Piante da esterno: la Polygala myrtifolia

Polygala myrtifolia

La Polygala myrtifolia, meglio conosciuta come Poligala a foglia di mirto, è una pianta appartenente alla famiglia delle Polygalaceae; è una specie ibrida ottenuta dall’incrocio tra due specie originarie dell’Africa meridionale. Questa pianta è caratterizzata da un portamento tondeggiante, tronco ricoperto da una corteccia grigiastra e foglie sempreverdi lanceolate, che ricordano nella forma quelle del mirto, pur essendo più grandi. Dalla primavera fino all’autunno produce molti fiori riuniti in grappoli di colore rosa o lilla; in genere queste piante toccano i 150 centimetri di altezza, anche se esistono varietà nane che non raggiungono il metro.

L’esposizione preferita dalle Polygala è in un luogo soleggiato, in quanto l’esposizione alla luce solare favorisce la fioritura; non amano i freddi troppo intensi, e per questo è bene coltivarle in vaso in modo da poterle ricoverare all’interno quando la temperatura si fa rigida; ovviamente è possibile sistemarle anche in piena terra, ma deve essere in un punto soleggiato e riparato dal vento.

Le annaffiature devono essere regolari da marzo ad ottobre, soprattutto quando si nota che il terreno è asciutto; in inverno può essere annaffiata solo in caso di siccità prolungata, e in ogni caso bisogna fare attenzione a non lasciare ristagni d’acqua. Durante il periodo vegetativo le va offerto del concime per piante da fiore insieme all’acqua di annaffiatura.

Minigarofani per il giardino roccioso

Dianthus arenarius

I minigarofani, noto anche come garofanini o garofani nani, sono perfetti per la coltivazione in contenitori e vasi. Oggi però vogliamo proporveli come scelta ideale per i giardini rocciosi, dove d’altra parte vengono di frequente interrati per fare bella mostra di sè da maggio fino a settembre inoltrato.

Ecco quindi una breve guida alle sei specie secondo noi di maggiore interesse:

Garofano delle sabbie (Dianthus arenarius)

Fiorisce da luglio a settembre. Produce bei fiori bianchi dai bordi frastagliati e raggiunge un’altezza di circa 15 centimetri.

Garofano bluastro o garofano della Pentecoste (Dianthus gratianopolitanus)

Fiorisce da giugno ad agosto. Produce fiori violacei profumati e raggiunge un’altezza di circa 20 centimetri.

Asimina, il Banano del nord

asimina

L’Asimina triloba, detta anche Banano del nord o Banano del Paranà, è una pianta originaria dell’est degli Stati Uniti ed appartenente alla famiglia delle Annonacee.

E’ una pianta a crescita piuttosto lenta che può arrivare a raggiungere i 10 metri di altezza, con fusto corto e chioma tondeggiante, formata da rami abbastanza disordinati. Le foglie sono ovali, di colore verde scuro nel periodo vegetativo e giallo intenso in autunno.

I fiori sono appariscenti e compaiono in primavera, decorando la pianta di uno splendido rosso-violaceo. Successivamente faranno la propria comparsa i frutti oblunghi e verdi, che contengono una polpa biancastra dal sapore molto simile a quello della banana e dell’ananas.

Piante da esterno: il Doronico

doronico

Il Doronico (Doronicum) è una pianta erbacea originaria dell’Europa appartenente alla famiglia delle Asteraceae, caratterizzata dalla formazione di grandi cespugli con foglie di colore verde scuro, che in primavera forma un singolo fiore per fusto a forma di margherita di colore giallo scuro. Il doronico è una pianta adatta ai giardini rocciosi ma soprattutto per le bordure.

L’esposizione migliore per queste piante è quella soleggiata, anche se riescono a svilupparsi pure in mezz’ombra con il rischio, però, di non ottenere una fioritura ottimale; sempre per favorire la fioritura e per allungarla, è bene asportare i fiori appassiti. Queste piante non temono il freddo anche se la parte aerea tende a seccarsi durante l’inverno.

Il genere Dahlia

dahlia2

Con il termine Dahlia si indica un genere di piante originarie del Messico appartenenti alla famiglia delle Asteraceae; il nome di queste genere si deve ad Anders Dahl, importante botanico svedese; queste piante sono arrivate in Europa perché i loro tuberi venivano considerati commestibili, ma ben presto i coltivatori si interessarono ai loro fiori e alle differenti varietà esistenti.

