Cosmea, maestosa pianta da giardino

cosmea

La Cosmea (cosmus bipinnatus)

Fioritura: da giugno a novembre
Impianto: a inizio primavera
Tipo di pianta: annuale semirustica
Altezza max: 60-120 cm

Le cosmee, note anche con il nome di astro del messico, sono grosse margherite con centro giallo e petali dai colori sgargianti che crescono a mazzi formando ampi cespugli alti fino a un metro e mezzo, motivo per cui sono indicate per la coltivazione in piena terra o in grossi vasi (anche se esistono alcune varietà nane). Il mese di maggio è un buon momento per procurarsene qualche esemplare da trapiantare in giardino (la cosmea rientra fra le piante che è possibile acquistare già pronte da trapiantare presso vivai e garden center) ma volendo si può ancora tentare la semina dal momento che si tratta di una pianta a rapido accrescimento.

Quale che sia la vostra scelta, di sicuro vi interesserà saperne di più sulle cure colturali di cui necessita. Quindi, vediamole subito.

Anguria, coltivazione

coltivazione anguria

Se siete dediti alla cura dell’orto, maggio è il mese giusto per seminare le angurie, o cocomeri che dir si voglia. Ecco quindi alcune indicazioni utili per l’ottenimento di un raccolto soddisfacente:

Per cominciare, prima della semina preparate il terreno con abbondanti concimazioni a base di letame, quindi seminate direttamente in piena terra lasciando cadere 2 o 3 semi di anguria in buche profonde una cinquantina di cm distanziate tra loro un metro, un metro e mezzo. Se disponete di abbastanza spazio e decidete di seminare su più file lasciate invece almeno due metri di spazio tra una fila e l’altra. Naturalmente il vostro orto dovrà essere in pienissimo sole, condizione ottimale per la crescita delle angurie come per quella di ogni altro prodotto orticolo.

Una volta spuntate le prime piantine dovrete procedere al loro diradamento lasciando per ogni buca solo i due esemplari che vi sembrano più promettenti, quindi dovrete impegnarvi al massimo per tenere il terreno ben arieggiato e pulito: zappettate spesso e procedete regolarmente alla eliminazione delle erbacce infestanti; naturalmente il diserbo in prossimità delle giovani piante dovrà essere rigorosamente manuale.

Piante rampicanti: il Cissus

cissus

Tra le innumerevoli piante utilizzate per la copertura di muri e recinzioni, non potevamo mancare di nominare il Cissus (o Cissi), magnifica rampicante appartenente alla famiglia delle Vitacee ed originaria delle foreste tropicali australiane.

Si tratta di un genere che comprende più di trecento specie, la maggior parte delle quali coltivabili sia in vaso che in piena terra, a seconda delle esigenze del provetto giardiniere. Alcune specie, però, mal sopportano le basse temperature invernali, per cui vi consigliamo di chiedere informazioni al vivaista di fiducia prima dell’acquisto.

In ogni caso, stiamo parlando di una pianta dal fogliame molto decorativo, diverso da varietà a varietà, ora allungato e dentato, ora tondeggiante e dal margine liscio. I fiori invece sono molto piccoli e scarsamente interessanti dal punto di vista ornamentale, così come i frutti riuniti in grappoli.

Piante da esterno: il Doronico

doronico

Il Doronico (Doronicum) è una pianta erbacea originaria dell’Europa appartenente alla famiglia delle Asteraceae, caratterizzata dalla formazione di grandi cespugli con foglie di colore verde scuro, che in primavera forma un singolo fiore per fusto a forma di margherita di colore giallo scuro. Il doronico è una pianta adatta ai giardini rocciosi ma soprattutto per le bordure.

L’esposizione migliore per queste piante è quella soleggiata, anche se riescono a svilupparsi pure in mezz’ombra con il rischio, però, di non ottenere una fioritura ottimale; sempre per favorire la fioritura e per allungarla, è bene asportare i fiori appassiti. Queste piante non temono il freddo anche se la parte aerea tende a seccarsi durante l’inverno.

Lavori di maggio: le cure al ligustro

ligustro

Il ligustro è un genere che comprende circa 50 specie di arbusti di differenti forme e colori, ed è una pianta molto utilizzata per realizzare le siepi. Maggio è il mese giusto per prendersene cura e, in particolare, per potarlo e metterlo a dimora, vediamo come fare.

