Fioriture autunnali: l’Hedera canariensis

L’Edera è una delle piante sempreverdi più comuni alle nostre latitudini, spesso poco amata per “l’abitudine” di attaccarsi qua e là, formando delle radici difficili da estirpare. Ma se opportunamente coltivata, questa pianta può risultare molto utile come rampicante, per coprire pergolate, muri e recinzioni o semlicemente per essere allevata in vaso, all’interno delle mura domestiche. Prendiamo a esempio l’Hedera canariensis, bella da vedere ed estremamente decorativa, sia se coltivata come rampicante che come ricadente.

Fa parte della famiglia delle Araliacee ed è originaria dell’Africa del nord, sebbene la sua diffusione si sia ormai estesa a tutte le zone temperate del Globo. Può essere verde o variegata ed è particolarmente apprezzata per la capacità di adattarsi anche a zone non particolarmente luminose (perfetta quindi per gli angoli della casa con scarsa luminosità). La coltivazione è abbastanza semplice e non richiede particolari accorgimenti, come dimostra la scheda che segue.

Bulbose da piantare a settembre: il Calochortus albus

Il Calochortus albus è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliacee ed originaria dell’America del nord, molto apprezzata alla nostre latitudini sia per la bellezza della fioritura che per la resistenza alle basse temperature. E’ caratterizzata da fusti sottili, che raramente superano il mezzo metro di altezza, e da foglie lunghe e lanceolate di colore verde scuro. I fiori sono penduli, bianchi o rosati, e fanno la propria comparsa nel periodo primaverile, per poi mostrarsi fino all’inizio dell’estate.

Si adatta facilmente sia alla coltivazione in piena terra che all’allevamento in vaso, purché ne vengano rispettate le  esigenze in fatto di illuminazione e innaffiatura. Se volete ravvivare la primavera con i suoi magici colori, è questo il momento di interrare i bulbi, magari facendo riferimento al calendario lunare, di cui abbiamo diffusamente parlato in un capitolo precedente.

Rose recise: come farle durare più a lungo

Un mazzo di rose è un regalo sempre attuale e generalmente molto gradito, a patto di prestare alcune attenzioni, da parte di chi lo dona, nella scelta dei fiori, e nella conservazione del bouquet, da parte di chi lo riceve.

Al momento dell’acquisto dei fiori, chiedete sempre rose in bocciolo perché, anche se vi sembrano meno belle di quelle aperte, dureranno più tempo; le rose più costose in genere durano qualche giorno in più rispetto a quelle economiche, le quali possono piegare il bocciolo senza aprirsi. I fiori vanno acquistati poco prima di consegnarli, in modo da non rovinarli.

Passiamo ora alle accortezze che dovrà tenere chi riceve il mazzo di rose; al momento di sistemare le rose in vaso, osservate se i gambi sono stati tagliati obliquamente: in genere più il taglio è obliquo e maggiore sarà la superficie dalla quale il fiore potrà ricevere nutrimento, cioè assorbire l’acqua dal vaso. Se il taglio non è obliquo, per effettuarne uno nuovo che risponda a queste caratteristiche, dovrete usare un coltello anziché le forbici per evitare di schiacciare i vasi linfatici che favoriscono la risalita dell’acqua.

Fioriture di fine estate: l’Erica settembrina

Tra le piante che fioriscono in settembre è da segnalare l’Erica vagans, una specie di Erica che si caratterizza proprio per la fioritura che avviene in tarda estate; come tutte le eriche, anche la vagans ha un portamento cespuglioso, con foglie aghiformi e i fiori a forma di piccola campanula, di colore rosa oppure rosso porpora.

L’Erica vagans è una pianta piuttosto rustica che, generalmente viene utilizzata per creare una macchia di colore nelle aiuole e nelle bordure, anche se può essere tranquillamente coltivata in vaso ed usata nelle cassette sul terrazzo.

Per assicurarsi un’abbondante fioritura anche l’anno successivo è bene togliere, via via che si formano, le infiorescenze sfiorite ed effettuare una potatura al termine della fioritura o a fine inverno.

Esiste una differenza tra menta e mentuccia

Forse non tutti sanno che il termine “mentuccia” non è semplicemente un vezzeggiativo per indicare affettuosamente l’odorosa menta. Infatti, anche se menta e mentuccia vengono usati come sinonimi essi indicano in realtà due piante differenti: la prima è la Mentha pulegio, la seconda è la Calamintha nepeta, nota anche con i nomi comuni di nepetella o poleggio, ed è caratterizzata da un aroma molto simile a quello della menta ma meno intenso.

Ciò che permette di distinguere senza ombra di dubbio le due piante è però la forma dei fiori, che fanno la propria comparsa in estate; la menta propriamente detta presenta dei fiori arrotondati, mentre la mentuccia produce infiorescenze tubulari che si ergono verticalmente.

