Piante da appartamento: il Singonio

Il Singonio è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Araceae, originaria delle foreste dell’America centrale e meridionale; il singonio è una pianta molto longeva, facile da coltivare e, tra i suoi pregi, annovera anche il fatto di essere efficace nel rimuovere dall’ambiente domestico alcune sostanze nocive, come ad esempio, quelle provenienti dalla carta da parati o dalla vernice dei mobili.

Il singonio possiede un portamento cespuglioso, che da adulto diventa rampicante, fino a raggiungere anche i 180 centimetri di altezza; oltre al portamento, con l’avanzare dell’età. l’esemplare cambia anche la forma delle foglie: da quella a punta di freccia delle piante giovani, alle foglie più grandi e con più lobi di quelle adulte; in genere, il colore delle foglie è verde con striature bianche e grigie.

Nei luoghi d’origine, il singonio fiorisce in tarda primavera, mentre in appartamento non succede quasi mai. Generalmente, le piante di singonio vengono coltivate all’interno di vasi sospesi o in vaso con il tutore, attorno al quale possono attorcigliarsi liberamente.

Coltivare le erbe aromatiche in casa

Le piante aromatiche che si mantengono di dimensioni contenute (erba cipollina, prezzemolo, santoreggia, maggiorana, basilico) possono benissimo essere coltivate in casa all’interno di cassette per davanzali o di vasi circolari del diametro di 12-14 centimetri. Cosa c’è di più bello infatti che cogliere direttamente dalla pianta quella fogliolina di basilico che poi useremo per guarnire il sugo? Tuttavia, al contrario di quanto si crede comunemente, il luogo più adatto per la loro coltivazione non è il davanzale interno della finestra o una mensola in cucina, ma all’interno di una stanza luminosa e non troppo umida in prossimità di una finestra o di una porta a vetri.

Questo periodo è il più indicato per trasferire in vaso alcune delle aromatiche perenni che durante l’estate sono state coltivate in giardino, in piena terra: salvia, erba cipollina, maggiorana e menta. Lo stesso può essere fatto con il prezzemolo, anche se è maggiormente opportuno per questo eseguire l’operazione inversa, ossia coltivarlo direttamente in vaso a giugno per poi trasferirlo in casa all’arrivo dei primi freddi. Le cassette o i vasi dovranno però essere riempite con del terriccio molto ricco per ottenere risultati simili a quelli ottenuti all’aria aperta.

Piante da appartamento: il Corinocarpo

Il Corinocarpo, il cui nome botanico è Corynocarpus laevigata, è una pianta da appartamento sempreverde appartenente alla famiglia delle Corynocarpaceae, originaria della Nuova Zelanda. In natura, il Corinocarpo assume le dimensioni di un piccolo albero, con un’altezza di 7-8 metri, mentre se viene coltivato in vaso, si mantiene entro i 200 centimetri.

Questa pianta si caratterizza per il fusto molto ramificato, la chioma di forma piramidale e le foglie di colore verde scuro, dalla consistenza cuoiosa e dalla lunghezza di circa 20 centimetri; la varietà di Corinocarpo “variegata” presenta foglie lucide di colore verde variegato con il bianco crema.

In natura il Corinocarpo produce dei piccoli fiori gialli seguiti da frutti di colore arancioni, che però raramente appaiono negli esemplari coltivati in appartamento.

Piante rampicanti: la Canarina canariensis

La Canarina canariensis è una magnifica pianta rampicante originaria del continente africano ed appartenente alla famiglia delle Campanulacee. E’ caratterizzata da fusti lunghi fino a tre metri, che portano foglie cuoriformi o triangolari di colore verde chiaro. Durante la stagione primaverile (in particolari condizioni anche in inverno) tra le foglie sbocciano dei fiori campanulati di colore rosso o arancio.

Di solito si coltiva in vaso, ma se il clima è particolarmente favorevole, la si può allevare anche in piena terra, posizionandola nei pressi di un muro o di una recinzione, affinché possa aggrapparsi e mostrare in pieno il suo aspetto rampicante. Non necessita di cure particolari, come dimostra la scheda che trovate subito dopo il salto.

