Quando seminare il basilico

Il basilico (Occinum basilicum) è una pianta aromatica originaria di Africa e Asia diffusasi in Europa attraverso il Medio Oriente. Nota già agli antichi romani è ampiamente utlizzata in cucina sia per guarnire e insaporire pietanze che come ingrediente (si pensi al pesto alla genovese, del quale il basilico rappresenta l’elemento centrale).

Il basilico si riproduce per semina: al chiuso da gennaio a marzo, all’aperto da marzo a maggio (dipende dal clima in cui vivete). Il terreno deve essere fertile e ben drenato, la posizione riparata da vento e pioggia (se questo non è possibile ricorrete all’utilizzo di apposite strutture di protezione). Nelle zone a clima più rigido è consigliabile coltivare il basilico in vaso.

Cosa seminare a febbraio, la Dalia

Dopo qualche giornata di sole, il maltempo ha ricominciato ad imperversare su quasi tutta la Penisola, ma questo non deve rappresentare un impedimento per i nostri lavori in giardino. Non vogliamo certo dire che sia opportuno uscire di casa nel bel mezzo di un temporale per piantare questo o quel fiore, ma intanto possiamo dedicarci alla semina in vaso ed attendere che il sole rifaccia la propria comparsa per spostarci all’aperto.

E’ proprio febbraio, ad esempio, il mese giusto per seminare la Dalia, splendida pianta perenne che ci accompagnerà con la propria fioritura per tutta l’estate fino ai primi freddi autunnali. Molti giardinieri fai da te preferiscono propagare la Dalia per divisione di tuberi nella primavera inoltrata, ma se volete avere degli esemplari originali e diversi da quelli che rallegrano il vostro giardino, è più indicata la moltiplicazione per semina, da effettuare proprio nel mese di febbraio, lasciando che le nuove piantine abbiano il tempo di germogliare in un luogo caldo ed asciutto.

Di seguito vi proponiamo la solita scheda relativa alla coltivazione, in modo che possiate fornire le migliori condizioni di vita alla vostra Dalia dal momento della semina fino alla fioritura.

Succhione

Il succhione, detto volgarmente poppatone, è un ramo vigoroso, a

Prezzemolo, marzo è il momento per la prima semina

Il prezzemolo (Petroselinum hortense) è una pianta che cresce spontanea nei paesi mediterranei, ove è nota sin dall’antichità: i greci usavano ornare il capo con dei ciuffi di prezzemolo durante i banchetti, mentre i romani lo adoperavano per adornare le tombe. Oggi invece, come sappiamo bene, il prezzemolo viene ampiamente utilizzato come pianta aromatica per esaltare il sapore di un gran numero di pietanze.

Proprio l’uso frequente ne rende consigliabile la coltivazione domestica, che d’altra parte è semplice e piacevole. Il momento ideale per la prima semina del prezzemolo è il mese di marzo; seminando in questo periodo infatti potete assicurarvi una scorta per l’estate e l’autunno. Per ottenere un raccolto invernale e primaverile dovrete invece seminare una seconda volta, nel mese di luglio.

L’Aspidistra variegata

L’Aspidistra variegata (o Aspidistra elatior) è una pianta da giardino o da appartamento originaria dell’Asia e del continente africano ed appartenente alla famiglia delle Liliacee. E’ costituita da radici rizomatose, dalle quali si sviluppano ciuffi di lunghe foglie molto decorative di colore verde e bianco-crema. I fiori sono poco importanti dal punto di vista decorativo, in quanto spuntano tra le foglie, rimanendo nascosti. La fioritura è di colore rosso porpora e fa la propria comparsa nella stagione estiva.

E’ una pianta che si può coltivare sia ta le pareti domestiche che in piena terra, purché la temperatura ambientale non scenda al di sotto del -5°C. L’Aspidistra variegata è inoltre una pianta molto resistente, riuscendo a crescere anche in condizioni di scarsa luminosità.

Indivia, quando seminarla

L’indivia (Cichorium endivia) cresce spontanea in tutti i paesi del Mediterraneo dove un tempo veniva usata soprattutto a scopi medicinali; attualmente viene impiegata per la preparazione di gustose insalate. Più precisamente, esistono due sottospecie di indivia: indivia riccia e indivia scarola, quest’ultima è ottima anche consumata cotta.

La semina dell’indivia va praticata a scalare, nel periodo compreso fra marzo e agosto: le prime piante, frutto delle prime semine, faranno al propria comparsa verso la fine di maggio e fino alla fine dell’estate, le semine successive daranno indivie in autunno-inverno.

I semi vanno posti in solchi profondi un centimetro e mezzo, distanti circa quaranta centimetri l’uno dall’altro. Su una fila lunga tre metri possono quindi essere coltivate nove-dieci piante. Per crescere al meglio le indivie hanno bisogno di terreni freschi e ben drenati, ricchi di sostanza organica.

