Orchidee, galleria di immagini

Esistono circa 35mila specie di orchidee, divise in oltre 700 generi; la maggior parte di esse è epifita, vive cioè sugli alberi e non si sviluppa al suolo ed è dotata di radici non solo in grado di vivere fuori terra ma che addirittura abbisognano di ricevere luce per svolgere alcune loro funzioni (come le foglie infatti partecipano alla sintesi clorofilliana).

Fra le orchidee più comuni, quelle più facilmente rinvenibili presso vivai e garden center, troviamo:

Meno note invece le orchidee appartenenti al genere Dendrobium (D. Nobile; D. thyrsiflorum; D. x Delicatum) ed altre varietà e ibridi di notevole impatto estetico:

  • Ida cinnabarina;
  • Eria floribunda;
  • Psychopsis;
  • Epidendrum;
  • Laeliocattleya;
  • Potinara.

Dopo il salto una galleria di immagini che vi permetterà di ammirarne la bellezza:

Zagara

Zagara Con il termine zagara si indica il fiore degli

Come forzare i giacinti

Sapete già che è possibile forzare i giacinti in appartamento per farli fiorire giusto in tempo per natale. L’operazione è piuttosto semplice e si compone di tre fasi: la prima, che trovate illustrata nel breve reportage casalingo che segue, consiste semplicemente nella piantumazione dei bulbi (io ne ho interrati due):

  1. Procuratevi, oltre a una palettina per scavare una buca e dei guanti da giardinaggio (io uso quelli in stoffa ma vanno bene solo per piccoli lavoretti), una ciotola bella capiente che avrete riempito con del buon terriccio per piante (Foto 1);
  2. Scavate una buca profonda circa 8-10 centimetri e sistematevi dentro il bulbo con la parte inferiore (quella più larga) poggiata sul terreno (Foto 2, 3 e 4);
  3. Coprite la buca (una per ciascun bulbo) con il terriccio (Foto 5);

L’Orchidea cefalantera

Tra le varie specie di orchidea, merita una menzione particolare la Cephalanthera (o Cefalantera), splendida pianta originaria dell’Europa e dell’Asia, molto diffusa alle nostre latitudini, specie nelle zone collinari e montane. E’ caratterizzata da un fusto lungo fino a 40 centimetri, dal quale spuntano delle foglie lunghe e lanceolate di colore verde chiaro. I fiori sono semichiusi, di colore bianco, e fanno la propria comparsa nella tarda primavera, per poi restare a far bella mostra di sé per diverse settimane.

Si trova anche allo stato spontaneo ed è possibile ammirarla soprattutto sull’arco alpino ed appenninico, anche se la raccolta selvaggia ne ha diminuito drasticamente la diffusione. Meglio allora coltivarla nel proprio giardino, dove regalerà grandi soddisfazioni sia nel periodo della fioritura che in autunnoinverno, quando mostrerà solo il fogliame, comunque molto decorativo.

Calocedrus, il Cedro della California

Il Calocedrus (o Cedro della California o Cedro nano) è una pianta appartenente alla famiglia delle Cupressacee ed originaria dell’America e dell’Asia del sud. E’ caratterizzata da un fusto eretto abbastanza largo e da una chioma di forma conica. Le foglie sono di colore verde scuro, riunite in mazzetti profumati e si mantengono sulla pianta per tutto l’arco dell’anno. Le pigne sono di colore marrone scuro e restano a far bella mostra di sé sulla pianta dall’autunno alla primavera.

Generalmente il Cedro della California si coltiva in piena terra, dove può raggiungere anche i venti metri di altezza, ma non è esclusa la sua coltivazione in vaso, specie nel periodo della festività quando può rappresentare una valida alternativa al classico albero di Natale. Una volta trascorse le feste, poi, può essere trapiantato in piena terra, lasciato crescere in vaso o – volendo- donato ad un vivaio che saprà sicuramente come riciclarlo.

Fiori da piantare in inverno: la Linaria

La Linaria è una pianta annuale o perenne originaria dell’Europa e dell’Africa del Nord ed appartenente alla famiglia delle Scrophulariacee. E’ costituita da un rizoma che porta stoloni e fusti pelosi, che possono superare anche il metri di altezza, a seconda della specie. Le foglie sono allungate, di colore verde chiaro, mentre i fiori sono solitari o riuniti in grappoli e fanno la propria comparsa nella stagione primaverile, per poi colorare l’intera estate di lilla, arancio, giallo o rosso porpora, a seconda della varietà.