Il genere Dahlia comprende circa 12 specie con molti ibridi e varietà; possiedono radici tubeiformi e oblunghe, il fusto eretto, le foglie grandi e i fiori che possono essere molto semplici oppure estremamente decorativi di colore e forma variabile; queste piante possono raggiungere altezze che variano dai 20 centimetri ai 2 metri. Proprio per la loro fioritura coreografica vengono utilizzate come piante ornamentali sia nei giardini che nei terrazzi, ma anche come fiori recisi.

Le Dahlia vengono divise in gruppi in base ad alcuni parametri standard, ovvero la taglia, la conformazione del capolino, cioè dell’infiorescenza e la quantità dei giri di ligule; le varietà maggiormente diffuse e coltivate sono la Dahlia variabilis e la Dahlia juarezi.

Il genere Phlox

phlox

Il genere Phlox comprende 66 specie di piante erbacee annuali e perenni appartenenti alla famiglia delle Polemoniaceae, originarie del Nord America; le dimensioni variano a seconda della specie: ad esempio, quelle con portamento strisciante e di piccola taglia non superano i 15 centimetri di altezza, mentre ce ne sono alcune che raggiungono il metro e mezzo.

Tutte queste specie hanno in comune il fatto di produrre fiori a stella, riuniti in pannocchie oppure isolati, ma pur sempre abbondanti, che possono essere di diversi colori, tutti molto vivaci; sono variabili anche il periodo di fioritura, ma generalmente va da aprile ad agosto e, in alcuni casi, anche fino ad ottobre.

Le piante del genere Phlox si prestano a diversi utilizzi: quelle con portamento strisciante sono adatte per i giardini rocciosi o ai bordi dei sentieri, le specie che si sviluppano in altezza sono perfette per le aiuole, mentre quelle di taglia media che hanno una fioritura abbondante vanno benne per i balconi.

Piante aromatiche: lo zenzero

zenzero

Lo zenzero, il cui nome scientifico è Zingiber officinalis, è una pianta erbacea perenne originaria dell’Asia, appartenente alla famiglia delle  Zingiberaceae, che attualmente viene coltivata in tutti i paesi tropicali; lo zenzero è conosciuto fin dall’antichità come pianta medicinale e terapeutica. È provvisto di un grande rizoma aromatico, fusti eretti con due file di foglie lanceolate e spighe di fiori giallo-verdastri.

Lo Zingiber officinale può essere consumato anche in casa, procurandosi una radice fresca da sistemare in un vaso di coccio largo e profondo, ricoprendola con del terriccio universale; le annaffiature devono essere regolari e da effettuare appena il terreno appare secco, facendo attenzione a non provocare dei ristagni nel sottovaso, per evitare la formazione di marciumi radicali. La pianta va esposta in una zona soleggiata ma non esposta direttamente alla luce del sole; se intendete usarla come spezia, fate attenzione a non usare concimi e fertilizzanti chimici.

La parte della pianta che contiene i principi attivi è il rizoma, dal quale si ricavano olio essenziale, resine e mucillaggini, che lo rendono così usato come spezia; il rizoma può essere consumato essiccato, polverizzato o anche fresco, tagliato in piccole fette.

Bulbi a fioritura estiva, quali in vaso e quali in piena terra?

dalie

Appena ieri abbiamo visto come sia ancora possibile, per tutto il mese di maggio, abbellire giardini, balconi e terrazze trapiantando le piante fiorite già pronte in vaso che è possibile acquistare un po’ dovunque. Se però volete togliervi lo sfizio di “creare” voi dal nulla un vostro angolo fiorito e vedere le vostre piantine germogliare e fiorire potete ripiegare (si fa per dire) sulle bulbose a fioritura estiva, quelle cioè i cui bulbi messi a dimora adesso fioriranno intorno a luglio-agosto.

Avete solo l’imbarazzo della scelta a patto però che vi orientiate sulle piante più adatte allo spazio di cui disponete; alcune bulbose infatto sono ideali sia per la coltivazione in vaso che per quella in piena terra, altre invece si adattano meglio solo ad una di queste due condizioni. Se non avete un giardino e coltivate le vostre piante in balcone farete meglio ad orientarvi su begonie, calle e dalie (varietà nane) che crescono meglio, e in base alla mia esperienza hanno anche una migliore resa estetica, in vaso.

Piante da appartamento: la Tolmiea menziesii

Tolmiea1

La Tolmiea menziesii è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Saxifragaceae originario dell’America settentrionale e centrale, dal portamento strisciante e tappezzante; i suoi fusti sono sottili e ramificati, con grandi foglie di colore verde chiaro, che tendono a cadere durante l’inverno; d’estate produce piccoli fiori dallo scarso valore ornamentale.

