Camelie, come moltiplicarle

camelia talea

Le camelie si possono moltiplicare per innesto, per seme o per talea. Mentre la moltiplicazione per innesto è senz’altro maggiormente indicata per i giardinieri esperti, la talea è una tecnica più alla portata di tutti; cominceremo quindi col vedere come si fa a moltiplicare le camelie per talea di ramo, rimandandando a un altro momento la moltiplicazione per innesto:

Il momento migliore per prelevare le talee è l’estate (nel periodo cha va da giugno inoltrato ad agosto) quando i germogli saranno maturi e queste avranno assunto una consistenza semi-legnosa; ciascuna di esse dovrà essere lunga almeno 8-12 centimetri e presentare 2-3 nodi; il taglio va eseguito appena al di sotto del nodo più basso, a livello del quale andranno eliminate le foglie e i boccioli fiorali eventualmente presenti. Per favorire l’emissione di radici può essere utile anche eliminare uno strato di corteccia. Le talee andranno quindi poste a radicare in un miscuglio di sabbia e torba, in vasetti singoli o in cassette che andranno posti all’ombra.

Impatiens, guida alla scelta delle piante

impatiens scelta pianteLe Impatiens sono piante estremamente facili da reperire in qualunque vivai e garden center, dove vengono vendute, già pronte per la messa a dimora definitiva, come annuali. La scelta delle piante giuste è fondamentale per non andare incontro a esperienze negative ed essere sicuri di acquistare un prodotto in grado di resistere al trapianto e arricchire il nostro giardino con una fioritura abbondante e prolungata sostenuta da un fogliame rigoglioso.

Ma quali caratteristiche della pianta garantiscono la sua perfetta riuscita? Vediamole insieme:

  • Anzitutto le piantine, per quanto giovani, devono mostrare un portamento compatto e uno sviluppo armonico in tutte le loro parti.
  • Le foglie devono essere abbondanti, distribuite su tutta la chioma, “vive” e di un bel verde intenso.
  • Anche i fiori devono essere un buon numero, freschi e dalla colorazione brillante; ben distribuiti in ogni parte della pianta e raccolti in folti grappoli.

Camelie, come coltivarle in vaso

camelia in vaso

Anche se le camelie sono perfette per dare un tocco di fascino ed eleganza al giardino, il fatto di non disporre di uno spazio esterno non equivale a dover rinunciare alla loro coltivazione. La camelia infatti può benissimo essere coltivata in vaso e darci le medesime soddisfazioni adeguatamente esposta in balconi e terrazze; a patto però di tenere conto delle sue esigenze che, neanche a dirlo, sono leggermente diverse rispetto a quelle di una pianta coltivata in piena terra.

Cominciamo dal contenitore che naturalmente deve essere abbastanza capiente, in plastica o in cotto purchè dotato di forellini sul fondo che ne assicurino il perfetto drenaggio. Sempre per lo stesso motivo, la base del vaso dovrà essere riempita di ghiaia o di palline di argilla espansa e il terriccio dovrà avere caratteristiche di estrema leggerezza. Rispetto alle camelie coltivate in piena terra quelle in vaso vanno concimate con maggiore frequenza (almeno ogni 15 giorni) ma con dosi di concime più ridotte. Analoghe le esigenze idriche, con annaffiature che dovranno essere ancora più ridotte per le camelie in vaso.

Begonie, moltiplicazione per divisione

begonia rex moltiplicazione

Appena qualche giorno fa abbiamo visto come si moltiplicano le begonie per talea; oggi ci occuperemo invece della loro moltiplicazione per divisione del tubero o del rizoma. Nel caso la distinzione non fosse nota, i rizomi sono steli ingrossati che si dipartono dalla pianta in senso orizzontale e possono essere in parte sotterranei; le radici della pianta si sviluppano dalla loro porzione inferiore, mentre da quella apicale si dipartono i fusti. I tuberi sono invece fusti sotterranei molto robusti che possono raggiungere i 18 centimetri di diametro.

A seconda del loro sviluppo a partire da tuberi o rizomi le begonie possono essere distinte in tuberose (Begonia glandiflora e Begonia socotrana) e rizomatose (la più nota delle quali è senza dubbio la Begonia rex, molto apprezzata per la bellezza del fogliame).

