L’open space è una soluzione sempre più popolare. Quando lo si chiama in causa, si inquadra un’opzione che, per esempio, è scelta di frequente dai giovani che compiono i primi passi lontani dalla famiglia. No, non stiamo parlando dell’open space salotto-cucina, ma di quello che include l’intera abitazione.
Ispirati ai loft statunitense, questi approcci all’abitare sono un’ottima alternativa ai monolocali – la cui richiesta è calata notevolmente con lo scoppio dell’emergenza sanitaria – in quanto permettono, senza spendere troppo, di avere a disposizione uno spazio notevole.
A questo punto, è naturale chiedersi cosa si debba fare per arredarli al meglio. Un primo consiglio è di dare uno sguardo sul web ai cataloghi di arredamento di design, come quello di Mohd, che offrono innumerevoli soluzioni dal punto di vista estetico e per ottimizzare gli spazi. Nelle prossime righe, abbiamo raccolto anche alcune dritte che speriamo possano rivelarsi utili.
Come gestire la cucina
Quando si definiscono i dettagli di un open space, un doveroso cenno deve essere dedicato alla cucina. Nel momento in cui lo si chiama in causa, ci sono diverse problematiche a cui bisogna fare fronte. Tra queste, rientra la diffusione degli odori. Per evitarla (sarebbe meglio usare il verbo “minimizzare”), è il caso di scegliere una cappa particolarmente potente. Eventualmente, per isolare ulteriormente la zona della cucina, si può valutare l’installazione di una parete a scomparsa in vetro, soluzione all’insegna dell’eleganza.
Attenzione al divano
La scelta del divano è fondamentale nel momento in cui si arreda un open space. Tra gli aspetti da prendere in considerazione troviamo senza dubbio le dimensioni. Dal momento che lo spazio del living non è delimitato da muri e porte, ci si può orientare verso il divano angolare.
Il bello di situazione come quella che stiamo descrivendo riguarda la possibilità di aggiungere anche altri elementi, come per esempio pouf o tavolini da caffè, così da creare un angolo relax perfetto.
Sfrutta le librerie per dividere gli spazi
La nostra vita da un anno e mezzo a questa parte è cambiata radicalmente. Tantissime persone che avevano sempre lavorato in ufficio si sono trovate, da un giorno all’altro, a svolgere la propria professione tra le mura di casa, condividendo gli spazi lavorativi con il partner e con i figli in didattica a distanza. In questi casi, può essere molto difficile trovare il giusto livello di privacy per concentrarsi. Inoltre, lo smartworking, soprattutto per chi ha iniziato a viverlo da zero a inizio 2020, può avere un grosso problema, ossia l’incapacità di separare lavoro e sfera privata.
Se si vive in un open space, queste problematiche risultano amplificate. Per fortuna, con la giusta attenzione ai dettagli dell’arredamento si può, in qualche modo, trovare una quadra. Tra le alleate più utili in questo caso rientrano le librerie freestanding. Questi elementi d’arredo, che possono essere scelti di diversi colori e forme, hanno il pro di essere estremamente facili da spostare.
Non esagerare con gli stili
Premettendo il fatto che la definizione degli interni del proprio open space dipende solo ed esclusivamente dal gusto personale, è il caso di ricordare che, in generale, i designer consigliano a chi opta per questa soluzione abitativa di non esagerare con gli stili. Troppi tutti assieme possono risultare pesanti a livello visivo. L’approccio eclettico ha il suo perché, su questo non ci piove. Non bisogna però dimenticare che stiamo parlando di una casa e non di un negozio di oggettistica etnica o di un locale dove bere l’aperitivo per qualche ora la sera.
L’abitazione è lo spazio dove, soprattutto in questo periodo, si passa tantissimo tempo. Accostare tra loro troppi stili può portare, a lungo andare, a stufarsi. Ecco perché è il caso di sceglierne uno e di declinarlo per la maggior parte dello spazio. Ovviamente nessuno vieta di “rompere” la continuità estetica con qualche soprammobile o con un cuscino del divano che si distacca dallo stile generale dell’abitazione.
Mobili a scomparsa? Sì, grazie!
L’open space è una soluzione abitativa che richiede il mantenimento del massimo dell’ordine. Ecco perché, nel momento in cui la si sceglie, è il caso di valutare i mobili a scomparsa, come per esempio il tavolo. In questo caso, è chiaro che, se lo si tiene sempre aperto, è facile riporci sopra vari oggetti che non aiutano certo a mantenere quell’armonia estetica da sessione di home staging che, parliamoci chiaro, chi sceglie di abitare in un open space in qualche modo ricerca.
Viva il soppalco
Chi opta per l’open space come soluzione per la propria abitazione ricorda spesso il fascino dello sfruttare lo spazio in altezza. Tra le alternative più utili al proposito rientra senza dubbio il soppalco. Nel momento in cui lo si realizza, lo si può utilizzare in diversi modi. Una delle opzioni più apprezzate è senza dubbio la creazione di una zona notte isolata rispetto al resto dell’abitazione. Chi vuole, invece, può dedicare lo spazio del soppalco allo studio o alla stanza dei giochi dei piccoli. Le scelte davvero non mancano!