Piante bulbose: l’Ammocharis

L’Ammocharis è una splendida bulbosa appartenente alla famiglia delle Amaryllidacee ed originaria delle zone a clima temperato del Pianeta. E’ costituita da foglie carnose a forma di cucchiaio, di colore verde chiaro o grigio-verde. I fiori sono imbutiformi e fanno la propria comparsa all’inizio dell’autunno, rallegrando il giardino di ombrelle rosa o rosse. Può essere coltivata tranquillamente in piena terra, essendo una pianta resistente sia al caldo che la freddo, ma anche l’allevamento in vaso regalerà delle belle soddisfazioni, con uno spettacolo di colori pronto ad esplodere in tutta la sua bellezza.

Non richiede cure particolari e, una volta piantata, basterà ricordarsi solo di innaffiarla di tanto in tanto, più spesso nella stagione estiva. Se volete rallegrare il vostro giardino con delle Ammocharis senza recarvi direttamente in un vivaio, date un’occhiata ai siti seguenti e troverete tutte le indicazioni per l’acquisto di questa ed altre bulbose: bulbi.efiori.com e www.bakker-it.com.

Le piante più strane del mondo: il Dracunculus vulgaris

Abbiamo già dedicato un capitolo alle piante più strane del mondo, offrendovi un’ampia panoramica (anche fotografica) delle specie di maggior impatto visivo. Tra queste, una delle più diffuse è il Dracunculus vulgaris, appartenente alla famiglia delle Aracee ed originaria dell’area mediterranea. Allo stato naturale è possibile ammirarlo in Grecia, in Turchia, nell’area dei Balcani e nel Peloponneso, mentre in Italia la sua diffusione va lentamente scemando.

Ciò non vuol dire però che non lo si possa coltivare in ambiente domestico, dove mostrerà il meglio della sua bellezza a partire dal periodo primaverile, quando dai tuberi si sviluppano delle infiorescenze costituite da una spata contenente piccoli fiori. Ad una simile bellezza corrisponde purtroppo un odore nauseabondo, che serve alla pianta per attirare gli insetti ed imprigionarli. La coltivazione del Dracunculus vulgaris non presenta difficoltà particolari e si adatta alle esigenze di chi ha poco tempo da dedicare al giardinaggio. Di seguito trovate come sempre le cure culturali.

Serissa, ideale come bonsai

La Serissa è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Rubiacee ed originaria dell’Asia meridionale. E’ caratterizzata da fusti eretti e rugosi di colore marrone chiaro, che portano piccole foglie lucide, ovate ed appuntite. I fiori sono costituiti da cinque petali bianchi o rosati e fanno la propria comparsa in primavera, per restare poi sulla pianta fino all’estate inoltrata.

Si può coltivare in piena terra, ma solitamente viene allevata in vaso, dove darà vita a fantastici bonsai fioriti da collocare all’interno delle mura domestiche. Non richiede cure particolari (a parte la giusta potatura) ed è destinata a vivere anche per molti anni, a patto che si trovi la giusta collocazione. Per concludere, ricordiamo che la Serissa viene spesso detta foetida, per via dell’odore intenso che emana allo sfregamento delle foglie.

Fioriture estive: l’Amaranthus

L’Amaranthus è una pianta appartenente alla famiglia delle Amarantacee ed originaria dell’America del sud, coltivata ormai in tutte le zone a clima temperato per la bellezza del fogliame e delle infiorescenze. E’ caratterizzata da fusti eretti e ramificati, che portano foglie ovali ed appuntite di colore verde intenso o rosso porpora, a seconda della varietà. I fiori sono sono allungati e piumosi e fanno la propria comparsa nel periodo estivo-autunnale, per colorare l’ambiente circostante di rosso, arancio o giallo.

Trattandosi di una pianta resistente alla basse temperature, si può azzardare anche la coltivazione in piena terra, in modo da ottenere un alberello di 100-120 centimetri. Ricordiamo infine che l’Amaranthus può essere utilizzato come fiore reciso o essicato.