Impatiens, malattie e avversità

impatiens malattie

Se non vengono coltivate in condizioni ottimali anche le Impatiens sono facilmente soggette all’attacco di parassiti e all’insorgenza di malattie. Le stagioni in cui è più probabile che si ammalino sono l’autunno e la primavera a causa della elevata umidità ambientale che le caratterizza, mentre le avversità più comuni sono l’oidio (mal bianco), i marciumi radicali e l’attacco di insetti come gli afidi (i pidocchi delle piante).

Impatiens, oidio o mal bianco

Il mal bianco è una malattia fungina che attacca le foglie, i fusti e, talvolta, i fiori della pianta che risultano ricoperti da una patina biancastra e polverosa; la malattia causa un disseccamento progressivo di tutte le strutture della pianta e quindi la conduce alla morte. Se ci si accorge in tempo dell’infezione è possibile fare un tentativo di salvataggio eliminando le parti malate e distribuendo su quelle rimaste un prodotto specifico a base di zolfo bagnabile. Questo però andrà utilizzato con molta cautela perchè le Impatiens hanno dei fusti molto teneri che potrebbero ustionarsi al contatto con lo zolfo.

Camelie, come coltivarle in giardino

camelia in giardinoLa camelia può essere coltivata sia in vaso, in balconi e terrazze, che in piena terra in giardino; in quest’ultimo caso può fungere da elemento di arredo o essere usata per la creazione di siepi fiorite. Più precisamente, mentre le camelie di dimensioni medio-grandi, quelle che, per intenderci, superano i due metri di altezza, sono più adatte a riempire spazi vuoti o a fare da ornamento a grandi alberi, le specie arbustive si prestano meglio alla creazione di barriere floreali, sole o abbinate ad altre arbustive come rododendri, azalee e rosmarino.

Il momento migliore per piantare le camelie in giardino è l’inizio dell’autunno o della primavera. Dal momento che si tratta di una pianta acidofila, il terreno dovrà avere un ph compreso tra 5 e 6.5 ed essere soffice, ben drenato e ricco di sostanza organica. L’esposizione dovrà essere luminosa ma non al sole diretto, motivo per cui, come accennato, le camelie trovano la propria collocazione ideale all’ombra di grandi alberi. Un bagno di sole troppo intenso causerebbe infatti delle vere e proprie ustioni su foglie e fiori impedendo alla pianta di mostrare tutto il proprio splendore.

Impatiens, la moltiplicazione per talea

impatiens talea

Come abbiamo già visto, le Impatiens, note anche con il nome comune di piante di vetro, possono essere sdoppiate sia per semina (in questo caso si parla di riproduzione) che per talea (si parla in questo caso di moltiplicazione). Della riproduzione per seme vi abbiamo già detto, oggi quindi vedremo come si procede con la moltiplicazione per talea di fusto.

Impatiens, moltiplicazione per talea

La moltiplicazione per talea è indicata per sdoppiare gli ibridi e ottenere nuovi esemplari assolutamente identici alla pianta madre; questa tecnica può tornare utile quando le Impatiens sopravvivono diversi anni e perdono, col tempo, il proprio portamento compatto assumendo un aspetto disordinato che le priva della loro bellezza. Il metodo migliore per moltiplicare le Impatiens è la talea di fusto che consiste nel prelevare dalla pianta madre alcuni germogli.

Begonie, moltiplicazione per talea

begonia elatior talea

Le begonie sono piante piuttosto facili da moltiplicare poichè caratterizzate da una spiccata capacità a produrre nuovi esemplari a partire da porzioni di una pianta madre. La moltiplicazione della begonia può avvenire per talea apicale, per talea da foglia (o da porzioni di foglia) e per divisione da tubero o da rizoma.

Qualunque sia la tecnica di moltiplicazione scelta, abbiate cura di prelevare le talee esclusivamente da piante madri sane per non trasmettere eventuali malattie alle nuove piante. Per lo stesso motivo usate sempre attrezzi da giardino ben puliti e disinfettati. Vediamo adesso come si moltiplicano le begonie per talea, mentre ci occuperemo in seguito della moltiplicazione delle begonie per divisione di tubero o rizoma.

Begonia, moltiplicazione per talea apicale

La talea apicale è una tecnica di moltiplicazione particolarmente adatta per le specie arbustive. Si pratica in primavera o all’inizio dell’estate prelevando dagli steli più giovani talee lunghe 6-8 centimetri con almeno due nodi (i punti di intersezione delle foglie sul ramo). Il taglio va praticato proprio sotto il nodo e le foglie a livello di questo vanno eliminate, così come eventuali fiori o gemme.

