Come forzare i giacinti

Sapete già che è possibile forzare i giacinti in appartamento per farli fiorire giusto in tempo per natale. L’operazione è piuttosto semplice e si compone di tre fasi: la prima, che trovate illustrata nel breve reportage casalingo che segue, consiste semplicemente nella piantumazione dei bulbi (io ne ho interrati due):

  1. Procuratevi, oltre a una palettina per scavare una buca e dei guanti da giardinaggio (io uso quelli in stoffa ma vanno bene solo per piccoli lavoretti), una ciotola bella capiente che avrete riempito con del buon terriccio per piante (Foto 1);
  2. Scavate una buca profonda circa 8-10 centimetri e sistematevi dentro il bulbo con la parte inferiore (quella più larga) poggiata sul terreno (Foto 2, 3 e 4);
  3. Coprite la buca (una per ciascun bulbo) con il terriccio (Foto 5);

Biennale, (Pianta)

Pianta biennale Si definisce biennale qualunque pianta erbacea che completa

Cimatura

Cimatura La cimatura consiste nell’asportazione dei germogli apicali, le cime

Ammezzimento

Ammezzimento Con il termine ammezzimento si indica il processo che

Il linguaggio dei fiori, le rose

La rosa simboleggia per eccellenza la grazia e la bellezza, per questo motivo ricevere in dono un mazzo di rose è sempre piacevole e chi sceglie di farne omaggio è certo di fare cosa estremamente gradita. Questo è verissimo, però forse non tutti sanno che nel linguaggio dei fiori la rosa assume significati differenti a seconda del suo colore; bisogna quindi fare molta attenzione alla nostra scelta se non vogliamo essere equivocati o se vogliamo mandare un messaggio molto preciso con il nostro regalo floreale.

Tutti sanno che regalare rose rosse equivale ad esprimere il proprio amore forte e appassionato ma quanti sanno che la rosa gialla esprime invece non solo gelosia ma anche sdegno, invidia, risentimento e vergogna? Del tutto diverso invece il significato della rosa gialla pallida che equivale a una tenera richiesta: regalatela a chi amate per esprimere il desiderio di essere certi che i vostri sentimenti sono ricambiati. La rosa gialla orlata di rosso esprime invece amore e tenerezza.

Il linguaggio dei fiori, la lavanda

Con il nome di lavanda si indicano all’incirca una trentina di specie del genere Lavandula della famiglia botanica delle Laminaceae. Si tratta di piante molto rustiche, resitenti sia al gelo che al caldo torrido, caratterizzate da foglie argentee e fiori viola, rossi, bianchi o blu che crescono raccolti in spighe durante l’estate ed emanano un profumo intenso e inconfondibile. Chiunque ne abbia fatto esperienza sa infatti che è  impossibile passare accanto a una pianta di lavanda senza essere attratti dall’aroma che spande nell’aria.

Nel linguaggio dei fiori la lavanda ha un duplice significato: da un lato infatti questo fiore è segno di diffidenza, dall’altro è portatore di ricordi felici. Il primo, e più inquietante, significato si deve all’usanza, risalente all’antichità secondo la quale i fiori di lavanda messi a macerare e strofinati sulla parte lesa servivano a curare i morsi di serpente; allo stesso tempo però si riteneva che proprio tra le sue foglie si annidassero serpenti e aspidi, motivo per cui bisognava avvicinarsi ad essa con estrema cautela. Lo stesso significato sembra però ascrivibile alla frequente presenza intorno alla pianta di api e calabroni che renderebbero abbastanza difficoltoso, oltre che pericoloso, raccoglierne qualche ramoscello.

Insetticidi naturali, il piretro

Il piretro (Chrysantemum cinerariaefolium) è una pianta appartenente alla famiglia delle Compositae (o Asteraceae) che cresce spontanea solo lungo le coste del Mar Adriatico; in altri paesi del mondo viene invece coltivata soprattutto per estrarne le piretrine, sostanze tossiche usate per produrre insetticidi. Le proprietà del piretro sono infatti parassiticide.

Il fiore è del tutto simile a quello di una margherita, le foglie, vellutate e di colore grigiastro, crescono però alla base del fusto. Le parti utilizzate a scopi parassiticidi sono i capolini che vengono essiccati e macinati per ottenere una polvere giallognola chiamata razzia o piretro. Quest’ultima è molto utilizzata in agricoltura e giardinaggio dal momento che risulta molto tossica per gli animali a sangue freddo ma poco per l’uomo e gli animali a sangue caldo e, allo stesso tempo, è poco inquinante.

