La bordura è una barriera, naturale o sintetica, che non deve essere scambiata per una aiuola, sebbene in comune a quest’ultima abbia uno scopo, ovvero quello di costituire una barriera all’interno del prato o del giardino. Essa viene solitamente tirata su per delimitare un distacco tra il giardino e l’orto ad esempio, o semplicemente per dare una delimitazione ad eventuali viali.
Arredo e Progettazione
Arredare il giardino: il gazebo
Ora che la bella stagione è arrivata, se avete a disposizione un bel giardino, non c’è niente di meglio di arredarlo per viverlo al meglio, magari “sfruttandolo” per pranzi e cene con gli amici; a questo proposito, un gazebo è la soluzione migliore per creare uno spazio intimo e riparato dal sole.
Arredare il giardino: bordura o aiuola?
Torniamo oggi a parlare di aiuole. Sebbene il tempo possa apparire ancora un po’ traballante, con l’arrivo della bella stagione estiva non c’è niente di meglio che affacciarsi dalla finestra e se si possiede un giardino, bearsi della visione di un prato fiorito ed aiuole rigogliose. Come abbiamo potuto già scoprire in passato, costruire un'aiuola non è sempre facilissimo dal punto di vista tecnico, ma nemmeno impossibile, specialmente se si sa cosa fare.
Oggi concentriamoci a capire meglio cosa è meglio scegliere, a seconda del nostro gusto e del nostro spazio, tra una bordura ed un’aiuola.
Piante velenose per conigli, il viaggio continua
Torniamo oggi a parlare della composizione di un giardino a prova di animale domestico, affrontando ancora una volta il discorso delle piante velenose per il coniglio. Questo perché si tratta di un’animale che per propria natura necessita di spazi verdi e di erbetta fresca da mangiare. Molte di essere sono spontanee e con l’arrivo della primavera riempiono i nostri prati naturalmente. Ma come normale che sia, insieme a quelle commestibili crescono anche quelle nocive.
Per avere un giardino a prova di coniglio quindi dobbiamo imparare a riconoscerle.
Nidi di uccello, portiamo la (vera) natura in casa
Gli uccelli costruiscono il nido durante il periodo riproduttivo per covare le uova al riparo dal freddo e dai predatori e offrire rifugio ai piccoli una volta nati. Per realizzare il covo, questi architetti dell'aria utilizzano i materiali più svariati uniti principalmente a foglie, ramoscelli ed erba e una volta che questo ha assolto la propria funzione, con il suo abbandono da parte dei nuovi nati, lo lasciano intatto e inabitato sul luogo in cui sorge affidandolo alla meraviglia degli umani che riescono a scorgerlo tra le fronde o l'erba.
Davanti a questo spettacolo, che non finisce mai di commuovermi e stupirmi, in molti sono indecisi sul da farsi: prendere con sè le vestigia di quello che fu un nido per uccelli o lasciarlo al suo posto nel dubbio che i legittimi proprietari tornino a reclamarlo? Se propendete per la prima scelta, date un'occhiata all'utilizzo che ne ha fatto la nostra amica garden designer Dana Frigerio. Dopo il salto la galleria di immagini.
Come scegliere l’illuminazione per il giardino
Chi possiede un giardino, che sia grande o semplicemente di passaggio, deve pensare alla manutenzione dell’impianto di illuminazione o, all’istallazione, nel caso in cui ancora non sia presente. L’illuminazione artificiale del giardino è molto importante, sia per il primario uso di muoversi all’interno dello stesso quando è buio, sia quello di creare degli effetti di luce che possono risaltare ancora di più la bellezza del giardino.
L’impianto di illuminazione deve garantire la sicurezza, ossia illuminare i punti di passaggio e proteggere la casa da eventuali intrusi: un giardino illuminato è molto più sicuro di uno spazio buio nel quale di notte non si vede niente.
Ovviamente, l’impianto di illuminazione deve essere realizzato seguendo le norme di sicurezza e con materiali appositi per esterni: le lampade devono essere resistenti al gelo, all’umidità, alla corrosione e proiettare la luce verso il basso per non abbagliare. Per risparmiare sulla corrente, si possono scegliere dei sistemi di accensione automatica che fanno partire l’impianto al passaggio delle persone nel giardino, oppure usare le lampade a risparmio energetico.
Arredare il giardino: la base dell’aiuola
Con l’arrivo della primavera e l’avvicinarsi dell’estate diventa necessario, non solo a livello estetico, sistemare il proprio giardino. Come abbiamo visto è possibile farlo in molti modi diversi: partendo dal piantare bulbose e alberelli, curando ciò che già da tempo abbiamo piantato nel nostro verde, o ancora arredando nuovamente a gusto il giardino attraverso piccoli ma significativi cambiamenti di mobilio come tavolini da giardino, o candele profumate. Gli interventi da eseguire possono essere davvero molteplici.
Vi è anche un altro modo di cambiare, ovvero quello di costruire un’aiuola. Ve lo avevamo accennato, ora vi diciamo cosa fare.