Piante da appartamento: la Begonia tamaya

La Tamaya è una particolare varietà di Begonia, molto apprezzata per la caratteristica fioritura. Appartiene alla famiglia delle Begoniacee ed è originaria dell’America del sud ed in particolare del Brasile, da dove poi si è diffusa in tutte le zone a clima mite del globo terrestre.

E’ una pianta caratterizzata da fusti di colore verde chiaro, dai quali partono le foglie allungate ed appuntite con margine dentellato. Generalmente il colore del fogliame è verde brillante, ma non è raro trovare esemplari con macchie o punti di colore bianco o argenteo. La bellezza della pianta è però rappresentata dalla fioritura, costituita da grappoli penduli di colore rosato, che regalano un simpatico spettacolo per diversi mesi nel corso dell’anno.

La Begonia tamaya si coltiva in appartamento, ma nella stagione calda si può anche tentare la collocazione all’esterno delle mura domestiche, facendo in modo che non riceva l’irradiazione diretta del sole nelle ore più calde della giornata.

Piante carnivore: la Nepenthes ventrata

La Nepenthes ventrata è una pianta carnivora ottenuta dall’incrocio della Nepenthes ventricosa e della Nepenthes alata, originaria della Malesia e delle Isole Filippine ed appartenente alla famiglia delle Nepenthacee. E’ caratterizzata da fusti piuttosto corti, con foglie allungate ed appuntite dal colore verde chiaro. All’estremità delle foglie si sviluppano i cosiddetti ascidi di colore verde-rossastro, che rappresentano delle vere e proprie trappole per gli insetti. All’interno di questi “bicchieri”, infatti, si forma una sostanza mielosa che attira gli insetti e li cattura, impedendogli di risalire.

Viene coltivata per lo più in appartamento come pianta ornamentale, ma si rivela anche molto utile proprio per la sua capacità di liberare l’ambiente circostante dagli insetti. Per la particolare conformazione, è preferibile allevarla in vasi sospesi, che ne mettano in risalto l’aspetto ricadente.

Streptocarpus, la Primula del capo

Lo Streptocarpus (detto anche la Primula del capo) è una pianta appartenente alla famiglia delle Gesneriacee ed originaria dell’Africa del sud, molto apprezzata per la bellezza della sua fioritura. E’ costituita da una rosetta di foglie ovate e rugose di colore verde scuro e da fiori blu, viola o bianchi, che compaiono nella tarda primavera, per restare poi a far bella mostra di sé sui fusti fino all’autunno inoltrato.

Viene considerata una pianta d’appartamento, vista la scarsa resistenza alle basse temperature, ma può anche essere coltivata all’esterno delle mura domestiche in estate o nelle zone ove la temperatura non scenda al di sotto dei 15°C. Concludiamo ricordando che i fiori possono anche essere utilizzati nella composizione di mazzi e bouquet, proprio perché capaci di durare a lungo.

Artocarpus altilis, l’Albero del pane

L’Artocarpus altilis è un imponente albero di origine tropicale appartenente alla famiglia delle Moracee. E’ caratterizzato da un fusto che può raggiungere i 20 metri di altezza nei luoghi di origine, mentre alle nostre latitudini mantiene dimensioni contenute, specie se coltivato in vaso come pianta da appartamento. Le foglie sono ovali ed appuntite, di colore verde brillante, mentre i fiori sono riuniti in spighe di colore giallastro e fanno la propria comparsa nel periodo primaverile.

Si tratta di una pianta molto importante dal punto di vista alimentare, specie nei paesi di origine, dove i suoi frutti vengono consumati cotti al posto del pane (non per nulla l’Artocarpus altilis viene detto anche Albero del pane) o essiccati e macinati per essere poi utilizzati a mo’ di farina.  In Italia è estremamente difficile la coltivazione in piena terra per via del clima poco favorevole, mentre l’allevamento in vaso riesce a regalare parecchie soddisfazioni per la bellezza del fogliame.

