Lonicera, il caprifoglio del Giappone

Sotto il nome di Lonicera vanno circa 180 specie di arbusti e rampicanti per lo più decidui, raramente sempreverdi, appartenenti alla famiglia delle Caprifoliaceae. Le foglie sono di colore verde brillante, ovali; i fiori tubulosi, bianchi o gialli, fanno la propria comparsa tra la primavera e l’autunno a seconda della specie. La Lonicera, detta anche caprifoglio, ama le posizioni soleggiate o in penombra e i terreni fertili e ricchi di humus. Teme l’attacco degli afidi ed è particolarmente soggetto a malattie quali oidio e mal del piombo. Si tratta comunque di piante piuttosto rustiche e di facile coltivazione.

La moltiplicazione del caprifoglio può avvenire per seme o per talea: la moltiplicazione per talea può essere fatta in estate prelevando dal fusto talee lunghe circa 10 cm che vanno collocate in contenitori riempiti con una miscela di sabbia e torba. Nella primavera successiva è possibile rinvasare ciascuna piantina in vasi di circa dieci centimetri di diametro, mentre la messa a dimora definitiva potrà avvenire solo in autunno.

Arredamenti giardino: la primavera risveglia il desiderio

E’ primavera e lo sbocciare di fiori primaverili non vi basta? Cogliete al volo l’occasione e decidetevi finalmente a rinnovare il vostro giardino. Non vi è momento migliore per lasciarsi prendere dalla fantasia e farsi catturare dall’estro creativo. La bella stagione non porta con sé solo rinnovato vigore nell’ambiente e nella flora, ma dà una spinta alla vita anche per noi, portandoci ad essere  più attivi e gioiosi. E quindi più propositivi.

Incanaliamo questa rinnovata energia nell’arredamento del nostro giardino.

Piante rampicanti: la Pyrostegia venusta

Per dare un tocco di allegria e di eleganza al proprio giardino nella stagione primaverile, si può puntare sulla coltivazione della Pyrostegia venusta, pianta appartenente alla famiglia delle Bignoniacee ed originaria del ‘America centro-meridionale, in particolare del Brasile. Si tratta di una pianta con portamento rampicante, con fusti relativamente sottili e foglie lanceolate e lucide di colore verde scuro. Nella stagione primaverile la Pyrostegia venusta si colora di rosso-arancio con fiori del tutto particolari, che doneranno una luce diversa alla pianta.

Si coltiva in piena terra per la copertura di muri e recinzioni, ma la scarsa resistenza alle temperature rigide consiglia una corretta pacciamatura nella stagione invernale. Volendo, si può coltivare la Pyrostegia venusta anche in vaso, dove però non raggiungerà altezze considerevoli.

Progettare il giardino: realizzare un’aiuola con le piante perenni

Con le belle giornate di sole primaverile viene proprio voglia di vivere il giardino, perché, quindi, non allestirlo in modo da avere uno spazio colorato grazie ai fiori delle piante perenni? Le perenni sono piante a portamento erbaceo con le quali si possono progettare aiuole e bordure che nel corso degli anni garantiranno abbondanti fioriture.

Una volta messe a dimora si svilupperanno velocemente e coloreranno il vostro giardino, garantendo una fioritura costante dalla primavera all’autunno. Tra le piante perenni da mettere a dimora in questo periodo sono consigliate la Delfinus, la Liatris, la Heuchera, la Diantus e l’Oenothera.

Al momento della messa a dimora, rispettate le giuste distanze che si attestano intorno ai 30 ai 50 centimetri fra una pianta e l’altra; se volete ottenere dei risultati immediati, piantatele a 30 centimetri di distanza, mentre se volete ottenere una fioritura più tardiva va bene anche una distanza di 50 centimetri.