La prima potatura delle siepi di ligustro può essere fatta tranquillamente a maggio, mentre i successivi interventi dovranno essere effettuati appena la vegetazione crescerà fuori della sagoma della siepe. La potatura deve essere fatta con le cesoie ben affilate, in quanto il taglio deve essere netto e preciso. Non appena avrete potato la pianta e l’avrete liberata dai rami caduti a terra, stendete ai piedi di essa del concime minerale complesso e integratelo al terreno zappando leggermente; quando avete finito, procedete con l’irrigazione.

Lavori da fare nell’orto nel mese di maggio

lavori orto maggio

Maggio è il mese giusto per seminare in piena terra i prodotti orticoli caratteristici dell’estate: fagioli, fagiolini, peperoni, zucchine, melanzane, cetrioli ma anche fragole e carote tardo-estive. Per ottenere buoni risultati anche in un fazzoletto di terra occorre però procedere con metodo ed osservare alcune semplici regole: assicuratevi ad esempio che le piante rampicanti (come pomodori e fagioli) abbiano adeguati sostegni che avrete cura di preparare e fissare sin da prima della semina in modo che siano già al proprio posto quando le piantine inizieranno a germogliare.

Una volta fatta la semina o il trapianto degli ortaggi che intendete coltivare il vostro compito principale sarà quello di controllare che le erbacce non li soffochino sul nascere, quindi procedete quotidianamente al diserbo che in prossimità delle giovani piante dovrà essere rigorosamente manuale. Naturalmente dovrete anche irrigare: fatelo costantemente ma evitando inutili eccessi e soprattutto avendo molta cura di non bagnare le foglie; gli eccessi idrici impediscono ai semi di attecchire come dovrebbero ed espongono le coltivazioni a marciumi radicali e malattie fungine.

Arabis, ideale per giardini rocciosi

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L’Arabis o arabide è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Cruciferae ed originaria dell’Europa e dell’Asia, anche se la sua coltivazione è ormai diffusa in tutte le zone temperate del globo.

Può raggiungere i 20 centimetri di altezza, adattandosi perfettamente sia alla coltivazione come tappezzante che all’uso nella decorazione di bordure, aiuole e giardini rocciosi, dove offrirà il meglio di sé dal punto di vista estetico.

Presenta foglie ovali e dentate, ricoperte di peluria, e fiori bianchi, lilla o azzurri, a seconda della specie, molto piccoli, ma così densi da regalare alla pianta un aspetto magnifico nel periodo della fioritura (da inizio primavera ad estate inoltrata).

Il genere Dahlia

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Con il termine Dahlia si indica un genere di piante originarie del Messico appartenenti alla famiglia delle Asteraceae; il nome di queste genere si deve ad Anders Dahl, importante botanico svedese; queste piante sono arrivate in Europa perché i loro tuberi venivano considerati commestibili, ma ben presto i coltivatori si interessarono ai loro fiori e alle differenti varietà esistenti.

Il genere Dahlia comprende circa 12 specie con molti ibridi e varietà; possiedono radici tubeiformi e oblunghe, il fusto eretto, le foglie grandi e i fiori che possono essere molto semplici oppure estremamente decorativi di colore e forma variabile; queste piante possono raggiungere altezze che variano dai 20 centimetri ai 2 metri. Proprio per la loro fioritura coreografica vengono utilizzate come piante ornamentali sia nei giardini che nei terrazzi, ma anche come fiori recisi.

Le Dahlia vengono divise in gruppi in base ad alcuni parametri standard, ovvero la taglia, la conformazione del capolino, cioè dell’infiorescenza e la quantità dei giri di ligule; le varietà maggiormente diffuse e coltivate sono la Dahlia variabilis e la Dahlia juarezi.

Piante rampicanti: la vite del Canada

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La Vite del Canada o Ampelopsis è una pianta rampiacante originaria dell’Asia ed appartenente alla famiglia delle Vitacee, particolarmente apprezzata per la bellezza del suo fogliame rossiccio.

E’ caratterizzata da steli sottili e legnosi, che portano foglie trilobate ed appuntite dal colore rossastro, molto decorative nella copertura di muri e recinzioni. I fiori sono verdastri e fanno la propria comparsa nel periodo che va da maggio a giugno, mentre i frutti sono costituiti da bacche viola o bluastre.

