Piante officinali, il partenio

partenio pianta medicinaleIl Partenio (Tanacetum o Chrysanthemum parthenium), conosciuto anche con il nome comune di Amareggiola, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Compositae (o Asteracee) come la Camomilla e il Crisantemo, con i quali condivide molte caratteristiche morfologiche.

Il suo utilizzo a scopi medicinali risale all’antichità e se ne trova traccia nel Naturalis Historia di Plinio. D’altra parte è l’etimologia stessa del nome a rivelarcene l’utilizzo dal momento che parthenium deriva dal greco pàrthenos, che significa fanciulla, vergine, mentre il nome tanaceto deriverebbe dal greco tànaos = lungo e akéomai = io guarisco.

La pianta era infatti utilizzata soprattutto per alleviare i dolori mestruali ma a partire dal diciottesimo secolo cominciò ad essere impiegata anche per la cura dell’emicrania (proprietà che avrebbe trovato conferma grazie a diversi studi scientifici).

Coltivare le Impatiens in vaso

impatiens in vaso

Le Impatiens (pianta di vetro) sono fra le piante che meglio si prestano a rallegrare il giardino durante l’estate; non solo perchè offrono fioriture spettacolari e abbondanti ma anche per il colore verde brillante del fogliame che fa loro da contorno. L’ideale sarebbe la loro coltivazione in aiuole o bordure ma la loro resa estetica è valida anche se vengono coltivate in contenitori; a patto di rispettare alcuni accorgimenti a partire dalla scelta del vaso:

La dimensione del vaso va scelta senza dubbio in funzione del numero di esemplari che decidiamo di mettere a dimora, tenuto conto che i risultati migliori si ottengono creando piccoli gruppi di Impatiens. Se decidiamo di metterle a dimora insieme ad altre piante fiorite meglio orientarci su grandi cassette di pietra, cemento o terracotta, se invece preferiamo coltivarle da sole è più opportuno scegliere ciotole basse e larghe, comunemente usate per balconi e terrazzi. 

Camelie, l’elenco delle specie più diffuse

Camellia japonica

Sotto il nome di Camelia vanno circa 270 specie arboree o arbustive molto diverse per portamento, forma e colore del fiore, epoca di fioritura. Di seguito troverete un elenco delle specie maggiormente diffuse a scopi ornamentali e una descrizione sintetica di ciascuna di esse, mentre per le cure colturali di cui necessitano vi rimandiamo alle apposite schede che troverete seguendo il link.

Camellia japonica

La camelia japonica fu la prima specie di camelia ad essere introdotta in Europa, dove venne in un primo tempo battezzata con il nome di rosa del Giappone. E’ una pianta rustica a portamento arbustivo che fiorisce da marzo a giugno e può raggiungere un’altezza di 10-12 metri. Le foglie, di forma ellittica o lanceolata, sono lunghe da 5 a 10 centimetri, i fiori sono molto variabili nelle dimensioni che vanno dai cinque centimetri di diametro delle specie miniatura ai venti dei tipi giganti.

Camellia reticulata

Come la camelia japonica, anche la camellia reticulata ha portamento arbustivo e può superare i dieci metri di altezza. In natura presenta fiori semplici di colore rosa e foglie ellittiche, lunghe circa dieci centimetri.

Impatiens, il gruppo Nuova Guinea

impatiens-nuova guineaAbbiamo già visto che le specie più diffuse di ibridi di Impatiens derivano dall’incrocio tra Impatiens sultanii e Impatiens walleriana e vi abbiamo fornito una breve descrizione delle razze principali in cui queste sono state classificate. Tuttavia, esiste un altro gruppo di ibridi perenni che derivano dall’incrocio tra Impatiens walleriana e Impatiens hawkeri: quello che va sotto il nome di Nuova Guinea.

Le Impatiens Nuova Guinea sono molto diffuse e amate per il loro indiscutibile valore estetico che deriva non solo dalla splendida fioritura ma anche dal colore di foglie e fusti, che si presentano di un bel verde-bronzato. E’ doveroso però precisare che le piante appartenenti a questo gruppo hanno delle necessità colturali leggermente diverse rispetto alle piante di vetro “comuni”; si tratta infatti di specie meno resistenti al freddo che richiedono posizioni più luminose. Analogamente alle altre specie vengono coltivate come annuali anche se sono potenzialmente perenni.

