Uno sguardo ai fiori primaverili da balcone

Con l’arrivo della primavera arriva anche la possibilità di bearsi dei colori che questa stagione porta con sé. Gli alberi producono gemme, l’erba cresce rigogliosa nei prati. Tutti quei fiori spontanei che siamo abituati a vedere nei lati delle strade durante l’estate iniziano pian piano sbocciare. Non cadiamo però nell’errore di pensare che possedere un terrazzo significa non poter godere della bellezza del profumo dei fiori . I fiori primaverili da balcone sono una realtà.

Iniziamo il nostro percorso in questo magico mondo.

Piante da appartamento: la Clusia rosea

La Clusia rosea è una pianta dalla fioritura spettacolare e dal fogliame molto decorativo, particolarmente adatta per riempire nel modo migliore un angolo della casa. Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Clusiacee ed originaria dell’America centro-meridionale e dell’Oceania, coltivata diffusamente anche alle nostre latitudini. La Clusia rosea è caratterizzata da fusti robusti e ramificati con foglie di forma ovale, coriacee, spesse, di colore verde brillante. I fiori hanno notevoli dimensioni e somigliano a quelli delle Camelie; sono di colore bianco o rosato e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile.

Solitamente la Clusia rosea si coltiva come pianta da appartamento, non resistendo alle temperature troppo rigide, ma non è escluso che nella stagione calda la si possa spostare all’esterno, proteggendola però dai raggi diretti del sole nelle ore più afose della giornata.

Piante da appartamento: la Plumeria

La Plumeria, nota anche con il nome di Frangipani, è una magnifica pianta da appartamento originaria dei paesi tropicali ed appartenente alla famiglia delle Apocynacee, particolarmente apprezzata per la fioritura spettacolare. Alle nostre latitudini non raggiunge il metro di altezza ed è coltivata prevalentemente in vaso, ma nelle zone di origine raggiunge dimensioni considerevoli (fino a dieci metri), assumendo un portamento arboreo.

E’ caratterizzata da un fusto resistente e carnoso che porta foglie lanceolate ed appuntite di colore verde più o meno scuro. La fioritura rappresenta la vera bellezza della pianta con colori che vanno dal bianco al giallo, dal rosa al rosso. I fiori sono molto grandi, con 5 o 7 petali, profumati nelle prime ore del mattino, e fanno la propria comparsa nella stagione estiva. La coltivazione non presenta difficoltà particolari, purché si rispettino le esigenze della pianta in fatto di temperatura ed irrigazione.

I lavori di marzo alle piante da appartamento

A marzo le piante entrano nella fase vegetativa, e grazie alle giornate che diventano più lunghe possono godere di più ore di luminosità, anche nel caso delle piante da appartamento; questo è il momento più opportuno per riprendere le annaffiature nel caso in cui siano state sospese durante il periodo invernale, per fornire loro del fertilizzante che le sostenga nel processo di futura fioritura e, per chi possiede un balcone, per iniziare a prepararlo per la stagione estiva.

Anche se le ore di luce aumentano e le belle giornate iniziano a farsi vedere, non fatevi tentare di portare le vostre piante verdi all’aperto: per questa operazione è ancora troppo presto, meglio aspettare la seconda metà di aprile.

A proposito della fertilizzazione, aggiungete all’acqua di annaffiatura, che deve essere a temperatura ambiente, del fertilizzante completo che aiuti la pianta nel suo risveglio vegetativo; annaffiate in modo da far inumidire tutta la terra e smuovete il terriccio almeno in superficie in modo da aerarlo.

Gardenia, coltivazione e cure

La Gardenia è una pianta arbustiva sempreverde appartenente alla famiglia delle Rubiacee ed originaria della Cina, del Giappone e dell’Africa del Sud. E’ caratterizzata da foglie lanceolate ed oblunghe, lucide, cerose, di colore verde scuro, e da fiori bianchi molto profumati che fanno la propria comparsa in primavera ed in estate.

E’ una pianta coltivabile in appartamento per gran parte dell’anno, data la scarsa resistenza alle basse temperature. Solo in estate si può azzardare l’esposizione al di fuori della mura domestiche, garantendo però alla Gardenia il corretto ombreggiamento nelle ore più calde della giornata. Temperatura a parte, è una pianta di facile coltivazione che richiede poche cure, a patto che si trovi la giusta collocazione all’interno della casa.

