Piante grasse fiorite, il Gymnocalycium

cactus fioriti

Il Gymnocalycium

Fioritura: primaverile ed estiva

Impianto:

Tipo di pianta: pianta succulenta

Dimensione max: 15 centimetri di diametro

Il Gymnocalycium è un genere di piante grasse appartenente alla famiglia delle Cactacee. Si tratta di cactus di forma globulare con fusto singolo, che in alcuni casi emette dei polloni basali, dotato di costolature sporgenti attraversate da piccoli solchi trasversali che gli conferiscono il tpico aspetto gibboso. Il Gymnocalycium è inoltre caratterizzato da fiori imbutiformi molto vistosi, di colore rosso, rosa o cremisi che sbocciano in primavera-estate.

Le piante grasse, come trattengono l’acqua

piante succulente

Le piante grasse non smettono mai di stupire per l’enorme varietà di forme che hanno assunto in natura nel tentativo, riuscito, di adattarsi alle condizioni climatiche più diverse e trattenere al proprio interno acqua e umidità ambientale garantendosi in tal modo la sopravvivenza: hanno forma tondeggiante o colonnare, sono erette o prostrate, fiorite, ricoperte di spine e di peluria, grandi o piccole e offrono sempre un meraviglioso spettacolo a chi sa vederne la bellezza.

Una prima classificazione delle piante grasse, o meglio piante succulente, è quella che le vede distinte in piante grasse a fusto carnoso e piante grasse a foglie carnose.

Piante grasse a fusto carnoso

Le piante grasse a fusto carnoso hanno la caratteristica di trattenere elevate quantità di acqua all’interno del fusto, di forma arrotondata o cilindrica, che è totalmente privo di foglie allo scopo di limitarne al minimo l’evaporazione. Fanno parte di questo gruppo quasi tutte le Cactacee desertiche, l’Opuntia, la Mammillaria, il Ferocactus.

Le piante grasse

piante succulente

Per quanto diffuso il termine “pianta grassa” dal punto di vista botanico non è corretto. Il termine giusto per indicare le piante i cui tessuti si presentano carnosi è piante succulente; quello che le accomuna infatti è la presenza di strutture in grado di immagazzinare l’acqua e consentirne la sopravvivenza in condizioni climatiche avverse per molte altre specie vegetali come la siccità prolungata.

Le piante succulente sono infatti presenti praticamente su tutto il pianeta: dai deserti dell’Africa, alla giungla amazzonica ma anche sulle alpi e sulle fredde zone montagnose desertiche del sud america. Per questo motivo è bene sceglierle anche in base alla provenienza in modo da garantire loro l’ambiente ideale per prosperare. In base alla temperatura ideale possiamo distinguere piante grasse che richiedono temperature elevate, piante grasse che sopportano temperature basse, piante grasse che sopportano temperature molto basse.

Rose selvatiche, antiche e moderne

rose selvatiche

Le rose, regine indiscusse dei fiori, sono presenti, sia coltivate che allo stato spontaneo, praticamente in tutto l’emisfero settentrionale. Il genere conta oltre 250 specie classificabili secondo diversi criteri; una delle suddivisioni più affascinati è, secondo me, quella che le vede distinte in selvatiche, antiche e moderne.

Le rose selvatiche

Dalle rose selvatiche discendono tutte le rose attualmente coltivate. Si tratta di specie generalmente rampicanti alte fino a 3-4 metri. Dai rami spinosi si dipartono fiori semplici dotati di non più di quattro-cinque petali. Tra le specie principali troviamo:

  • Rosa canina;
  • Rosa gallica;
  • Rosa chinensis
  • Rosa californica
  • Rosa moschata;
  • Rosa davidii;
  • Rosa foetida;
  • Rosa palustris;
  • Rosa pimipnellifolia;
  • Rosa rubiginosa;
  • Rosa sericacea.

Oleandro, moltiplichiamolo per seme o per talea

oleandro moltiplicazione

L’oleandro (Nerium oleander) è un arbusto sempreverde molto diffuso nel sud della Penisola e nei paesi del bacino mediterraneo. Coltivato in piena terra può raggiungere fino a tre metri di altezza; ha inoltre un portamento maestoso e produce fiori in abbondanza.

Se ne abbiamo un bell’esemplare in giardino e vogliamo ottenerne nuove piante l’estate è il momento giusto per moltiplicarlo per seme o per talea: se moltiplichiamo l’oleandro per seme otterremo piante con caratteristiche diverse da quelle della pianta madre, se invece ricorriamo alla talea le nuove piante saranno identiche all’originale.

Oleandro, moltiplicazione per seme

I semi di oleandro vanno interrati dentro a una vaschetta piena di terriccio universale mescolato a sabbia. Una volta fatta la semina il terreno deve essere nebulizzato in modo da inumidirlo senza creare ristagni di acqua. Il contenitore andrà quindi posto in un luogo la cui temperatura si mantiene costante fra i 20 e i 24 °C.

Ninfee, è il momento di moltiplicarle

ninfee cure

Se avete un laghetto o un vasca d’acqua in giardino e lo avete abbellito con delle splendide ninfee il mese di giugno è il momento ideale per procedere alla loro moltiplicazione e somministrare loro le cure necessarie perchè crescano sempre più rigogliose.

