Felci, approfondiamone la conoscenza

Felci

Come abbiamo visto ieri nell’articolo sulla moltiplicazione delle piante , le specie ornamen­tali fra le più decorative e simpatiche che esistano, sono le felci ed è di queste belle piante ornamentali che ci comincieremo ad occupare da oggi e nei prossimi giorni. 

Le specie raggruppate sotto il termine ge­nerico di «felci» sono moltissime: circa 9000, tra cui esistono pianticelle alte pochi centimetri e le imponenti felci arboree australia­ne, che sono veri e propri alberi alti anche 25 m. Esistono specie spontanee anche nel nostro Paese e specie di origine esotica, coltivate come piante ornamentali da ap­partamento.

Il terriccio ideale è quello costituito da 2/4 di torba, 1/4 di sabbia e 1/4 di terra nor­male.

L’esposizione deve essere assolutamente om­brosa, al riparo dal vento. Nelle regioni del Nord Italia le felci normalmente perdono le foglie, che rivegetano in primavera. È opportuno proteggere i cespi, alla fine dello autunno, con foglie secche.

 

Moltiplicazione delle piante: Marzo è il mese più adatto

felce

Le piante da appartamento nel mese di mar­zo debbono essere curate come indicato nell’articolo Piante da appartamento: consigli utili per la coltivazione. Soltanto nelle regioni più meridionali, dove la temperatura si è ormai stabilizzata e non sono più da temersi pericolosi ritorni del freddo, gli esemplari più robusti potranno essere riportati al­l’aperto.

Una precauzione sempre opportuna è quella di sistemare i vasi contro un muro o sotto una tettoia per evitare i danni dell’eventuale caduta di prolungate piogge. È anche consigliabile procedere alla conci­mazione delle specie ornamentali da appar­tamento usando fertilizzanti organici in pol­vere da spargere sulla terra.

 

Musa velutina, ovvero la Banana rosa

musa ornata

La Musa velutina, conosciuta anche come Banana rosa, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Musaceae originaria dell’Asia, la cui caratteristica principale è quella di essere l’unica specie di banano che riesce a fiorire e a fruttificare anche in appartamento.

Questa pianta raggiunge altezze di circa 150 o 200 centimetri, e in primavera produce delle infiorescenze a rosetta costituite da brattee di colore fucsia alla cui base sbocciano piccoli fiori gialli o arancioni; in estate, poi, alla base delle brattee, maturano i frutti, ovvero delle piccole banane di colore rosa porpora, coperte di una sottile peluria che rende il frutto come ricoperto di velluto.

Queste piccole banane sono commestibili, anche se il loro sapore è un po’ acidulo e dentro alla polpa ci sono grossi semi; proprio per questo la Musa velutina viene coltivata soprattutto come pianta ornamentale.

Tibucina, la primavera si colora di viola

tibucina

La Tibucina (o Tibouchina) è una splendida pianta da interno appartenente alla famiglia delle Melastomacee ed originaria dell’Africa e dell’America del sud.

Ha un portamento rampicante e per svilupparsi nel migliore dei modi ha bisogno dei cosiddetti tutori che ne evitino la ricaduta verso il basso. E’ caratterizzata da un fusto piuttosto esile, dalla forma quadrangolare e dal colore verde, che può elevarsi fino al metro di altezza. Le foglie sono leggermente vellutate, ovali e ruvide, di un verde più scuro rispetto a quello del fusto.

La spettacolarità della pianta è data però dalla vistosa fioritura viola, con grandi infiorescenze solitarie formate da cinque petali. Come detto, è preferibile coltivare la Tibucina all’interno delle pareti domestiche, a meno che non si abiti in zone particolarmente miti, non flagellate dalle tipiche gelate invernali.

Piante da appartamento: la cordilina

cordilina

La cordilina (Cordyline fruticosa) è una pianta da appartamento appartenente alla famiglia delle Agavacee, originaria dell’Australia, ma diffusa anche in Asia. La cordilina presenta foglie grandi che quando sono giovani possiedono un colore rossiccio, ma che diventano verdi con il passare del tempo, di forma lanceolata lunghe fino a 35 centimetri. La pianta inizierà ad assumere l’aspetto di una palma via via che crescerà, in quanto perderà le foglie alla base; può raggiungere un metro e 20 centimetri d’altezza per 50 centimetri di diametro.

Per quanto riguarda le cure di cui ha bisogno, ogni due anni in primavere è consigliato procedere al rinvaso o a rinnovare la parte superficiale del substrato; è inoltre opportuno eliminare con una spugna umida la polvere che si è accumulata sulle foglie. Questa pianta ama le esposizioni indirette alla luce; a proposito delle annaffiature, c’è da sapere che in primavera e in estate bisogna bagnarla due volte alla settimana e vaporizzare le foglie; in autunno e in inverno basterà una volta a settimana, facendo comunque attenzione ad evitare il ristagno di acqua per non far marcire le radici.