Piante medicinali, il Maqui

Maqui (Aristotelia chilensis) è una pianta medicinale, nota anche con il nome di Clon, appartenente alla famiglia delle Eleocarpaceae che conta circa dieci generi e quattrocento specie diffuse in Asia, Australia e Sud America. E’ un arbusto sempreverde che si erge fino a 4-5 metri di altezza e viene coltivato sia a scopi ornamentali che medicinali. Più precisamente l’albero è originario della flora spontanea cilena ma è stato adattato alla coltivazione in climi freddi temperati; la pianta infatti è stata introdotta in Inghilterra nel ‘700 e nel’900 negli Stati Uniti, dove viene indicata con il nome di Chilean wineberry. Cresce bene in terreni umidi, ricchi di humus, leggermente alcalini, sia al sole che in penombra, adattandosi senza alcun problema anche a temperature inferiori a 0 °C. Un albero solo è in grado di produrre dieci chili di frutti nell’arco di sette anni.

In particolare, è il succo delle bacche, che fanno al propria comparsa fra dicembre e gennaio, ad avere proprietà terapeutiche come antidiarroico, mentre l’infuso delle foglie viene utilizzato per curare il mal di gola oltre che come analgesico e febbrifugo. Il frutto, dal sapore dolciastro, è ricco di antocianine (cianidine e delfinidine), sostanze antiossidanti responsabili della loro colorazione purpurea e, con tutta probabilità, di molte delle proprietà medicinali che gli vengono attribuite.

Fiori resistenti al freddo

Appena qualche giorno fa una nostra lettrice ci ha chiesto informazioni sui fiori più resistenti al gelo. Questo ci ha fatto pensare che forse sono in molti ad avere la stessa curiosità e dal momento che sul blog le risorse in merito non mancano, abbiamo deciso di fornirvi un elenco, senza dubbio incompleto, delle piante e dei fiori che non si lasciano intimorire dai rigori dell’inverno.

Spirea

Il genere Spirea, della famiglia delle Rosaceae, comprende alcuni arbusti decidui di dimensini medie e portamento tondeggiante. Le specie sono divise in due grandi gruppi: le spiree bianche, a fioritura primaverile, e le spiree rosa, a fioritura estivo-autunnale. Sono piante di facile coltivazione e la loro rusticità le rende resistenti tanto al gelo quanto al caldo torrido.

Muscari

I Muscari sono un genere di piante appartenente alla famiglia delle Liliaceae, note anche con il nome di pan del cucco o cipollaccio. Delle circa trenta specie che costituiscono il genere la più diffusa è la Muscari armeniacum, caratterizzata da fiori tubolari molto profumati, di colore azzurro con margini bianchi.

Malattie delle piante, il marciume del colletto

I marciumi del colletto sono malattie delle piante che interessano la loro parte basale; la malattia si manifesta cioè a livello del terriccio, dove è possibile osservare la comparsa di una marcescenza marrone o rossastra che gradualmente si espande anche alle radici sottostanti e al resto del colletto. La conseguenza è l’avvizzimento generale della pianta che finisce per spezzarsi nel punto in cui è stata attaccata.

Il marciume del colletto è una malattia fungina e a causarla sono i funghi appartenenti ai generi: Phytophtora, Rhizoctonia, Sclerotinia, Thielaviopsis e Pythium. Partticolarmente aggressivo è il fungo Pythium debaryanum, noto anche con il nome di marciume delle piantine dei semenzai, che attacca al colletto delle giovani piante durante le prime fasi di sviluppo e può distruggere intere piantine nell’arco di pochi giorni.

Ciliegio, la coltivazione

Come abbiamo visto, novembre è il mese giusto per procedere all’impianto del ciliegio. Vi abbiamo anche detto a quale distanza è opportuno piantare i diversi esemplari, a seconda che si tratti di alberi di ciliegio dolce o di ciliegio acido, e quali sono le varietà autofertili di ciliegio dolce (Prunus avium), ovvero quelle in grado di fruttificare anche se coltivate come esemplari singoli.

Oggi vedremo invece come si coltiva il ciliegio, ovvero di quali cure necessita per crescere forte e rigoglioso. Cominciamo dalla concimazione: il ciliegio va concimato ogni anno a fine inverno irrorando il terreno con concime minerale complesso. L’irrigazione è fondamentale soprattutto durante i periodi siccitosi, soprattutto appena prima della raccolta. La potatura del ciliegio dolce deve invece essere eseguita il meno possibile, anche quando l’albero è ormai adulto.

Ciliegio, l’impianto

Abbiamo già visto come sia possibile distinguere due specie di ciliegio: il ciliegio dolce (Prunus avium) e il ciliegio acido (Prunus cerasus). Il primo, di grosse dimensioni, viene coltivato soprattutto per il consumo dei deliziosi frutti, il secondo invece, di grandezza più contenuta, è maggiormente diffuso come albero da frutto ornamentale.

Il ciliegio è un albero piuttosto resistente e si adatta bene tanto ai climi rigidi quanto a quelli siccitosi. Il ciliegio dolce in particolare, ha bisogno di terreni profondi, ben drenati, mentre quello acido è meno esigente e prospera anche su terreni poco fertili anche argillosi e calcarei. Quest’ultimo è più facile da coltivare anche per le proporzioni della chioma che è più facilmente domabile. I primi frutti in ogni caso si potranno raccogliere solo dopo qualche anno.