Come costruire un vialetto in giardino
Se avete a disposizione un grande giardino, un ottimo modo per collegare le varie zone tra di loro, è quello di costruire dei vialetti che poi possono essere abbelliti con pietre particolari e con piante e fiori ai lati. Affinché siano funzionali, i vialetti devono seguire il percorso più breve tra i punti da unire e possono essere costruiti con diversi materiali.
Generalmente, il materiale più usato per costruire i vialetti è il calcestruzzo; prima di fare il getto, che dovrà avere uno spessore di circa 5 o 6 centimetri, realizzate un fondo di roccia frantumata su tutto il percorso del vialetto dall’altezza di 10 o 15 centimetri. Se decidete di scegliere il calcestruzzo come materiale per costruire il vialetto del giardino, tenete conto che potrebbero formarsi delle crepe; questo ostacolo può essere aggirato interrompendo ad ogni metro il getto di materiale con dei listelli di legno.
Un’alternativa economica al calcestruzzo è la ghiaia, che però ha il contro di essere facilmente invasa dall’erba; se non avete molta manualità o semplicemente non avete molto tempo, potete usare le lastre di pietra per costruire dei sentieri nel vostro giardino.
Fiori secchi: ed arredi la casa con gusto
I fiori, con il loro profumo ed i loro colori possono rappresentare un ottimo compendio di arredamento. Hanno asservito a questo compito per secoli, venendo cambiati spesso, freschi, per rendere le stanze dei signori, ma anche le casupole più semplici eleganti e di un certo tenore. Un fiore mantiene la sua bellezza e le sue peculiarità anche se seccato ad arte. E questo concetto è stato assimilato in modo molto forte dagli arredatori del XX secolo, che hanno iniziato a concepire il suo utilizzo per abbellire lo spazio abitabile.
Composizioni, veri e propri mazzi creati ad arte, un pout-pourri di profumo: sono molti i modi nel quale un fiore secco può trovare la giusta collocazione all’interno di un appartamento.
Giardino giapponese: le piante
Costruire un giardino giapponese può essere molto semplice se si sa come agire. L’elemento chiave, ormai è chiaro, è l’equilibrio. Quello tra gli elementi che lo compongono. Questo non significa però che il giardino debba apparire in qualche modo artificiale. Altro punto chiave infatti è il contrasto, un dualismo che contrappone elementi diversi tra loro. Si tratta di un concetto che deve essere espresso anche con le piante chiamate ad inserirsi.
In questo caso una contrapposizione importante avviene tra le piante maschili e quelle femminili.
Arredare il giardino: inserire un’aiuola
Arredare il proprio spazio verde, ormai lo sappiamo, vuol dire tante cose: si parte dalla creazione di uno spazio vivibile con tanto di tavolini da giardino e sedie, fino ad arrivare a dei veri e propri porticati in legno che siano in grado di proteggere dal sole e dalla pioggia. Arredare il giardino però, è anche sinonimo di altro, ad esempio: un’aiuola potrà stare bene nel mio spazio? Come posizionarla? Quali fiori scegliere? Gli interrogativi potrebbero durare per ore.
Cerchiamo quindi di capire come quando e come creare un’aiuola all’interno del nostro giardino.
Peperoncini e pugili per una composizione di sicuro effetto
Eccoci tornati al consueto appuntamento con le creazioni originali della garden designer Dana Frigerio.
Quella che vi presentiamo oggi è una decorazione per interni estremamente suggestiva poichè nasce dall’accostamento di un unico elemento vegetale (il peperoncino) a un’immagine tratta da uno dei capolavori della fotografia del primo novecento, I pugili, del tedesco August Sander.
Per realizzarla Dana ha utilizzato un recipiente basso, nel quale ha sapientemente sistemato i peperoncini sovrastati dalla sagoma in cartone dei due atleti tedeschi ritratti nel 1929.
Giardino giapponese: il laghetto e la fontana
Come già ribadito in precedenti articoli, l’acqua, all’interno del giardino giapponese ha la funzione di armonizzare l’intero complesso, adeguandosi alla sua grandezza, ma soprattutto contribuendo ad alleggerire il tutto ed a rappresentare elemento attrattivo per tutte quelle componenti animali che artificiosamente possono esserci immesse come dei pesciolini, o naturalmente attratte come uccelli di diverso genere.
Anche in questo caso la prospettiva deve essere rispettata, contribuendo a far apparire più spazioso il giardino. Sono due le tipologie di acqua inseribili all’interno di un giardino giapponese: il laghetto e la fontana.
Giardino giapponese: l’elemento acquatico
Il giardino giapponese è essenzialmente composto dall’equilibrio e l’armonia di tre elementi: le piante, le pietre e l’acqua. Oggi vogliamo parlarvi proprio di quest’ultimo, elemento considerato ormai da tre secoli fondamentale per la costruzione di giardini zen. Esso è scelto per contrapporre il movimento alla staticità delle pietre. Rappresenta il dinamismo e la continua trasformazione della natura. Solitamente se relativo ad un grande spazio è rappresentato da un ruscello, in un piccolo giardino da un laghetto.
Nel caso dei giardini di roccia, spesso e volentieri è sostituito da fiumi o laghetti di ghiaia.