L’Aspidistra variegata

L’Aspidistra variegata (o Aspidistra elatior) è una pianta da giardino o da appartamento originaria dell’Asia e del continente africano ed appartenente alla famiglia delle Liliacee. E’ costituita da radici rizomatose, dalle quali si sviluppano ciuffi di lunghe foglie molto decorative di colore verde e bianco-crema. I fiori sono poco importanti dal punto di vista decorativo, in quanto spuntano tra le foglie, rimanendo nascosti. La fioritura è di colore rosso porpora e fa la propria comparsa nella stagione estiva.

E’ una pianta che si può coltivare sia ta le pareti domestiche che in piena terra, purché la temperatura ambientale non scenda al di sotto del -5°C. L’Aspidistra variegata è inoltre una pianta molto resistente, riuscendo a crescere anche in condizioni di scarsa luminosità.

Come scegliere il terriccio giusto

La scelta del terriccio da mettere nel vaso è molto importante per lo sviluppo della pianta e quindi è opportuno conoscere quali sono le diverse esigenze delle piante in fatto di terreno; ecco, quindi una panoramica di terricci presenti sul mercato da scegliere in base al tipo di pianta da trattare.

Terriccio universale

Sotto la denominazione di “terriccio universale” si annoverano diversi tipi di prodotto, tuttavia, generalmente questi contengono una buona percentuale di sostanza organica, capacità di trattenere l’acqua e un pH neutro; inoltre può essere arricchito al momento dell’uso con altri prodotti. Questo terriccio è adatto alle piante da fiore oppure per migliorare la qualità del terreno in giardino.

Terriccio per acidofile

Il terriccio per acidofile è un prodotto a base di diverse torbe miscelate tra di loro, quindi è un terreno essenzialmente fibroso e ricco di sostanze organiche, povero di minerali, a ridotta salinità, capace di trattenere l’acqua; questo terriccio è l’ideale per le cosiddette piante acidofile, cioè quelle che amano i terreni a pH acido, come gardenie, ortensie, azalee e camelie.

Lavori di febbraio: il controllo di metà inverno alle piante

A inizio febbraio siamo proprio a metà inverno e quindi è arrivato il momento di controllare lo stato di salute delle nostre piante in vista della prossima primavera; infatti, è meglio controllare ora come stanno le piante che trovarsi con dei seri inconvenienti da risolvere una volta che riporterete i vasi all’aperto.

Il primo accorgimento è quello di controllare che le piante non abbiano perso le foglie; se così fosse, potrebbe essere che le piante siano state collocate troppo vicine ai termosifoni: in questo caso bisogna spostarle immediatamente per non rischiare danni ancora più gravi, fino alla morte della pianta stessa.

Annaffiate adeguatamente le piante e, nel dubbio, abbondate un po’, facendo attenzione a non spruzzare acqua sulle foglie perché potrebbero rimanere delle tracce di calcare sulla pagina superiore.

Piante da appartamento: la Gesneria

La Gesneria è una pianta erbacea che dà il nome alla famiglia delle Gesnariacee. La sua origine si può collocare nell'America del sud, sebbene la sua diffusione sia estesa a tutte le zone temperate del Globo. E' caratterizzata da un fusto sottile che porta foglie ovate e vellutate, di colore verde o argenteo a seconda della specie. I fi

ori sono di colore rosa, rosso o arancio e fanno la propria comparsa in estate o in autunno.

La coltivazione ideale è quella in vaso, all'interno delle pareti domestiche, trattandosi di una pianta che rischia la morte se esposta a temperature inferiori ai 15°C. Può essere esposta in giardino o in terrazzo solo in primavera inoltrata, quando il rischio delle gelate tardive è ormai superato. In ogni caso, è necessario garantire alla Gesneria la giusta illuminazione ed umidità per ottenere dei risultati apprezzabili.

Le piante antinquinanti (seconda parte)

Qualche giorno fa vi avevamo iniziato a parlare delle piante antinquinanti, ossia di quelle piante che riescono a contenere i danni dell’inquinamento interno, provocato dalle sostanze che si trovano all’interno degli ambienti chiusi. Abbiamo visto quali sono le piante utili contro le bioemissioni e quelle consigliate contro la formaldeide, oggi vi illustreremo quali sono le altre piante antinquinanti.

