Echinacea contro i malanni di stagione

echinacea

L’echinacea è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae, originaria del Nord America. L’echinacea si adatta molto bene a diverse condizioni ambientali, anche se privilegiano le grandi zone soleggiate e i terreni drenati e sabbiosi.

Il nome di questa pianta deriva dal greco echinos, ovvero riccio, sia per la struttura dei semi, che per brattee pungenti. È una pianta con riposo autunnale, che appare in primavera fino all’autunno, fiorendo tra giugno e agosto. L’echinacea è conosciuta soprattutto per l’uso che ne viene fatto in fitoterapia; l’utilizzo di questa pianta a scopo curativo ha radici molto lontane, che risalgono addirittura agli Indiani d’America.

L’echinacea ha dimostrato, in varie ricerche, di avere un effetto stimolante sul sistema immunitario e la capacità di ridurre i sintomi e la durata del raffreddore e dell’influenza; sembra che non abbia effetti collaterali importanti, anche se in persone predisposte può sviluppare reazioni allergiche, e se assunta in dosi massicce, può avere effetti tossici sul sistema riproduttivi, e quindi è meglio non assumerla in gravidanza e durante l’allattamento.

Malva, il rimedio per tutti i mali

malva

A vederla dominare prati e sterrati incolti, non si direbbe che sia così ricercata. E invece la Malva è una pianta non solo gradevole per la vista, ma anche particolarmente utile a livello officinale, tanto da essere una delle più usate sia nella medicina tradizionale che in quella alternativa.

Ma andiamo per ordine e cominciamo col dire che appartiene alla famiglia delle Malvacee, molto diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo.

In natura si trova per lo più allo stato spontaneo, ma vista la grande utilità e la bellezza estetica, non è poi così raro che venga utilizzata anche per la decorazione di aiuole e bordure, sia per le verdi foglie caratteristiche nella forma, che per il rosa venato con striature violacee dei suoi fiori.

Fiori californiani (G-L)

dicentra chrysanta

Fiori californiani

I Fiori californiani dalla A alla Z (A-B; C-D; E-F)

Garlic (Allium sativum)

L’essenza di aglio è indicata a chi teme troppo il giudizio degli altri, si lascia influenzare facilmente ed è timoroso.

Golden ear drops (Dicentra chrisanta)

Pianta erbacea perenne della famiglia delle Papaveraceae. Indicata per riportare a galla traumi ed esperienze dolorose rimosse che impediscono di vivere pienamente il presente.

Golden yarrow (Achillea filipendulina)

L’Achillea è utile per superare la tendenza all’isolamento dettata dal timore dei giudizi altrui.

Goldenrod (Solidago californica)

Indicata per coloro che, spinti da insicurezza, si comportano in maniera aggressiva.

Fiori californiani, le essenze (E-F)

giglio bianco

Dei Fiori californiani, della loro origine e del loro impiego vi abbiamo già detto. Allo stesso modo, abbiamo già visto parte delle essenze usate in fitoterapia sotto questo nome (A-B e C-D) e le relative indicazioni. Continuiamo adesso il nostro l’elenco con le essenze dalla F alla G.

Easter lily (Lilium longiflorum)

Il giglio bianco è indicato per quelle persone che vivono la propria sessualità in maniera conflittuale; non riescono cioè a conciliare sessualità e spiritualità e vivono i rapporti intimi in maniera promiscua.

Echinacea (Echinacea purpurea)

L’Echinacea è una pianta erbacea perenne della Famiglia delle Asteraceae, molto comune anche in Italia. E’ Indicata nei casi in cui il sistema immunitario risulta indebolito da esperienze traumatiche.

Evening Primrose (Oenothera hookeri)

E’ la cosiddetta primula della sera, o Enotera, indicata per coloro che che risentono di esperienze traumatiche vissute nella primissima infanzia.

Camomilla romana, proprietà terapeutiche

camomilla romana

Tra le numerose specie di Camomilla presenti in natura, vogliamo oggi soffermarci sulla varietà cosiddetta Romana, molto utilizzata dal punto di vista officinale. Cominciamo col dire che generalmente cresce allo stato spontaneo in terreni aridi e sassosi, ma proprio per le sue proprietà terapeutiche non è così difficile da trovare nei vivai o nella coltivazione domestica.

Ama i luoghi soleggiati e teme più di ogni altro nemico le correnti d’aria o i venti gelidi dell’inverno. A parte la collocazione, non richiede grandi attenzioni, se non un’annaffiatura moderata e costante nel periodo della fioritura, evitando i ristagni d’acqua che potrebbero comprometterne l’apparato radicale.

Di particolare importanza è invece la raccolta dei fiori, da effettuarsi nel periodo che va da luglio a settembre o comunque nel periodo più caldo dell’anno, quando l’umidità dell’aria è ridotta al minimo.