Vediamo quindi quali interventi bisogna effettuare e in che modo:

Moltiplicare le ninfee

Per la moltiplicazione delle ninfee estraete le piante dall’acqua e dividete i rizomi lasciando una gemma per ogni pezzo tagliato;

Se il vostro laghetto è naturale potete interrare i rizomi direttamente sul fondo, se invece si tratta di una vasca in pietra o in muratura le piante andranno messe a dimora in vasi o contenitori di dimensioni adeguate che andranno ancorati sul fondo del laghetto.

Orto in terrazzo? Si ma con il vaso giusto

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Fatte salve le specie vegetali di grosse dimensioni, quali anguria e zucca gialla, non ci sono limiti alla tipologia di ortaggi che possono essere coltivati in vaso: ravanelli, cetrioli, pomodori, bietole, fragole, carote, peperoncino e così via, si prestano tutti molto bene alla coltivazione in contenitore a patto di godere di una buona esposizione e di sufficiente spazio.

Per ottenere dal nostro orto in terrazza i medesimi risultati che ci aspetteremmo da un tradizionale orto in piena terra sarà sufficiente rispettare alcuni semplici accorgimenti a cominciare dalla scelta dei vasi: questi infatti devono necessariamente essere abbastanza profondi da permettere alle radici di espandersi e reperire dal substrato tutto il nutrimento che gli è necessario. Questo vale soprattutto per i cosiddetti ortaggi da radice quali carote, cipolle e aglio. La profondità ideale del vaso per ortaggi è quindi di 30-40 cm.

Piante esotiche da appartamento, le cure

piante esotiche appartamento

Cocco, kentia, chamaedorea, phoenix sono tutte piante che amano il caldo e vivono bene in un ambiente umido. In questo periodo possiamo trasferire tutte le nostre piante esotiche all’esterno perchè godano delle belle giornate e ricevano più luce; naturalmente però andranno poste al riparo sia dalla luce solare diretta che dal vento e dalle piogge, quindi l’ideale sarebbe metterle al riparo sotto una tettoia o a ridosso dei muri in balcone.

Le piante che sono un po’ troppo cresciute rispetto al vaso che le ospita andranno rinvasate in un contenitore leggermente più grande sul cui fondo sistemeremo, come al solito, uno strato di palline di argilla espansa e che riempiremo con del buon terriccio per piante verdi. Al terriccio possiamo mescolare del concime minerale o del compost per renderlo ancora più fertile. Se la pianta richiede un tutore sistemiamolo nel vaso insieme a questa e non dopo se non vogliamo rovinare le radici.

Ficus, le cure estive

ficus indiano

Chi non ha mai ricevuto in regalo, o donato a propria volta, un ficus alzi la mano. Infatti, grazie alla sua facilità di coltivazione, cui si accompagna un grande valore ornamentale, il Ficus indiano (Ficus elastica) è tra le piante d’appartamento più amate e diffuse. Per mantenerlo sano è fondamentale assicurargli le cure adeguate durante tutto l’anno e l’inizio dell’estate è proprio il momento giusto per mettere in atto alcuni piccoli accorgimenti fondamentali per rinvigorirlo e prolungarne la vita. Vediamo di cosa si tratta:

Per cominciare, anche il ficus, come la gran parte delle altre piante da appartamento, trarrà beneficio da un trasferimento all’esterno. Sarà utile poi sostituire almeno in parte il terriccio o, se il vaso risulta troppo piccolo, procedere direttamente al rinvaso: scegliamone uno più grande riempito di terriccio universale cui mischieremo palline di argilla espansa per favorire il drenaggio e concime granulare a lenta cessione.

Sostituire le piante in giardino, abbiamo ancora qualche giorno

surfinie in davanzali

Anche se il tempo in questi giorni ha continuato a farci brutti scherzi, il mese di maggio è proprio giunto al termine e l’estate è ormai alle porte. Se non lo avete già fatto siete ancora in tempo per sostituire le piante primaverili con specie fiorite più adatte alle temperature estive in modo da continuare a godere del meraviglioso spettacolo della fioritura anche durante i mesi più caldi.

Molte delle specie che hanno rallegrato i nostri giardini, balconi e terrazzi nei mesi appena trascorsi come le viole, le primule e i non ti scordar di me, stanno per smettere di fiorire e non resisteranno al caldo estivo. Al loro posto possiamo trapiantare gerani, zinnie, tageti e lobelie ma anche petunie e surfinie, tutte indicate per la coltivazione in posizioni soleggiate. Se invece volete rallegrare angoli del giardino in ombra o in penombra la vostra scelta potrebbe ricadere sui nasturzi o sulle deliziose Impatiens (che io adoro).

Lavori di giardinaggio del mese di giugno

giardinaggio giugno

Lavori da fare in casa

Se non avete ancora spostato le piante da appartamento all’esterno, o se non intendete farlo, ricordate che con l’aumento delle temperature queste vanno comunque innaffiate con maggiore frequenza. Inoltre, la maggior parte di esse beneficierà di periodiche nebulizzazioni del fogliame: potete intervenire più volte la settimana usando anche dell’acqua di rubinetto, a patto però che questa non contenga troppo cloro; se è così sarà invece più opportuno usare dell’acqua minerale liscia.

Ricordate di tenere sempre d’occhio le foglie per accertarvi che la pianta goda delle condizioni ottimali per crescere: se queste si seccano alle punte o ai margini dovrete nebulizzare la pianta più spesso, mentre si risultano flosce e ingiallite forse avete esagerato con le innaffiature. Le specie con foglie variegate hanno bisogno di molta luce e una sua eventuale carenza verrà denunciata dalle foglie che assumeranno un colorito uniforme.