Piante da appartamento: l’Aechmea fulgens

Ci siamo già occupati del genere Aechmea, magnifica pianta da appartamento molto apprezzata per la bellezza della fioritura e per il carattere decorativo del fogliame. Oggi ci dedichiamo alla descrizione dell’Aechmea fulgens, appartenente anch’essa alla famiglia delle Bromeliacee ed originaria dell’America del sud. Si tratta di una pianta epifita alla stato spontaneo, ma che può anche essere coltivata in vaso alle nostre latitudini.

Le foglie di Aechmea presentano un colore verde brillante e sono riunite in una rosetta basale, dalla quale nella stagione estiva partono dei lunghi fusti, che portano fiori blu o rossi, a seconda del grado di maturazione. Anche i frutti sono caratteristici e decorativi, essendo costituiti da bacche rosse, che restano per lungo tempo sul fusto. Solitamente l’Aechmea si coltiva in casa, ma nelle zone a clima temperato si può anche azzardare la coltivazione in giardino o comunque all’esterno delle mura domestiche.

Fioriture estive: il Lychnis

Il Lychnis è una pianta appartenente alla famiglia delle Caryophyllacee ed originaria dell’Europa dell’Asia, diffusa ormai in tutte le zone a clima temperato del pianeta. E’ caratterizzata da fusti lunghi e sottili, che portano foglie riunite in rosetta dal colore verde-grigiastro, ricoperte di peluria. I fiori sono di forma e dimensioni diverse a seconda della specie, di colore lilla, arancio o bianco.

Durante la stagione invernale la pianta può restare sempreverde, a patto che il clima non sia troppo rigido. In ogni caso, sarebbe opportuno tagliare i fusti per permettere alla pianta di mantenersi compatta in attesa della ripresa vegetativa. Concludiamo ricordando che il Lychnis solitamente cresce allo stato spontaneo, ma può essere utilizzato anche per la decorazione di bordure ed aiuole, dove creerà delle splendide macchie di colore.

Piante grasse: l’Aloinopsis

L’Aloinopis è una pianta grassa appartenente alla famiglia delle Aizoacee ed originaria dell’Africa del sud. E’ caratterizzata da foglie carnose di piccole dimensioni, riunite in rosetta e colorate di grigio-verde o di verde bluastro. I fiori somigliano a delle grandi magherite di colore giallo, arancio o rosso, e fanno la propria comparsa all’inizio della stagione primaverile.

Solitamente l’Aloinopsis viene coltivato in vaso, all’interno delle pareti domestiche, ma non è esclusa la collocazione in piena terra, dove tenderà ad allargarsi, formando continuamente delle nuove rosette. Teme in modo particolare l’eccesso di acqua ed è quindi consigliabile coltivare la pianta in luoghi riparati dalla pioggia e dall’umidità. Per il resto, non richiede grandi attenzioni ed è in grado di provvedere in modo autonomo ai propri bisogni, purché le vengano garantite le giuste condizioni ambientali.

Piante da appartamento: il Solanum pseudocapsicum

Ci siamo già occupati del genere Solanum, concentrandoci soprattutto sulle varietà più interessanti dal punto di vista alimentare (melanzana, pomodoro, patata). In questo capitolo vogliamo invece puntare l’attenzione su una varietà molto decorativa, il Solanum pseudocapsicum, coltivato per lo più a scopo ornamentale all’interno delle pareti domestiche.

Appartiene alla famiglia delle Solanacee ed è originario dell’America centrale, sebbene sia ormai diffuso in tutte le zone a clima temperato del Pianeta. E’ una pianta caratterizzata da foglie ovali ed appuntite di colore verde brillante, mentre i fiori sono bianchi, a forma di stella, e fanno la propria comparsa nel periodo primaverile. Ma la vera bellezza della pianta è rappresentata dalle bacche verdi, arancioni o rosse, a seconda del grado di maturazione, che regalano alla pianta un aspetto elegante e caratteristico per gran parte dell’autunno.