Lavori sul balcone a Marzo: è il momento di riverniciare e rinnovare il terriccio

lavori sul balcone a Marzo

Conclusi i lavori di sistemazione e riservate le dovute attenzioni alle piante, al balcone vero e proprio devono essere praticate de­terminate cure. L’ordine e la «freschezza» sono i presupposti essenziali per un balco­ne che si voglia definire « bello » nel senso più ampio della parola. Bisogna tenere presente che, anche da un punto di vista estetico, ringhiera, tralicci in legno per rampicanti, ganci per vasi pensili e così via, hanno bisogno di essere vernicia­ti ogni anno. Questa precauzione impedirà al ferro di ar­rugginire e corrodersi, e al legno di impu­tridire.

Le operazioni di verniciatura si eseguono di solito alla fine dell’inverno o al massimo in Marzo, anche per mettere riparo a eventuali danni provocati dal gelo: inoltre, in questo periodo, molte piante sono ancora in riposo e non dovrebbero risentire il minimo disa­gio per eventuali esalazioni provenienti dalla vernice impiegata.

 

Astilbe per un cespuglio soffice e colorato

astilbe

Le Astilbe sono delle piante erbacee perenni appartenenti alla famiglia delle Saxifragacee ed originarie del continente asiatico, da dove poi si sono diffuse in parecchie zone del globo terrestre. Allo stato spontaneo ne esistono diverse specie, da quelle nane a quelle comuni (30-40 centimetri) a quelle giganti, che possono anche raggiungere il metro di altezza.

La forma è quella di un cespuglio tondeggiante parecchio denso, con foglie appuntite dal colore verde scuro e fiori piumosi a forma di piramide, che possono assumere colorazioni diverse (rosa, rosso, bianco o lilla).

Cresce frequentemente allo stato spontaneo, ma viene anche coltivata a scopo ormanentale per decorare giardini e viali o per farne fiori recisi. Come si coltiva? Bastano veramente poche cure per avere la nostra bella pianta soffice, che ci regalerà la sua splendida fioritura nel corso di tutta l’estate.

Lavori sul balcone a Marzo: conosciamo le cassette a riserva d’acqua.

vasi a riserva d'acqua

Naturalmente anche sul balcone, con l’inizio di Marzo, riprende la stagione propizia per completare i lavori di sistemazione, per da­re il definitivo assetto a tutto l’insieme e per mettere a dimora le ultime piante. Ebbene, proprio per quanti stanno ultiman­do la messa a punto della decorazione verde di terrazze e balconi, grandi o piccoli che essi siano, desideriamo parlare di due argo­menti altrettanto interessanti e importanti (e non lo sono meno anche per chi possiede un giardino o si occupa soltanto di coltivare specie da appartamento), due argomenti che si riferiscono rispettivamente alla sete e alla « salute » delle varie piante. Per quanto riguarda le annaffiature, di cui parleremo diffusamente anche nei mesi suc­cessivi, oggi desideriamo ricordare l’uso di particolari vasi « a riserva d’acqua » oltremo­do pratici, dove le piante vivono e prospe­rano in modo eccezionale. Il secondo argo­mento si riferisce al problema dei parassiti e degli insetti e alla difesa dai temibili ne­mici del verde. Ma eccovi la descrizione del­le famose cassette.

 

Pisello odoroso, il rampicante che colora la primavera

pisello odoroso

Il Pisello odoroso (nome botanico Lathyrus odoratus) è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Papilionacee ed originaria dell’Europa meridionale, molto diffuso alle nostre latitudini.

Il pisello odoroso

Presenta un fusto eretto che può raggiungere i due metri di altezza, arrampicandosi su sostegni come pergolate o ringhiere, sebbene ne esistano delle varietà di dimensioni più ridotte, che non hanno bisogno di sostegni per crescere. Ha foglie pinnate di colore verde chiaro e fiori dalla caratteristica forma di farfalla, che possono assumere colorazioni diverse a seconda della specie (dal rosa al rosso, dal giallo al viola).

Solitamente cresce allo stato spontaneo, ma nulla ci vieta di coltivarlo nel nostro giardino, dove regalerà una magia di colori e profumi all’ambiente circostante.

Felci, approfondiamone la conoscenza

Felci

Come abbiamo visto ieri nell’articolo sulla moltiplicazione delle piante , le specie ornamen­tali fra le più decorative e simpatiche che esistano, sono le felci ed è di queste belle piante ornamentali che ci comincieremo ad occupare da oggi e nei prossimi giorni. 

