Coltivazione dello zafferano: suggerimenti e tecniche

Lo zafferano è una spezia, che si ottiene dalla coltivazione di un bulbo, il crocus sativus. Il fiore di questa pianta è sterile, per cui, l’unica metodologia di riproduzione, è la moltiplicazione dei bulbi. La coltivazione della pianta di zafferano, segue un ciclo annuale: dai bulbi che sono impiantati nel terreno, crescono delle spate da cui fuoriescono foglie filiformi di un verde intenso e fiori viola dai cui stimmi si ricava la spezia. I fiori della pianta spuntano in autunno, seguendo questo ciclo fino alla primavera, quando la pianta entra nella fase del riposo vegetativo.

 

Lo zafferano richiede un terreno particolarmente fertile e drenante: l’acqua e i ristagni, tendono favorire a proliferazione il marciume radicale che potrebbe indebolire la pianta e seccarla. Per questo motivo, è sempre consigliabile scegliere un terreno in pendenza, che lasci scivolare l’acqua piovana e che favorisca in questo modo un ottimo drenaggio del terreno. Per quanto concerne il clima, lo zafferano può essere considerato molto resistente agli sbalzi termici: la sua coltivazione, è possibili sia in zone secche e calde, che in zone particolarmente umide e fredde. Necessita però, di una costante esposizione ai raggi solari.

 

Esistono due tipi di coltivazioni per lo zafferano: quella annuale e quella poliennale. Il vantaggio della coltivazione annuale, è quello della conservazione della pianta: essa infatti, viene costantemente ripulita da erbacce e agenti infestanti, per cui, è garantita la sua sicurezza nel tempo. Lo svantaggio però, sta nel dover necessariamente impiantare ed espiantare i bulbi ogni anno. La coltivazione poliennale invece, è più comoda perché non richiede una costante attenzione verso la crescita e lo sviluppo della pianta, ma di contro, la mancata pulizia del terreno, può comportare maggiori probabilità per la pianta di contrarre malattie fungine. Questo, tende a svalutare questa coltivazione, perché i bulbi della pianta di zafferano, hanno un costo abbastanza alto, e la perdita della coltivazione, sarebbe dispendiosa, soprattutto se è per orto o per terreni molto ampi.

 

La pianta di zafferano non richiede particolari accorgimenti: le irrigazioni possono essere ridotte al momento in cui vengono impiantati i bulbi e poi ridotte gradualmente, poiché la stagione in cui avviene questa operazione è quella autunnale delle piogge. Inoltre, bisogna pulire il terreno dalle erbacce che possono causare problemi quali malattie fungine. Inoltre è molto importante che lo zafferano non venga messo a dimora nello stesso terreno per almeno cinque anni, perché anche questo potrebbe causare lo sviluppo di malattie fungine che potrebbero danneggiare la coltivazione.

 

 

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