Le specie perenni sono resistenti alla basse temperature ed è per questo che possono anche essere coltivate in piena terra, soprattutto nella decorazione di giardini rocciosi. Questo non significa però che la Linaria non possa essere allevata in vaso, dove raggiungerà dimensioni più contenute, non perdendo comunque la straordinaria bellezza.

Alberi: il Larice

Il larice è una conifera appartenente alla famiglia delle Pinaceae originaria delle montagne dell’Europa, che si contraddistingue per la sua crescita rapida e per la sua longevità. Le caratteristiche fisiche principali del larice sono la chioma di forma conica nei giovani alberi, e di forma piramidale nel caso degli esemplari adulti, il tronco dritto, gli aghi di colore verde chiaro lunghi circa quattro centimetri riuniti in mazzetti, che però, in autunno, prima di cadere, assumono il tipico colore dorato.

Il larice genera delle infiorescenze che in estate producono delle piccole pigne la cui maturazione avviene all’inizio dell’autunno. Il larice è l’unica conifera decidua in Italia, che cresce spontaneamente. Il legno del larice è usato per realizzare i mobili, in quanto una volta immerso nell’acqua diventa molto resistente.

Mandarini, le varietà principali

Il mandarino (Citrus reticulata) è un albero da frutto appartenente al genere citrus della famiglia delle Rutaceae. Con lo stesso nome si indicano i suoi frutti, definiti in botanica “esperidio”. Questi sono dotati di una buccia sottile, di colore arancione, e vengono largamente impiegati a scopi alimentari grazie al loro sapore dolce, solo leggermente acidulo, che li rende particolarmente apprezzati soprattutto consumati freschi. 

In realtà, sotto il nome di mandarini vanno sia i mandarini “comuni” che gli ibridi da questi derivati quali i mandaranci, noti anche con il nome di clementine, i tangeli (derivati dall’incrocio tra mandarini e pompelmi), i satsuma, i tangerini e così via. La varietà di mandarino maggiormente diffusa in Italia è l’avana (o mandarino comune) che da i suoi piccoli frutti, ricchi di semi, da novembre a gennaio ma risulta molto apprezzato anche il cosiddetto tardivo di Ciaculli (la località del palermitano ove si concentra la sua produzione), varietà dal gusto particolarmente dolce che da i propri frutti da febbraio ad aprile inoltrato.

Agrumi, le specie più strane

Tra i tanti agrumi che possiamo trovare in questa stagione sui banchi del mercato, ve ne sono alcuni molto particolari che potrebbero finire nella nostra busta della spesa, dei quali non conosciamo neanche il nome. In queste poche righe vi proporremo le varietà più strane degli agrumi di stagione, con tanto di gallery finale, in modo che possiate apprezzare anche a livello visivo la bontà di tali frutti.

Cominciamo da quello che vedete nell’immagine in alto, il Pummelo (detto anche Pomelo, Citrus grandis, Osbeck e Citrus maxima), coltivato per lo più nelle regioni meridionali della Cina, ma presente anche in Italia nelle zone a clima temperato. Può raggiungere i sei metri di altezza e presenta una forma per lo più disordinata, con foglie ovali di colore verde scuro e grandi fiori bianchi, che fanno la propria comparsa nella tarda primavera. I frutti sono di colore giallo, molto grandi rispetto agli altri agrumi, di sapore aspro o acidulo.

I fiori arcobaleno (gallery)

Durante le nostre visite dal fiorista ne abbiamo viste di tutti i colori, dalle rose blu ai gladioli azzurri, ma le foto che vi proponiamo di seguito superano qualunque immaginazione. In realtà non stiamo raccontando niente di nuovo, visto che le immagini dei fiori arcobaleno proposte nella gallery che segue girano da qualche anno nella grande rete, ma ci faceva piacere regalarle agli amici di PolliceGreen per dimostrare fin dove può spingersi la fantasia umana.