Le specie raggruppate sotto il termine ge­nerico di «felci» sono moltissime: circa 9000, tra cui esistono pianticelle alte pochi centimetri e le imponenti felci arboree australia­ne, che sono veri e propri alberi alti anche 25 m. Esistono specie spontanee anche nel nostro Paese e specie di origine esotica, coltivate come piante ornamentali da ap­partamento.

Il terriccio ideale è quello costituito da 2/4 di torba, 1/4 di sabbia e 1/4 di terra nor­male.

L’esposizione deve essere assolutamente om­brosa, al riparo dal vento. Nelle regioni del Nord Italia le felci normalmente perdono le foglie, che rivegetano in primavera. È opportuno proteggere i cespi, alla fine dello autunno, con foglie secche.

 

Moltiplicazione delle piante: Marzo è il mese più adatto

felce

Le piante da appartamento nel mese di mar­zo debbono essere curate come indicato nell’articolo Piante da appartamento: consigli utili per la coltivazione. Soltanto nelle regioni più meridionali, dove la temperatura si è ormai stabilizzata e non sono più da temersi pericolosi ritorni del freddo, gli esemplari più robusti potranno essere riportati al­l’aperto.

Una precauzione sempre opportuna è quella di sistemare i vasi contro un muro o sotto una tettoia per evitare i danni dell’eventuale caduta di prolungate piogge. È anche consigliabile procedere alla conci­mazione delle specie ornamentali da appar­tamento usando fertilizzanti organici in pol­vere da spargere sulla terra.

 

Piante aromatiche: la Santolina

santolina

Se volete colorare di giallo il vostro giardino ed allo stesso tempo avere a portata di mano una pianta aromatica e dalle riconosciute proprietà officinali, potete puntare sulla coltivazione della Santolina.

Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Composite ed originaria del continente europeo, in particolare della zona mediterranea, sebbene la sua coltivazione sia ormai diffusa a tutte le latitudini. Si presenta come un piccolo arbusto, dai fusti sottili ed eretti e dalle foglie di colore grigio o verde a seconda della specie.

Nel periodo che va da aprile a luglio, la Santolina si mostra in tutta la sua bellezza, facendo germogliare degli splendidi capolini gialli molto caratteristici e particolarmente adatti al processo di essiccazione.

Lavori mese per mese: Marzo

lavori marzo

In casa:
irrorare le piante ogni giorno, insistendo sulla pagina inferiore delle foglie. Smuovere bene il terreno dei vasi. Annaffiare più frequentemente del solito, magari con una dose di acqua ridotta, per evitare alla pianta la siccità, molto dannosa in questo mese. Concimare con fertilizzante organico in polvere sparso in superficie.

Spruzzare le foglie con un buon lucidante antiparassitario. Iniziare, verso la fine del mese, le irrorazioni settimanali con acqua e stimolante ormonico. Evitare la diretta esposizione delle piante da appartamento all’aria fino a quando la temperatura esterna non sia superiore ai 16°.
 
Sul balcone:
rimuovere le ultime coperture invernali. Rinvasare (verso la fine del mese) i gerani e le altre piante perenni, utilizzando terriccio fresco e ben concimato.
Dare inizio al trapianto a dimora delle pianticelle nate da seme in autunno o durante l’inverno.

Controllare tutte le legature dei rampicanti e provvedere a rinnovarle se il gelo ha provocato qualche danno. Provvedere alla potatura del glicine.

 

Febbraio, è tempo di piantare il Peperone

peperoni

Progettare l’orto

Le temperature gelide ancora imperversano sul Belpaese, impedendoci di prenderci cura delle nostre amate piante da giardino. Ciò non significa però che dobbiamo starcene con le mani in mano in questo periodo dell’anno, poiché di operazioni da compiere ce ne sono a decine.

Ad esempio, possiamo cominciare a progettare l’orto, in modo da avere ortaggi a sufficienza nel corso della prossima estate, senza dover ricorrere quotidianamente al fruttivendolo di fiducia.

Cosa piantare nei mesi di febbraio-marzo? Tra le piante più utili dal punto di vista culinario c’è il Peperone (Capsicum), appartenente alla famiglia delle Solanacee ed originario del continente Americano. Alle nostre latitudini è parecchio apprezzato come ortaggio, tanto che durante la stagione estiva non può proprio mancare sulla tavola degli italiani.

Erbe aromatiche: il Cardo Mariano

cardo mariano

Il Cardo Mariano è una pianta a fusto eretto e vigoroso, ha foglie grandi, lobate, dal colore verde intenso, lucenti con striature biancastre e bordo spinoso e ciliato. I fiori, di un bel color violetto sono circondati da brattee spinose e riunite in grandi capolini. La fioritura avviene in estate, e la pianta può raggiungere il metro e mezzo d’altezza.