Palme, le specie più diffuse (quarta e ultima parte)

cavolo-palmizio

Si chiude oggi la serie di post dedicati alle specie di palma più diffuse a scopi ornamentali. Di ciascuna troverete una breve descrizione mentre, come al solito, per le cure colturali di cui necessitano vi consigliamo di seguire i link che rimandano alle schede relative.

Raphis excelsa (Rapis)

La rapis è una palma multicaule (che sviluppa più tronchi) di modeste dimensioni: i tronchi sottili raggiungono infatti i 3-4 metri di altezza. Cresce bene in ambienti umidi, terreni fertili e richiede annaffiature abbondanti. Seppure sia resistente sia al caldo che al freddo non tollera il pieno sole ed è molto diffusa per la coltivazione in appartamento.

Roystonea Regia (Palma reale cubana)

La palma reale cubana è caratterizzata da un tronco molto alto (fino a 25 metri) e sottile (6o centimetri di diametro). Cresce nelle sone ombreggiate e richiede terreni fertili e abbondanti innaffiature. Vanta una crescita piuttosto rapida.

Margheritoni, le specie che vanno sotto questo nome

chrysantemum leucantemum

Le margherite e i crisantemi appartengono alla vastissima famiglia botanica delle Compositae, che comprende circa 14mila specie accomunate dal fiore a capolino piatto con petali simili a una lingua disposti intorno a un disco centrale. Se molte di esse vengono chiamate genericamente “margherite“, altre invece, vista la grandezza dei fiori, ricevono comunemente l’appellativo di margheritoni o margheritone. Ma quali specie di compositae vanno realmente sotto questo nome comune? Noi ne abbiamo scovate almeno tre:

Chrysantemum leucantemum

Al genere Chrysantemum appartengono circa 200 specie, rustiche e semirustiche, adatte per la coltivazione in aiuole, bordure e vasi, sia all’esterno che in appartamento. Il crisantemo cui facciamo riferimento (nella foto) produce unico capolino composto da petali bianchi a forma di lingua e un disco centrale giallo (costituito anch’esso in realtà da piccoli fiori tubulari) le cui dimensioni possono raggiungere i sette centimetri di diametro. E’ una specie ad accrescimento rapido che può addirittura diventare infestante. Fiorisce da Maggio a Settembre.

Chrysantemum maximum

Il Chrysantemum maximum è una pianta a portamento eretto che raggiunge i 90 centimetri di altezza; i fiori, simili a quelli del leucantemum, raggiungono un diametro di otto centimetri. Anche le foglie, lanceolate e di colore verde brillante, sono molto grandi e presentano evidenti dentellature ai margini. Rispetto alla specie precedente, questo margheritone ha una fioritura meno precose, essa va infatti da metà estate fino ad autunno inoltrato.

Gli ibridi di Impatiens

impatiens ibridi

Gli ibridi di Impatiens (pianta di vetro) derivano quasi tutti dall’incrocio delle specie Impatiens sultanii e Impatiens walleriana; sono caratterizzati da portamento compatto e fioriture abbondanti variegate o di un unico colore e, analogamente alle specie madri, sono coltivate come annuali anche se potenzialmente perenni.

I fiori, di solito appiattiti, semplici o doppi, sbocciano in estate e possono raggiungere i sei centimetri di diametro; le tonalità di colore disponibili sono numerosissime: rosso, bianco, violetto, blu lavanda, arancio, cremisi, screziati, a macchie o bicolori. Le foglie di colore verde intenso hanno forma allungata e possono raggiungere i 12 centimetri di lunghezza.

I principali gruppi di ibridi di impatiens sono stati catalogati in razze, segue una descrizione di quelle maggiormente diffuse:

Razza Accent

Gli ibridi di impatiens razza accent sono caratterizzati da un portamento compatto e da fioriture abbondanti e spettacolari. La pianta supera difficilmente i 20 centimetri di altezza.