L’orchidea Doritis

Tra le tante orchidee coltivate alle nostre latitudini merita un posto di primo piano l’orchidea Doritis, originaria delle zone a clima temperato dell’America e dell’Asia. E’ costituita da un fusto piuttosto lungo che porta foglie larghe e carnose, presenti sulla pianta per gran parte dell’anno. I fiori compaiono numerosi sui fusti (da dieci a venti), sono di colore bianco, rosa, lilla o rosso e fanno bella mostra di sé a partire dalla primavera. La fioritura è scalare e dura per diverse settimane, regalando alla pianta un magnifico aspetto fino al termine dell’estate.

L’orchidea Doritis si coltiva in vaso tra le pareti domestiche, ma può anche essere spostata all’esterno nei periodi più miti dell’anno, garantendole comunque la giusta illuminazione ed irrigazione. Pur essendo un’orchidea estremamente delicata, non è poi così difficile prendersene cura, purché vengano rispettate le sue esigenze ambientali.

Cosa seminare a febbraio, le carote

La carota, il cui nome botanico è Daucus carota, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Umbelliferae tipica delle zone a clima temperato, che viene utilizzata soprattutto come ortaggio.

Le carote possono essere seminate tutto l’anno a seconda delle zone: le regioni meridionali possono essere seminate all’aperto già a febbraio, in modo da ottenere una semina primaverile, a patto di coltivarle in un luogo soleggiato e riparato dal vento; se le condizioni climatiche non permettono una semina in questo periodo, potete effettuarla da aprile a maggio per avere una raccolta estiva oppure da fine agosto alla fine di ottobre per una produzione autunnale e invernale.

Precedentemente, vi avevamo spigato come coltivare le carote in vaso, oggi vediamo come seminarle in piena terra.

Piante rampicanti: l’Evolvulus

L’Evolvulus convolvuloides (detto anche Convolvolo) è una pianta appartenente alla famiglia delle Convolvulacee ed originaria delle zone temperate. E’ caratterizzata da fusti lunghi e sottili che portano foglie spesse, ovali, di colore verde scuro, che tendono a disseccare durante la stagione più fredda dell’anno. I fiori sono di grandi dimensioni e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile, per mantenersi a lungo sui rami, rallegrando l’ambiente circostante con la loro colorazione blu.

E’ una pianta che si può coltivare in vaso, sebbene regali il meglio di sé nell’allevamento in piena terra, dove tenderà a crescere come una rampicante, attaccandosi ai sostegni artificiali e raggiungendo gli 80 centimetri di altezza. In medicina l’Evulvulus convolvuloides è utilizzato nella preparazione dei farmaci per la cura delle patologie legate al sistema nervoso ed in particolare per la perdita di memoria.

Cultivar

Il termine cultivar fu introdotto ufficialmente al XIII Congresso di

Ceduo

Si definisce ceduo un tipo di bosco destinato al taglio

L’orchidea Encyclia

Al genere Encyclia appartengono circa 15 specie di orchidee epifite originarie dell’America centro-meridionale; la forma di queste orchidee dipende dalla specie, tuttavia hanno alcuni tratti comuni come gli pseodobulbi, che producono due lunghe foglie lievemente carnose di colore verde chiaro; i fiori possono essere anch’essi di colore verde chiaro, oppure bianchi o rosati, con puntinature o venature marroni oppure porpora.

Alcune specie di orchidee del genere Encyclia producono fiori molto grandi, altre, invece, presentano dei piccoli fiori riuniti in spighe; sempre a seconda della specie, i fiori sbocciano in inverno oppure in tarda primavera.

Piante tappezzanti: l’Acinos alpinus

Se avete l’esigenza di decorare un giardino roccioso o di ricoprire un angolo morto del vostro giardino, potete puntare sulla coltivazione dell’Acinos alpinus, una pianta tappezzante particolarmente gradevole per la vista per via della coloratissima fioritura. Si tratta di una pianta originaria delle zone montuose dell’Europa centrale e meridionale ed appartenente alla famiglia delle Lamiacee.

E’ costituita da fusti relativamente sottili, che portano foglie ovali o lanceolate, spesse e ruvide, di colore verde scuro. I fiori sono di forma tubolare, riuniti in verticilli di colore viola e ricoperti di peluria. Il periodo migliore per godere della bellezza della pianta è quello che va dalla tarda primavera alla fine dell’estate, quando l’Acinos alpinus produrrà un gran numero di fiori, colorando di viola aiuole, vasi e giardini rocciosi.

Pollone

Con il termine pollone si indica un ramo vigoroso, con