Questa pianta a carattere seminfestante, è particolarmente diffusa nell’area mediterranea e principalmente nell’Italia del Sud e del Centro, più raramente nel Nord-Italia. Si rinviene con una certa facilità nei campi incolti, nei pascoli, lungo i margini dei sentieri, tra le macerie.

Di essa, si utilizzano le foglie, la radice e i semi. Le foglie van colte in primavera e fatte essiccare in luogo ombroso e ventilato, mentre le radici si asportano in primavera o in autunno. Mondate dalla terra si fanno essiccare dopo averle tagliate a pezzi. I semi si raccolgono per scuotimento dei capolini essicati.

Attenzione: i semi vanno usati solo dietro prescrizione medica.

 

Carissa macrocarpa, la Prugna del Natal

carissa

La Carissa macrocarpa, conosciuta anche come Prugna del Natal, è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Apocynacee (la stessa dell’Oleandro) ed originaria dell’Africa del Sud.

Allo stato spontaeo può raggiungere anche i 5 metri di altezza, ma alle nostre latitudini non supera mai i due metri, mantenendo le dimensioni  di un alberello ed adatta quindi anche alla coltivazione in piccoli spazi.

E’ caratterizzata da un fusto liscio e spinoso, con foglie lucide e ovali dal colore verde brillante. In primavera la Carissa macrocarpa regala una spettacolare fioritura a forma di stella, bianca e profumata, alla quale seguono i caratteristici frutti fucsia grandi come prugne (di qui il nome comune), commestibili una volta giunti a maturazione.

Erbe aromatiche: l’Avena

avena

L’avena, è una pianta dal fusto cavo dotato di internodi, ha foglie lineari munite di una guaina con una breve ligula dentata che avvolge il fusto. I fiori di colore verde, tutt’altro che appariscenti, sono posti per lo più in numero di 2 in spighette pendute che a loro volta sono situate in una pannocchia terminale. La fioritura avviene in primavera, ed il fusto può superare il metro e mezzo d’altezza.

Pianta coltivata e conosciuta fin dai primordi dell’umanità, l‘avena è un vegetale di importanza fondamentale per la vita dell’uomo e degli animali. È coltivata in tutte le zone temperate d’Italia e del mondo, e di essa, si utilizzano i semi e la paglia raccolti allorché la pianta ha completato il suo ciclo biologico.

L’ avena, merita una stima assai più elevata di quella i che per solito le si attribuisce. Il suo impiego può essere di giovamento in più di un’affezione.

Tibucina, la primavera si colora di viola

tibucina

La Tibucina (o Tibouchina) è una splendida pianta da interno appartenente alla famiglia delle Melastomacee ed originaria dell’Africa e dell’America del sud.

Ha un portamento rampicante e per svilupparsi nel migliore dei modi ha bisogno dei cosiddetti tutori che ne evitino la ricaduta verso il basso. E’ caratterizzata da un fusto piuttosto esile, dalla forma quadrangolare e dal colore verde, che può elevarsi fino al metro di altezza. Le foglie sono leggermente vellutate, ovali e ruvide, di un verde più scuro rispetto a quello del fusto.

La spettacolarità della pianta è data però dalla vistosa fioritura viola, con grandi infiorescenze solitarie formate da cinque petali. Come detto, è preferibile coltivare la Tibucina all’interno delle pareti domestiche, a meno che non si abiti in zone particolarmente miti, non flagellate dalle tipiche gelate invernali.

Piante medicinali: l’Agrimonia

agrimonia

Pianta eretta con fusto ramificato solo nella parte finale, ricoperto di peluria sul quale sono disposte in modo alternato le foglie imparipennate composte da foglioline ovali con margine dentellato, l’Agrimonia, fiori gialli riuniti in pannocchie semplici.

La fioritura avviene in estate,  quando la pianta raggiunge i 70 cm di altezza.

L’Agrimonia predilige i terreni soleggiati. Cresce spontanea lungo i sentieri, presso le macerie, sui cigli delle strade, nei luoghi isolati, dal piano all’alta collina. In Italia è abbastanza diffusa.

Dell’Agrimonia, si utilizzano le foglie e le sommità fiorite; la raccolta si effettua a fioritura appena iniziata, e la pianta va fatta essiccare in luogo ventilato all’ombra.

Conosciuta anche con i nomi di Eupatoria, Erba Vettonica, Grimonia, l’agrimonia contiene in particolare tannini e un olio essenziale. Ricca di proprietà salutari la pianta viene impiegata per:

  1. curare i disturbi di fegato;
  2. l’insufficienza epatica;
  3. le infiammazioni del cavo faringeo e della bocca;
  4. le malattie dei reni e delle vie urinarie;
  5. il diabete;
  6. i reumatismi;
  7. l’artrite;