Razza Bellizzy

Gli ibridi di impatiens razza bellizzy sono piante a fioritura precoce dal portamento compatto. Non superano, come le accenti, i 20 centimetri di altezza.

Il matricale o partenio

Partenio

Il partenio (Chrysantemum Parthenium), noto anche con il nome di matricale o amareggiola, è una specie appartenente al genere Chrysantemum della famiglia delle Asteraceae o Compositae. Si tratta di una specie perenne che viene coltivata però come annuale; fiorisce da Giugno a Settembre e si presenta del tutto simile a una piccola margherita: ha un portamento cespuglioso e raggiunge un’altezza compresa fra 30 e 70 centimetri, le foglie, ricoperte da una leggera peluria, sono di colore verde pallido ed emettono un odore acre; i fiori bianchi o gialli raggiungono i due centimetri di diametro.

Le amareggiole si prestano alla coltivazione in giardini rocciosi, bordure e aiuole ma crescono bene anche in vaso purchè all’aperto in balconi e terrazzi. Non temono il freddo e anche se in inverno la chioma appare completamente disseccata ci sono buone probabilità che rifiorisca la primavera successiva. Tra le varietà maggiormente diffuse a scopi ornamentali troviamo la Lemon ball, a fiori gialli, la Golden ball, a fiori bianchi o gialli, la Ball’s Double White, a fiori bianchi doppi utilizzata per fiori recisi, la Snow Puffs, ideale per la coltivazione in vaso, la Aureum, caratterizzata dal colore delle foglie giallo oro, la White Bonnet che forma cespugli alti fino a 75 centimetri.

Impatiens, specie annuali

impatiens balsamina

Impatiens balsamina

L’impatiens balsamina (nella foto), meglio nota con il nome di balsamina, ha origini asiatiche. Nel nostro paese è considerata semirustica e può essere coltivata sia in vaso che in piena terra ma non resiste alle temperature inferiori a 5 °C, ragione per cui in inverno deve essere posta al riparo. Le piante, a portamento cespitoso, possono elevarsi fino a 70-80 centimetri di altezza e raggiungere i 50 centimetri di diametro, le foglie, allungate e dai margini seghettati, possono raggiungere i 5 centimetri di lunghezza. I fiori, di colore rosso o bianco, fanno la propria comparsa in primavera estate, solitari o disposti in mazzetti. Se coltivate la balsamina in aiuola è opportuno mantenere tra le piante una distanza di almeno 40 centimetri. Dalla I. balsamina derivano numerose varietà a fiori semplici o doppi e di tonalità di colore che vanno dal rosa al rosso.

Impatiens biflora

L’impatiens biflora è una specie semirustica originaria dell’America settentrionale che trova le condizioni ottimali per crescere in zone umide e ombrose. La pianta può raggiungere il metro di altezza e presenta foglie di forma ovale dal margine seghettato. I fiori, di colore giallo-arancio, sbocciano raccolti in racemi allungati nel periodo primaverile-estivo. Se coltivata in aiuola è necessario mantenere tra una pianta e l’altra uno spazio di almeno 60 centimetri.

Palme, le specie più diffuse (Parte terza)

palma triangolare

Livistona Australis (Latania australiana o palma a ventaglio australiana)

La palma a ventaglio australiana può raggiungere i 25 metri di altezza e i 35 centimetri di diametro. E’ una palma molto rustica che si adatta senza problemi a qualunque clima e terreno e si presta alla coltivazione in gruppi in giardini spaziosi lungo le coste.

Livistona Chinensis (Livistona cinese o palma a ventaglio cinese)

La livistona cinese può raggiungere i 12 metri di altezza e i 30 centimetri di diametro. Come la palma a ventaglio australiana resiste bene sia al caldo che al freddo e non è molto esigente in fatto di terreno. Data la crescita lentissima della pianta gli esemplari più giovani possono essere coltivati in grossi vasi purchè rimangano sempre in posizione luminosa.

