Le cure di luglio per i bonsai

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Luglio è mese molto caldo e anche i bonsai hanno bisogno di alcune cure particolari, soprattutto quelle che riguardano la protezione dal sole, l’irrigazione e la difesa dai parassiti. In questo periodo, i bonsai devono essere sistemati in una posizione ombreggiata soprattutto nelle ore più calde della giornata; questo vale anche per quelle specie di piante che amano il sole, in quanto il calore potrebbe far aumentare la temperatura del terreno.

In questo periodo, l’annaffiatura è fondamentale per tutte le piante, ma in particolar modo per i bonsai: basti pensare che un solo giorno senz’acqua potrebbe provocare danni seri alla pianta; per evitare stress al vostro bonsai annaffiate al mattino quando la temperatura della terra sarà ancora piuttosto bassa.

Quando il sole non è forte, meglio ancora se non è presente, nebulizzate la chioma; è importante che non ci sia il sole, perché sennò le goccioline d’acqua funzionerebbero come lenti e brucerebbero le foglie.

Giardino acquatico: i lavori del mese di luglio

giardino acquatico

Il lavori del mese di luglio nel giardino acquatico non sono molto impegnativi; l’accortezza principale è quella di tenere sotto controllo alcune piante che tenderanno a colonizzare tutto lo spazio circostante. In particolare, dovete fare attenzione alla propensione e ad allargarsi delle ninfee e delle piante galleggianti che potrebbero espandersi troppo togliendo la luce a quelle sommerse.

Un’altra accortezza molto importante da avere, è quella di osservare l’eventuale comparsa di parassiti e di malattie in modo da poter intervenire tempestivamente; in particolare fate attenzione agli attacchi del coleottero delle ninfee, una larva di circa un centimetro di lunghezza e di colore nero, che crea abrasioni nella parte superiore della foglia.

Anche le larve della Nymphula nymphaeta potrebbe colpire le vostre ninfee attaccandosi al bordo delle foglie delle vostre ninfee divorandone qualche centimetro. Questi due tipi di insetti possono essere tenuti sotto controllo utilizzando il Bacillus thuringiensis var Kurstaki, un principio attivo naturale che non provoca danni agli animali che potrebbero vivere all’interno del giardino acquatico e che non è pericoloso per l’uomo.

Come coltivare il rosmarino

rosmarino

Tra le piante aromatiche che possono essere coltivate nel giardino o sul terrazzo non può mancare il rosmarino, una pianta a cui servono poche cure perché è molto resistente. Per coltivare il rosmarino basta acquistare una piantina, anche di quelle che si vendono al supermercato e trapiantarla in un vaso un po’ più grande pieno di terriccio universale e con un buon drenaggio.

La posizione ideale per il rosmarino è quella esposta al sole perché la pianta ama il caldo e si sviluppa bene se posizionata a sud; annaffiate con regolarità, soprattutto durante il primo anno, pur evitando gli eccessi, in quanto una volta sviluppata, la pianta può resistere anche periodi di siccità. Quindi, annaffiate ogni due o tre giorni, e ogni 15 aggiungete del fertilizzante per piante verdi. Se dovete utilizzarlo in cucina, cimate i rami più lunghi tagliandoli con le forbici.

Piante medicinali: la Parietaria

parietaria

La Parietaria è una pianta appartenente alla famiglia delle Urticacee ed originaria dell’area europea. E’ molto diffusa allo stato spontaneo, crescendo nei boschi, tra i sassi e ai bordi delle strade con molta facilità, fino a raggiungere gli 80 centimetri di altezza. Presenta un fusto eretto, peloso, di colore rossastro, mentre le foglie sono ovate ed appuntite, appiccicose e di colore verde brillante. Anche i fiori sono di colore verde e fanno la propria comparsa nel periodo che va da maggio ad ottobre.

Questa pianta non ha un particolare interesse dal punto di vista decorativo, mentre viene utilizzata largamente a scopo officinale, avendo proprietà depurative, espettoranti, diuretiche, sudorifere ed emollienti. Le sue foglie possono anche essere lessate e consumate come verdure, oppure usate fresche nel condimento delle insalate. Due nota negative per la Parietaria, vale a dire la presenza di pollini, che possono creare fastidiose allergie in alcuni soggetti, e la sua presenza massiccia nei giardini e sui muri, che la fa considerare al pari di una pianta infestante.

Le piante carnivore da tenere in appartamento

pianta carnivora

Le piante carnivore sono piante che si nutrono di piccoli insetti, tanto che vengono chiamate anche piante insettivore; sempre più persone decidono di coltivare una di queste piante per cercare di controllare gli insetti che, con la bella stagione e le finestre aperte, entrano più facilmente in casa, senza ricorrere agli insetticidi.

Attraverso diverse modalità e delicati meccanismi, queste piante catturano gli insetti per assicurarsi i nutrienti che gli servono, in particolar modo l’azoto contenuto nelle proteine degli insetti. Tra le piante carnivore più adatte ad essere coltivate in appartamento ci sono la Drosera capensis, la Dionaea muscipula, la Sarracenia purpurea e la Nepenthes che, tra l’altro, sono anche quelle che catturano maggiormente gli insetti.

Per quanto riguarda la coltivazione, in via generale, le piante carnivore vanno in riposo vegetativo in inverno; durante questo periodo vanno tenute in un ambiente umido, annaffiarle una volta alla settimana ed eliminare le foglie morte o appassite per non far sviluppare la muffa. In primavera e in estate vanno sistemate in mezz’ombra lontano dai raggi del sole e annaffiarle in modo da mantenere costante l’umidità del terreno.