Piante da appartamento: l’Aglaonema pictum

Al genere Aglaonema appartengono una sessantina di piante da appartamento, particolarmente apprezzate per la bellezza del fogliame. Della loro resistenza abbiamo già trattato in un capitolo precedente, mentre in questa sede vogliamo occuparci di una varietà molto decorativa, l’Aglaonema pictum, appartenente alla famiglia delle Aracee ed originaria del sud-est asiatico.

I fusti possono raggiungere il metro e mezzo di altezza, ma ne esistono anche delle varietà nane, che difficilmente superano i cinquanta centrimetri. Le foglie sono lunghe e lanceolate, di colore verde brillante, con striature gialle, bianche o verde chiaro. In appartamento non sempre l’Aglaonema pictum riesce a fiorire, ma in particolari condizioni ambientali, mostra delle spate biancastre simili alle calle. La coltivazione è abbastanza semplice e non richiede interventi particolari, come dimostra la scheda che segue.

Lavori di settembre: le cure alla Clivia

In un post di qualche tempo fa vi avevamo parlato della Clivia, una pianta molto resistente capace di adattarsi facilmente a diverse condizioni. Generalmente, la Clivia viene sistemata sulle scale vetrate, luogo nel quale riesce a svilupparsi al meglio, in quanto c’è molta luce filtrata e le temperature non sono eccessivamente rigide. Se durante l’estate la vostra Clivia non ha ricevuto tutte le cure necessarie, da settembre bisogna tornare ad occuparsene con attenzione in modo da farla fiorire abbondantemente la prossima primavera.

La prima cosa da fare è portarla in casa per reidratarla, usando con acqua non fredda e non dura, in modo da creare il giusto grado umidità e pulirla prima di rimetterla sulle scale o nel luogo a lei assegnato.

Per reidratare la Clivia procedete così: per prima cosa bagnate tutta la superficie del vaso, in modo da far giungere l’acqua al terriccio in profondità e non, come spesso accade, solo nella parte superficiale. Non appena il terriccio si sarà asciugato, ripetete l’annaffiatura in modo ancora più abbondante; nei giorni successivi, invece, ritornate a bagnare la Clivia regolarmente, mantenendo bagnato il terriccio ma senza creare ristagni.

Cura delle piante: attenzione ai prodotti lucidafoglie

Le foglie delle piante, quando sono lucide, appaiono ancora più belle, attenzione però, ai metodi che usiamo per lucidarle; in genere, per ottenere l’effetto lucido sulle foglie vengono usati i prodotti lucidafoglie, che però hanno diverse controindicazioni, sia per la salute delle piante che per quella dei bambini e degli animali, che potrebbero venire facilmente a contatto con il prodotto.

I lucidafoglie sono prodotti chimici che, oltre ad impregnare di questa sostanza foglie, fusto e terra, ostruiscono i pori della superficie fogliare, ostacolando la traspirazione e l’evaporazione dell’acqua e causando, così, un ridotto apporto idrico; ovviamente il danno sarà maggiore in base alla quantità di prodotto spruzzato sulle foglie.

Fiori da piantare in autunno: l’Euphorbia robbiae

L’Euphorbia robbiae è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Euphorbiacee (la stessa della Stella di Natale) ed originaria dell’Africa. E’ caratterizzata da fusti lunghi e sottili, che portano foglie lanceolate di colore verde chiaro con sfumature porpora. I fiori sono privi di petali, ma costituiti da brattee color giallo-verde molto decorative, che fanno la propria comparsa all’inizio dell’estate, restando a lungo sui fusti. Anche come fiore reciso l’Euphorbia robbiae ha una durata piuttosto lunga.

Si può coltivare in piena terra solo nelle zone con clima invernale mite, trattandosi di una pianta che non tollera le basse temperature. Nelle altre zone si consiglia la coltivazione in vaso, così da poter ricoverare la pianta all’interno delle pareti domestiche all’arrivo del primo freddo. Per il resto, la coltivazione non richiede accorgimenti particolari.

