Begonie, moltiplicazione per talea

begonia elatior talea

Le begonie sono piante piuttosto facili da moltiplicare poichè caratterizzate da una spiccata capacità a produrre nuovi esemplari a partire da porzioni di una pianta madre. La moltiplicazione della begonia può avvenire per talea apicale, per talea da foglia (o da porzioni di foglia) e per divisione da tubero o da rizoma.

Qualunque sia la tecnica di moltiplicazione scelta, abbiate cura di prelevare le talee esclusivamente da piante madri sane per non trasmettere eventuali malattie alle nuove piante. Per lo stesso motivo usate sempre attrezzi da giardino ben puliti e disinfettati. Vediamo adesso come si moltiplicano le begonie per talea, mentre ci occuperemo in seguito della moltiplicazione delle begonie per divisione di tubero o rizoma.

Begonia, moltiplicazione per talea apicale

La talea apicale è una tecnica di moltiplicazione particolarmente adatta per le specie arbustive. Si pratica in primavera o all’inizio dell’estate prelevando dagli steli più giovani talee lunghe 6-8 centimetri con almeno due nodi (i punti di intersezione delle foglie sul ramo). Il taglio va praticato proprio sotto il nodo e le foglie a livello di questo vanno eliminate, così come eventuali fiori o gemme.

Fioriture estive: la Vallota

La Vallota è una pianta bulbosa sempreverde appartenente alla famiglia delle Amaryllidacee ed originaria dell’Africa. E’ caratterizzata da foglie lunghe e nastriformi di colore verde intenso e da fiori imbutiformi di colore rosso (alcune varietà presentano anche colorazioni bianco, arancio o rosa), che restano per diverse settimane a far bella mostra di sé sui lunghi steli.

La particolarità della pianta è data dalla splendida fioritura, ma spesso la Vallota viene coltivata anche per la bellezza del suo fogliame che persiste tutto l’anno, offrendo uno spettacolo di verde molto caratteristico. Si può coltivare anche in piena terra, ma di solito si preferisce l’allevamento in vaso, così da poterla spostare in casa nel periodo più freddo dell’anno.

Impatiens, riproduzione per semina

semina impatiens

Forse non tutti sanno che in natura esiste una differenza tra riproduzione e moltiplicazione: mentre con il termine riproduzione si indica l’ottenimento di nuove piante per semina, per moltiplicazione si intende la formazione di nuovi esemplari direttamente da parti della pianta madre.

Nel caso delle Impatiens, per ottenere nuove piante, è possibile ricorrere ad entrambi i metodi ma mentre la riproduzione per seme è più indicata per le specie pure, per gli ibridi, che non di rado sono sterili (non producono semi), è senz’altro più opportuno ricorrere alla moltiplicazione per talea, anche perchè questa permette di ottenere piante con caratteristiche identiche alla pianta madre.

Impatiens, riproduzione per semina

Semina diretta

Fioriture estive: l’Inula

L’Inula è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteracee ed originaria del Nord America, dell’Asia e del bacino del Mediterraneo. E’ caratterizzata da lunghi fusti ricoperti di peluria e da foglie ovali, appuntite e leggermente dentate. I fiori sono simili a delle grandi margherite, che possono raggiungere anche i sette centimetri di diametro.

Si tratta di una pianta che cresce per lo più allo stato spontaneo, ma resiste ottimamente anche alla coltivazione domestica, sia in vaso che in piena terra. Oltre all’aspetto decorativo, l’Inula è una pianta particolarmente apprezzata dal punto di vista officinale, avendo proprietà espettoranti, calmanti della tosse, diuretiche, stimolanti e vermifughe. Da ricordare infine l’utilizzo in apicoltura, essendo una pianta dalla fioritura lunga con abbondante produzione di polline. Il miele di Inula è tra i più apprezzati nel mercato del settore.

Come coltivare il finocchio

Il finocchio (Foeniculum vulgare) è un ortaggio amico della salute e della linea ed è uno dei protagonisti indiscussi delle insalate estive. Quest’ortaggio, appartenente alla famiglia delle Apiaceae, è conosciuto fin dall’antichità per le sue proprietà aromatiche, e pare che la sua coltivazione risalga al 1500.

Il finocchio è povero di grassi, il che lo rende perfetto per le diete dimagranti, mentre è ricco di fibre e di fitoestrogeni, gli ormoni femminili, il che lo rende perfetto per combattere gli effetti della menopausa e della sindrome mestruale. Inoltre, il finocchio possiede anche proprietà diuretiche e depurative, ed perfetto da consumare sotto forma di tisana  Esistono due varietà di questo ortaggio: il finocchio selvatico, che cresce allo stato spontaneo, e il finocchio dolce di produzione orticola

Il finocchio può essere seminato a partire dal mese di giugno, e se vi trovate in regioni a clima temperato potete procedere fino a settembre; il terreno ideale nel quale seminare il finocchio deve essere soffice ed umido. I semi si trovano in tutti i vivai e nei supermercati, in alternativa potere acquistare le piantine già pronte per essere trapiantate.

