Lombardia e i fiori: i luoghi da visitare

Oggi continuiamo il nostro viaggio itinerante attraverso le bellezze floreali delle regioni italiane parlando della Lombardia e degli spunti che la stessa da in tal campo a tutti i turisti che abbiano voglia di passare del tempo a contatto con la natura riscoprendo le bellezze florovivaistiche della nostra penisola. Oggi visiteremo virtualmente l’orto botanico di Brera ed il roseto “Niso Fumagalli” di Monza.

Due luoghi davvero interessanti e al contempo molto diversi nella loro natura. Partiamo prima di tutto dall’orto botanico di Brera: si tratta di una vera e propria isola verde all’interno del centro di Milano. Un piccolo paradiso attorniato da cemento del quale non solo si può visitare il palazzo, importante testimonianza storica del passato, ma soprattutto il suo parco, un vero e proprio giardino popolato da tantissimi alberi differenti in grado di raccontare una loro storia individuale.

Non solo: è anche possibile anche visionare delle bellissime vasche ellittiche settecentesche, e delle aiuole in mattoni originarie dei secoli scorsi ed oggi restaurate.

Visitando la Lombardia, se si è appassionati di florovivaismo, non si può non recarsi a visitare il roseto di Monza. Esso nato per volontà di Niso Fumagalli, industriale e Presidente della Candy, fondatore dell’Associazione Italiana della Rosa. Il roseto vede la luce nel 1964, e non senza poche difficoltà, ma grazie all’impegno dell’architetto Francesco Clerici dell’architetto Vittorio Faglia, due noti professionisti dell’epoca, tutto riuscì alla perfezione dando modo al roseto di nascere ed espandersi su un terreno ondulato ma organizzato secondo settori  armoniosi e funzionali. Sebbene il giardino non fosse ancora concluso, nel 1965 ebbe luogo il primo premio indetto dall’associazione, quello della Rosa profumo migliore.

Concorsi che tutt’oggi allietano questo spazio verde, visitabile dal pubblico e contenente al suo interno centinaia di specie differenti di rose, partendo dalle rose canine, fino a quelle più comuni. Interessante notare come la suddivisione in zone sia stata effettuata tra antico e moderno.

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