Biancospino, secolare amico del benessere

fiori di biancospino

Sotto il nome di biancospino vanno due specie di piante, Crataegus oxyachanta o laevigata e Crataegus monigyna, appartenenti alla famiglia delle Rosaceae. In entrambi i casi si tratta di arbusti che possono raggiungere anche dimensioni considerevoli (fino a 5 metri di altezza) e appaiono dotati di rami spinosi e fogliame sparso.  Il biancospino produce i tipici fiori bianco-rosati tra Maggio e Giugno, mentre per la maturazione dei suoi frutti, bacche rosse di forma ovale e dotate di nocciolo, bisogna attendere la fine dell’estate.

Si tratta di una pianta perenne molto longeva, può sopravvivere infatti fino a 500 anni, diffusa in Europa, in Asia occidentale, in Nord America e nell’Africa settentrionale dove cresce spontanea nelle boscaglie in zone montane ed è molto nota per il suo impiego erboristico come ipotensivo, cardiotonico, astringente e febbrifugo. Contiene infatti numerosi principi attivi fra cui flavonoidi, tannini, acidi polifenoli, triterpenici, saponine.

Fiori californiani, le essenze (C-D)

cornus

Continua la nostra sintetica carrellata sui fiori californiani; dopo aver visto le essenze dalla A alla B continuiamo con quelle dalla C alla D.

Calendula (Calendula officinalis)

La calendula è una pianta erbacea spontanea della Famiglia delle Compositae, nota per le sue proprietà rinfrescanti e lenitive. E’ indicata per chi ha un temperamento ostile, litigioso e incline alla polemica.

California Pitcher Plant (Darlingtonia californica)

La California Pitcher Plant è una pianta carnivora originaria del nord della California. E’ indicata tanto per coloro che tendono a reprimere i propri istinti apparendo freddi e controllati, quanto per color che, al contrario, sono troppo impulsivi.

California Poppy (Escholzia californica)

L’Escholzia californica, nota anche come Papavero californiano, è la specie più nota del Genere Escholzia della Famiglia delle Papaveraceae. E’ indicata a tutti coloro che si sentono attratti dall’esoterismo e si lasciano facilmente irretire da personalità carismatiche.

Fiori californiani, le essenze (A-B)

rubus ursinus-mora selvatica

Le cosiddette essenze floreali californiane vengono impiegate in floriterapia come complemento alla terapia con i fiori di Bach. Si ritiene possano essere utili per alleviare stati d’animo e condizioni esistenziali causa di forte disagio per chi li sperimenta. Di seguito un elenco parziale delle essenze floreali note come fiori californiani.

Aloe vera (Aloe barbadensin Miller)

L’aloe vera è indicata in caso di sovraffaticamento e iper-lavoro.

Alpine lily (Lilium parvum)

Indicato per le donne che hanno difficoltà ad accettare il proprio corpo e, più in generale, la propria femminilità.

Angel’s Trumpet (Datura candida)

Con il nome di Angel’s Trumpet si indica una pianta molto comune anche nel nostro paese; più precisamente si tratta della Datura candida, una specie appartenente al genere Datura, meglio noto con il nome comune di Stramonio (una pianta velenosa). L’impiego in floriterapia permette di superare la paura della morte e più in generale, del cambiamento.

Angelica (Angelica Archangelica)

Pianta aromatica anch’essa molto comune negli orti e nei giardini italiani. Favorisce il contatto con la propria dimensione spirituale.

I fiori californiani

California Brodiaea

I cosiddetti fiori californiani nascono alla fine degli anni ’70 grazie agli studi di un gruppo di ricercatori guidati dal matematico Richard Kats e dalla moglie, la naturalista Patricia Kaminski (fondatori della Flower essence society) che per primi presero in considerazione le caratteristiche non botaniche dei fiori della California e delle regioni limitrofe (molti dei quali peraltro diffusi in altre zone del mondo). Con questo termine dunque si fa riferimento a particolari essenze floreali usate in floriterapia.

I fiori californiani sono noti anche con il nome di Flower essence society quintessentials con un chiaro riferimento alla tradizione alchemica nella quale i medicamenti si avvalgono dell’azione sinergica dei quattro elementi (aria, acqua, terra  fuoco) cui si aggiunge la coscienza dell’uomo, allo stesso tempo oggetto e soggetto attivo della cura.

Attualmente le essenze usate come integrazione e completamento dei più noti e tradizionali fiori di Bach sono circa un centinaio (103 per essere precisi). In particolare, le essenze di fiori californiani sono state messe a punto per proteggere da ciò che potremmo definire, facendo bonariamente il verso a un celebre spot del passato, il “logorio della vita moderna” contro il quale i rimedi di Bach, comparsi in un epoca precedente, non sarebbero sufficientemente efficaci.