Mosca dei semi, insetto parassita

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Abbiamo imparato, a spese delle nostre piante, che molte tipologie di mosche non sono un problema per noi umani quanto per le nostre colture.  E la mosca dei semi, un insetto parassita abbastanza diffuso nel nostro paese, è purtroppo uno di quelli. Cerchiamo di capire insieme come combatterlo.

Non vogliamo farla più tragica di quello che sia, ma la mosca dei semi è uno di quegli insetti dei quali è bene augurarsi di non essere mai colpiti. Non è tanto pericoloso per la pianta ormai sviluppata di per se stessa, quanto per i germogli e le giovanissime plantule. Tale mosca è ovviamente un dittero appartenente al sottordine dei brachiceri ed alla famiglia degli antomidi. La mosca dei semi è lunga circa 2-3 millimetri, il cui corpo è caratterizzato principalmente a un colore grigiastro. Le sue larve, di grandezza simile agli adulti, sono di colore biancastro e apode. I danno, come spesso accade con questo tipo di insetti avviene sui giovani germinelli e come già indicato sulle plantule ed è causato direttamente dalle larve che con la loro attività trofiche scavano delle vere e proprie gallerie negli ipocotoli, nella piumetta e nei cotiledoni, provocando quasi sempre la morte delle piantine o un impianto malriuscito delle stesse.

Il ciclo vitale di questo insetto è abbastanza regolare. Esso sverna come pupa nel terno per poi sfarfallare nel periodo di aprile-maggio. Esemplari che ovidepongono sul terreno, le cui larve con la bella stagione migrano sulle piante ospiti. La mosca dei semi predilige in particolare le leguminose, le liliacee e le piante di fagiolo. La lotta contro questo insetto è di tipo chimico. Essa viene eseguita quando l’attacco dei parassiti è di tipo endemico. La disinfestazione delle aree di solito avviene con prodotti specifici granulari o fumigazioni. Spesso si agisce anche con un intervento in piena terra attraverso formulazioni ben calibrate subito dopo la semina.

Photo Credit | Diptera.info

 

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