Succhione

Il succhione, detto volgarmente poppatone, è un ramo vigoroso, a

Prezzemolo, marzo è il momento per la prima semina

Il prezzemolo (Petroselinum hortense) è una pianta che cresce spontanea nei paesi mediterranei, ove è nota sin dall’antichità: i greci usavano ornare il capo con dei ciuffi di prezzemolo durante i banchetti, mentre i romani lo adoperavano per adornare le tombe. Oggi invece, come sappiamo bene, il prezzemolo viene ampiamente utilizzato come pianta aromatica per esaltare il sapore di un gran numero di pietanze.

Proprio l’uso frequente ne rende consigliabile la coltivazione domestica, che d’altra parte è semplice e piacevole. Il momento ideale per la prima semina del prezzemolo è il mese di marzo; seminando in questo periodo infatti potete assicurarvi una scorta per l’estate e l’autunno. Per ottenere un raccolto invernale e primaverile dovrete invece seminare una seconda volta, nel mese di luglio.

Indivia, quando seminarla

L’indivia (Cichorium endivia) cresce spontanea in tutti i paesi del Mediterraneo dove un tempo veniva usata soprattutto a scopi medicinali; attualmente viene impiegata per la preparazione di gustose insalate. Più precisamente, esistono due sottospecie di indivia: indivia riccia e indivia scarola, quest’ultima è ottima anche consumata cotta.

La semina dell’indivia va praticata a scalare, nel periodo compreso fra marzo e agosto: le prime piante, frutto delle prime semine, faranno al propria comparsa verso la fine di maggio e fino alla fine dell’estate, le semine successive daranno indivie in autunno-inverno.

I semi vanno posti in solchi profondi un centimetro e mezzo, distanti circa quaranta centimetri l’uno dall’altro. Su una fila lunga tre metri possono quindi essere coltivate nove-dieci piante. Per crescere al meglio le indivie hanno bisogno di terreni freschi e ben drenati, ricchi di sostanza organica.

Cultivar

Il termine cultivar fu introdotto ufficialmente al XIII Congresso di

Ceduo

Si definisce ceduo un tipo di bosco destinato al taglio

Pollone

Con il termine pollone si indica un ramo vigoroso, con

Diradamento

Il diradamento è un’operazione che viene eseguita in agricoltura quando la caduta fisiologica dei frutti (la cascola) non basta a ridimensionare la fruttificazione eccessiva (che danneggia i rami e le gemme); il diradamento consiste infatti nella eliminazione dei frutti già formati, preferibilmente in modo manuale.

La quantità di frutti da asportare va calibrata in base al potenziale produttivo della pianta per valutare il quale può essere utile tenere conto della sua età e del suo vigore, considerato che le piante più giovani e vigorose sono in grado di portare a maturazione più frutti rispetto a piante più anziane e più esili.

Xerofita (pianta)

Le piante xerofite (o xerofile) sono piante che hanno sviluppato meccanismi di adattamento, morfologici e fisiologici, atti a garantirne la resistenza in ambienti siccitosi, caratterizzati da terreni asciutti e atmosfera secca; tutte condizioni altamente sfavorevoli alla sopravvivenza di organismi vegetali che non dispongono dei medesimi adattamenti, finalizzati a rallentare la traspirazione e le perdita d’acqua.

Gli adattamenti morfologici sono finalizzati a ridurre la superficie traspirante, aumentare la capacità di trattenere l’acqua e di aumentarne le riserve all’interno dei tessuti. Ovviamente riguardano l’aspetto della pianta e si rendono manifesti a livello del portamento oltre che di rami, fusti, foglie e radici.

Quanto al portamento, finalizzato a ridurre la superficie traspirante, le xerofite mostrano: altezza ridotta, internodi corti, portamento arbustivo. A livello del fusto e dei rami invece molte xerofite si caratterizzano per la presenza di tessuto parenchimatico (parenchima acquifero), tipico delle piante grasse o succulente, in grado di accumulare riserve d’acqua.

Drupa

La drupa è un frutto carnoso indeiscente ovvero che, al

Rose rosa per San Valentino, una composizione très chic

Sappiamo già che le rose rosse, simbolo di amore intenso e passionale, andranno per la maggiore il giorno di San Valentino; moltissimi infatti ne faranno dono a fidanzate, mogli e compagne, certi di ottenere la loro lieta riconoscenza. Tuttavia, se volete stupire la vostra dolce metà, potete anche orientarvi su una scelta differente e, in luogo del solito mazzo di fiori, realizzare per lei una deliziosa composizione utilizzando delle rose rosa, simbolo di freschezza, tenerezza e felicità oltre che delicato elogio della femminilità.

La composizione che vi presentiamo oggi è un’idea originale della garden designer Dana Frigerio e noi troviamo che sia perfetta per allietare la prima colazione del giorno degli innamorati; potete infatti presentarla adagiata su un’alzatina di vetro accanto a dolci, come muffin e meringhe. Per realizzare questa composizione Dana ha utilizzato rose rosa e pirottini in alluminio e in carta (in tinta con le rose) come supporto.

Petalo

Con il nome di petalo si indica una foglia modificata

Nodo

Si definisce nodo una piccola porzione di tessuto sul fusto

Lenticelle

Le lenticelle sono formazioni cellulari presenti nelle piante dotate di struttura secondaria del fusto e delle radici, ove sostituiscono gli stomi con la funzione di assicurare lo scambio gassoso tra la pianta e l’ambiente e, quindi, la respirazione del fusto stesso.

Le lenticelle appaiono come delle piccole protuberanze che rimangono aperte in estate per chiudersi durante la dormienza invernale, quando vengono ricoperte da uno strato di sughero che si spacca al momento della ripresa vegetativa per ripristinare le normali funzioni di scambio.

Arbusto

Si definisce arbusto o pianta arbustiva o frutice una pianta legnosa simile all’albero ma nella quale, a differenza di questo, i rami si dipartono dal tronco centrale a livello del terreno oppure nella quale il tronco è del tutto assente. Gli arbusti sono di dimensioni limitate (non superano i cinque metri di altezza) e mantengono parte della struttura legnosa per tutto l’anno. Possono avere portamento eretto o rampicante.

Fanno parte del grande gruppo degli arbusti:

Cotogno del Giappone (Chaenomeles);

Fotinia (Photinia X fraseri);

Gelsomino di notte (Solanum jasminoides);