Neodypsis Decaryi (Palma triangolare)

La palma triangolare deve il proprio nome alla singolare caratteristica del tronco, che presenta appunto tre lati. Il tronco può raggiungere i 6 metri di altezza e i 40 centimetri di diametro; le foglie pennate arrivano a misurare anche 3 metri. La palma triangolare cresce bene solo nei climi più caldi e non tollera le gelate mentre si adatta alle zone ventose.

Impatiens, specie perenni

Impatiens petersiana

Le impatiens, o fiori di vetro, danno il meglio di sè quando coltivate come annuali. Tuttavia esistono diverse specie potenzialmente perenni tra le quali le già citate Impatiens balfourii e Impatiens sultanii. Vediamo le caratteristiche di alcune di esse:

Impatiens balfourii

Questo tipo di impatiens ha portamento cespuglioso e può raggiungere i 90 centimetri di altezza; è caratterizzata da fusti carnosi di colore rossastro e foglie ovali con apice appuntito e margine seghettato. I fiori, di tutte le tonalità del rosa, sbocciano in estate e rimangono sulla pianta fino all’autunno inoltrato. Come accennato, nonostante si tratti di una perenne è consigliabile la coltivazione come annuale dal momenti che la fioritura migliore si ottiene solo da esemplari giovani. Se coltivata in aiuola è consigliabile distanziare le piantine di almeno 50 centimetri. E’ originaria dei monti asiatici.

Le piante grasse più comuni

piante grasse più diffuse

Quello che segue è un elenco sintetico delle piante grasse, o succulente, più comuni.  Troverete una descrizione di ciascuna di esse seguita da un breve elenco delle specie di maggiore interesse. Per tutte le informazioni relative alle cure colturali di cui necessitano vi raccomandiamo di seguire i link che rimandano alle relative schede.

Aeonium

Il genere Aenonium comprende piante arborescenti o erbacee caratterizzate da foglie carnose, in genere violacee, che crescono a rosetta su steli piuttosto lunghi. I fiori, giallognoli e di forma stellata, crescono riuniti in racemi. Tra le specie di maggiore interesse troviamo Aeonium arboreum e Aeonium hawortii. Sono molto diffuse, anche allo stato spontaneo, nei paesi del bacino mediterraneo.

Agave

Le Agavi sono originarie delle zone desertiche del sud America ma sono ampiamente diffuse anche nel nostro paese, dove crescono allo stato spontaneo lungo le coste. Si tratta di piante dal fusto breve sul quale crescono a rosetta foglie molto carnose, acuminate, dotate di spine ai margini. L’agave può raggiungere dimensioni molto considerevoli, se ne consiglia quindi la coltivazione in esterno in piena terra. Tra le specie più interessanti Agave ferox e Agave americana.

Le impatiens, origine e distribuzione

impatiens balfourii

Le impatiens, note anche con il nome di pianta di vetro, costituiscono un genere che comprende all’incirca 700 specie diffuse allo stato selvatico soprattutto nelle regioni tropicali e sub-tropicali di Asia e Africa. L’unica specie di Impatiens diffusa allo stato spontaneo nel nostro paese è la Impatiens noli-me-tangere che è possibile rinvenire nelle boscaglie, lungo i corsi d’acqua; a questa si sono aggiunte, a causa dell’inselvatichimento di alcune specie importate dai paesi tropicali, le specie I. balsamina, I. glandulifera, I. balfourii e I. parvifolia. Tutte le varietà selvatiche di impatiens sono piante piuttosto alte (raggiungono anche il metro e mezzo di altezza), dotate di fusti spessi al contrario di quanto è possibile vedere nelle specie coltivate.

Il genere, deve il proprio nome scientifico alla curiosa caratteristica dei frutti, piccole capsule allungate che una volta giunte a maturazione esplodono letteralmente al minimo tocco spargendo tutto intorno i semi in essi contenuti, quasi che la pianta fosse “impaziente” di auto-riprodursi; si tratta di un fenomeno piuttosto raro che permette alla pianta di moltiplicarsi senza che alcun agente esterno intervenga portando i semi lontani. Il nome comune invece, fiore di vetro o pianta di vetro, si riferisce all’aspetto dei fusti che con le loro sfumature ricordano degli oggetti di vetro colorato.