Piante da appartamento: il Filodendro

filodendro

Il Filodendro (nome botanico Philodendron) è una pianta appartenente alla famiglia delle Aracee ed originaria dell’America centrale, che comprende all’incirca 300 specie, molto differenti tra loro per forma e dimensione.

In linea di massima, però, si può dire che si tratta di piante rampicanti o striscianti, tutte ornamentali e capaci di rallegrare l’ambiente circostante con le loro foglie di grandi dimensioni, ora ovali ora cuoriformi.

Alle nostre latitudini viene coltivata per lo più in appartamento, dove è davvero difficile ammirararne sia le infiorescenze che i frutti, ma nelle zone tropicali, dove la temperatura ne consente la coltivazione all’aperto, il Filodendro è in grado di regalare uno spettacolo ancor più suggestivo, grazie ai fiori avvolti in spate dal colore giallastro.

Piante da appartamento: la Gloxinia

gloxinia

La Sinningia speciosa, meglio conosciuta come Gloxinia, è una pianta appartenente alla famiglia delle Gesneriacee ed originaria del continente americano. E’ caratterizzata da foglie ovali molto grandi, dal colore verde nella pagina superiore e rosato in quella inferiore e da fiori vellutati a forma campanulare, che possono assumere i colori più disparati (dal bianco al rosa, dal viola all’azzurro).

Per poter regalare il meglio della sua bellezza ha bisogno di parecchie ore di luce (anche 12-14 al giorno) ed è per questo che ha volte per vederla fiorire è necessario aiutarsi con delle lampade, che le assicurino la giusta dose di luminosità. In mancanza di luce artificiale, invece, il periodo della fioritura si limiterà ai mesi compresi tra maggio e settembre, quando le giornate tendono ad allungarsi.

La Gloxinia predilige la coltivazione in luogo riparato, preferibilmente all’interno delle pareti domestiche, chiedendo poi delle semplici cure per mantenere a lungo la sua bellezza. Come coltivarla dunque?

Iberide, il bou­quet della sposa

Iberis

II nome scientifico dell’iberide, ossia Iberìs, deriva dall’antico nome del paese da cui provengono queste piante, l’Iberia, che cor­risponde all’attuale meravigliosa Spagna. Nel linguaggio comune le iberidi prendono vari nomi: «porcellana», «tlaspi», «bou­quet della sposa», «fiocco di neve», «ce­stello d’argento»,  «nevina».

L’iberide, come gran parte delle erbacee perenni, trova ampio impiego in molte zone dei nostri giardini, ma anche e anche sui balconi e sulle terrazze. In modo particolare, l’iberide è indicata per formare ricche bordure e macchie ai margini dei prato, per coprire brevi scarpate, per formare massa cromatica sulle roccaglie di una certa dimensione oppure per ricadere dai muretti a secco.

Le belle corolle delle iberidi si prestano anche al­la realizzazione di composizioni e rappre­sentano una fresca e gradevole decorazione per la casa, tanto più che esse resistono davvero a lungo recise, e, le loro corolle si accordano facilmente an­che con fiori di altra specie purché di colore tenue.

Colocasia, l’orecchio di elefante

colocasia

La Colocasia è una spettacolare pianta appartenente alla famiglia delle Aracee ed originaria delle zone tropicali africane. Alle nostre latitudini cresce spontanea nelle regioni del sud ed in Sardegna, ma può anche essere coltivata sia in vaso che in giardino (nell’ultimo caso sono in presenza di temperature non troppo rigide).

E’ caratterizzata da foglie molto grandi (possono raggiungere i 60 centimetri di lunghezza ed i 40 di larghezza), vagamente somiglianti alle orecchie di elefante. I fusti sono piuttosto robusti, ma anche parecchio molli, per cui non è difficile che finiscano nel terreno sotto il peso del fogliame.

La varietà più interessante è la Colocasia esculenta, altrimenti detta taro, i cui tuberi (del tutto simili a quelli delle patate) vengono consumati come alimenti, sia bolliti che grigliati. Anche le foglie sono commestibili, specie se giovani e consumate alla stregua delle nostre verdure cotte.