Si tratta di una pianta di facile coltivazione che può resistere egregiamente anche se allevata in vaso, all’interno delle pareti domestiche, dove rappresenta una valida alternativa alla classiche piante da appartamenento.

Il mal del piombo

mal del piombo

Il mal del piombo è una malattia delle piante che deve il suo nome alla colorazione che prendono le foglie che vengono colpite, le quali divengono di un colore grigio-argento. Questa malattia colpisce soprattutto le piante da frutto, in particolar modo il pesco, ma può attaccare anche diverse specie ornamentali.

Il mal del piombo si manifesta nei mesi estivi, in quando è dovuto sia da agenti parassitari, soprattutto dagli acari, ma anche dall’eccessiva esposizione ai raggi solari e alle elevate temperature. Se la causa del mal del piombo sono gli acari, è possibile intervenire con gli appositi acaricidi.

Il genere Phlox

phlox

Il genere Phlox comprende 66 specie di piante erbacee annuali e perenni appartenenti alla famiglia delle Polemoniaceae, originarie del Nord America; le dimensioni variano a seconda della specie: ad esempio, quelle con portamento strisciante e di piccola taglia non superano i 15 centimetri di altezza, mentre ce ne sono alcune che raggiungono il metro e mezzo.

Tutte queste specie hanno in comune il fatto di produrre fiori a stella, riuniti in pannocchie oppure isolati, ma pur sempre abbondanti, che possono essere di diversi colori, tutti molto vivaci; sono variabili anche il periodo di fioritura, ma generalmente va da aprile ad agosto e, in alcuni casi, anche fino ad ottobre.

Le piante del genere Phlox si prestano a diversi utilizzi: quelle con portamento strisciante sono adatte per i giardini rocciosi o ai bordi dei sentieri, le specie che si sviluppano in altezza sono perfette per le aiuole, mentre quelle di taglia media che hanno una fioritura abbondante vanno benne per i balconi.

Lavori mese per mese, cosa fare a maggio

calendario lavori in giardino maggio

Il nostro “angolo verde” richiede sempre impegno e dedizione che si tratti di un giardino, di un terrazzo o di un balcone. Da questo punto di vista il mese di maggio è quello che può dare maggiori soddisfazioni sia ai giardinieri esperti che a quelli alle prime armi; i lavori da fare non sono infatti poi così faticosi e i risultati in termini estetici sono visibili nell’arco di poche settimane o sin da subito.

Vediamo quindi quali sono i lavori da fare in giardini, balconi e terrazze durante questo mese:

Come abbiamo già visto maggio è il mese ideale per abbelire balconi e terrazze con piante da fiore che possiamo comprare già pronte da trapiantare presso vivai e garden center. Alcune sono ideali per la coltivazione in in vaso altre beneficieranno invece della sistemazione in piena terra, al momento dell’acquisto facciamo quindi molta attenzione a scegliere quelle più adatte alle nostre esigenze. Allo stesso modo possiamo seminare le piante a fioritura estiva e, come abbiamo visto, non abbiamo che l’imbarazzo della scelta soprattutto fra le bulbose.

Cocos nucifera, la noce di cocco

cocos nucifera

La Cocos nucifera, meglio conosciuta alle nostre latitudini come noce di cocco, è una pianta appartenente alla famiglia delle Palmae ed originaria dell’arcipelago indonesiano, da dove poi si è diffusa in tutte le zone a clima temperato del pianeta.

Nelle zone di origine viene coltivata per la produzione delle noci di cocco, mentre in questa parte del mondo il Cocos nucifera viene allevato per lo più a scopo ornamentale, per decorare giardini o interni con il suo splendido fogliame.

Si tratta di una pianta caratterizzata da un fusto eretto, che può raggiungere anche i 40 metri di altezza (nella coltivazione domestica non supera i 2-3 metri), con corteccia dal colore grigiastro e chioma costituita da una sorta di corona di foglie lunghe 4-5 metri. I fiori sono piccoli, di colore giallastro, mentre i frutti sono rappresentati da drupe grandi e pesanti, dure all’esterno e più morbide nella parte interna (le classiche noci di cocco, utilizzate sia come frutto fresco che come ingrediente per dolci e bevande).