Dichondra repens per un prato rigoglioso

dichondra repens

La Dichondra repens è un’erbacea strisciane appartenente alla famiglia delle Convolvolacee, molto usata per la formazione dei prati, caratterizzata da foglie tondeggianti che ramificano molto velocemente permettendo alla pianta di propagarsi rapidamente. La Dichondra repens può essere coltivata in quasi tutte le fasce climatiche, anche se predilige le alte temperature, vegeta in tutti i mesi dell’anno e preferisce i suoli acidi o alcalini freschi e poco compatti.

La Dichondra è molto richiesta per la formazione di tappeti erbosi grazie alle sue caratteristiche e alle sue esigenze colturali contenute: non supera mai i 4 o 5 centimetri e non necessita di cure particolari. Se esposta in luoghi soleggiati tende a formare cuscini uniformi, mentre cresce verso l’alto e si dirada se è esposta all’ombra.

La Dichondra si moltiplica principalmente per seme che deve essere distribuito a spaglio sul terreno e ricoperto con uno strato di qualche millimetro di terriccio, che dovrà essere costantemente mantenuto umido fino a quando le piante non ne avranno effettuato la copertura totale; poi le annaffiature dovranno essere diradate.

In contrasto con l’opinione diffusa, la Dichondra necessita di tagli periodici, anche minimi, da effettuare con un normale tosaerba, perché così sostituisce le foglie più vecchie e più grandi con nuovi germogli, aumentando la compattezza del manto.

3 commenti su “Dichondra repens per un prato rigoglioso”

  1. davvero una bellissima pianta ed é di un bel verde ma vorrei fare una domanda per pura curiosita’ e spero nella cortesia di una risposta: andando a trovare dei parenti defunti al cimitero mi é sembrato di vedere tale pianta anche sulle tombe,viene utilizzata tale pianta o era un’altra?

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    • Ciao Nicola, la Dichondra è una pianta molto usata come manto erboso, pertanto può essere usata come sostituta della normale erba. Non avendola vista non saprei dirti che pianta era sulle tombe, ma secondo me, poteva trattarsi benissimo della Dichondra. Grazie per il tuo intervento 🙂

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