Morfologia delle palme, il tronco

washingtonia filifera 2

Le palme, come abbiamo già visto, sono piante a portamento arborescente appartenenti al gruppo delle monocotiledoni. Quasi tutte sono sostenute da un unico tronco alto e sottile, chiamato anche stipite, che presenta più o meno lo stesso diametro dalla base alla cima e sul cui apice sorge una gemma ricoperta dalle foglie. Il tronco degli esemplari più giovani inizia a svilupparsi solo quando la gemma apicale ha raggiunto una certa dimensione e non si accresce ulteriormente in larghezza con lo sviluppo complessivo della pianta; per questo motivo in molte specie di palme il tronco raggiunge il proprio diametro definitivo prima di svilupparsi in altezza.

Il tronco delle palme è molto resistente e le sue caratteristiche di altezza, spessore, così come la forma degli anelli, variano di specie in specie: la gran parte delle palme ad esempio ha un tronco eretto ma non mancano le specie che presentanto un portamento strisciante o rampicante. Altre specie ancora hanno più tronchi (le cosiddette palme multicauli) che si diramano dalla sua base. L’aspetto del tronco della palma può essere liscio (Sabal palmetto o cavolo-palmizio) o presentare fibre intrecciate (palma nana) o rastri fogliari (palma da dattero).

Le nuove varietà di gerani

gerani

I gerani, il cui nome scientifico è Pelargoni, sono un genere composto da circa 160 specie diverse originarie del Sud Africa; queste piante possono essere esposte sia al sole che all’ombra, sono adatte sia per gli spazi aperti che per quelli protetti dai cespugli, e godono di un a longevità non indifferente per essere piante erbacee.

I gerani sono arrivati in Europa nel 1600 e all’inizio vennero coltivati soprattutto per il profumo delle foglie; solo dal XIX secolo venenro apprezzati anche per i fiori, fino ad arrivare ai giorni nostri in cui i gerani vengono coltivati per la fioritura rigogliosa e ornamentale.

A differenza di quello che si può pensare, la coltivazione dei gerani come piante generiche da davanzale o da balcone sta diminuendo a favore di quella delle nuove varietà con caratteristiche originali per quel che riguarda colore e forma di foglie e fiori. Scopriamo insieme qualcuna di queste varietà.

Piante grasse, il Cereo

Cereo pianta

Con il nome di cereo (cereus) si indica un genere di piante grasse, o succulente, appartenente alla famiglia delle Cactacee. Il genere comprende una cinquantina di specie desertiche originarie dell’America centrale e meridionale, dotate di fusti cilindrici, verdi o bluastri, con ramificazioni a candelabro e costolature spinose sui lati. In estate i cereus producono grandi fiori imbutiformi, color crema, bianchi, rosa o rossi, che in genere si aprono di notte per appassire prima dell’alba. Se coltivate all’aperto queste succulente possono raggiungere dimensioni davvero notevoli, elevandosi fino a dodici metri di altezza.

Le piante grasse in terrazzo e giardino

Fiore di Opuntia littoralis

Appena ieri abbiamo visto come scegliere e collocare le piante grasse in appartamento, oggi ci occuperemo invece, come anticipato, delle piante grasse in ambienti esterni, ovverro giardini e terrazzi.

Piante grasse in terrazzo

Anche per la scelta e la collocazione delle piante grasse in terrazzo si dovrà tenere conto dello spazio di cui si dispone anche se personalmente sconsiglierei a chiunque, a meno di non disporre di angoli molto appartati, la coltivazione di Agavi e Opuntie di grandi dimensioni in questo tipo di ambiente. Meglio orientarsi su specie di medie dimensioni come l’Aeonium o di piccole dimensioni come Mammillaria, Haworthia e Gasteria. Ricordate però che molte piante grasse per sopravvivere devono rimanere in ambienti in cui la temperatura non scenda mai al di sotto dei 5 C°, mentre la fioritura abbondante è assicurata da una temperatura costantemente compresa fra 10 e 12 C°. Se il vostro terrazzo è esposto a sud durante l’inverno potreste coprire le piante con dei teli di plastica.

