Callistemon: le specie più diffuse

Abbiamo già parlato del Callistemon, una pianta a fioritura estiva molto ornamentale grazie alla particolare infiorescenza che nella forma e nella consistenza ricorda uno spazzolino, tanto da venire chiamata comunemente “scovolino”, di colore rosso acceso. In realtà, il nome botanico è proprio Callistemon è si compone di una doppia radice greca: “kalos” che significa “bello” e “stemon”, ovvero “stame”, che si riferisce alla struttura particolare del fiore.

Il Callistemon è originario del continente australiano, ma ormai si è ambientato molto bene al clima del bacino del Mediterraneo, tanto che non è raro vederlo ai tipici oleandri nei giardini di questa zona.

Il Callistemon è una pianta che resiste molto bene al caldo, ma che, al contrario, non sopporta proprio il freddo, tanto che alcune specie non possono essere coltivate al nord. Del genere Callistemon fanno parte circa 25 specie di arbusti e alberi sempreverdi, oggi vi presentiamo le tre specie di Callistemon più diffuse.

Fioriture estive: la Distictis buccinatoria

La Distictis buccinatoria è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Bignoniacee ed originaria dell’Asia e dell’America settentrionale. E’ caratterizzata da foglie ovali o lanceolate di colore verde brillante o rosato a seconda della stagione. I fiori sono a forma di imbuto e fanno la propria comparsa nella stagione estiva, colorando di rosso l’ambiente circostante. Essendo una pianta rampicante, è utilizzata soprattutto nella decorazione di pergolati, recinzioni e muri, dove regala spettacoli diversi nel corso dell’anno.

Predilige la collocazione in piena terra, ma la si può allevare anche in vaso per decorare balconi o terrazzi, sempre fornendole dei sostegni su cui arrampicarsi. Non richiede cure particolari e, una volta messa a dimora, avrà bisogno di pochi interventi per regalare il meglio della sua bellezza. Di seguito, come sempre, trovate la scheda completa di tutte le tecniche di coltivazione.

Impatiens, guida alla scelta delle piante

impatiens scelta pianteLe Impatiens sono piante estremamente facili da reperire in qualunque vivai e garden center, dove vengono vendute, già pronte per la messa a dimora definitiva, come annuali. La scelta delle piante giuste è fondamentale per non andare incontro a esperienze negative ed essere sicuri di acquistare un prodotto in grado di resistere al trapianto e arricchire il nostro giardino con una fioritura abbondante e prolungata sostenuta da un fogliame rigoglioso.

Ma quali caratteristiche della pianta garantiscono la sua perfetta riuscita? Vediamole insieme:

  • Anzitutto le piantine, per quanto giovani, devono mostrare un portamento compatto e uno sviluppo armonico in tutte le loro parti.
  • Le foglie devono essere abbondanti, distribuite su tutta la chioma, “vive” e di un bel verde intenso.
  • Anche i fiori devono essere un buon numero, freschi e dalla colorazione brillante; ben distribuiti in ogni parte della pianta e raccolti in folti grappoli.

Arnica, coltivazione e cure

Abbiamo già dedicato un capitolo all’Arnica, soffermandoci soprattutto sulle sue proprietà officinali. In queste poche righe troverete invece la scheda relativa alle cure colturali e qualche informazione in più su origine e diffusione. Cominciamo col dire che l’Arnica appartiene alla famiglia delle Asteracee ed è originaria delle zone montuose di America e Russia, sebbene la sua diffusione sia ormai giunta fino alle nostre latitudini.

E’ una pianta che cresce per lo più allo stato spontaneo nelle brughiere e sui prati aridi, ma la si può coltivare anche in ambiente domestico, sia in vaso che in piena terra, dove regalerà un tocco di giallo all’ambiente circostante. I suoi fiori, infatti, ricordano vagamente quelli delle margherite e sono molto decorativi per il giardino, oltre a riempire l’aria di un profumo delicato. Prima di lasciarvi alla scheda con le tecniche colturali, vi segnaliamo una curiosità: l’Arnica viene detta anche tabacco di montagna, poiché in passato le sue foglie venivano lasciate essiccare, frantumate e fumate a mo’ di tabacco, appunto.

Come proteggere le piante esposte al sole

Con il sole estivo sono necessari alcuni accorgimenti soprattutto per le piante coltivate in contenitore, che più di quelle che crescono a terra soffrono il caldo, soprattutto se le piante sono esposte a sud, posizione in cui i raggi del sole sono diretti per diverse ore al giorno. Inoltre, ricordate che sui balconi e sui terrazzi le temperature sono sempre più alte di qualche grado rispetto a quelle del giardino in quanto non c’è la terra ad assorbire il calore.

Proprio per questo è necessario predisporre delle protezioni temporanee per le piante, soprattutto in caso di siccità, e fornire alla pianta delle abbondanti annaffiature; se vi dovete allontanare per qualche giorno e non avete l’impianto di irrigazione centralizzato, ecco alcuni consigli.

Se le piante sono sul balcone e avete a disposizione un tendone fisso avvolgibile, apritelo per ombreggiare le piante nelle ore più calde; se non avete la struttura collocateci qualcosa di temporaneo ma di abbastanza resistente ai temporali estivi e al vento; anche un ombrellone può andare bene, sempre da aprire nelle ore più calde, ovvero tra le 11 e le 16.