Impatiens, riproduzione per semina

semina impatiens

Forse non tutti sanno che in natura esiste una differenza tra riproduzione e moltiplicazione: mentre con il termine riproduzione si indica l’ottenimento di nuove piante per semina, per moltiplicazione si intende la formazione di nuovi esemplari direttamente da parti della pianta madre.

Nel caso delle Impatiens, per ottenere nuove piante, è possibile ricorrere ad entrambi i metodi ma mentre la riproduzione per seme è più indicata per le specie pure, per gli ibridi, che non di rado sono sterili (non producono semi), è senz’altro più opportuno ricorrere alla moltiplicazione per talea, anche perchè questa permette di ottenere piante con caratteristiche identiche alla pianta madre.

Impatiens, riproduzione per semina

Semina diretta

Camelie, come sono giunte fino a noi?

camelia origine

La leggenda vuole che le camelie siano giunte in Europa nella seconda metà del ‘700 ad opera di un gruppo di mercanti inglesi del tutto inconsapevoli del reale valore del proprio carico. Questi infatti rimasero inebriati dall’aroma del tè, che viene ottenuto dalle foglie della Camellia sinensis, e chiesero di portare con sè alcuni esemplari di questa pianta. Solo una volta giunti in patria si accorsero però che era stata data loro un’altra varietà di camelia, di grande valore ornamentale ma del tutto priva di ogni proprietà aromatica, la Camelia japonica. La nuova pianta riscosse comunque molto successo tra i loro compatrioti e si diffuse come ornamentale.

Il primo esemplare di camelia giunse invece in Italia alla fine dell’800 e attualmente è ancora possibile ammirarlo al Giardino Inglese della Reggia di Caserta. Proprio da questo discenderebbero, per riproduzione da seme, le prime varietà di camelie a fiore rosso. Fu quindi nell’800 che la camelia ebbe la sua massima diffusione in Italia e in Europa con la nascita, a Milano, Genova e Firenze, di numerosi vivai specializzati nella sua coltivazione; tuttavia, inspiegabilmente, questo magnifico fiore finì nel dimenticatoio all’inizio del ‘900, forse a causa della scarsità di specie profumate e per la relativa limitatezza delle tonalità di colore disponibili.

Coltivare le Impatiens in appartamento

impatiens_glandulifera

Abbiamo già visto che le Impatiens, o piante di vetro, non resistono ai rigori invernali; è per questo motivo che molte specie, seppure perenni, vengono trattate come annuali. Tuttavia, se coltivate in vaso, le specie o gli ibridi perennanti possono essere poste al riparo in casa al sopraggiungere dei primi freddi. Vediamo quindi quali accorgimenti è necessario adottare per far sì che le nostre Impatiens superino l’inverno e ritrovino tutto il proprio vigore la primavera successiva.

L’ambiente che ospita le Impatiens dovrà essere sufficientemente luminoso; queste però non dovranno mai ricevere la luce diretta del sole. La temperatura ideale è compresa fra i 18 e i 22 °C in appartamento, mentre in serra la temperatura minima atta a garantire la loro sopravvivenza si aggira intorno agli 8-10 °C. Allo scopo di prevenire l’insorgenza di malattie fungine si dovrà procedere alla “pulizia” della pianta mediante l’eliminazione di rametti e germogli che appaiono sofferenti.

Coltivare le Impatiens in giardini e terrazzi

impatiens glandulifera

Della coltivazione delle Impatiens in vaso vi abbiamo già detto; naturalmente è questa l’unica soluzione di cui disponiamo se vogliamo coltivarle in balconi e terrazzi e non disponiamo di un giardino. Sapete già quindi che dovrete prestare molta attenzione alla scelta del vaso, alla frequenza delle innaffiature e all’accostamento delle specie. Adesso, invece, vedremo tutto ciò che c’è da sapere per coltivare con successo le Impatiens in piena terra a cominciare dalla progettazione dell’impianto.

Poichè le Impatiens difficilmente superano l’inverno è bene porle a dimora dove non lasceranno vuoti troppo evidenti durante i mesi più freddi, ad esempio ai piedi di alberi e arbusti; in alternativa è possibile utilizzarle per la creazione di bordure e margini la cui “estinzione” non rappresenterà un problema nè estetico, nè pratico. Per ottenere macchie di colore di grande effetto possiamo anche realizzare accostamenti con altre piante annuali stando bene attenti che abbiano le medesime esigenze in fatto di esposizione.