Franciacorta in Fiore: viaggio tra tradizione e colori

E’ iniziata ieri, e proseguirà per tutto il weekend la rassegna floristica “Franciacorta in fiore”. La primavera è in assoluto la stagione più adatta per la tenuta di qualsiasi evento floristico che si rispetti. La rinascita delle piante dopo il lungo “letargo” dell’inverno, le bulbose che rinascono: tutto diventa una festa di colori e profumi. E mai come nel mese di maggio è possibile vivere tutto ciò. Questa pregevole manifestazione, organizzata ancora una volta dal Comune di Cazzago San Martino, nel Bresciano, dallo scorso anno può fregiarsi non solo delle più belle rose di maggio, ma anche diu una Medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica.

Ancora una volta, grazie alla partnership con interlocutori di una certa importanza, darà modo ai suoi visitatori di venire a contatto con il meglio che la botanica può offrire.

Fioriture primaverili, l’Armoracia

L’Armoracia è una pianta aromatica perenne, appartenente alla famiglia delle Brassicacee ed originaria dell’America del Nord e del continente australiano. Si tratta di una pianta costituita da radici molto lunghe e da grandi foglie rugose di colore verde brillante, più o meno scuro. I fiori sono piccoli, bianchi, e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile.

Pur avendo un aspetto particolare, l’Armoracia (detta anche Rafano, Cren o Barbaforte) solitamente non viene utilizzata come pianta ornamentale, ma coltivata per lo più a scopo officinale, come antibiotico o come stimolante per il sistema circolatorio. In ogni caso di può anche usare per la decorazione del proprio giardino, poiché è in grado di regalare macchie di colore all’ambiente esterno, riempiendo con le sue larghe foglie tutto lo spazio a propria disposizione.Volendo, la si può coltivare anche in vaso, per poi utilizzarne le radici come condimento per le insalate.

Le piante rampicanti che amano il sole

Come abbiamo visto, nonostante sia nella natura delle piante rampicanti ergersi in altezza alla ricerca del sole, alcune di esse, quali edera, aristolochia e gelsomino di san giuseppe, crescono meglio se poste in posizioni ombreggiate o semiombreggiate; di contro, ve ne sono altre che danno maggiori soddisfazioni quando coltivate in pieno sole, fra queste: glicine, bignonia e buganvillea.

Glicine (Wisteria)

Il glicine è una pianta rampicante volubile che si contraddistingue per la spettacolare, profumatissima, fioritura primaverile. L’epoca di impianto coincide con la primavera o con la piena estate. Non richiede grandi cure colturali, cresce bene in qualunque tipo di terreno, a patto che non sia troppo calcareo, e si accontenta di annaffiature sporadiche.

Piante velenose per conigli: scopriamone alcune

Torniamo a parlare di conigli, e di un giardino o di un terrazzo appositamente composto per favorirne la convivenza con il proprio compagno umano. Un giardino, o una porzione di esso dedicato a questo piccolo animale non solo da allo stesso la possibilità di scorrazzare libero abbattendo l’insorgere di problemi come la crescita di unghie incontrollata, ma al contempo può rappresentare un’ottima fonte di cibo per il lapino. Accertarsi che siano presenti le erbe spontanee delle quali si nutre non è la sola azione da fare. Bisogna anche accertarsi che non vi siano piante dannose per la sua salute. Piante velenose per conigli? Una frase da tenere bene a mente: i pericoli in un giardino possono essere molteplici.

Non molti infatti sanno che tra le erbe spontanee che naturalmente spuntano in primavera, ve ne sono diverse altamente tossiche per il coniglio.

Cosa piantare a maggio, la Thunbergia

Se avete provveduto alla semina della Thunbergia in contenitore all’inizio della primavera, è arrivato il momento di trasferire le piantine in piena terra, affinché abbiano il modo di crescere e di trasformarsi in splendide rampicanti. Maggio è proprio il mese ideale per trapiantare questo tipo di pianta, originaria del continente africano ed appartenente alla famiglia delle Acanthacee.

