L’Orchidea cefalantera

Tra le varie specie di orchidea, merita una menzione particolare la Cephalanthera (o Cefalantera), splendida pianta originaria dell’Europa e dell’Asia, molto diffusa alle nostre latitudini, specie nelle zone collinari e montane. E’ caratterizzata da un fusto lungo fino a 40 centimetri, dal quale spuntano delle foglie lunghe e lanceolate di colore verde chiaro. I fiori sono semichiusi, di colore bianco, e fanno la propria comparsa nella tarda primavera, per poi restare a far bella mostra di sé per diverse settimane.

Si trova anche allo stato spontaneo ed è possibile ammirarla soprattutto sull’arco alpino ed appenninico, anche se la raccolta selvaggia ne ha diminuito drasticamente la diffusione. Meglio allora coltivarla nel proprio giardino, dove regalerà grandi soddisfazioni sia nel periodo della fioritura che in autunnoinverno, quando mostrerà solo il fogliame, comunque molto decorativo.

Fiori di Natale: l’Orchidea ascocentrum

Il Natale è ancora lontano, ma è già ora di cominciare a pensare ai regali, per non ritrovarci poi coinvolti nella ressa dell’ultimo minuto, con nessuna idea in testa e pochi spiccioli nel portafogli. E allora ecco un’idea simpatica per il vostro regalo di Natale, da destinare magari alla mamma, alla moglie, all’amico appassionato di giardinaggio ed amante dell’eleganza floreale: l’Orchidea ascocentrum.

Si tratta di una pianta originaria dell’India e del Nepal, appartenente alla famiglia delle Orchidacee e particolarmente apprezzata per la spettacolare fioritura. Le foglie sono allungate, lucide, di colore verde scuro e decorano a pianta per tutto l’anno. I fiori sono di piccole dimensioni, riuniti in mazzetti di colore giallo, rosa o – più spesso – rosso, quindi molto indicati per un regalo floreale che rappresenti una valida alternativa alla classica, scontatissima Stella di Natale. Regalate un’Orchidea ascocentrum per le prossime festività e farete la felicità degli amanti del genere.

L’Orchidea Aspasia

L’Aspasia è una magnifica orchidea originaria dell’America del sud ed appartenente alla famiglia delle Orchidacee. E’ caratterizzata da foglie carnose, strette e lunghe, di colore verde chiaro, portate da fusti lunghi anche mezzo metro. I fiori sono formati da cinque petali di colore verdastro, spesso puntinati di marrone o di viola, mentre il labello solitamente è di colore bianco.

La fioritura fa la propria comparsa nella stagione primaverile o in estate, per durare poi diverse settimane, se si usano i giusti accorgimenti. Solitamente l’Aspasia si coltiva in vaso tra le pareti domestiche o in serra, ma non è escluso che possa anche essere messa a dimora nelle zone con clima invernale non troppo rigido. La coltivazione è abbastanza semplice e bastano poche cure per ottenere risultati sorprendenti.

L’orchidea Laelia

La Laelia è un’orchidea epifita originaria dell’America centrale ed appartenente alla famiglia delle Orchidacee. E’ caratterizzata da numerosi pseudobulbi che formano ciuffi disordinati e da steli che raggiungono anche i 60 centimetri di altezza. I fiori possono assumere forme diverse, a seconda della specie, così come sono differenti i colori (dal giallo all’arancio, dal rosso al viola).

Solitamente la Laelia si coltiva tra le pareti domestiche, non sopportando temperature prossime allo zero, anche se nella stagione calda può essere azzardata la collocazione in giardino o sul terrazzo. Pur essendo una pianta delicata, la sua coltivazione è abbastanza semplice e si adatta anche alle esigenze di coloro che hanno poco tempo da dedicare alle amiche piante. A voi la scheda con le cure culturali di questa splendida pianta.

