendo si può ancora tentare la semina dal momento che si tratta di una pianta a rapido accrescimento.

Quale che sia la vostra scelta, di sicuro vi interesserà saperne di più sulle cure colturali di cui necessita. Quindi, vediamole subito.

Le piante rizomatose

rizomi

Le piante rizomatose sono quelle che presentano il rizoma, ovvero una modificazione del fusto con funzione di riserva; la parola rizoma proviene da “rizo”, che significa “radice” e dal suffisso “oma”, ovvero “rigonfiamento”. Questo in grossamente in genere possiede un decorso orizzontale ed è interrato.

Tra le piante rizomatose si segnalano molte specie di felci, diverse piante acquatiche, come le ninfee, ma anche altri tipi di piante, come l’iris, il mughetto, lo zenzero e l’asparago. Proprio nell’iris, ma anche in diversi tipi di specie vegetali, il rizoma è ricco di tessuti parenchimatici di riserva che conservano amido. In alcune specie come le Angiosperme, serve anche per la riproduzione, in quanto è dotato di gemme che permettono lo sviluppo di nuovi esemplari; per questo, una tecnica di moltiplicazione vegetativa molto usata, è proprio la divisione dei rizomi.

Piante da appartamento: la Quesnelia

quesnelia testudo

La Quesnelia è una pianta molto caratteristica e decorativa, poco diffusa alle nostre latitudini a causa delle difficoltà di ambientamento.

Fa parte della famiglia delle Bromeliacee ed è originaria dell’America meridionale, dove cresce come epifita, ovvero “arrampicandosi” sugli alberi che la ospitano, non comportandosi da parassita, ma assorbendo il nutrimento dalle radici aeree  o dalle foglie.

E’ caratterizzata da un fogliame lungo e stretto, dal colore verde scuro o screziato, a volte con i margini ricoperti di piccole spine. In alcune specie la parte superiore della foglia tende a ripiegarsi verso l’esterno, formando dei riccioli molto decorativi. Le foglie poi sono riunite in rosetta e formano una sorta di pozzetto centrale, utile alla pianta per la raccolta dell’acqua piovana necessaria al nutrimento. I fiori crescono sugli steli al centro della rosetta e possono assumere colorazioni diverse a seconda della specie di appartenenza.

Giardino acquatico: i lavori del mese di maggio

lavori giardino acquatico

Anche il giardino acquatico, che sia un laghetto o un piccolo stagno, per conservare il proprio equilibrio biologico, oltre che per mantenere un aspetto gradevole, ha bisogno di essere sottoposto a periodiche operazioni di manutenzione; in particolare, maggio è il periodo giusto per dividere le ninfee in modo da ottenere nuove piante: ecco come fare.

La profondità dell’acqua necessaria per le ninfee dipende dalle dimensioni raggiunte dalla pianta, ma, in linea di massima, varia da mezzo metro a tre metri; dopo aver estratto le piantine dall’acqua dividete i rizomi lasciando una gemma in ogni pezzetto tagliato.

Se il sul fondale del laghetto c’è il terreno, piantate i rizomi direttamente sul fondo, altrimenti inserite le piantine in un contenitore di grandi dimensioni da porre in profondità, ovviamente dopo averlo riempito di terriccio da giardino e aver coperto il rizoma con un po’ di terra. Se nel laghetto sono presenti dei pesci di grandi dimensioni, proteggete la ninfea appena divisa stendendo sopra al terriccio uno strato di sabbia di circa 2 centimetri.

Come usare il diserbante termico

diserbante termico

Sempre più spesso, per eliminare le erbacce dai vialetti o dai giardini viene utilizzato il diserbante termico, un apparecchio che funziona con una bombola di gas butano, e che quindi distrugge le erbacce tramite il vapore; questo apparecchio è alimentato da una bombola a gas che si trasporta a mano oppure trascinandola su di un supporto dotato di rotelle.

Il diserbante termico può essere usato dappertutto ma è particolarmente utile nei luoghi in cui il sarchietto non basta, ovvero nelle scanalature del pavimento, ai piedi dei muri e nei punti difficili da raggiungere. Usare il diserbante termico è molto semplice; va avvicinata la punta alla zona da trattare in modo che la fiamma si trovi a circa dieci centimetri dalla pianta che si vuole eliminare e estenderla a tutta la zona in questione.

Fiori estivi, le canne da fiore

canna da fiore

Come abbiamo visto nei giorni scorsi, durante il mese di maggio si fa ancora in tempo ad interrare i bulbi che fioriranno ormai in piena estate. Se avete letto i post precedenti sapete già di avere solo l’imbarazzo della scelta fra gladioli, lilium, agapanti, ornitogalli e così via, basta solo che scegliate le specie giuste anche in base agli spazi di cui disponete (balconi o terrazze piuttosto che fazzoletti di terra o piccole aiuole).

Tra tutte le bulbose estive delle quali vi abbiamo parlato merita secondo me una particolare attenzione la canna da fiore, nota anche con il nome di canna indica; si tratta infatti di una pianta davvero meravigliosa, ideale per la coltivazione in piena terra o in vasi molto capienti, che per di più è anche piuttosto facile da curare. Vediamo quindi come coltivarla con successo adottando alcuni semplici accorgimenti:

Canna da fiore, cure colturali

Esposizione

La canna da fiore ama le posizioni soleggiate o in penombra (più indicata se vivete in una zona in cui  in estate la temperatura diventa torrida).