Si tratta di una pianta con fusti abbastanza sottili, lunghi sino a tre metri, che portano foglie ovali ed appuntite di colore verde scuro. I fiori possono assumere colorazioni diverse (porpora, giallo, arancio, azzurro o viola) e fanno la propria comparsa nella tarda primavera, per poi restare sui fusti fino ai primi freddi dell’autunno. Si tratta di una pianta di facile coltivazione, che si adatta perfettamente alla copertura di muri, staccionate e pergolati, aggrappandosi ai tutori e crescendo rapidamente in altezza.

Le piante rampicanti che amano l’ombra

Sappiamo bene che le piante rampicanti si accrescono in senso verticale alla ricerca del tanto agognato sole, non è difficile dunque dedurne che la gran parte di esse prosperi in posizioni soleggiate. Tuttavia, esistono alcune specie che si adattano senza problemi anche a posizioni ombreggiate o semiombreggiate rappresentando così la scelta ideale per chi vuole abbellire un angolo del giardino non sempre irradiato dal sole: è il caso di Aristolochia, Edera e Gelsomino di San Giuseppe.

Aristolochia

Al genere Aristolochia appartengono circa 55o specie diffuse nelle regioni tropicali e subtropicali del mondo. La gran parte di esse sono rampicanti caratterizzate da uno sviluppo rapido e vigoroso che le rende ideali per la copertura di grate e recinzioni. Le foglie, di colore verde chiaro, sono ovate o cuoriformi, i fiori, particolarissimi, sono formati da un lembo a forma di lingua e da una struttura tubulare giallo-verdastra. L’Aristolochia è una pianta velenosa e la maggior parte delle specie emette un cattivo odore se “strofinata”.

Incendi, attenzione al vostro giardino

A molti potrà sembrare assurdo, ma non di rado, specialmente se si abita in campagna, vi è il rischio che con l’avvicinarsi della stagione calda e soprattutto con il suo arrivo si sviluppino degli incendi. Per quanta attenzione possiate farci, per quanta cura possiate utilizzare nel tenere in buone condizioni il vostro spazio verde, potreste avere a che fare con l’incuria di un vicino, o con una superficie riflettente che involontariamente dia fuoco alla vegetazione.

Sono molte le casualità che possono presentarsi e dare vita ad un incendio proprio nel giardino di casa vostra. Tentiamo di fare il punto della situazione sulle maggiori cause e scopriamo come prevenirle. Ovviamente si tratta di consigli mirati per riuscire ad affrontare l’emergenza. Non dimenticatevi che bisogna sempre rivolgersi ai vigili del fuoco in caso di incendio.

Fioriture primaverili, la Phylica ericoides

La Phylica ericoides è una pianta arbustiva perenne appartenente alla famiglia delle Rhamnacee, molto diffusa nel bacino del Mediterraneo. Si tratta di una pianta costituita da fusti lunghi fino a 40 centimetri, che formano ampio cespi disordinati. Le foglie sono lineari, di piccole dimensioni e di colore verde brillante, mentre i fiori sono riuniti in una sorta di palla terminale di colore bianco candido.

Solitamente la Phylica ericoides si coltiva in piena terra, dove formerà delle splendide macchie di colore per tutto il corso della primavera, ma essendo una pianta poco resistente alle temperature rigide dell’inverno, la si può coltivare anche in vaso, dove però raggiungerà dimensioni più contenute. La coltivazione di questa pianta è abbastanza semplice e non richiede interventi particolari. In genere basta collocarla nella giusta posizione (meglio se in pieno) e ricordarsi di innaffiarla due o tre volte al mese.

Piante rampicanti, una parete di edera

Le piante rampicanti trovano, in natura, sostegno sui rami delle altre piante piuttosto che sui tronchi e sulle pareti rocciose;  quando vengono coltivate in parchi e giardini invece possono arrampicarsi con facilità anche su muri, pergolati, grate, recinzioni e pareti.

D’altra parte, esistono alcune rampicanti talmente vigorose da non poter essere lasciate crescere liberamente a ridosso di altre piante (che siano alberi o arbusti) perchè finirebbero per danneggiarle irreparabilmente. E’ questo il caso dell’edera i cui rami sono in grado di creare profondi solchi anche sui tronchi degli alberi più imponenti.