Piante medicinali, il Maqui

Maqui (Aristotelia chilensis) è una pianta medicinale, nota anche con il nome di Clon, appartenente alla famiglia delle Eleocarpaceae che conta circa dieci generi e quattrocento specie diffuse in Asia, Australia e Sud America. E’ un arbusto sempreverde che si erge fino a 4-5 metri di altezza e viene coltivato sia a scopi ornamentali che medicinali. Più precisamente l’albero è originario della flora spontanea cilena ma è stato adattato alla coltivazione in climi freddi temperati; la pianta infatti è stata introdotta in Inghilterra nel ‘700 e nel’900 negli Stati Uniti, dove viene indicata con il nome di Chilean wineberry. Cresce bene in terreni umidi, ricchi di humus, leggermente alcalini, sia al sole che in penombra, adattandosi senza alcun problema anche a temperature inferiori a 0 °C. Un albero solo è in grado di produrre dieci chili di frutti nell’arco di sette anni.

In particolare, è il succo delle bacche, che fanno al propria comparsa fra dicembre e gennaio, ad avere proprietà terapeutiche come antidiarroico, mentre l’infuso delle foglie viene utilizzato per curare il mal di gola oltre che come analgesico e febbrifugo. Il frutto, dal sapore dolciastro, è ricco di antocianine (cianidine e delfinidine), sostanze antiossidanti responsabili della loro colorazione purpurea e, con tutta probabilità, di molte delle proprietà medicinali che gli vengono attribuite.

L’orchidea Brassavola

La Brassavola è un particolare tipo di orchidea originario dell’America centro-Meridionale (in particolare di Venezuela e Messico) ed appartenente alla famiglia delle Orchidacee. Allo stato spontaneo sono sia epifite che litofite e possono crescere indifferentemente sia nelle zone a clima temperato che in quelle con temperature più basse. Alle nostre latitudini, invece, si consiglia di mantenere la Brassavola in casa o in serra nella stagione più fredda dell’anno, azzardando la collocazione all’esterno solo in tarda primavera, quando ormai è scongiurato il pericolo di gelate tardive.

Quanto alle caratteristiche della pianta, si può dire che è costituita da fusti che possono raggiungere i 60 centimetri di altezza e da una singola foglia di colore verde brillante. I fiori possono essere singoli o multipli, a seconda della specie, e fanno la propria comparsa nel periodo estivo o autunnale, decorando l’ambiente esterno di bianco, giallo o verde chiaro.

Piante officinali: la Carlina acaulis

La Carlina acaulis (detta anche Camaleone o Cardone) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteracee ed originaria dell’Europa centrale, molto diffusa allo stato spontaneo nelle regioni montane del Vecchio Continente. E’ caratterizzata da un rizoma di notevoli dimensioni e da un fusto che difficilmente supera i 10 centimetri di altezza. Le foglie sono di colore vere scuro, ricoperte di peluria ed attraversate da nervature molto evidenti. I fiori sono grandi, solitari, di colore bianco e fanno al propria comparsa nella stagione primaverile, per poi restare a lungo sui fusti.

Come detto, vive per lo più allo stato spontaneo, ma ciò non significa che non possa essere coltivata in ambito domestico, sia come pianta ornamentale (di scarso interesse) che come pianta officinale. La Carlina acaulis, infatti, è infatti utilizzata per le sue proprietà cicatrizzanti, diuretiche, detergenti, toniche, digestive e sudorifere.

Piante acquatiche: la Sagittaria gigante

Se volete arricchire di colore un laghetto, una fontana, un corso d’acqua nei pressi della vostra abitazione, potete puntare sulla coltivazione della Sagittaria gigante (Sagittaria latifolia), una pianta acquatica molto decorativa, appartenente alla famiglia delle Alismatacee ed originaria dell’America del nord. Si tratta di una pianta tuberosa che va collocata su un terreno umido, affinché possa regalare il meglio della propria bellezza nel periodo primaverile, quando dai lunghi fusti si vedranno spuntare delle simpatiche pannocchie bianche, con fiori a tre petali.

Durante la stagione fredda le grandi foglie verdi disseccano e cadono, ma ciò non significa che la pianta stia soffrendo. In questo periodo si può impiantare la Sagittaria gigante in vaso e lasciarla riposare in un luogo fresco ed umido o la si può lasciare nel corso d’acqua, aspettando che la primavera le regali nuova vita.

