Gerani, cure di settembre

Nonostante i gerani vengano normalmente coltivati come piante annuali è possibile garantire loro una sopravvivenza pluriennale, a patto però di somministrare loro le giuste cure in questo periodo dell’anno e durante l’inverno. Le piante infatti, dopo l’accrescimento registrato la scorsa primavera e l’abbondante fioritura estiva, si trovano adesso in uno stato di notevole prostrazione cui è assolutamente necessario porre rimedio, vediamo come:

Rinnovare la chioma

Per prima cosa occorre rinnovare la pianta eliminando gli scapi fiorali sfioriti (i fusti che portano le infiorescenze) che ancora permangono sulla piante, le foglie ormai secche e quelle ingiallite.

Integrare il terriccio

E’ facile inoltre che i vasi risultino carenti di terriccio e che le radici e il colletto del geranio risultino più o meno scoperti; correte subito ai ripari rimuovendo il primo strato di terriccio e sostituitelo con del terriccio nuovo che verserete fino a coprire le radici e il colletto.

Orto, preparare il terreno per l’inverno

Quando l’orto ha cessato di dare i suoi frutti e il raccolto è finito arriva il momento di preparare il terreno per l’inverno. Infatti, per eliminare i residui di ortaggi e rendere il substrato accogliente per nuove semine e trapianti bisogna vangarlo prima che le piogge e l’umidità si facciano più intense e lo rendano molto più difficile da smuovere.

Vediamo dunque come procedere:

Per prima cosa il terreno dovrà essere zappato in modo da sminuzzare le zolle di terra ed eliminare le radici, quindi va dissodato in due fasi:

Fase I

Prima vangatura

La prima vangatura consiste nella rimozione delle zolle per una profondità pari alla lunghezza della vanga; scavate una buca, e quindi una seconda; usate quindi la terra così estratta per coprire la prima buca e procedete così  finchè non si è coperta tutta l’area da vangare.

Peperoncino, come fargli superare l’inverno

Il peperoncino è una pianta annuale che non resiste al gelo; per questo motivo la coltivazione all’aperto è sconsigliabile, soprattutto in quelle zone caratterizzate da un clima invernale particolarmente rigido. Le piante che potranno superare i mesi più freddi sono comunque quelle più robuste che presentano un aspetto sano e sono dotate di un bel numero di foglie sparse su tutta la chioma. Proprio queste dovranno essere poste al riparo già alla fine di settembre in un luogo al chiuso abbastanza luminoso, ad esempio in casa su un davanzale o sulle scale purchè queste siano illuminate da una vetrata e non troppo fredde.

Naturalmente gli esemplari finora coltivati in piena terra dovranno essere trasferiti in un vaso abbastanza profondo, meglio se di coccio, e non dovranno mai mancare loro le cure colturali più adeguate. Le irrigazioni dovranno essere abbondanti e non bisogna mai lasciare il terreno completamente asciutto fra una bagnatura e l’altra, a patto però che il terreno sia ben drenato e che non si formino nocivi ristagni di acqua. L’acqua utilizzata inoltre dovrà essere rigorosamente a temperatura ambiente.

Quando moltiplicare le rose

Le rose possono essere moltiplicate a partire da settembre e per il tutto il mese di ottobre con il metodo della talea di ramo. Avete quindi un bel po’ di tempo a disposizione per assicurarvi, negli anni a venire, un roseto bello e vigoroso. Intanto prendete nota del procedimento corretto, che troverete di seguito descritto, per ottenere il risultato sperato.

Scegliete un ramo, tra quelli che si sono formati la scorsa primavera, che abbia ospitato un fiore sano e robusto. Tagliatene una porzione lunga all’incirca 20-30 cm.

Privatelo della punta e di tutte le foglie, escluse quelle terminali facendo attenzione a non danneggiare le gemme.

Dividete il ramo in parti lunghe circa 10 cm.

Interrate le talee di rosa così ottenute in un contenitore ad una profondità di 2-3 cm in un miscuglio di terriccio universale e sabbia in parti uguali.

Rose, le cure di settembre

Il mese di settembre segna l’inizio di un momento molto particolare per il nostro giardino; infatti, con l’approssimarsi dell’autunno, possiamo sia goderci lo spettacolo delle piante che toccano il massimo del proprio splendore in questo periodo, sia preparare vasi e aiuole alla fioritura primaverile. Allo stesso tempo, settembre è un momento importantissimo per la cura delle rose che possono andare incontro ad una nuova fioritura e regalarci ancora qualche emozione fino all’arrivo dei primi freddi invernali.

Vediamo quindi cosa occorre fare per ottenere il migliore risultato possibile:

Lavorare il terreno

Il terreno alla base della pianta va smosso avvalendosi di uno strumento adatto alle dimensioni e alla robustezza delle radici; per intenderci, non usate la zappa per lavorare il terreno se le piante sono giovani se non volete correre il rischio di frantumarne le radici rovinandole irreparabilmente. Questo intervento agevolerà la ripresa vegetativa della pianta permettendo all’acqua e all’ossigeno di circolare più facilmente.