Fiori secchi: ed arredi la casa con gusto

I fiori, con il loro profumo ed i loro colori possono rappresentare un ottimo compendio di arredamento. Hanno asservito a questo compito per secoli, venendo cambiati spesso, freschi, per rendere le stanze dei signori, ma anche le casupole più semplici eleganti e di un certo tenore. Un fiore mantiene la sua bellezza e le sue peculiarità anche se seccato ad arte. E questo concetto è stato assimilato in modo molto forte dagli arredatori del XX secolo, che hanno iniziato a concepire il suo utilizzo per abbellire lo spazio abitabile.

Composizioni, veri e propri mazzi creati ad arte, un pout-pourri di profumo: sono molti i modi nel quale un fiore secco può trovare la giusta collocazione all’interno di un appartamento.

Cosa piantare a maggio, la Clematide

Se volete riempire di colore il vostro giardino nella stagione primaverile ed estiva, è proprio nel mese di maggio che dovete provvedere alla semina della Clematide, una pianta appartenente alla famiglia delle Ranunculacee ed originaria del continente asiatico e dell’Europa. Si tratta di una pianta caratterizzata da portamento rampicante, con fusti legnosi più o meno sottili e foglie di colore verde scuro. I fiori sono di notevoli dimensioni, di colore bianco, rosa o viola e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile (a seconda della specie anche in estate o in autunno).

La Clematide si coltiva in piena terra, essendo in grado di resistere al freddo dell’inverno, adattandosi perfettamente all’allevamento nei pressi di muri, pergolati e graticci, dove si arrampicherà fino a raggiungere dimensioni considerevoli. Non richiede cure particolari, se si esclude la collocazione in pieno sole e l’innaffiatura frequente nella stagione più calda dell’anno.

Fiori di Bach, Impatiens

Nella terapia con i fiori di Bach, il rimedio Impatiens è indicato per le persone impazienti e iperattive al punto da non tollerare coloro che gli stanno attorno, poichè percepiti lenti e inadeguati. Il tipo Impatiens è irrequieto e irritabile, va su tutte le furie al minimo contrattempo o ritardo, prende decisioni affrettate, è incapace di rilassarsi.

Nonostante sia spesso una persona intellettualmente molto dotata la sua indole aggressiva e insofferente lo condanna alla solitudine.

Linguaggio dei fiori: il Tulipano

Tra i fiori primaverili il tulipano è sicuramente uno di quelli più apprezzati. La sua eleganza, il suo profumo sono così particolari che questo magnifico fiore è una delle espressioni più caratteristiche e benvolute in tutti i campi della floristica. La sua impalpabilità, la sua colorazione lo rendono un immancabile in mazzi e composizioni. Appartenente al genere delle Liliacee ed originario della Turchia, questa florescenza cresce spontanea anche in alcune zone di Italia.

Ma quale significato si può donare a questa bulbosa? Regalandola cosa esprimiamo? Scopriamolo insieme.

Anthemis arvensis, ovvero la Camomilla bastarda

L’Anthemis arvensis, meglio conosciuta come Camomilla bastarda, non è una pianta molto apprezzata dal punto di vista ornamentale, ma può essere usata come tappezzante, per ricoprire angoli morti del giardino e scarpate di difficile coltivazione. i tratta di una caratterizzata da fusti piuttosto esili, che portano rosette basali di foglie lanceolate. I fiori sono simili a quelli della margherita, con petali bianchi, spesso ripiegati verso l’esterno, e parte interna giallo oro. Viene detta Camomilla bastarda poiché nell’aspetto somiglia molto alla Matricaria recutita, pur non avendo lo stesso odore e le stesse proprietà.

Solitamente l’Anthemis arvensis si trova come pianta spontanea nei prati delle zone a clima temperato, ma – come detto – può anche essere coltivata in ambito domestico nella copertura di zona impervie, dove si comporterà alla stregua di una tappezzante, ricoprendo tutto lo spazio a propria disposizione.