Camelie, come coltivarle in vaso

camelia in vaso

Anche se le camelie sono perfette per dare un tocco di fascino ed eleganza al giardino, il fatto di non disporre di uno spazio esterno non equivale a dover rinunciare alla loro coltivazione. La camelia infatti può benissimo essere coltivata in vaso e darci le medesime soddisfazioni adeguatamente esposta in balconi e terrazze; a patto però di tenere conto delle sue esigenze che, neanche a dirlo, sono leggermente diverse rispetto a quelle di una pianta coltivata in piena terra.

Cominciamo dal contenitore che naturalmente deve essere abbastanza capiente, in plastica o in cotto purchè dotato di forellini sul fondo che ne assicurino il perfetto drenaggio. Sempre per lo stesso motivo, la base del vaso dovrà essere riempita di ghiaia o di palline di argilla espansa e il terriccio dovrà avere caratteristiche di estrema leggerezza. Rispetto alle camelie coltivate in piena terra quelle in vaso vanno concimate con maggiore frequenza (almeno ogni 15 giorni) ma con dosi di concime più ridotte. Analoghe le esigenze idriche, con annaffiature che dovranno essere ancora più ridotte per le camelie in vaso.

Piante da giardino: il Celastro

Il Celastro (Celastrus orbiculatus) è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Celastracee ed originaria dell’Asia orientale, dell’Australia e dell’America. E’ caratterizzato da fusti molto vigorosi che si attaccano a  sostegni naturali per crescere nel migliore dei modi, arrampicandosi anche per 5-6 metri. Le foglie sono arrotondate, dal margine seghettato e di colore verde scuro.

I fiori sono riuniti in grappoli verdastri, bianchi o gialli, a seconda della specie e del luogo di collocazione. Ma ciò che rende spettacolare la pianta del Celastro è la presenza di frutti molto caratteristici, costituiti da bacche di colore giallo o verde, che aprendosi mostrano nuove bacche di colore rosso vivo.

Solitamente il Celastro cresce allo stato spontaneo, abbarbicato a grossi alberi, ma si può anche coltivare nel proprio giardino, dove regalerà spettacoli diversi per ogni stagione dell’anno. Viene anche coltivato a livello industriale per la creazione di simpatiche composizioni floreali.

Le piante ideali per la camera da letto

Secondo diversi studi alcune piante sarebbero in grado più di altre di purificare l’aria liberando ossigeno nelle ore notturne, a differenza di quanto avviene di solito, in quanto le piante, generalmente, emettono ossigeno di giorno e anidride carbonica di notte.

Proprio le stesse piante, inoltre, sarebbero in grado si assorbire le sostanze dannose che entrano nelle case e provocano l’inquinamento interno, come ad esempio la formaldeide, presente nella moquette, nei sacchetti di plastica ed emessa anche dai fornelli del gas, il benzene, che proviene dal fumo di sigaretta e dal alcune cere per i mobili, oppure come l’ammoniaca, una sostanza presente in diversi detersivi.

Soprattutto in camera da letto, ovvero nella stanza dedicata al riposo, andrebbero collocate questo tipo di piante, utili per rimuovere gli agenti chimici e liberare l’ossigeno di notte. Le piante che si prestano a questo tipo di utilizzo sono la Sansevieria trifasciata, l’ Aloe vera e la Schlumbergera.

Fioriture estive: il Capsicum annuum

Il Capiscum annuum è una particolare varietà di peperoncino ornamentale appartenente alla famiglia delle Solanacee ed originario delle zone a clima tropicale. Si presenta in forma di arbusto o di piccolo albero, con foglie ovali ed appuntite dal colore verde brillante. I fiori bianchi con centro giallo arancio compaiono nella stagione estiva e decorano la pianta per qualche settimana, prima di far posto ai caratteristici frutti.

Questi ultimi sono dei peperoni in miniatura e possono assumere colorazioni diverse (giallo, verde, rosso, marrone), a seconda della specie o del grado di maturazione. Generalmente il Capsicum annuum viene coltivato a scopo ornamentale, sia in vaso che in piena terra, ma non è poi così raro l’allevamento a scopo alimentare, vista la bontà dei suoi frutti saporiti e piccanti. Non dimentichiamo poi la sua importanza come pianta officinale sia per la ricchezza di vitamine che per le proprietà digestive.

Le cure estive per le piante da giardino

Come succede per le persone, anche le piante coltivate in giardino soffrono a causa del caldo torrido dei mesi estivi; la siccità e le temperature piuttosto elevate fanno sì che la traspirazione fogliare sia piuttosto elevata e che, quindi, siano necessarie delle cure mirate e, soprattutto, annaffiature frequenti. Dovete considerare, inoltre, che la maggior parte delle piante si trova in un periodo di intenso sforzo vegetativo, e che, quindi, hanno bisogno di essere aiutate.

Durante i mesi caldi sospendete le concimazioni delle piante coltivate sia in terra che in vaso, ad eccezione di quelle a fioritura estiva. Eliminate regolarmente i fiori appassiti, e ricordate che questa è un’operazione molto importante perché in questo modo la pianta è stimolata a fiorire senza produrre semi, facendole risparmiare, così, molta energia.