La Nandina, bella in inverno e in primavera

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La nandina domestica è un arbusto sempreverde di origini cinesi appartenente alla famiglia delle Berberidaceae; è una pianta piuttosto resistente e si presta alla coltivazione in giardino dove offre uno spettacolo imperdibile per gran parte dell’anno. La nandina raggiunge infatti un’altezza abbastanza elevata (fino a 2 metri di altezza) ed è dotata di un bel fogliame variegato che diventa particolarmente appariscente in autunno quando assume una colorazione rossastra che permane fino a primavera inoltrata. Durante l’inverno invece la nandina si ricopre di bacche rosse molto decorative che fanno bella mostra di sè fino alla comparsa di deliziosi piccoli fiori bianchi a primavera.

Quanto alle cure colturali, la nandina domestica gradisce esposizioni soleggiate o in penombra ma è comunque una pianta piuttosto resistente alle basse temperature anche per periodi di tempo piuttosto lunghi. Le irrigazioni si rendono invece necessarie solo per le giovani piante e per lo più esclusivamente durante i periodi più caldi dell’anno; le piante poste a dimora già da qualche anno invece possono accontentarsi dell’acqua piovana, a meno che non vi siano lunghi periodi di siccità. In ogni caso, le innaffiature devono essere moderate ed occorre attendere che il terreno si asciughi tra un intervento e l’altro.

Il terreno ideale deve essere sciolto, soffice e ben drenato ma la nandina si adatta bene alla comune terra da giardino anche non particolarmente ricca di materiale organico. Le potature non sono necessarie, basta infatti eliminare i rami secchi o danneggiati perchè l’arbusto mantenga un portamento compatto; lo stesso vale per le concimazioni, anche se in inverno è bene intervenire con una pacciamatura a base di stallatico per favorire la fioritura e la maturazione delle bacche. La moltiplicazione avviene per seme in primavera.

Per concludere una curiosità: la nandina è considerata sacra nel suo paese d’origine, dove è ritenuta un arbusto portafortuna.

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