Fioriture primaverili: la Pereskia

La Pereskia è una pianta appartenente alla famiglia delle Cactacee ed originaria dell’America del centro, molto diffusa anche alle nostre latitudini, dove viene coltivata per lo più come pianta da appartamento. E’ caratterizzata da un portamento arbustivo o rampicante ed i suoi rami sono muniti di spine che le permettono di aggrapparsi ai sostegni. Le foglie sono ovali, con margine ondulato, di colore verde chiaro. I fiori possono assumere colorazioni diverse (dal bianco al rosa, fino al rosso) e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile o estiva, a seconda della specie.

Come detto, si coltiva per lo più tra le pareti domestiche, non essendo in grado di sopportare temperature prossime allo zero, ma durante la bella stagione può anche essere spostata all’esterno, purché la si protegga dal sole diretto e dalle correnti d’aria. Esposizione a parte, la Pereskia non richiede cure particolari, come dimostra la scheda che segue.

Decorazioni di Pasqua, un centrotavola di erba gatta

Pasqua è alle porte e Pollicegreen non poteva esimersi dal dare il proprio contributo ai preparativi per i festeggiamenti. Naturalmente, come avrete intuito dalle immagini, lo faremo con un’idea su come decorare la tavola del pranzo di Pasqua e con l’aiuto della garden designer Dana Frigerio, che ci propone una delle sue creazioni originali.

Per realizzare questa deliziosa composizione vi occorre una capiente zuppiera di ceramica bianca, una piantina di Triticum aestivum, nota anche con il nome comune di erba gatta o erba gatto (facilmente reperibile presso supermercati e garden center) e immagini da ritagliare di coniglietti e papere.

Queste ultime vanno fissate a un leggero sostegno di fil di ferro e quindi sistemate tra le fronde in modo che “svettino” sulla pianta.

Rinnovare il giardino: pensiamoci bene

Decidere di rinnovare il proprio giardino questo momento significa sicuramente aver a che fare con le piante di primavera. Si tratta di un processo positivo ma al contempo molto particolare da seguire. E se avete la possibilità di farvi aiutare da un agronomo, beh è il momento giusto per approfittarne. Soprattutto se avete intenzione di valorizzare istantaneamente il vostro spazio verde e di non voler attendere l’estate per vedere tutto fiorito.

Il consiglio è quello di andare il più possibile per gradi. Va da sè che avete intenzione di ottenere un “giardino istantaneo”, è necessario che vi affidiate a qualcuno di competente.

Lupinus, varietà e cure

Il Lupinus o Lupino è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Papilionacee ed originaria dell’America del Nord, la cui coltivazione è piuttosto diffusa anche alle nostre latitudini. E’ caratterizzato da una rosetta basale formata da foglie palmate, costituite a loro volta da piccole foglie lanceolate di colore grigio-verde. Le stesse foglie si allargano fino a formare un cespuglio, al centro del quale nella tarda primavera e per tutta l’estate compaiono dei fiori riuniti in spighe di colore blu, viola, bianco, rosso o giallo, che possono allungarsi fino a superare il metro di altezza.

Al termine della fioritura faranno la propria comparsa i frutti, del baccelli contenenti semi commestibili. Le specie più diffuse alle nostre latitudini sono il Lupinus albus ed il Lupinus luteus, entrambe coltivabili sia in piena terra che in vaso, dove però raggiungeranno dimensioni più contenute.

I lavori di aprile nel frutteto familiare

Per chi possiede un frutteto familiare, aprile è il mese giusto per dedicarsi alla prevenzione di funghi e malattie che potrebbero danneggiare la pianta e inibire il raccolto; da aprile a luglio, infatti, i controlli vanno intensificati in quanto le piogge primaverili favoriscono la rapida diffusione delle malattie fungine e dei parassiti, che possono essere combattuti con una pulizia completa del terreno o del prato nel quale si trovano le piante.