L’orchidea Cadetia

La Cadetia è un’orchidea epifita (cresce cioè sfruttando l’altezza di altre piante, senza comportarsi da parassita), appartenente alla famiglia delle Orchidacee ed originaria dell’Asia e della Nuova Guinea. E’ caratterizzata da fusti lunghi fino a 60 centimetri, ognuno dei quali produce una sola foglia, lucida, allungata e di colore verde brillante. I fiori si sviluppano dal centro della foglia e fanno la propria comparsa durante l’inverno o in primavera, per rallegrare l’ambiente con tinte pallide (bianco o crema) e con un profumo molto intenso.

Per una buona coltivazione, si consiglia di tenere la Cadetia in casa, essendo una pianta poco resistente alle temperature rigide. Nella stagione calda si può anche tentare l’allevamento al di fuori delle mura domestiche, tenendo però conto delle particolari esigenze della pianta (molta luce, ma mai diretta). Per il resto, la Cadetia non richiede cure particolari e può essere coltivata anche da chi ha poca dimestichezza con il giardinaggio.

L’orchidea Aerangis

Del genere Aerangis, o Erangis, fanno parte circa sessanta orchidee epifite originarie dell’Africa e dell’Asia, caratterizzate dai fusti carnosi, dalle foglie spesse di colore verde scuro, sulle quali appaiono dei puntini grigi, e dai fiori tondeggianti.

I fiori delle orchidee Aerangis appaiono in primavera o in autunno, e sono di forma tondeggiante, molto profumati e di colore bianco, crema o rosa chiaro. Le orchidee del genere Aerangis sono di dimensioni contenute e per questo possono essere coltivate su corteccia.

Piante medicinali: la Valeriana

La Valeriana officinalis è un arbusto perenne appartenente alla famiglia delle Valerianacee, originario delle zone boscose dell’Europa e anche del nord America. Il nome di questa pianta deriva dal latino “valere”, che significa “rigoroso, sano”; la valeriana possiede uno sviluppo cespuglioso e può raggiungere anche i due metri di altezza per 80 centimetri di diametro.

Fisicamente si caratterizza per le foglie di colore verde brillante dalla forma lanceolata e dai piccoli fiori rosa o bianchi che spuntano in estate. La valeriana cresce spontaneamente nelle regioni a clima temperato, tuttavia può essere coltivata anche in giardino, in quanto si sviluppa senza bisogno di cure eccessive: si adatta a tutti i tipi di terreno, anche se preferisce quelli pesanti e neutri, cresce bene sia se rimane esposta al sole che in mezz’ombra, ama i climi temperati, ma resiste anche alle basse temperature. La riproduzione della valeriana avviene in primavera o in autunno per divisione della pianta, oppure in primavera per semina.

La valeriana è nota per le sue proprietà calmanti, tanto che le sue virtù vengono riconosciute anche dall’Agenzia italiana del farmaco, la quale classifica i medicinali a base di valeriana come sedativi che operano sul sistema nervoso centrale.

Erbe medicinali, la gramigna

La gramigna (Agropyron repens), da sempre considerata nulla più che un’erbaccia infestante, è in realtà una pianta erbacea dalle indiscutibili proprietà medicinali. Nota anche con i nomi comuni di dente canino e grano delle formiche, la gramigna può raggiungere un’altezza pari a un metro e mezzo ed è caratterizzata da lunghi rizomi dai quali si dipartono i fusti eretti dotati di foglie strette e piatte di colore verde che si presentano ricoperte da una fitta peluria; verdi sono anche i fiori, che crescono raccolti in spighe da giugno a settembre.

In virtù del suo contenuto di saponine, mucillagini e sali minerali, alla gramigna vengono attribuite soprattutto proprietà depurative, diuretiche ed emollienti. In particolare, grazie alla sua azione diuretica, la gramigna si rivela utile come coadiuvante, sotto stretto controllo medico, nella cura di problemi di salute quali cistititi, prostatiti e calcoli renali oltre che per il trattamento della ritenzione idrica e degli inestetismi della cellulite, ma trova largo impiego anche come antinfiammatorio, antidolorifico, espettorante e febbrifugo.