Vi starete chiedendo come sia possibile “tingere” ogni petalo di una rosa, di un crisantemo, di una gerbera… di colori diversi. Purtroppo non è un’operazione che si può sperimentare in casa, visto che si tratta di un lungo lavoro sperimentato da esperti di botanica. Per ottenere tale effetto, occorre iniettare colori naturali in punti diversi dello stelo, in modo che producano l’effetto arcobaleno che potete ammirare nelle immagini. Godetevi la gallery!

Piante da giardino: l’Uva orisna

L’Uva orisna (Arctostaphylos uva-ursi) è una pianta originaria dell’America del nord e dell’Europa ed appartenente alla famiglia delle Ericacee, molto apprezzata alle nostre latitudini sia per l’adattabilità al clima freddo che per il meraviglioso spettacolo che offre in ogni stagione dell’anno. Si tratta di una pianta caratterizzata da fusti molto corti (raramente supera i 20 centimetri) di colore rossastro, che portano foglie a forma di spatola, lucide, di colore verde brillante in primavera-estate o rosse nella stagione invernale.

I fiori sono di colore bianco-rosato, riuniti in racemi, e fanno la propria comparsa nel periodo primaverile, prima di lasciare il posto a delle bacche rosse di forma tondeggiante, che coloreranno la pianta nel corso dell’estate. L’Uva orisna è molto decorativa e la si può trovare facilmente allo stato spontaneo. Questo non significa che non possa essere coltivata in ambito domestico, specie nella formazione di giardini rocciosi.

Anemoni giapponesi: ibridi, specie e varietà

Qualche tempo fa vi avevamo presentato gli anemoni giapponesi, delle piante erbacee perenni dalla fioritura autunnale, perfetti quindi per rallegrare il vostro giardino in questo periodo. Dato che gli anemoni giapponesi possono essere riprodotti anche in questo periodo, oltre che in primavera, vi presentiamo una piccola rassegna delle varietà e degli ibridi più noti e apprezzati. Prima dell’elenco, una curiosità: nonostante vengano chiamati “giapponesi”, questi anemoni sono originari della Cina, e solo erroneamente vengono attribuiti al Giappone.

Specie e ibridi

Anemone hupehensis. È una pianta erbacea di altezza compresa tra gli 80 e i 120 centimetri che in estate sviluppa dei fusti molto ramificati sui quali sbocciano dei fiori di colore bianco con sfumature rosa o color malva; i petali sono molto arrotondanti e costituiscono la peculiarità di questo tipo di anemone giapponese.

Anemone japonica. Il suo nome corretto sarebbe Anemone Hupehensis varietà japonica, e secondo le fonti, si sarebbe formata per mutazione naturale; si distingue dalla specie tipo per la forma dei tepali e per il colore, che è rosa intenso con sfumature violacee.

Alberi da frutto: il Cotogno

La Cydonia oblonga (Cotogno o Melo Cotogno) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rosacee ed originario dell’Asia Minore e del Caucaso. E’ caratterizzato da fusti contorti che possono raggiungere i sei metri di altezza. Le foglie possono assumere forme diverse a seconda della specie (allungata, ovale o rotonda), ma in ogni caso sono di colore verde scuro sulla pagina superiore e verde chiaro su quella inferiore. I fiori sono di grandi dimensioni, solitari, di colore bianco o rosa, e fanno la propria comparsa nel periodo primaverile (a volte a fine inverno, se il clima è particolarmene mite).

Alle nostre latitudini la Cydonia oblonga cresce per lo più allo stato spontaneo, ma ciò non significa che non possa essere coltivata in ambiente domestico, per decorare il giardino o per la produzione di mele cotogne, molto apprezzate in ambito alimentare o come  curative per alcune patologie dell’apparato digerente.

Esiste una differenza tra menta e mentuccia

Forse non tutti sanno che il termine “mentuccia” non è semplicemente un vezzeggiativo per indicare affettuosamente l’odorosa menta. Infatti, anche se menta e mentuccia vengono usati come sinonimi essi indicano in realtà due piante differenti: la prima è la Mentha pulegio, la seconda è la Calamintha nepeta, nota anche con i nomi comuni di nepetella o poleggio, ed è caratterizzata da un aroma molto simile a quello della menta ma meno intenso.

Ciò che permette di distinguere senza ombra di dubbio le due piante è però la forma dei fiori, che fanno la propria comparsa in estate; la menta propriamente detta presenta dei fiori arrotondati, mentre la mentuccia produce infiorescenze tubulari che si ergono verticalmente.