Il genere Lobivia

Lobivia

Al genere Lobivia appartengono circa cento piante facenti parte della famiglia delle Cactacee; il nome di queste piante è l’anagramma di Bolivia, ovvero il paese nel quale sono maggiormente diffuse, anche se molte sottospecie sono coltivate in tutta l’America Latina e Centrale. Le Lobivia sono piante succulente di forma cilindrica o sferica, dalla struttura costonata e spinosa; se vengono messe a riposo durante l’inverno in un luogo fresco e asciutto producono grandi fiori colorati.

Le piante del genere Lobivia non sopportano le temperature inferiori ai 4°C. Le Lobivia vanno innaffiate regolarmente in estate, mentre d’inverno non è necessario bagnarle; queste succulente si riproducono per seme in primavera, e poi contestualmente, possono essere moltiplicate per polloni.

Tra le specie più coltivate ci sono: la Lobivia aurea, la Lovibia backebergii, originaria della Bolivia che produce fiori rosso carminio, la Lobivia famatimensis, dai fiori che vanno dal giallo al rosso, la Lobivia hertrichiana, originaria del Perù dai fiori scarlatti, la Lobivia jajoana, dalle infiorescenze rosso scuro e la Lobivia sublimiflora, ricoperta da spine intrecciate e con i fiori rossi.

La Lobivia aurea è originaria dell’Argentina, ha un aspetto globoso e produce fiori gialli e arancio, campanulati, larghi circa 8 centimetri, che spuntano in estate. Si tratta di un piccolo cactus con fusto largo circa 6 centimetri, che va sistemato in pieno sole su substrato fertile, ma ben drenato. A differenza delle maggiori Cactacee, è in grado di superare i rigori invernali, tanto che, in assenza di umidità, sopporta bene anche temperature molto basse. Come le altre Lobivia si può moltiplicare per seme in primavera oppure per divisione dei polloni basali.

Lascia un commento