Settembre, i lavori nell’orto e nel giardino secondo il calendario lunare

C’è chi pensa che il calendario lunare abbia ben poco a che fare con l’arte del giardinaggio e c’è chi non pianta neanche un seme senza consultare prima le fasi della luna mese per mese. Può l’unico satellite naturale della Terra influire sulla riuscita delle coltivazioni?

Che ci crediate o no, è proprio così e se chiedete informazioni ai vecchi contadini avrete la conferma della teoria. Ma se proprio fate parte della categoria degli scettici, provate almeno per questo mese a seguire il calendario lunare per le vostre semine e controllate poi i risultati.

E allora andiamo a vedere quali sono i lavori da effettuare nell’orto e nel giardino nel mese di settembre, seguendo questo utilissimo strumento che segue la Luna ed i suoi movimenti.

Fiori da piantare a settembre, croco, scilla e viola del pensiero

Tra i fiori da piantare a settembre, insieme a tulipani, narcisi e giacinti, troviamo anche viole del pensiero, crochi e scille. Di seguito vedremo brevemente le caratteristiche generali di questi ultimi mentre per i dettagli relativi alle cure colturali di cui necessitano vi rimandiamo alle apposite schede che troverete seguendo i link.

Viole del pensiero

La viola del pensiero è una pianta fiorita molto resistente al freddo e messa  dimora all’inizio dell’autunno rallegra giardini, balconi e terrazze per tutto l’inverno, fino a maggio; la fioritura però si farà più intensa e vistosa a partire dal mese di febbraio. I fiori, inodori, sono piuttosto grandi, a cinque petali e si trovano in una vasta gamma di colori che vanno dal bianco al nero; i più comuni sono però il giallo e il viola. Come accennato, le viole del pensiero possono essere coltivate con successo sia in vaso che in piena terra purchè vengano esposte in posizioni soleggiate o semiombreggiate. Per ottenere una migliore resa estetica è consigliabile piantare in gruppo varietà dello stesso colore e distanziare ciascuna piantina venti-venticinque centimetri l’una dall’altra.

Cosa piantare a Settembre, giacinti, tulipani e narcisi

Tra i bulbi da piantare a settembre per ottenere delle splendide fioriture primaverili, spiccano senz’altro giacinti, tulipani e narcisi. Mentre per le cure colturali vi rimandiamo alle schede relative di seguito vedremo le caratteristiche generali di ciascuno di essi e vi riveleremo qualche segreto per coltivarle con successo.

Giacinti

Il giacinto è una bulbosa dai fiori vistosi e profumati che è possibile coltivare sia in piena terra che in vaso purchè il terreno sia leggero e ben drenato. Interrare i bulbi in questo periodo dell’anno permetterà alle radici di svilupparsi prima che arrivino i primi freddi e di regalarci lo spettacolo della fioritura tra la fine di marzo e maggio (a seconda della specie). Per la coltivazione in giardino evitiamo accuratamente di concimare il terreno con letame o prodotti organici che potrebbero danneggiare il bulbo; meglio invece orientarsi su concime minerale complesso granulare. I bulbi vanno piantati a una distanza di circa 15 centimetri l’uno dall’altro. Per la coltivazione in vaso il terreno ideale è costituito da un miscuglio di terriccio universale (70-80%) e sabbia (30-20%).

Bulbose da piantare a settembre: la Scilla

La Scilla è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Liliacee ed originaria dell’Africa del nord, dell’Europa e dell’Asia. E’ caratterizzata da fusti lunghi una quindicina di centimetri, che portano foglie strette e lanceolate di colore verde brillante. I fiori sono formati da sei tepali e compaiono nella stagione primaverile, decorando l’ambiente circostante con delle simpatiche stelline blu, azzurre o viola.

E’ una pianta coltivabile sia in vaso che in piena terra, preferibilmente ai piedi di alberi d’alto fusto, che creeranno una protezione naturale durante la stagione fredda. La coltivazione è piuttosto semplice e non richiede cure particolari, se non nella fase della messa a dimora, quando occorrerà individuare la giusta collocazione ed il terreno più adatto. Per il resto, è una pianta che si adatta perfettamente all’ambiente esterno, provvedendo in modo autonomo ai propri bisogni.

Settembre, è ora di piantare le bulbose

L’estate sta per salutarci, ma non è ancora tempo di chiuderci in casa accanto al caminetto, ed è anzi la stagione giusta per eseguire determinati lavori in giardino o in terrazzo. Tra questi, non dimentichiamo di dedicarci all’interramento dei bulbi, per vederli poi fiorire nella prossima primavera o addirittura forzandoli affinché fioriscano in vaso durante la stagione invernale.

Si può infatti procedere in due diversi modi, piantando il bulbo in vaso in un miscuglio di torba, sabbia e pozzolana e ricoprendolo con un sottile strato di terriccio. In questa fase è di fondamentale importanza il fattore-innaffiatura, in quanto il terreno deve essere mantenuto costantemente umido (senza esagerare). Ora basterà tenere il vaso in un luogo fresco e riparato dalla luce diretta ed attendere che spuntino le prime piantine di giacinti ed amarillis, ad esempio, ottimi per questo tipo di coltivazione.