Fioriture di Febbraio

fioriture di febbraio

Questo mese, malgrado in qualche regione vi sia ancora possibilità di freddo intenso e di piogge persistenti, indubbiamente rap­presenta il periodo delle sorprese per quan­to riguarda le fioriture. Infatti, anche se in giardino la neve persiste negli angoli più umidi ed esposti a Nord, non è difficile scor­gere l’improvvisa macchia rosa della Bergenia o sassifraga, il lillà dei primi crochi o il giallo vivo delle forsizie, del calicanto, della amamelide o del gelsomino nudiflorum.

In Riviera poi, o nel Centro Sud, la mimosa illumina di lunghi tralci color limone lo sfondo cupo delle magnolie, dei cipressi, dell’alloro, dei lecci e degli eucalipti.

Sulle roccaglie esposte al sole fioriscono i primi anemoni, il quadrifoglio rosa o giallo, il Galanthus, le calendule, qualche timida pratolina o gli ellebori più tardivi. Quasi tutte le piante cominciano a mettere le gemme; nel Sud la fioritura dei mandorli volge ormai alla fine, mentre altrove i peschi cominciano a velarsi di una tenue sfumatu­ra rosa nel cauto aprirsi dei primi petali.

Stephanotis floribonda, ovvero il gelsomino del Madagascar

gelsomino del madagascar

Lo Stephanotis floribonda, meglio conosciuto come gelsomino del Madagascar, è una pianta appartenente alla famiglia delle Asclepiadacee, originaria, appunto dell’isola africana Madagascar; è una pianta rampicante dai rami legnosi, con foglie lucide e coriacee, di colore verde scuro. Come pianta ornamentale è usata soprattutto per i fiori, dal colore bianco e dal profumo delicato, che per la forma ricordano quelli del gelsomino.

I rami flessibili consentono a questa pianta di arrampicarsi su un supporto, come un arco metallico; il gelsomino del Madagascar non sopporta i bruschi sbalzi di temperatura e in inverno preferisce gli ambienti freschi, la temperatura ideale va dai 14 ai 25°C. È molto importante potare i rami, perché dopo la fioritura crescono in modo disordinato. Per quanto riguarda l’esposizione, questa pianta è in grado di sopportare i raggi diretti del sole, purché non troppo intensi.

Morfologia delle piante: le radici

radici

Nel regno vegetale si possono trovare piante molto semplici costituite da una sola cellula, cioè unicellulari, e altre più complesse, cioè pluricellulari. Le piante pluricellulari sono formate da tre organi principali: le radici, il fusto e le foglie, e da altri organi con funzione riproduttiva, ovvero i fiori, i frutti e i semi. Oggi parleremo del primo degli organi principali delle piante, e cioè le radici

Le radici svolgono due funzioni molto importanti: l’alimentazione e l’ancoraggio della pianta al terreno; quest’organo è in grado di assorbire dal suolo l’acqua e i nutrienti indispensabili per la crescita della pianta. In natura i nutrienti si rigenerano in modo spontaneo tramite la pioggia o la decomposizione delle materie organiche, mentre per le piante in vaso bisogna somministrarli periodicamente perché si esauriscono.

Piante da appartamento: la Vriesia

vriesia

La Vriesia o Vriesea è una splendida pianta appartenente alla famiglia delle Bromeliacee ed originaria dell’America centrale e meridionale, parecchio diffusa alle nostre latitudini, dove viene coltivata per lo più all’interno delle pareti domestiche.

La bellezza della pianta sta sia nel fogliame lucido con un meraviglioso effetto chiaro-scuro, sia nella fioritura dalla forma di spada che può assumere colorazioni diverse a seconda della specie. La Vriesia cresce molto lentamente, rallegrando per un lungo periodo di tempo la nostra casa, ma generalmente tende a “spegnersi” dopo la fioritura, lasciando alla base solo qualche germoglio dal quale si producono nuove pianticelle.

In ogni caso, vale la pena adottarla come amica, poiché regalerà uno spettacolo di rara bellezza per tutto l’arco dell’anno, sempre ammesso che venga coltivata nella maniera corretta. Come?

Celosia, ovvero la Cresta di Gallo

celosia

Avete mai sentito parlare di Celosia? Probabilmente no, visto che questa magnifica pianta da giardino è conosciuta comunemente con il nome di Cresta di gallo o Amaranto piumoso, a seconda della conformazione della propria fioritura.

Si tratta di un genere che comprende una sessantina di specie, appartenenti alla famiglia delle Amarantacee ed originarie di Asia, Africa ed America del nord. E’ una pianta caratterizzata da uno stelo succulento e da foglie lanceolate, che assumono colorazioni diverse a seconda della specie di appartenenza.

Le fioriture, seppur differenti da una varietà all’altra, sono tutte ugualmente spettacolari e caratteristiche e rallegrano la vista da giugno a settembre.