Esiste una differenza tra menta e mentuccia

Forse non tutti sanno che il termine “mentuccia” non è semplicemente un vezzeggiativo per indicare affettuosamente l’odorosa menta. Infatti, anche se menta e mentuccia vengono usati come sinonimi essi indicano in realtà due piante differenti: la prima è la Mentha pulegio, la seconda è la Calamintha nepeta, nota anche con i nomi comuni di nepetella o poleggio, ed è caratterizzata da un aroma molto simile a quello della menta ma meno intenso.

Ciò che permette di distinguere senza ombra di dubbio le due piante è però la forma dei fiori, che fanno la propria comparsa in estate; la menta propriamente detta presenta dei fiori arrotondati, mentre la mentuccia produce infiorescenze tubulari che si ergono verticalmente.

Fiori da piantare a settembre, croco, scilla e viola del pensiero

Tra i fiori da piantare a settembre, insieme a tulipani, narcisi e giacinti, troviamo anche viole del pensiero, crochi e scille. Di seguito vedremo brevemente le caratteristiche generali di questi ultimi mentre per i dettagli relativi alle cure colturali di cui necessitano vi rimandiamo alle apposite schede che troverete seguendo i link.

Viole del pensiero

La viola del pensiero è una pianta fiorita molto resistente al freddo e messa  dimora all’inizio dell’autunno rallegra giardini, balconi e terrazze per tutto l’inverno, fino a maggio; la fioritura però si farà più intensa e vistosa a partire dal mese di febbraio. I fiori, inodori, sono piuttosto grandi, a cinque petali e si trovano in una vasta gamma di colori che vanno dal bianco al nero; i più comuni sono però il giallo e il viola. Come accennato, le viole del pensiero possono essere coltivate con successo sia in vaso che in piena terra purchè vengano esposte in posizioni soleggiate o semiombreggiate. Per ottenere una migliore resa estetica è consigliabile piantare in gruppo varietà dello stesso colore e distanziare ciascuna piantina venti-venticinque centimetri l’una dall’altra.

Cosa piantare a Settembre, giacinti, tulipani e narcisi

Tra i bulbi da piantare a settembre per ottenere delle splendide fioriture primaverili, spiccano senz’altro giacinti, tulipani e narcisi. Mentre per le cure colturali vi rimandiamo alle schede relative di seguito vedremo le caratteristiche generali di ciascuno di essi e vi riveleremo qualche segreto per coltivarle con successo.

Giacinti

Il giacinto è una bulbosa dai fiori vistosi e profumati che è possibile coltivare sia in piena terra che in vaso purchè il terreno sia leggero e ben drenato. Interrare i bulbi in questo periodo dell’anno permetterà alle radici di svilupparsi prima che arrivino i primi freddi e di regalarci lo spettacolo della fioritura tra la fine di marzo e maggio (a seconda della specie). Per la coltivazione in giardino evitiamo accuratamente di concimare il terreno con letame o prodotti organici che potrebbero danneggiare il bulbo; meglio invece orientarsi su concime minerale complesso granulare. I bulbi vanno piantati a una distanza di circa 15 centimetri l’uno dall’altro. Per la coltivazione in vaso il terreno ideale è costituito da un miscuglio di terriccio universale (70-80%) e sabbia (30-20%).

Il falso papiro

Il falso papiro (Cyperus alternifolius) è una pianta acquatica perenne

Piante acquatiche, il ranuncolo d’acqua

Il ranuncolo d’acqua (Ranunculus lingua) è una pianta acquatica originaria di Asia ed Europa centrale dove cresce anche allo stato selvatico; forma piccoli cespi di foglie ovali di colore verde brillante dal cui centro si dipartono, in primavera-estate, lunghi steli carnosi sormontati da fiori singoli di colore giallo oro che crescono al di sopra dello specchio di acqua.

Oltre ad avere un indiscutibile valore ornamentale, il ranuncolo acquatico rientra nel novero delle cosiddette piante ossigenanti, ovvero quelle specie vegetali acquatiche che inserite nel laghetto artificiale in giardino aiutano a mantenerne l’acqua pulita e permettono la sopravvivenza al suo interno di pesci e tartarughe. Rappresenta dunque una valida alternativa alle gettonatissime e bellissime ninfee fungendo allo stesso tempo da “filtro naturale”.

Poichè non teme il freddo, il ranuncolo d’acqua non necessita di essere prelevato e posto al riparo durante l’inverno, al contrario di quanto accade per altre piante acquatiche quale, ad esempio, la calla di palude. E’ una pianta a sviluppo rapido e vigoroso e si espande in maniera tale da dover essere tenuta “sotto controllo”.