Camelie, come sono giunte fino a noi?

camelia origine

La leggenda vuole che le camelie siano giunte in Europa nella seconda metà del ‘700 ad opera di un gruppo di mercanti inglesi del tutto inconsapevoli del reale valore del proprio carico. Questi infatti rimasero inebriati dall’aroma del tè, che viene ottenuto dalle foglie della Camellia sinensis, e chiesero di portare con sè alcuni esemplari di questa pianta. Solo una volta giunti in patria si accorsero però che era stata data loro un’altra varietà di camelia, di grande valore ornamentale ma del tutto priva di ogni proprietà aromatica, la Camelia japonica. La nuova pianta riscosse comunque molto successo tra i loro compatrioti e si diffuse come ornamentale.

Il primo esemplare di camelia giunse invece in Italia alla fine dell’800 e attualmente è ancora possibile ammirarlo al Giardino Inglese della Reggia di Caserta. Proprio da questo discenderebbero, per riproduzione da seme, le prime varietà di camelie a fiore rosso. Fu quindi nell’800 che la camelia ebbe la sua massima diffusione in Italia e in Europa con la nascita, a Milano, Genova e Firenze, di numerosi vivai specializzati nella sua coltivazione; tuttavia, inspiegabilmente, questo magnifico fiore finì nel dimenticatoio all’inizio del ‘900, forse a causa della scarsità di specie profumate e per la relativa limitatezza delle tonalità di colore disponibili.

Fioriture estive: l’Erythrina crista galli

L’Erythrina crista galli è una pianta appartenente alla famiglia delle Fabacee ed originaria dell’America centrale, molto apprezzata per la particolarità della sua fioritura. E’ caratterizzata da un fusto eretto e spinoso, con chioma ampia e disordinata. Le foglie sono ovali ed appuntite, di colore verde brillante, perenni o decidue a seconda della varietà e del clima. I fiori sono di colore rosso vivo e compaiono sui rami nel periodo estivo, rallegrando l’ambiente esterno con forme molto particolari e lasciando poi il posto a baccelli di colore nero.

E’ una pianta che si adatta perfettamente alla coltivazione in piena terra, essendo resistente alla basse temperature. Generalmente viene utilizzata nella decorazione di parchi e giardini pubblici e privati, ma la si può allevare anche in vaso, dove non raggiungerà altezze considerevoli.

Piante bulbose: il genere Zephyranthes

Zephyranthes

Il genere Zephytanthes comprende circa venti piante bulbose a foglia caduca, appartenenti alla famiglia delle Amaryllidaceae e originarie dell’America. Ci sono diverse specie di Zephytanthes, ovvero a fioritura primaverile, estiva e autunnale, ma generalmente le più coltivate sono quelle a fioritura estiva o autunnale.

Le piante del genere Zephytanthes vengono chiamate anche gigli della pioggia, in quanto durante l’estate e l’inverno vanno in stasi vegetativa per risvegliarsi con l’arrivo delle prime piogge primaverili o autunnali. I fiori delle Zephytanthes sono molto colorati, ovvero rosa, arancio o bianco, e possiedono una caratteristica forma a trombetta; ai fiori seguono delle capsule contenenti i semi.

Tutte le piante del genere Zephytanthes sono di piccole dimensioni e in genere non arrivano neanche al mezzo metro di altezza. Durante i periodi di riposo vegetativo perdono la parte aerea e le foglie si seccano del tutto.

Coltivare le Impatiens in appartamento

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Abbiamo già visto che le Impatiens, o piante di vetro, non resistono ai rigori invernali; è per questo motivo che molte specie, seppure perenni, vengono trattate come annuali. Tuttavia, se coltivate in vaso, le specie o gli ibridi perennanti possono essere poste al riparo in casa al sopraggiungere dei primi freddi. Vediamo quindi quali accorgimenti è necessario adottare per far sì che le nostre Impatiens superino l’inverno e ritrovino tutto il proprio vigore la primavera successiva.

L’ambiente che ospita le Impatiens dovrà essere sufficientemente luminoso; queste però non dovranno mai ricevere la luce diretta del sole. La temperatura ideale è compresa fra i 18 e i 22 °C in appartamento, mentre in serra la temperatura minima atta a garantire la loro sopravvivenza si aggira intorno agli 8-10 °C. Allo scopo di prevenire l’insorgenza di malattie fungine si dovrà procedere alla “pulizia” della pianta mediante l’eliminazione di rametti e germogli che appaiono sofferenti.

Piante officinali: la Calendula

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La Calendula Officinalis è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae originaria dell’Europa medicinale. La Calendula si caratterizza per numerosi fiori a forma di margherita di colore arancione o giallo, che spuntano dalla primavera all’estate e che sono commestibili, questi fiori, infatti, possiedono un delicato aroma di limone perfetto per insaporire le insalate o per le tisane.

La Calendula è una pianta dalla mille proprietà, oltre ai suoi fiori commestibili, viene usata in medicina come pianta officinale, in erboristeria e nell’industria cosmetica per produrre creme e trucchi. La Calendula possiede proprietà toniche, diuretiche, astringenti e antispasmodiche; il decotto di fiori e foglie è molto utile in caso di influenza, mentre il vino preparato con questa pianta aiuta contro il mal di denti.

L’olio essenziale estratto dalla Calendula è molto utile per chi ha l’acne o altre impurità cutanee, e può essere utilizzata anche nei bambini contro la dermatite da pannolino; è un valido aiuto sotto forma di tisana contro i dolori mestruali e come crema è un ottimo decongestionante ed idratante.