Cambiamento climatico e neve ai minimi storici nel 2024

Altri aggiornamenti sul cambiamento climatico oggi. Preoccupa sempre più la condizione del clima sull’intero Pianeta, le cui conseguenze sono visibili sotto gli occhi di tutti. Ciò che tutti hanno notato da tempo è l’inverno non più così freddo, con la neve che tende a cadere sempre meno.

Cambiamento climatico
Cambiamento climatico

Gli ultimi riscontri sul cambiamento climatico e sulla neve in Italia

A tal proposito, a inizio dicembre, è stato pubblicato uno studio sull’International Journal of Climatology, con la collaborazione dell’università di Trento e di Eurac Research (centro di ricerca privato di Bolzano), in cui è stata evidenziata una netta riduzione della neve sulle Alpi in cent’anni. Dal 1920 al 2020 si è arrivati ad un -34% di precipitazioni nevose.

La diminuzione maggiore è stata avvertita dal 1980 in poi, quando le temperature hanno iniziato ad alzarsi di un bel po’. Tra Svizzera e Tirolo il calo è risultato essere del 23%, invece nel versante Italia, Slovenia e parte dell’Austria, qui addirittura la riduzione è stata del 50%. Sotto il 2000 metri ormai è più facile che piova piuttosto che nevichi. Come però detto all’inizio si tratta di un problema globale, non riguarda insomma solo le Alpi. Infatti nella maggior parte dell’emisfero settentrionale il manto nevoso ha subito una riduzione netta negli ultimi 40 anni.

Il calo più significativo, del 10-20%, si è verificato negli Stati Uniti sudoccidentali e nordorientali e nell’Europa centrale e orientale. Le cose non migliorano all’estremo nord, con anche la Lapponia che non risulta essere più così fredda. Poca neve, soprattutto pioggia ed il paesaggio storico di Babbo Natale praticamente non esiste più.

Situazione che tenderà a peggiorare con il passare degli anni, con le temperature che saranno sempre più elevate e a risentirne saranno proprio questi paesaggi così ambiti in inverno che sono sempre stati dotati di ampie aree sciistiche. A tal proposito gli studiosi prevedono che il 13% di tutte le attuali zone sciistiche perderà completamente il naturale innevamento annuale e che un quinto sperimenterà una riduzione di oltre il 50% nel 2071-2100.

Il problema principale è che anche se cade un po’ di neve, questa non dura di certo nel tempo. Alcune ricerche stimano che tra vent’anni in Trentino ci saranno fino a 48 giorni in meno di neve a terra a 2000 metri. Il riscaldamento globale è chiaramente la causa di questa grande problematica e sicuramente la neve artificiale non risulta essere la soluzione.

Altro problema della mancanza di neve è chiaramente l’alto rischio per le risorse idriche. La neve svolge un ruolo di primo piano per la vitalità dei ghiacciai e dei corsi d’acqua. La pioggia non arriva più come un tempo, ma cade copiosa non in modo omogeneo e non risulta essere conservabile. Purtroppo il futuro non sembra essere roseo.

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