Per prima cosa è consigliabile smuovere il terreno intorno agli alberi di frutto in modo da individuare il prima possibile la presenza di parassiti o altri elementi dannosi; innanzi tutto dovete recidere i rami rovinati dal freddo oppure colpiti dalle screpolature e rimuoverli insieme alle foglie secche e ai residui delle potature mediante un rastrellamento.

Il materiale organico ricavato è sicuramente un’ottima sostanza nutritiva ma può diventare una pericolosa fonte di propagazione di parassiti, come afidi e cocciniglie, e di malattie fungine, quindi dopo averlo allontanato dai piedi della pianta, bruciate il tutto oppure interratelo con attenzione. Vediamo, quindi, come procedere per fare queste operazioni.

Fioriture primaverili: gli alberi da frutto

Primavera è sinonimo di fiori. Automaticamente scatta il buonumore affacciandosi alla finestra e guardando i prati nuovamente rigogliosi, costellati qua e là da quelle che sono le spontanee fioriture primaverili: primule, papaveri, margheritine. È l’intera natura a risvegliarsi, dimostrando come ogni anno sia possibile il completo rigenerarsi dell’ambiente circostante. Fioriture belle da vedere e decisamente ancora migliori da annusare, gioendo di questo tripudio di colori.

Parliamo oggi di quelle fioriture tipiche degli alberi che con la bella stagione riempiono i nostri occhi e ci indondano di grazioso profumo.

Semine di aprile: l’Enkianthus

L’Enkianthus è una splendida pianta ornamentale appartenente alla famiglia delle Ericacee ed originaria del continente asiatico, molto diffusa anche alle nostre latitudini. E’ caratterizzata da portamento arbustivo o arboreo con fusto eretto molto ramificato e foglie lanceolate con margine dentato, di colore verde scuro (arancio o rossastro nella stagione autunnale). I fiori sono campanulati, riuniti in ombrelle di colore bianco crema, rosa o rosso e fanno la propria comparsa nella tarda primavera, per poi rallegrare gran parte dell’estate.

Il periodo migliore per la semina dell’Enkianthus è la primavera, in particolare il mese di aprile, avendo l’accortezza di far crescere le piantine in contenitore per almeno un paio d’anni prima della messa a dimora definitiva.Volendo, lo si può coltivare anche in vaso, ma in questo caso le dimensioni della pianta resteranno piuttosto contenute e la fioritura sarà meno abbondante.

Fiori di campo primaverili: si sveglia la natura

C’è una vecchia canzone italiana che recita “è primavera, svegliatevi bambine”. Non vi è colonna sonora più adeguata da far andar a tutto volume, se al posto delle bambine si inseriscono nella strofa le parole “fiori di campo primaverili”: lungo le strade, nei giardini e negli spazi verdi incolti, con l’arrivo della stagione calda è anche sbocciato un tripudio di colori ed odori. Le api iniziano a manifestarsi nuovamente nei prati alla ricerca di polline fresco.

Tutto è gioia, colore, profumo.

Dietes bicolor, ovvero il Giglio dell’Amazzonia

Il Dietes bicolor, meglio conosciuto come Giglio dell’Amazzonia, è una pianta rizomatosa perenne o annuale, appartenente alla famiglia delle Iridacee ed originaria dell’Africa del sud. E’ caratterizzata foglie nastriformi di colore verde chiaro, che possono superare il metro di lunghezza. Nella stagione primaverile tra le foglie spuntano dei fiori molto appariscenti di colore bianco con macchie scure al centro. Ogni singolo fiore ha una durata piuttosto limitata nel tempo, ma la pianta non perderà mai il suo fascino, poiché le nuove fioriture continueranno a sbocciare per l’intera primavera e fino al termine dell’estate.

Il Giglio dell’Amazzonia si coltiva in piena terra, dove creerà delle magnifiche macchie di colore, ma può essere allevato anche in vaso in simbiosi con altre piante rizomatose o bulbose, in modo da creare dei contrasti di tinte spettacolari e decorativi.