La Tolmiea preferisce le posizioni ombreggiate, quindi cresce bene anche in appartamenti poco luminosi; per mantenere rigogliosa questa pianta, il terriccio va tenuto sempre umido, anche se bisogna evitare di lasciare acqua nel sottovaso; in modo da aumentare l’umidità ambientale, ogni tre o quattro giorni è necessario vaporizzare le foglie.

Eichornia crassipes, ovvero il giacinto d’acqua

giacinto d'acqua

L’Eichornia crassipes, meglio conosciuta come giacinto d’acqua è una pianta acquatica appartenente alla famiglia delle Pontederiaceae, originaria del Brasile, ma diffusa come pianta selvatica in molte zone subtropicali. Il giacinto d’acqua si propaga molto velocemente, tanto che sta creando dei problemi ambientali per il suo carattere di pianta infestante; proprio per questo, se desiderate coltivarlo, è opportuno farlo in laghetti chiusi, anche se in Italia non sono stati registrati problemi.

Quest’acquatica possiede stoloni carnosi, foglie cuoiose tenute alte sulla superficie dell’acqua, e fiori di colore blu-viola con macchie gialli, disposti a spiga, che spuntano in primavera.

Duchesnea indica, ovvero la falsa fragola

Duchesnea indica

Duchesnea indica è il nome botanico di una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Rosacee, meglio conosciuta come falsa fragola o fragola matta, che molto spesso viene confusa con la Fragaria vesca.

La falsa fragola è stata portata in Italia dall’Asia nell’800 come curiosità botanica all’Orto Botanico di Torino, e poi si è diffusa in tutto il territorio italiano privilegiando le zone poco assolate sia in pianura che in altitudine.

Fragaria vesca, ovvero la fragola di bosco

fragaria vesca

La Fragaria vesca è il nome botanico della fragola di bosco, che si distingue dalle specie ibride per il fatto di avere un frutto piccolo e morbido; da qui l’appellativo vesca che in latino significa molle. La Fragaria è una pianta erbacea appartenete alla famiglia delle rosacee che cresce spontanea nei sottoboschi italiani e che raggiunge solitamente i 20 centimetri di altezza. In primavera e in estate produce dei piccoli fiori a cinque petali di colore bianco, e, sempre nello stesso periodo produce anche i frutti rossi, punteggiate da semi.

Le fragole di bosco sono commestibili, anche se per la coltivazione in genere vengono usate altre varietà di fragaria, in genere ibridi che producono frutti più grandi.

La Fragaria ama i luoghi freschi e ombreggiati, per questo il loro habitat naturale è il sottobosco; non temono il freddo anche se le gelate possono seccare la pianta. Predilige i terreni soffici e sciolti, umidi e freschi, costituiti in gran parte da materia organica, che quindi, se coltivate gli va fornito sotto forma di terriccio.

Piante acquatiche: il giunco

Juncus effusus1

Il Juncus effusus, meglio conosciuto semplicemente come giunco, è un cespuglio acquatico perenne diffuso nelle zone umide di molti Paesi; vive soprattutto nelle acque pulite di fiumi e laghi, anche se non è raro trovarlo nei pressi di acquitrini.

Il suo nome deriva dal latino jungere, ossia legame, in riferimento all’uso che veniva fatto dei fusti flessibili della pianta; nei paesi dell’Europa del nord e del centro, veniva usato il midollo contenuto nei fusti per fare lo stoppino delle candele.

Silene, ovvero il muschio fiorito

silene

Il genere silene comprende diverse piante erbacee perenni, annuali e biennali, appartenenti alla famiglia delle Coriophyllaceae e originarie dell’Asia, dell’Africa e dell’Europa. In Italia vengono coltivate soprattutto, e come annuali, le specie perenni con portamento strisciante o prostrato, e proprio per questo vengono definite muschio fiorito. Queste specie formano dei cespugli di altezza compresa tra i 15 e i 30 centimetri, che a primavera fino ad estate inoltrata producono dei piccoli fiori a cinque petali di colore rosa, bianco o lilla.

Il muschio fiorito ha bisogno di essere coltivato in un terreno ricco di materia organica e ben drenato; predilige le posizioni semi ombreggiate, ovvero quelle esposte al sole per qualche ora al giorno, teme il freddo e quindi in inverno va riparato in serra o in un ambiente riscaldato.