Osmanto odoroso, colore e profumo nel vostro giardino

osmanto odoroso

L’Osmanto odororo (Osmanthus fragrans) è una pianta appartenente alla famiglia delle Oleacee ed originaria di Cina e Giappone, da dove poi ha trovato larga diffusione in tutte le zone temperate del globo.

Si presenta come un arbusto o come un piccolo albero, con foglie opposte ed ovoidali dal colore verde brillante. I fiori – piccoli, bianchi e profumati – fanno la propria comparsa in primavera o in autunno, a seconda della specie, rallegrando sia la vista che l’olfatto. I frutti sono rappresentati da bacche molto decorative di colore bluastro.

Solitamente l’Osmanto odoroso viene coltivato in piena terra, ma non è escluso che possa crescere anche in vaso, raggiungendo dimensioni più contenute, ma ugualmente spettacolare.

Amelanchier rotundifolia, ovvero il Pero corvino

pero corvino

L’Amelanchier rotundifolia, meglio conosciuto come pero corvino, è un arbusto caduco da frutto e da fiore appartenente alla famiglia delle Rosaceae originario dell’America e dell’Europa meridionale.

Il pero corvino possiede foglie di forma ovale e di colore verde opaco, il tronco sottile e la corteccia scura e liscia. All’inizio della primavera spuntano dei fiori bianchi molto profumati e decorativi; in estate produce delle bacche rosse e commestibili, che contengono 4 o 5 semi.

Piante acquatiche: la Cardamine lyrata

Cardamine lyrata

La Cardamine lyrata è una pianta acquatica appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, originaria dell’Asia. Meglio conosciuta come dentaria a nove foglie, questa pianta è una sempreverde che forma abbondanti cespi composti da fusti sottili e allungati di colore verde che presentano molte foglie.

La pianta può svilupparsi sia totalmente immersa nell’acqua che fuori da essa; se si sviluppa sommersa, assume una colorazione verde chiaro, se invece si estende fuori dall’acqua appare di colore verde più scuro. In primavera produce dei piccoli fiori di colore bianco. Le Cardamine sono piante molto utilizzate anche come vegetazione degli acquari.

Bulbi a fioritura estiva, quali in vaso e quali in piena terra?

dalie

Appena ieri abbiamo visto come sia ancora possibile, per tutto il mese di maggio, abbellire giardini, balconi e terrazze trapiantando le piante fiorite già pronte in vaso che è possibile acquistare un po’ dovunque. Se però volete togliervi lo sfizio di “creare” voi dal nulla un vostro angolo fiorito e vedere le vostre piantine germogliare e fiorire potete ripiegare (si fa per dire) sulle bulbose a fioritura estiva, quelle cioè i cui bulbi messi a dimora adesso fioriranno intorno a luglio-agosto.

Avete solo l’imbarazzo della scelta a patto però che vi orientiate sulle piante più adatte allo spazio di cui disponete; alcune bulbose infatto sono ideali sia per la coltivazione in vaso che per quella in piena terra, altre invece si adattano meglio solo ad una di queste due condizioni. Se non avete un giardino e coltivate le vostre piante in balcone farete meglio ad orientarvi su begonie, calle e dalie (varietà nane) che crescono meglio, e in base alla mia esperienza hanno anche una migliore resa estetica, in vaso.

Piante da appartamento: la Tolmiea menziesii

Tolmiea1

La Tolmiea menziesii è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Saxifragaceae originario dell’America settentrionale e centrale, dal portamento strisciante e tappezzante; i suoi fusti sono sottili e ramificati, con grandi foglie di colore verde chiaro, che tendono a cadere durante l’inverno; d’estate produce piccoli fiori dallo scarso valore ornamentale.

La Tolmiea preferisce le posizioni ombreggiate, quindi cresce bene anche in appartamenti poco luminosi; per mantenere rigogliosa questa pianta, il terriccio va tenuto sempre umido, anche se bisogna evitare di lasciare acqua nel sottovaso; in modo da aumentare l’umidità ambientale, ogni tre o quattro giorni è necessario vaporizzare le foglie.

Le piante del mese di Maggio

fiori del mese di maggio

Il mese di Maggio è ormai arrivato e i giardinieri più esperti e organizzati stanno già raccogliendo in buona parte i frutti del proprio lavoro dei mesi scorsi; il loro angolo verde infatti dovrebbe già essere un tripudio di fiori e profumi. Se questo non è il vostro caso però non disperate, avete ancora tempo per ottenere dei buoni risultati rivolgendovi a vivai e garden center presso i quali troverete piantine già cresciutelle pronte da mettere a dimora.

Prima di vedere quali piante, soprattutto fiorite, possiamo interrare con successo nel mese di maggio diamo un breve sguardo ai lavori preparatori indispensabili per una coltura di successo: per prima cosa se decidiamo di mettere a dimora le piante in piena terra lavoriamo il terreno in modo da renderlo soffice e ben aerato, volendo possiamo aggiungere del terriccio universale (a meno di non scegliere piante che abbiano esigenze specifiche come le acidofile), sabbia e concime organico, quindi, una volta scavata una buca, interriamo le piante ricoprendo completamente (ma senza fare pressioni) il pane di terra che le ospita.