Fioriture autunnali: l’Hedera canariensis

L’Edera è una delle piante sempreverdi più comuni alle nostre latitudini, spesso poco amata per “l’abitudine” di attaccarsi qua e là, formando delle radici difficili da estirpare. Ma se opportunamente coltivata, questa pianta può risultare molto utile come rampicante, per coprire pergolate, muri e recinzioni o semlicemente per essere allevata in vaso, all’interno delle mura domestiche. Prendiamo a esempio l’Hedera canariensis, bella da vedere ed estremamente decorativa, sia se coltivata come rampicante che come ricadente.

Fa parte della famiglia delle Araliacee ed è originaria dell’Africa del nord, sebbene la sua diffusione si sia ormai estesa a tutte le zone temperate del Globo. Può essere verde o variegata ed è particolarmente apprezzata per la capacità di adattarsi anche a zone non particolarmente luminose (perfetta quindi per gli angoli della casa con scarsa luminosità). La coltivazione è abbastanza semplice e non richiede particolari accorgimenti, come dimostra la scheda che segue.

I lavori del mese di settembre in casa e in terrazza

Anche se le temperature sono ancora alte, settembre è il momento giusto per iniziare a portare all’interno le piante da appartamento e di pensare a come proteggere quelle che invece resteranno in terrazza tutto l’inverno; è molto importante anche adeguare le annaffiature alle temperature che, soprattutto di notte e al mattino presto iniziano a variare, e a fornire le giuste concimazioni in modo da fornire energia alle piante.

Soprattutto alla fine del mese, infatti, ebbene effettuare un’ultima concimatura con un fertilizzante completo di tutti i nutrienti, in modo da permettere alla pianta di affrontare l’inverno nel migliore dei modi. Mano a mano che le temperature scenderanno, limitate le annaffiature; se avete il sistema di irrigazione automatico, ricordate di regolarlo per la nuova stagione predisponendo un solo ciclo di annaffiature, invece dei due previsti in estate.

Piante da appartamento: il Rhoicissus

Il Rhoicissus è una pianta appartenente alla famiglia delle Vitacee ed originaria dell’Africa del Sud, molto apprezzata alle nostre latitudini come pianta da appartamento. E’ caratterizzata da lunghi fusti che portano foglie romboidali e dentate di colore verde brillante, ricoperte di peluria nella pagine inferiore.

La sua coltivazione non richiede accorgimenti particolari, purché le vengano garantite le giuste condizioni di luce. Una volta trovata la posizione adatta, il Rhoicissus regalerà delle grandi soddisfazioni, crescendo molto rapidamente, fino a raggiungere i due metri di altezza. Può essere coltivata in vaso sia come rampicante che come ricadente, oppure può essere utilizzata all’esterno delle mura domestiche nella decorazioni di pergolati, muri e rencizioni, laddove le condizioni climatiche lo consentano.

Il falso papiro

Il falso papiro (Cyperus alternifolius) è una pianta acquatica perenne

Piante da appartamento: la Begonia tamaya

La Tamaya è una particolare varietà di Begonia, molto apprezzata per la caratteristica fioritura. Appartiene alla famiglia delle Begoniacee ed è originaria dell’America del sud ed in particolare del Brasile, da dove poi si è diffusa in tutte le zone a clima mite del globo terrestre.

E’ una pianta caratterizzata da fusti di colore verde chiaro, dai quali partono le foglie allungate ed appuntite con margine dentellato. Generalmente il colore del fogliame è verde brillante, ma non è raro trovare esemplari con macchie o punti di colore bianco o argenteo. La bellezza della pianta è però rappresentata dalla fioritura, costituita da grappoli penduli di colore rosato, che regalano un simpatico spettacolo per diversi mesi nel corso dell’anno.

La Begonia tamaya si coltiva in appartamento, ma nella stagione calda si può anche tentare la collocazione all’esterno delle mura domestiche, facendo in modo che non riceva l’irradiazione diretta del sole nelle ore più calde della giornata.