Kalmia, l’alloro americano

kalmia

La Kalmia

Fioritura: tra maggio e giugno
Impianto: nella stagione estiva
Tipo di pianta: arbustiva sempreverde
Altezza max: fino a 4 metri

La Kalmia, meglio conosciuta come Alloro americano o Lauro di montagna è una pianta appartenente alla famiglia delle Ericacee ed originaria dell’America del Nord. Si presenta come un arbusto dall’altezza variabile tra i pochi centimetri ed i 3-4 metri, a seconda della specie.

E’ caratterizzata da una corteccia rossastra e da foglie che possono avere forma ovale o allungata. I fiori sono molto appariscenti e poco prima dell’estate allietano la vista con colorazioni che vanno dal bianco al rosa. I frutti invece sono rappresentati da capsule contenenti diversi semi. La coltivazione è abbastanza semplice e si adatta perfettamente a tutte le zone della nostra Penisola.

Piante grasse, Opuntia

opuntia polyacanta

Opuntia

Fioritura: primaverile o autunnale a seconda della specie

Impianto

Tipo di pianta: pianta grassa

Altezza max: sei metri nelle specie arbustive

Il genere Opuntia comprende centinaia di specie appartenenenti alla famiglia delle Cactacee originarie delle zone desertiche dell’America meridionale e settentrionale; le Opuntia sono caratterizzate da ramificazioni cilindriche, globose o appiattite fino a diventare delle vere e proprie pale (cladodi) ricoperte di spine più o meno lunghe a seconda della specie, molto sottili e fastidiose.

Piante grasse fiorite, il Gymnocalycium

cactus fioriti

Il Gymnocalycium

Fioritura: primaverile ed estiva

Impianto:

Tipo di pianta: pianta succulenta

Dimensione max: 15 centimetri di diametro

Il Gymnocalycium è un genere di piante grasse appartenente alla famiglia delle Cactacee. Si tratta di cactus di forma globulare con fusto singolo, che in alcuni casi emette dei polloni basali, dotato di costolature sporgenti attraversate da piccoli solchi trasversali che gli conferiscono il tpico aspetto gibboso. Il Gymnocalycium è inoltre caratterizzato da fiori imbutiformi molto vistosi, di colore rosso, rosa o cremisi che sbocciano in primavera-estate.

Le piante più strane del mondo

Amorphophallus

Nei nostri giardini siamo abituati a vedere le piante comuni, come margherite, tulipani e gerani, e magari consideriamo strane, piante un po’ inusuali come quelle acquatiche o quelle carnivore; in realtà in natura esistono piante e fiori veramente particolari e strane, dalle forme bizzarre e dai colori più improbabili; vediamo insieme quali sono le otto piante più strane del mondo.

La Rafflesia arnoldii è la pianta che sviluppa il fiore più grande del mondo, che può raggiungere anche i tre metri e mezzo di larghezza; è di colore rosso con delle macchie bianche, emana un cattivo odore e nel centro ha un foro che può contenere dai 6 ai 7 litri di acqua; un’altra particolarità della Rafflesia è che non possiede né stelo, né foglie, né radici in quanto è una pianta parassita.

Hydnora africana è caratterizzata da un fiore color carne dalla forma molto particolare e di cattivo odore che si attacca alle radici delle piante arbustive dei deserti aridi del Sud Africa.

Piante rampicanti: la Thunbergia alata

thunbergia alata

La Thunbergia alata

Fioritura: dalla primavera all’autunno
Impianto: in primavera
Tipo di pianta: rampicante sempreverde
Altezza max: 2-3 metri

La Thunbergia alata è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Acanthaceae, originaria dell’Africa e conosciuta con il curioso nome di Susanna dagli occhi neri. I suoi fusti sono sottili, flessibili e rampicanti, dalle foglie verdi e ovali; in primavera fino all’autunno questa pianta produce dei piccoli fiori di colore dorato, caratterizzati dal centro scuro; grazie ai diversi cultivar è possibile trovare i fiori della Thunbergia alata anche di altri colori, sempre molto intensi e brillanti.