Le piante contro benzene e xilene

Le piante ideali contro sostanze inquinanti come xilene e benzene, agenti prodotti da materie plastiche, vernici ed adesivi, sono: la Dracena, che è in grado di assorbire, oltre alla formaldeide, anche xilene e toluene, l’edera, efficace nei processi antinquinamento indoor anche nelle specie di piccola taglia e lo spatifillo, una pianta particolarmente indicata per assorbire l’acetone presente in detersivi e cosmetici.

Le piante antinquinanti (prima parte)

Le piante antinquinanti

Le piante da appartamento non servono solo ad abbellire la casa o a renderla più accogliente: ci sono molte piante utili ad assorbire le sostanze inquinanti che sono naturalmente presenti negli ambienti chiusi. Anche se può sembrare strano, negli ambienti chiusi, compresi quelli in cui si pensa che l’aria sia salubre, ci sono degli agenti inquinanti propri, appunto, degli spazi delimitati dalle pareti, che però, fortunatamente, alcune piante, contribuiscono a combattere.

Gli agenti inquinanti

Innanzi tutto vediamo quali sono gli agenti inquinanti più diffusi dei luoghi chiusi e ciò che li propaga. Al primo posto ci sono le bioemissioni, cioè le sostanze emesse da persone e animali domestici, come l’anidride carbonica prodotta dalla respirazione e altre sostanze volatili; poi bisogna tener presenti i prodotti usati per la pulizia della casa e quelli per l’igiene personale, in quanto entrambi possono rilasciare ammoniaca.

Piante da appartamento: Blechnum gibbum

La Blechnum gibbum è una splendida felce originaria del continente asiatico e d appartenente alla famiglia delle Blechnacee. E' caratterizzata da foglie lucide di colore verde chiaro, che spuntano arrotolate per poi allargarsi fino a formare una sorta di rosetta basale. Non presenta fioritura, ma la bellezza della pianta è

data proprio dall'eleganza delle foglie che fanno bella mostra di sé per tutto l'arco dell'anno.

Questa particolare felce si coltiva per lo più in appartamento per via della scarsa resistenza alle temperature prossime allo zero, ma nelle zone con inverni miti la si può allevare anche all'esterno delle mura domestiche, dove assumerà dimensioni più ampie.Una volta trovata la collocazione giusta, la Blechnum gibbum non richiederà cure particolari, al di là di un'innaffiatura frequente, specie nella stagione estiva.

Piante tappezzanti: la Tetranema

La Tetranema è una pianta tappezzante appartenente alla famiglia delle Scrophulariacee, tipica del bacino del Mediterraneo. E’ caratterizzata da foglie larghe, ovali, lucide, di colore verde brillante, che tendono a seccare ed a cadere nella stagione invernale, specie se la pianta viene coltivata in piena terra. Tra le foglie, durante la primavera, spuntano dei fusti lunghi una ventina di centimetri, che portano fiori sono di forma tubolare, bianchi, rosa o lilla.

Si adatta particolarmente alla coltivazione in zone morte del giardino, per ricoprire ampi spazi grazie al suo carattere tappezzante, o nella formazione di giardini rocciosi. La si può coltivare anche in vaso, ricoverandola in casa nella stagione invernale, così da mantenerla viva e verde anche nel periodo più freddo dell’anno. La coltivazione è abbastanza semplice e non richiede accorgimenti particolari, tanto che – una volta piantata – può diventare in breve una pianta infestante, occupando tutto lo spazio a propria disposizione.

Piante da appartamento: la Palma delle Hawaii

La Brighamia, meglio conosciuta come Palma delle Hawaii, è una pianta appartenente alla famiglia delle Campanulacee ed originaria, come dice il nome comune, delle Isole Hawaii. E’ caratterizzata da un fusto carnoso, eretto, che ricorda vagamente la forma di una bottiglia. Le foglie sono anch’esse carnose, di colore verde brillante e restano a far bella mostra di sé per tutto l’anno. I fiori sono riuniti in racemi di colore bianco o giallastro e fanno la propria comparsa in autunno o in inverno.

La Palma delle Hawaii allo stato spontaneo può raggiungere altezze considerevoli, mentre nelle nostre zone non supera mai il metro di altezza, trattandosi di una pianta che si può coltivare quasi esclusivamente in vaso per via della scarsa resistenza alle basse temperature.