Esposizione. La posizione ideale per la Thunbergia alata è in pieno sole, anche se in estate sarebbe meglio ripararla in zone parzialmente ombreggiate; d’inverno va ricoverata all’interno, in quanto teme il freddo e il vento.

Fioriture di fine maggio: la Robinia pseudoacacia

robinia pseudoacacia

La Robinia pseudoacacia

Fioritura: maggio-giugno
Impianto: in primavera
Tipo di pianta: albero a foglia caduca
Altezza max: 25-30 metri

La robinia pseudoacacia è un albero appartenente alla famiglia delle Fabaceae, originario dell’America settentrionale ma molto diffuso anche nei boschi australiani e in quelli europei; la robinia si presenta con il fusto eretto e la chioma molto ramificata, di forma tondeggiante che tende a scomporsi con il passare del tempo; possiede foglie di colore verde chiaro che assumono una tonalità dorata in autunno, cioè prima di cadere. Tra maggio e giugno producono dei fiorellini bianchi molto profumati che in settembre lasciano il posto a lunghi baccelli contenenti dei semi scuri.

Esposizione. La robinia preferisce le esposizioni soleggiate, ma essendo piuttosto resistente si adatta a qualsiasi situazione, tanto che viene spesso usata per l’alberatura stradale in quanto sopporta anche l’inquinamento; non teme particolarmente il freddo, neanche le temperature inferiori allo zero. Gli esemplari giovani devono essere muniti di tutore per non essere rovinati dal vento.

Washingtonia filifera, ovvero la palma della California

palma della california

La Palma della California (Washingtonia filifera)

Fioritura: in estate
Impianto: in primavera
Tipo di pianta: palma
Altezza max: 15-20 metri

La palma della California è una palma di grandi dimensioni appartenente alla famiglia delle Arecaceae, originaria dell’America settentrionale; questa pianta può raggiungere anche i 20 metri di altezza; presenta fronde arcuate di colore verde scuro e foglie che costituiscono un grande ventaglio composto da segmenti appuntiti; in estate la palma produce fiori di colore giallo riuniti in grappoli, ai quali seguono i frutti contenenti i semi.

Una delle caratteristiche peculiari della palma della California è che le fronde quando si seccano non cadono immediatamente ma rimangono a lungo sulla pianta, assumendo la tipica colorazione giallo paglierino.

Coltivare la menta

menta spicata

Tra le piante aromatiche la menta è sicuramente quella da  maggiori soddisfazioni a chi la coltiva; avere una pianta di menta a portata di mano può infatti regalare più di un piacere: dall’inconfondibile aroma che diffonde nell’aria alla possibilità immediata di aggiungerne qualche foglia a bevande e pietanze per decorarle o esaltarne il gusto.

Il genere menta comprende una moltitudine di specie e varietà perenni, rustiche o semirustiche tra le quali menta piperita, menta acquatica, menta arvensis, menta longifolia (nota anche come menta forte), menta rotundifolia, menta spicata o viridis, solo per citarne alcune, che si distinguono per dimensioni, caratteristiche dei fiori e delle foglie, aroma.

In linea di massima però tutte le specie di menta hanno foglie lanceolate ricoperte da una sottile peluria di colore verde scuro (menta piperita), verde brillante e variegate (menta suaveolens variegata). I fiori, tubolari o campanulati, crescono sempre raccolti in spighe e fanno la propria comparsa sulla pianta in estate per rimanervi fino ad autunno inoltrato.

Liriodendron tulipifera, ovvero l’albero dei tulipani

albero dei tulipani

Il Liriodendron tulipifera, meglio conosciuto come liriodendro o albero dei tulipani, è una pianta appartenente alla famiglia delle Magnoliaceae; è un albero di media grandezza che può raggiungere anche i 25 metri, originario dell’America settentrionale e caratterizzato dal tronco eretto e ramificato e dalla chioma a forma piramidale.

In primavera inoltrata produce diverse infiorescenze a forma di tulipano con i petali di colore giallo-verde e il centro arancione; quasi a fine estate produce dei frutti a forma di pigna che contengono numerosi semi. L’albero dei tulipani viene piantato spesso nei parchi perché necessita di molto spazio per svilupparsi al meglio.